Israele – Colloqui di pace oltre la deadline
Le trattative di pace tra israeliani e palestinesi continueranno anche dopo la deadline del 29 aprile. Continueranno grazie all’apertura di ieri del premier israeliano Benjamin Netanyahu che, secondo fonti israeliane, avrebbe proposto la liberazione di quattrocento detenuti palestinesi. Ad eccezione di 26 nomi su cui è stato posto il veto. E “in ogni caso non ci sarà nessun accordo se Israele non saprà chiaramente cosa otterrà in cambio”, ha affermato Netanyahu. L’Autorità nazionale palestinese ha nel frattempo accettato di continuare i colloqui e, riferisce il suo portavoce, il leader dell’Anp Magmoud Abbas sta valutando la proposta israeliana. “Ora tocca ai palestinesi”, ha spiegato una fonte ufficiale israeliana al quotidiano israeliano Times of Israel. Ieri intanto il segretario di Stato americano John Kerry ha incontrato il premier Netanyahu. Per parte americana non ci sono stati commenti: Kerry, rivolgendosi ai giornalisti francesi, ha sottolineato che la criticità del momento richiede una sospensione del giudizio da parte della Casa Bianca. “È veramente una questione tra israeliani e palestinesi – ha dichiarato Kerry – e cosa il primo ministro Netanyahu sia disposto a fare. Vedremo dove saremo domani quando alcune valutazioni dovranno essere prese”. Nove mesi, il tempo di gestazione di questo ultimo round di colloqui di pace. Tra gli accordi pattuiti, la liberazione in quattro scaglioni di 104 palestinesi, imprigionati prima degli accordi di pace di Oslo della metà degli anni Novanta. 78 sono già stati rilasciati e ora Israele si è opposta a proseguire se la controparte palestinese non garantirà il proseguo dei colloqui. Abbas, di contro, ha chiesto la liberazione di 1000 prigionieri, scelti dall’Autorità nazionale palestinese, e così Israele avrà la garanzia che i negoziati continueranno fino a fine 2014. Anche il congelamento degli insediamenti e il trasferimento di alcune zone della Area C sotto il controllo dell’Anp sono stati messi sul tavolo. Il gioco delle trattative continua. Almeno oltre il 29 aprile.