A VENT'ANNI DALLA DICHIARAZIONE DI STOCCOLMA
Ihra, la lotta all'antisemitismo si rinnova a Bruxelles
“In occasione del 75° anniversario della liberazione dei campi di concentramento e di sterminio nazisti tedeschi e di altri luoghi di persecuzione e di omicidio, noi, alti rappresentanti governativi dei Paesi membri dell’Alleanza internazionale per la commemorazione dell’Olocausto (Ihra), onoriamo le vittime e i sopravvissuti della Shoah che ha travolto il popolo ebraico. Onoriamo anche le vittime e i sopravvissuti del genocidio dei Rom e altri perseguitati. Promettiamo di non dimenticare mai coloro che hanno resistito ai nazisti e coloro che hanno protetto o salvato i loro compagni perseguitati”. Questo l’incipit della dichiarazione adottata a Bruxelles dai 35 paesi dell’Ihra – con l’Italia rappresentata dall’ambasciatore Luigi Maccotta, dal viceministro degli Esteri Emanuela Del Re e dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni – che ribadisce e amplia, a 20 anni dalla sua adozione, la Dichiarazione di Stoccolma.
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IL QUARTO APPUNTAMENTO TRA SPORT E MEMORIA
Run for Mem, a Livorno per il ricordo consapevole
Per la quarta volta l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, attraverso la Run for Mem, propone un momento attraverso il quale tener viva la Memoria della Shoah partecipando ad una corsa sportiva non competitiva. L’appuntamento è per il 26 gennaio, a Livorno, per una iniziativa che si basa sull’idea che lo sport, linguaggio universale per eccellenza, abbia “la capacità di evidenziare la nostra umanità superando le distinzioni di religione, credo, cultura e di genere e favorire l’incontro con l’altro; un momento importante per oltrepassare confini e barriere”.
Luogo di raduno sarà piazza Benamozegh, dove si trova la sinagoga cittadina costruita nel dopoguerra e dove un tempo sorgeva lo storico Tempio andato distrutto per gli effetti del secondo conflitto mondiale. Il percorso, lungo cinque chilometri, toccherà poi altri luoghi simbolo della Memoria livornese come piazza della Vittoria, via Micali, via Marradi e piazza del Municipio. Per la prima volta, oltre ai podisti, il percorso sarà aperto ai ciclisti. Un nuovo modo per ricordare anche il ruolo di Gino Bartali salvatore di ebrei sotto il nazifascismo.
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QUI ROMA - IL CONCERTO
Là dove giace il cuore, note e parole dall'esilio
“Eravamo ‘immigrati’ o ‘nuovi arrivati’ perché, un bel giorno, avevamo lasciato i nostri paesi, nei quali non era più opportuno rimanere, o per ragioni puramente economiche. Volevamo ricostruire le nostre vite, e questo era tutto. Per ricostruirsi la vita è necessario essere forti e ottimisti. Per questo noi siamo molto ottimisti. Il nostro ottimismo, in effetti, è ammirevole, anche se siamo noi ad affermarlo. La storia della nostra lotta è stata alla fine conosciuta. Abbiamo perso la casa, che rappresenta l’intimità della vita quotidiana. Abbiamo perso il lavoro, che rappresenta la fiducia di essere di qualche utilità in questo mondo. Abbiamo perso la nostra lingua, che rappresenta la spontaneità delle reazioni, la semplicità dei gesti, l’espressione sincera e naturale dei sentimenti. Abbiamo lasciato i nostri parenti nei ghetti polacchi e i nostri migliori amici sono stati uccisi nei campi di concentramento, e questo significa che le nostre vite sono state spezzate. Tuttavia, non appena siamo stati salvati – e la maggior parte di noi è stata salvata parecchie volte – abbiamo cominciato le nostre nuove vite, cercando di seguire quanto più fedelmente possibile tutti i buoni consigli dei nostri salvatori”. Così scriveva Hannah Arendt in Noi profughi, e con queste parole Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese presentano il programma del settimo concerto istituzionale per il Giorno della Memoria, che il 23 gennaio, alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, porterà in scena note e parole dell’esilio.
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QUI MILANO - LA TESTIMONIANZA DI LILIANA SEGRE
"Non odio, e per questo sono libera"
“Mi spiace da matti avere 90 anni e avere così pochi anni davanti. Anche se ho gli odiatori che mi augurano di morire tutti i giorni, a me dispiacerebbe morire”. Con un sorriso la senatrice Liliana Segre liquida chi perde tempo in rete ad augurarle del male o ad insultarla e dà una lezione ai 2000 studenti arrivati all’Arcimboldi di Milano per ascoltare la sua testimonianza. Un appuntamento che oramai è una tradizione, organizzato dall’Associazione Figli della Shoah con il Corriere della Sera.
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BERGOGLIO A UNA DELEGAZIONE DEL SIMON WIESENTHAL CENTER
"Antisemitismo va condannato fermamente"
"Preoccupa l'aumento, in tante parti del mondo, di un'indifferenza egoista, per cui interessa solo quello che fa comodo a sé stessi: la vita va bene se va bene a me e quando qualcosa non va, si scatenano rabbia e cattiveria. Così si preparano terreni fertili ai particolarismi e ai populismi, che vediamo attorno a noi. Su questi terreni cresce rapido l'odio". Così papa Bergoglio, ricevendo oggi in Vaticano una delegazione del Simon Wiesenthal Center. "Ancora recentemente - ha detto Bergoglio - abbiamo assistito a barbare recrudescenze di antisemitismo. Non mi stanco di condannare fermamente ogni forma di antisemitismo". Per affrontare il problema alla radice, ha insistito Bergoglio, "dobbiamo però impegnarci a dissodare il terreno su cui cresce l'odio, seminandovi pace".
