IN COLLEGAMENTO ANCHE LA PRESIDENTE UCEI NOEMI DI SEGNI
Rivlin ai leader ebraici della Diaspora
“Oggi più che mai siamo una famiglia”
Leader ebraici da tutto il mondo a confronto in videoconferenza con il Presidente israeliano Reuven Rivlin e il presidente dell’Agenzia Ebraica Isaac Herzog. Un’occasione per scambiarsi gli auguri per la festa di Pesach imminente ma anche per fare il punto su come il mondo ebraico, in Diaspora, affronta questa dura prova di resilienza e si sta mobilitando per dare un segno tangibile di vicinanza e solidarietà.
“Nessuna pestilenza dei nostri giorni può spezzare la catena che risale all’esodo dall’Egitto e unisce il nostro popolo. Oggi più che mai sento che siamo una famiglia, con una storia, valori e un destino condiviso” ha affermato Rivlin, rivolgendosi alla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e agli altri partecipanti alla riunione.
Tra loro il rabbino capo d’Inghilterra rav Ephraim Mirvis, il direttore del Crif Robert Eines, la presidente degli ebrei sudafricani Mary Kluk, il responsabile del Jewish Metropolitan Council on Poverty David Greenfield a la rabbina riformata Angela Buchdahal della sinagoga centrale di New York. In collegamento anche esponenti del mondo ebraico da Brasile e India.
Al centro del confronto tanti temi: l’emergenza sanitaria in sé, naturalmente; ma anche una valutazione del suo impatto economico nel futuro a breve e lungo termine; il timore per un possibile rafforzamento dell’antisemitismo in tempo di crisi; la sfida di rafforzare il dialogo sia all’interno del mondo ebraico che nella relazione, verso l’esterno, con altre identità e religioni.
Importante l’impegno in questo senso dal mondo ebraico italiano, come ha ricordato la Presidente Di Segni nel corso della videoconferenza.
Leggi
|
|
UNA PIATTAFORMA RACCOGLIE GLI INTERVENTI PRODOTTI
Cultura, identità e informazione
I video UCEI disponibili per tutti
Lezioni dei rabbini italiani, approfondimenti culturali, momenti di formazione e informazione. In queste settimane di lavoro intenso e di emergenza organizzativa l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sta sviluppando un’ampia gamma di servizi, in videoconferenza, che parte dai propri canali social e dalle proprie testate giornalistiche. Ora questo patrimonio viene messo a disposizione dell'utenza per fare in modo che non si disperda nel caos dei social network. Tutti i contributi saranno ora raccolti e resi accessibili su una piattaforma.
Le prime tre sezioni attive, disponibili da queste ore, sono dedicate alla festa di Pesach, alle sue tradizioni e alla preparazione del Seder, al ciclo della giornata ebraica e agli interventi della redazione giornalistica nel notiziario quotidiano serale Pilpul.
Cultura, identità e informazione. Valori vivi anche al tempo dell'emergenza, in questi giorni di grandi sfide e rinnovamento per tutti.
|
|
LE INIZIATIVE UCEI E DELL'ITALIA EBRAICA
Emergenza sanitaria e sociale,
la solidarietà degli ebrei italiani
Lo stanziamento di una parte dei propri fondi Otto per Mille per la lotta al Coronavirus e la solidarietà sociale, una raccolta specificamente dedicata ai bisogni degli ospiti delle strutture di assistenza lanciata in collaborazione con l'Associazione Medica Ebraica, un servizio di supporto telefonico nazionale.
Sono molteplici le iniziative intraprese dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per affrontare queste settimane difficili. Un impegno serrato e tangibile, al servizio di tutto il Paese.
Leggi
|
|
LO SCAMBIO DI AUGURI TRA IL PONTEFICE E IL RABBINO CAPO DI ROMA
“Lavoriamo insieme per il bene collettivo”
Tradizionale scambio di auguri tra papa Bergoglio e il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni in occasione delle festività pasquali.
“Nell’approssimarsi della festa di Pesach – scrive Bergoglio – desidero rivolgere i più sentiti auguri a Lei e a tutta la Comunità ebraica di Roma. L’Onnipotente, che ha liberato il suo amato popolo dalla schiavitù e lo ha condotto alla terra promessa, vi accompagni anche oggi con l’abbondanza delle sue benedizioni. Nel rinnovare i legami di amicizia ed impegno verso i più deboli della nostra società, particolarmente nell’attuale prova che tutti stiamo attraversando, assicuro il mio ricordo e chiedo di continuare a pregare per me”.
“Nell’imminenza dei festeggiamenti per la Pasqua – scrive invece il rav Di Segni – desidero ringraziarLa per il Suo messaggio augurale e ricambiarlo cordialmente. Quest’anno è una Pasqua speciale in cui la normale esistenza è stata travolta dall’epidemia in corso che crea lutti, timori, disastri economici e sociali.
