Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui     30 Marzo 2020 - 5 Nissan 5780
POSITIVA UNA STRETTA COLLABORATRICE DEL PREMIER 

Israele, tra nuovo governo ed emergenza sanitaria
Netanyahu e i suoi consiglieri in isolamento

Il coronavirus si inserisce ancora una volta in Israele nelle trattative per la formazione di un governo di unità nazionale. Se la pandemia – e i suoi effetti sulla società israeliana – ha portato Benny Gantz, leader di Kachol Lavan, a rimangiarsi molte promesse elettorali e aprire a un esecutivo con l’avversario Benjamin Netanyahu, ora il virus crea una nuova distanza tra i due. Netanyahu infatti, Primo ministro in carica, ha annunciato che entrerà in quarantena insieme ai suoi più stretti consiglieri dopo che una di loro è risultata positiva al Covid-19. “Anche prima che l’indagine epidemiologica sia finita e per rimuovere ogni dubbio, il Primo ministro ha deciso che lui e il suo staff rimarranno in isolamento fino a quando l’indagine non sarà completata, e secondo i risultati, il ministero della Salute e il medico personale del primo ministro fisseranno un giorno per porre fine all’isolamento", ha annunciato una nota dell’ufficio del Premier. E intanto proseguono i negoziati di coalizione tra Likud e Kachol Lavan – tema che sarà al centro del Pilpul di questa sera, l’approfondimento curato dalla redazione UCEI sui canali Facebook UCEI e Pagine Ebraiche –  con il partito centrista che avrebbe deciso di rinunciare al ministero degli Esteri in cambio del portafoglio sulla Sanità.

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DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE / 2

"Un tempo sospeso, nemico della creatività
Mi guardo indietro e mi faccio coraggio"

A queste settimane nuove, dure e terribili è possibile che dedichi una poesia, come integrazione a un volume che uscirà a fine anno.
“Ma non lo so ancora, devo vedere. Viviamo un tempo sospeso, che non ha nulla di fertile”. Così risponde Edith Bruck, scrittrice, poetessa, Testimone della Shoah. Nata in Ungheria, ha vissuto giovanissima l’esperienza del lager. Da oltre 60 anni l’Italia è la sua casa.
“Soffro molto, come tutti. È una situazione terribile. Ma dalla mia esperienza di vita – racconta a Pagine Ebraiche – ho imparato che ci si può e si deve risollevare. Mi alzo da sempre, anche quando sono malata. Penso a quel che ho passato e mi faccio coraggio”.
L’inizio dell’emergenza sanitaria l’ha colta al termine di una fase intensa di testimonianza. “Ho testimoniato l’ultima volta in Calabria, il 20 febbraio. Erano due e mesi e mezzo che andavo in giro nelle scuole. Un periodo molto stancante. Ricordo che c’era già un certo allarme in giro, nell’opinione pubblica. Nel treno di ritorno qualcuno tossiva, qualcun altro scrutava con preoccupazione”. Da allora Edith non si è più mossa da Roma. E come tanti vive un tempo di stacco. Di riflessione. Di introspezione. Ma, ci dice, piuttosto avaro di spunti. 

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LA SFIDA DI ESSERE COMUNITÀ IN TEMPO DI CRISI 

L'Italia ebraica e la lotta al virus,
il racconto sui media israeliani

“Ci perdiamo spesso a parlare dei numeri delle vittime ma dietro a quei numeri ci sono delle persone, una vita, una famiglia e un mondo intero”. Lo ha ricordato più volte in questi giorni Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel corso di diverse interviste con alcuni dei principali media israeliani. Chiamata a raccontare come l’ebraismo italiano sta rispondendo alla crisi del coronavirus, parlando con le emittenti Kan e con Arutz 20, Di Segni ha spiegato che l’emergenza tocca tutti: “È entrata in ogni casa”. 

Il tema delle problematiche religiose e del rispetto della Halakhah in questa situazione emergenziale è invece al centro di un’ampia intervista al rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, pubblicata dalla rivista israeliana Makor Rishon.

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PILPUL - SYLVAN ADAMS RACCONTA L'IMPEGNO DEL SUO TEAM

In bici contro il virus e per la solidarietà,
migliaia di fan pedalano con Israele

Nella lotta al virus anche il mondo dello sport può fare la sua parte. Lo dimostra la Israel Start-Up Nation, la prima squadra professionistica israeliana di ciclismo, che attraverso alcune pedalate virtuali aperte ai suoi fan ha sostenuto l’acquisto di un ingente quantitativo di mascherine.
Un’iniziativa che ha raccolto la partecipazione di migliaia di fan in tutto il mondo e che conferma la vocazione alla solidarietà e al sociale di questa squadra unica nel suo genere. Ne abbiamo parlato nel notiziario pilpul di ieri sera sui canali social UCEI e Pagine Ebraiche con Sylvan Adams, il suo presidente, che è anche l’artefice della partenza del Giro d’Italia da Gerusalemme nel 2018. Un’occasione per riflettere sulla responsabilità degli sportivi al tempo dell’emergenza sanitaria, ma anche per proiettarsi con fiducia alle sfide che il team sarà chiamato ad affrontare nel prossimo futuro. Come la prima, storica partecipazione al Tour de France.

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DOMANI LE PRIME LEZIONI IN REMOTO 

Filosofia e Letteratura ebraica, i corsi UCEI aperti a tutti

Apre al pubblico la sezione conclusiva dei corsi di Filosofia Ebraica e Letteratura Ebraica Contemporanea del Diploma Universitario Triennale in Studi Ebraici UCEI. Il corso di Filosofia, che comprende sei lezioni ed è curato da Massimo Giuliani, ha per tema “La riflessione filosofica ebraica sulla Shoah”. Il corso di Letteratura, sempre di sei lezioni e curato da Roberta Ascarelli, è dedicato ai “Romanzi dell’emigrazione ebraica in America”.
Ai partecipanti è richiesta frequenza da remoto a tutto il ciclo e per l’intera durata di ciascuna lezione. La frequenza potrà essere valida nel caso di una futura iscrizione al Diploma Universitario e in vista dell’esame di profitto relativo all’insegnamento.

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Rassegna stampa

A casa ancora a lungo
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Epidemie e complotti 
Tutte le grandi epidemie della storia sono state accompagnate dall’idea che all’origine del male vi fosse una precisa volontà dell’uomo, volta a propagarle e trasmetterle. Sappiamo che la grande epidemia di peste del 1348, la Morte Nera, fu attribuita agli ebrei e accompagnata da pogrom e distruzioni di intere comunità. Ma gli ebrei non furono le uniche vittime delle grandi paure scatenate dalle epidemie.
Anna Foa
Oltremare - Bandiere
In questa simpatica atmosfera da fine del mondo, in cui non si finisce di sentire quanto nulla sarà più come prima, dai pagamenti in contanti aboliti in sostanza da carte di credito e app sul cellulare a settori interi del commercio che ci metteranno anni a riprendersi, ci sono qua e là anche cose che restano uguali, oppure che succedono lo stesso, nonstante il coronavirus.
Daniela Fubini
Controvento -  Tutto quello che non sappiamo
Nonostante la valanga di informazioni da cui siamo quotidianamente travolti, su Covid-19 si sa pochissimo, anche perché gli stessi medici, epidemiologi, virologi hanno opinioni spesso contrastanti. Ho pensato perciò di dedicare la rubrica di oggi a quello che non si sa.
 
Viviana Kasam
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