LA JIHAD ISLAMICA E IL TENTATIVO DI SFRUTTARE IL MALCONTENTO PALESTINESE
Israele e la violenza a Gaza da disinnescare
L'esercito israeliano rinforzerà le batterie dell'Iron Dome nella regione meridionale del paese a causa della minaccia del protrarsi di lanci di razzi da parte dei gruppi terroristici della Striscia di Gaza. Secondo il sito di informazione Walla News, l'establishment della Difesa è preoccupato che, sotto la pressione dell'Iran, il gruppo terroristico della Jihad islamica palestinese sfrutti la situazione di instabile equilibrio nella Striscia di Gaza per continuare ad aggredire Israele.
Dopo settimane di calma relativa sul confine con la Striscia, le tensioni sono aumentate con l'uccisione a gennaio del generale iraniano Qassem Soleimani, eliminato dagli Stati Uniti, e con lo svelamento del piano di pace del presidente Usa Donald Trump, respinto dal mondo palestinese. Un rifiuto che i terroristi hanno tradotto negli ultimi giorni in razzi, mortai e palloncini esplosivi diretti contro la popolazione israeliana. Secondo i media locali, Hamas – impegnato con Israele in una lunga trattativa per un possibile cessate il fuoco prolungato – potrebbe aver sostenuto la recente escalation mentre in precedenza si era tenuto fuori dalle violenze. Questo per pressioni esterne.
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QUI ROMA - LA SERATA AL PITIGLIANI
Pane, un simbolo che unisce
Simbolo del focolare e della famiglia, delle tradizioni e della condivisione, da sempre è il principale elemento presente sulle nostre tavole. È il cibo che ci unisce nel quotidiano, nelle feste e nelle celebrazioni rituali.
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, insieme al Tavolo Interreligioso di Roma e al Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, intende celebrare il pane con un evento speciale, interamente declinato al femminile: tante donne “con le mani in pasta”, unite nella produzione dell’alimento più antico.
L’evento di preparazione del pane è in programma giovedì 6 febbraio alle 18 nella sede del Pitigliani. I posti sono limitati. Per partecipare è necessario scrivere a segreteria@ucei.it entro oggi.
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QUI ROMA - IL TAVOLO INTERRELIGIOSO
“Dialogo, una sfida da rafforzare”
Le attività e le buone pratiche realizzate in vari contesti italiani. I rapporti tra confessioni religiose e istituzioni sensibili al tema dei diritti e delle libertà religiose. Il pluralismo religioso nell’informazione tra spazi, notizie e pregiudizi.
Tre i temi portanti del convegno sul ruolo e le prospettive del Dialogo organizzato dal Tavolo interreligioso di Roma (realtà di cui fa parte anche l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), in collaborazione con la Fondazione Maitreya-Istituto di cultura buddhista e con il patrocinio del Municipio Roma I Centro.
Una sfida stringente, in un’Italia che cambia e in cui – si ricordava oggi presso la sala convegni dell’Ara Pacis – l’impatto a livello numerico della ‘diversità’ si fa consistente. “Non si tratta soltanto di immigrati provenenti da altri Paesi e continenti con il proprio background culturale e religioso, la cui presenza si sta avvicinando alla massa critica del 9% indicata dai sociologi come soglia di crisi per l’integrazione, ma anche di numerosi cittadini di origine italiana, circa il 2,9%, che hanno nel corso del tempo aderito ad altre esperienze religiose. Tutto questo – è stato spiegato – pone la necessità di confrontarci con le diversità religiose che convivono nel nostro Paese e che possono offrire un apporto costruttivo alla creazione di nuove convivenze”.
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QUI PISA
Le canzoni di Frida
“Colei che ha sofferto comprende molte cose, che non possono essere comprese da colui la cui vita trascorse senza l’ombra del dolore”. È una riflessione di Frida Misul, sopravvissuta livornese alla Shoah, attiva Testimone dall’immediato dopoguerra, di cui negli scorsi mesi ricorreva il centenario dalla nascita. Molte le iniziative che sono state organizzate nel suo nome. L’ultima ha avuto per protagonista l’artista Piero Nissim, anima dello spettacolo “Le canzoni di Frida” tratto dal libro Canzoni tristi (ed. Belforte) curato dal professor Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa.
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GIORNO DELLA MEMORIA - LA PROGRAMMAZIONE SU RAI 5
Note e parole dell’esilio, il concerto in onda
Promosso dall’Unione delle delle Comunità Ebraiche Italiane con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il concerto “Là dove giace il cuore”, organizzato all’Auditorium Parco della Musica di Roma per il Giorno della Memoria, andrà in onda questa sera alle 22.15 su Rai 5.
Al centro, in un percorso che spazia tra le molte identità che nella storia hanno subito un destino di separazione, allontanamento e abbandono, le note e le parole dell’esilio.
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Rassegna stampa
Partito Popolare Europeo,
Fidesz in bilico
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Contro gli impostori, la verità
Il caso del finto sopravvissuto denunciato dal CDEC suscita molte considerazioni e ricorda molto il romanzo di Javier Cercas, L’impostore. In sé, il caso non è poi così strano. Che una persona disturbata, come appare questo signore, si immedesimi talmente nelle storie lette sui campi di concentramento e di sterminio da credere, probabilmente in buona fede o quasi, di esserci stato, è certo cosa da spiegare con l’aiuto di uno psichiatra, ma non appare impossibile, data la forza che questa memoria sprigiona. Altra cosa è il fatto che istituzioni e scuole ci siano cascati senza riflettere.
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Oltremare - La marmotta
Ci sono usi centenari che sfuggono ogni logica e senso del ridicolo, e noi buoni ebrei siamo campioni di questo sport, diventasse mai olimpico collezioneremmo medaglie a mazzi. Ma consoliamoci, anche altri popoli ne hanno, e un uso del tutto insensato è quello della marmotta che il 2 febbraio di ogni anno dovrebbe dire a tutti gli americani quanto ancora dura l’inverno. Si consideri che parliamo della stessa superpotenza nucleare che ogni novembre prevede che il suo Presidente (in altre epoche persona seria, di alta educazione e contegno) risparmi un enorme tacchino e ne condanni un altro a diventare arrosto, con una cerimonia ufficiale ripresa da tutte le televisioni di tutti gli stati.
Daniela Fubini
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Controvento - L'antisemitismo non è una scorciatoia
Apprezzo Luca Barbareschi come attore, uomo di teatro, produttore e come persona impegnata nella disseminazione della cultura. In breve tempo ha trasformato l’Eliseo in un “polo laico culturale innovativo” per usare la sua definizione, dove agli spettacoli si alternano conferenze sui temi dell’arte, della scienza, della letteratura, della spiritualità. Roma ne aveva bisogno.
Seguo perciò con partecipazione la sua campagna attraverso i social per evitare la chiusura del Teatro a causa a del taglio nelle sovvenzioni pubbliche, senza le quali in Italia chi fa cultura non riesce a campare, anche se ovviamente non sono in grado di dare un giudizio informato sulle sue rivendicazioni.
Viviana Kasam
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