Leggi
|
|
LEGGI DELLO STATO E HALAKHA NEL VIDEOPILPUL DI QUESTA SERA
Diritti e libertà, un osservatorio per tutelarli
Un osservatorio sui diritti, sulle leggi e sulle evoluzioni della Halakha in questo momento molto complicato di grandi cambiamenti. È l'iniziativa lanciata nel pilpul di questa sera – l'approfondimento curato dalla redazione di Pagine Ebraiche – che ha visto protagonisti il rav Gianfranco Di Segni, il vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ed avvocato Giulio Disegni e il consigliere UCEI ed avvocato Davide Jona Falco. Al centro del confronto - coordinato dal direttore della redazione Guido Vitale e in onda alle 22.30 sui canali Facebook Pagine Ebraiche e UCEI - , il tema dei diritti e delle libertà, l'impegno nella loro tutela da parte della Associazione italiana di avvocati e giuristi ebrei, l'analisi di quali siano i pilastri giuridici su cui si fonda la libertà religiosa, il lavoro del rabbinato per riorganizzare la quotidianità ebraica alla luce delle misure restrittive. Tanti temi che toccano la più stringente attualità e che, promettono gli intervenuti, saranno al centro di ulteriori riflessioni e approfondimenti nelle prossime settimane.
|
|
NEL VIDEOPILPUL IL NUOVO TESTO DEL CANTAUTORE PREMIO NOBEL
Dylan rompe il silenzio e rinnova la speranza
"You gotta pay debts, we've come to collect / We're gonna kill you with hatred, without any respect". Pagherai i tuoi debiti, siamo venuti a riscuoterli, ti uccideremo con odio e senza rispetto. Sono alcuni passaggi della nuova canzone di Bob Dylan Murder Most Foul, un brano dalla genesi misteriosa, dedicato all'assassinio di John F. Kennedy e pubblicato in queste settimane difficili dal cantautore americano. Una scelta non casuale, dopo otto anni di silenzio. Quasi 17 minuti densi di riferimenti e citazioni da decifrare e comprendere, come ha spiegato alla redazione di Pagine Ebraiche il professor Alessandro Portelli, accademico, critico musicale e saggista, nel corso dell'ultimo approfondimento Pilpul. Murder most foul non parla propriamente di Kennedy ma del mito che si è costruito attorno a lui, spiega Portelli: “l'idea del re, di un soggetto che dentro di sé racchiude l'intera comunità. L'assassinio del re nella forma della decapitazione è una di quelle metafore complesse che sta nella letteratura americana fin dalle origini: da una parte rappresenta la fine della monarchia ma dall'altra è la perdita del centro, del punto di riferimento, dell'identità, della figura paterna. E qui il titolo Murder most foul (il più infame degli assassini) è una citazione dall'Amleto. E chi è Amleto se non un regicida e contemporaneamente colui che perde il padre”.
|
|
DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE / 6
Il limite della mitzvah
Secondo un tipico gioco di parole, i maestri del Talmud hanno pensato che Pesach è la festa in cui le mazzot diventano, o possono diventare, mitzvot.
È un gioco di parole impegnativo. Pesach è la festa in cui una mitzvah diventa la mitzvah; è la festa della mitzvah, la festa in cui possiamo interrogare e comprendere il significato esistenziale della mitzvah.
Questa matzah che noi mangiamo, perché la mangiamo? Perché l’abbiamo mangiata quando eravamo schiavi. Perché l’abbiamo mangiata nel momento della liberazione, nell’attimo in cui abbiamo scelto, con una mitzvah, di diventare ebrei. Perché la mangeremo da ebrei liberi, che accettano la mitzvah come segnale della libertà.
Questo Pesach per cosa lo facciamo? Perché eravamo tutti chiusi nelle nostre case, mentre QBH passava oltre, salvandoci in/per un attimo, mentre nel mondo volava la morte ed ognuno si sentiva che poteva trovarsi tra la vita e la morte. E noi ricordiamo che ci sono tanti momenti in cui si può stare tra la vita e la morte. E si pensa di poter o di dover scegliere.
Gavriel Levi
Leggi
|
|
CONTROVIRUS / 2
"La privacy sia punto di forza, non ostacolo"
È chiaro che l’emergenza sanitaria durerà a lungo e che bisognerà ripartire, pur nell’emergenza. Il problema è come ripartire. Il tracciamento individuale delle persone delinea gli assetti sociali del futuro: si pone a cavallo tra l’esigenza di controllo dell’epidemia in espansione (o in possibile ripresa) e il controllo di chi riprende a spostarsi.
