
Rassegna stampa
Le responsabilità dell'odio
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I conti che non tornano

L’antisemitismo ha attraversato l’Atlantico per destabilizzare anche la serenità e le sicurezze degli ebrei americani. Per più di un secolo e mezzo gli ebrei hanno considerato l’America il porto più sicuro in cui cercare riparo dalle persecuzioni europee. Ora fra gli ebrei americani si sta facendo strada la tentazione di considerare l’espatrio. Trump li ama e afferma di voler combattere l’antisemitismo, ma le sue affermazioni contengono qualcosa di ambiguo perché si scontrano con il fatto che per combattere l’antisemitismo in base alla legge sui Diritti Civili gli ebrei dovrebbero essere considerati una ‘nazione’ o una ‘razza’.
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Gli ebrei e i canti natalizi

Un risalente articolo di Lauren Markoe per il National Catholic Reporter, il cui titolo è “Why Jews skipped Hanukkah and wrote the most beloved Christmas songs” spiega perché gli ebrei scrivano tanti canti natalizi, anziché canzoni per Hannukkah.
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Maraini e i complessi dell'Occidente

Il caso Maraini continua a far parlare di sé, anche se – fortunatamente – siamo ormai nella fase di ricucitura. Dopo le analisi critiche dell’inquietante articolo esemplarmente condotte da Rav Riccardo Di Segni e dalla Presidente UCEI Noemi Di Segni (che davvero hanno fatto il pelo e il contropelo a quella manifestazione di antigiudaica ignoranza), dopo l’ennesima denuncia – da parte di Gadi Luzzatto Voghera – del vuoto di conoscenza biblica che anche ad alto livello circola nel nostro paese, dopo l’arrampicata sugli specchi con cui la scrittrice ha tentato di rimediare quando la frittata era già fatta (ma “voce dal sen fuggita…” con quel che segue), siamo giunti ai distinguo e ai doverosi, importanti interventi di apprezzamento della Torah da parte di voci della Chiesa.
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Dannose banalità sull'ebraismo

Oggi Dacia Maraini discetta di sardine per farne discendere il movimento dalla rivoluzione di Gesù, “Un giovane uomo che ha riformato la severa e vendicativa religione dei padri, introducendo per la prima volta nella cultura monoteista il concetto del perdono, del rispetto per le donne, il rifiuto della schiavitù e della guerra”. Insistendo, poi, che “molti, proprio dentro la Chiesa, hanno rifiutato i principi del vecchio Testamento, il suo concetto di giustizia come vendetta (occhio per occhio, dente per dente), la sua profonda misoginia, l’intolleranza, la sua passione per la guerra”.
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Terrorismo, le norme per reprimerlo

Il Regolamento d'esecuzione (UE) 2019/1337 del Consiglio dell'8 agosto 2019 che attua l'articolo 2, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 2580/2001 relativo a misure restrittive specifiche, contro determinate persone e entità, destinate a combattere il terrorismo, e che abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2019/24, contiene l'elenco delle organizzazioni terroristiche mediorientali.
È sufficiente accedere al sito dell'Unione europea, dove vi è anche la "European Union Consolidated Financial Sanctions List", aggiornata all'11/12/2019.
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Chi forma i formatori

Fermiamoci un attimo a riflettere sulla formazione, di cui tanto si è discusso recentemente durante gli Stati Generali dell’UCEI. Il tema è centrale, e certo non solo per l’ambiente ebraico. La società nella quale siamo immersi rivela di continuo carenze o vuoti di conoscenza piuttosto diffusi, anche su contenuti apparentemente radicati nella nostra identità e nel nostro tessuto culturale. Talvolta le mancanze sono sorprendenti e in netto contrasto con la scolarizzazione di massa di cui tutti siamo figli da tempo.
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Il daspo per gli ignoranti

L’articolo becero, antisemita, odierno di Dacia Maraini pubblicato sul Corriere della Sera, che ha suscitato stamane un vespaio di lamentele, ci pone degli interrogativi sempre attuali.
Ci indigniamo quando i tifosi negli stadi inneggiano a slogan antisemiti e razzisti per i quali invochiamo e alcune volte otteniamo il daspo, l’allontanamento dagli stadi.
Jonatan Della Rocca
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