Marchio kosher, una sfida nazionale

Primo pubblico confronto ieri pomeriggio tra Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, rabbinato, ministero dell’Agricoltura e associazioni di categoria sulla possibilità di lavorare sinergicamente alla creazione di un marchio kosher nazionale. Intitolato ‘Marchio Kosher, opportunità e sfida culturale’, l’incontro si è svolto nella sede del ministero sotto l’egida dell’Associazione Hans Jonas e ha abbracciato vari aspetti che declinavano un tema attuale e sempre più rilevante per la colletitività anche in virtù della significativa attenzione riposta dal consumatore italiano verso prodotti percepiti ormai da molti ad alto livello di salubrità e sicurezza. Ad aprire gli interventi, moderati dal presidente dell’Associazione Hans Jonas Tobia Zevi, una riflessione del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che ha evidenziato il crescente interesse sulle scelte distributive di prodotti kosher (“anche per molti cittadini non ebrei sinonimo di cibo sano e di qualità”) e la possibilità che si presenta in questo ambito di stabilire un significativo contatto con la comunità islamica che principi simili a quelli degli ebrei è chiamata a rispettare per quanto riguarda il sistema di regole della macellazione halal. Una sfida quindi sia di tipo culturale che economico, come già aveva sottolineato su queste pagine Zevi in un intervento in cui si si rilevava in particolare l’opportunità, se questo cammino comunque ‘non facile’ andrà a buon fine, di avvalersi della notorietà internazionale garantita dal comparto agro-alimentare italiano per ottenere maggiore visibilità della produzione kosher anche sui mercati stranieri. Soddisfazione per l’apertura del tavolo di confronto con le istituzioni è stata espressa anche dal rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni che si è in particolare soffermato sulle specificità della kasherut e sull’ampia sfera di problematiche ma anche straordinarie occasioni di sviluppo e crescita – su tutti vale l’esempio del mercato statunitense – che ad essa si legano. “Confrontarsi è fondamentale, l’incontro di oggi può rappresentare una svolta significativa per portare avanti questo progetto insieme alle istituzioni” ha affermato il rav. Massima disponibilità e apertura sono arrivate da tutte le associazioni di categoria coinvolte. Da Cia a Coldiretti, da Copagri a Confagricoltura. “Adesso – ha concluso il ministro per le Politiche Agricole Mario Catania – porteremo avanti un lavoro di approfondimento per verificare la possibilità di avviare una collaborazione. Il kosher è una materia molto complessa ma che interessa una parte della collettività e che non intendiamo per questo trascurare”.

a.s. twitter @asmulevichmoked