Boldrini incontra i leader ebraici
“Il colloquio con il presidente della Camera Boldrini si è rivelato estremamente proficuo e utile a mettere a fuoco numerosi orizzonti comuni: difesa della democrazia, diritti civili, solidarietà sociale, processo di pace in Medio Oriente, lotta al razzismo e al cybercrime. Punti d’azione che ci vedono al lavoro sinergicamente per la costruzione di un futuro di pace, fratellanza e armonia tra i diversi popoli e le diverse identità. Un impegno che il presidente Boldrini, di cui memorabili restano le parole pronunciate in occasione del discorso di insediamento alla Camera, ha lasciato intendere di voler assolvere con il contributo e l’impegno di noi tutti”. Ad affermarlo il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna al termine dell’incontro del presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini con i vertici dell’ebraismo italiano e romano. Insieme al presidente dell’Unione il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni e numerosi esponenti di entrambi i Consigli. Per l’UCEI il vicepresidente Roberto Jarach, gli assessori Victor Magiar e Raffaele Sassun, il consigliere Elvira Di Cave (questi ultimi tre nomi esponenti anche dell’esecutivo comunitario). Dopo un colloquio nella stanza del rabbino capo, la visita al Tempio Maggiore e al Museo ebraico. In rappresentanza del Consiglio romano hanno preso la parola anche gli assessori Ruben Della Rocca e Joseph Di Porto. A chiedere l’incentivazione e il rafforzamento ulteriore dei rapporti di collaborazione tra Italia e Israele l’assessore Sassun. “Sono sicuro – ha spiegato – che ne trarranno vantaggio tutti, anche i palestinesi con cui Israele cerca di fare la pace dal giorno in cui è nato. I valori portanti della nostra Comunità sono solidarietà, cultura, pace. Questi sono anche i suoi valori, presidente. Lavoriamo insieme per rafforzarli e sedimentarli in Italia e in Israele”.
“Questa visita – ha dichiarato Pacifici – testimonia quanto ancora una volta le istituzioni siano attente a ogni sfumatura della nostra società. Alla Boldrini abbiamo messo a disposizione le nostre sensibilità sui temi dell’accoglienza e delle politiche sociali. Ma abbiamo anche detto che oggi la nostra società si scontra contro il rigurgito di antichi sentimenti ostili alla libertà della persona. E allora non possiamo restare a guardare come chi decenni anni fa rimase indifferente. L’odio on line, il fascismo del terzo millennio e il revisionismo della Shoah vanno combattuti e il presidente Boldrini ha dato la sua piena disponibilità su questi temi”. Disponibilità affermata di persona e, più tardi nel pomeriggio, anche attraverso i social network. “Ci sono forme di antisemitismo sul web che fanno paura e che comprendono anche razzismo e apologia di fascismo. Ci sono intere pagine Facebook con decine di migliaia di persone che inneggiano al fascismo. Tutto questo non può passare inosservato in uno Stato democratico. È giusto che ci sia più impegno e da parte mia – ha scritto Boldrini sul proprio profilo Facebook – garantisco che ce ne sarà”.