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QUI TORINO - LA CONFERENZA STAMPA
"Ritualizzazione della Memoria, rischio da combattere"
“A vent’anni dall’istituzione della legge sul Giorno della Memoria, è nostro compito evitare i rischi di assuefazione o di ritualizzazione di un evento che mantiene tutta la sua importanza in un momento di crisi di valori della nostra società. Assistiamo infatti in questi ultimi tempi a una inquietante recrudescenza di fenomeni di antisemitismo, di razzismo e di odio nei confronti dei diversi”. L’ha sottolineato Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, intervenendo quest’oggi alla conferenza stampa di presentazione del fitto calendario di attività previste nel capoluogo piemontese per il Giorno della Memoria, svoltasi al Polo del ‘900.
(Nell’immagine Dario Disegni con l’avvocato Bruno Segre, che fu protagonista della Resistenza, in occasione della cerimonia del Giorno della Memoria 2019)
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QUI FERRARA - L'INAUGURAZIONE
Il '38 e l'umanità negata, la mostra dal Quirinale al Meis
L’esclusione sociale, il senso di isolamento, il trauma di sentirsi diversi. ”1938: l’umanità negata”, la nuova mostra allestita al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, racconta tutto questo e lo fa attraverso una esperienza immersiva, un percorso che con immagini d’epoca, video e documenti, fa rivivere il dramma della persecuzione.
L’iniziativa è promossa dalla Presidenza della Repubblica con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Miur e il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Curata da Paco Lanciano e Giovanni Grasso, fortemente voluta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata esposta in occasione degli 80 anni della promulgazione delle leggi razziste al Quirinale con un grande numero di visitatori.
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QUI FERRARA - L'INCONTRO
"Vent'anni dalla legge sulla Memoria,
razzismo un tema ancora attuale"
“Il razzismo ci umilia tutti. Il grande complice della Shoah è stato il silenzio”.
A venti anni dalla Legge numero 211 del luglio 2000 che ha istituito il Giorno della Memoria, il suo promotore Furio Colombo ha fatto un primo bilancio in occasione di un incontro organizzato dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Quali sono le prospettive future? Come va commemorato il 27 gennaio? Come riuscire ad evitare di cadere nella retorica e nell’assuefazione?
Sono tanti gli interrogativi ma anche gli spunti di riflessione che hanno animato la serata moderata dal direttore del Meis Simonetta Della Seta al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara e realizzata in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara nell’ambito delle manifestazioni del “Giorno della Memoria 2020” del Comitato Provinciale 27 gennaio presieduto dal prefetto di Ferrara, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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QUI FIRENZE - IL PERCORSO DI RIFLESSIONE
L'Università e il laboratorio per la Memoria viva
È dedicato a Liliana Segre, Andra e Tatiana Bucci e Vera Vigevani Jarach il laboratorio permanente “A futura Memoria” contro ogni forma di razzismo e discriminazione istituito dall’Università degli Studi di Firenze. Un percorso “di riflessione e attualizzazione della Memoria” che punta al rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo e che ha preso il via, venerdì scorso, con un intervento del rettore Luigi Dei su “Primo Levi e il Sistema Periodico”. Coordinato da Micaela Frulli e Luca Bravi, in collaborazione con Ugo Caffaz, il laboratorio mette al centro, in questa prima fase, temi quali “Razzismo di ieri e razzismi di oggi” e “Genocidio e diritti umani tra passato e presente”.
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QUI PADOVA - LA MOSTRA
Lo sport e le leggi del '38, nuove storie da ricordare
Lo sport come osservatorio universale per affrontare le grandi ferite del Novecento. È lo sguardo che propone la mostra “L’importanza di partecipare. Sport e Leggi Razziali. Padova 1938”, inaugurata ieri nella sede del Museo della Padova ebraica. Al centro il tema dell’applicazione delle leggi razziste in ambito sportivo, con una particolare attenzione dedicate ai membri della Comunità ebraica locale costretti ad interrompere la loro attività.
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LE NOMINE
Giovani ebrei italiani in Israele, eletto il nuovo Consiglio
Nato a Roma, laureato in medicina, David Spizzichino è il nuovo presidente della Giovane kehilà, il movimento giovanile della comunità ebraica italiana in Israele. Insieme a Spizzichino in Consiglio anche Sharon Picciotto, Liora Zoharez, Samuele Guetta e Israel Hadad.
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Rassegna stampa
Una tregua fragile
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La sfida della Memoria
Giorno della Memoria. Dopo molti anni in cui sembrava di affogare nella retorica e nell’ovvietà, rappresenta di nuovo una sfida. E vorrei che fossimo in molti a considerarla tale.
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Oltremare - Stagioni
In questo lungo inverno israeliano ci aspettiamo ancora almeno una nevicatina a Gerusalemme per far contenti i bambini, e può darsi che nel giro di una settimana la avremo. Dicesi lungo inverno israeliano: un paio di settimane durante le quali fa moderatamente freddo, può piovere più o meno lungamente, di sicuro ci sono allagamenti largamente prevedibili e non per questo minimamente gestiti dalle autorità.
Daniela Fubini
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Controvento - Xenobot
Una delle recenti scoperte in campo scientifico, che sembra aprire orizzonti di estremo interesse, è quella degli Xenobot, di cui la stampa ha ampiamente parlato nell’ultima settimana. Si tratta di cluster di cellule staminali biologiche, cioè provenienti da esseri viventi (in questo caso la rana Xenopus laevis, da cui il nome) che vengono ingegnerizzati attraversi algoritmi evolutivi di intelligenza artificiale e possono sviluppare una serie di attività autonome.
Viviana Kasam
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