Amedeo Santosuosso e Sara Azzini
Leggi
|
|
LE INIZIATIVE PER SPIEGARE IL FALSO CASO DI SIMONINO DA TRENTO
Cultura contro il pregiudizio,
l’esempio del Museo Diocesano
Gadi Luzzatto Voghera, nel suo pilpul del 27 marzo scorso, metteva in guardia: con l’avvicinarsi delle festività pasquali “in alcuni ambienti estremi e retrivi si fa strada un’incontenibile pulsione ad esternare sentimenti antiebraici”. L’esempio fatto era quello del pittore Giovanni Gasparro che nei giorni precedenti aveva postato con orgoglio, sulla sua pagina Facebook, “una sua opera imponente dedicata a Simonino da Trento, attribuendogli l’onore della santità sebbene il culto in suo onore sia stato abrogato formalmente il 28 ottobre 1965”. Una secolare fake news, quella del Simonino vittima di omicidio rituale ebraico, all’origine di molte spietate persecuzioni. Un soffiare sul fuoco del pregiudizio pertanto molto grave e allarmante.
Son pulsioni che ancora esistono e contro cui è fondamentale combattere anche con le armi della cultura e della conoscenza. Lo sanno bene al Museo Diocesano Tridentino dove in dicembre è stata inaugurata la mostra “L’invenzione del colpevole”, dedicata proprio al caso del Simonino.
Leggi
|
|
Rassegna stampa
I primi segnali positivi
Leggi
|
|
|
|
Domande per Pesach
Le cose che scrive Gavriel Levi su La Stampa su Pesach e sulla solitudine di chi fa il seder in questi tempi del coronavirus sono come sempre profonde e stimolanti, e hanno interrogato anche me, laica e lontana dalle preoccupazioni per la continuità del rito. Perché le sue considerazioni riguardano quanto di più profondo vi è nel rito, la trasmissione della memoria e le modalità di questa trasmissione, quella fra vecchi e bambini in particolare. Un rovesciamento del rapporto tra le generazioni, come quello che avviene oggi isolando per precauzione i bambini dai nonni, cosa comporta per la memoria e la sua condivisione? Come condividere da lontano? Basta Zoom, potremmo aggiungere noi, o serve qualcosa di più profondo, di più interno ai meccanismi della condivisione, dell’apprendimento del ricordare?
|
|
|
Oltremare - La terra
In questi giorni si è visto un po' di tutto online: cervi a passeggio in centro a Londra con sfondo di bus a due piani, delfini che fanno le acrobazie in laguna a Venezia (ripresi a giugno in realtà, in tempi non sospetti e non coronati), una famiglia di anatre che attraversa con calma immensa la pista di atterraggio al Ben Gurion, capre di montagna in Scozia che si arrampicano sulle siepi e scorrazzano nei giardini di umani in isolamento, e chissà che altro ancora. Ma mentre il regno animale con assoluta naturalezza entra nel nostro mondo di sapiens sapiens grazie alla nostra precaria assenza e annusa, mangiucchia, assaggia le ortensie e tiene ben alta l'attenzione, in caso noi tornassimo in modo inatteso e sicuramente indesiderato, c'è un altro regno che deve fronteggiare la ritirata temporanea del padrone, ed è quello della terra.
Daniela Fubini
|
|
|
Controvento - Pesach, metafora di un passaggio esistenziale
“Questo riposo forzato mi ha costretto a rivedere molti dei miei valori. A chiedermi che significato ha la mia vita, a rivedere i miei progetti per il futuro, a mettere in questione il nostro modello di sviluppo”. È una frase che sento spesso ripetere, diversamente articolata, da amici ovunque. Per tutti noi, ciascuno a modo proprio, l’isolamento è stato un passaggio esistenziale, e me ne giungono testimonianze quotidiane. Chi ha rivalutato rapporti affettivi trascurati, e chi li ha rotti; chi ha sistemato carte e fotografie e meditato sulle proprie scelte; chi si è scoperto talenti imprevedibili, e chi ha semplicemente dato un senso diverso alla propria quotidianità, a gesti che sembravano automatici, a progetti accantonati. Ai tramonti senza inquinamento e ai disegni dei figli.
Viviana Kasam
|
|
|
Il potere della condivisione
Ho cercato dentro di me una risposta alla domanda relativa a questa crisi mondiale. Mi sono dato risposte religiose, storiche, filosofiche, psicologiche, sociologiche etc etc. Però alla fine, anche grazie a un sogno rivelatore, ho pensato di avere il dovere di fare qualcosa. Allora ho creato un workshop-seminario fatto su misura, a livello sartoriale per la situazione che stiamo vivendo, per poter accedere dentro di noi al potere trasformativo e terapeutico della condivisione.
David Gerbi
|
|
|
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
|
|
|
|
|