David
Bidussa, storico sociale
delle idee
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Alla fine la scelta è stata l’
“usato sicuro”. Il problema, sia chiaro, non è la qualità della
persona, ma quanto si è riversato su quella persona. Più precisamente
il peso che si è scaricato sulle spalle di quella persona. Perché nel
vuoto non conta molto se la persona che si sceglie sia figura di valore
e di garanzia. Conta la fuga dalle proprie responsabilità. Tanto per
non stare lontano dalla nostra storia è la scena della scelta del re
così come ci racconta il Libro di Samuele primo (cap. 8). Una scena che
rappresenta la fine di un percorso più che un inizio. Un momento in cui
la libertà era dimettersi dalle proprie responsabilità cercandosi un
padrone. Anche in quel caso il nodo non era rappresentato dalla qualità
della persona prescelta, bensì da quella di coloro che la desideravano.
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Il presidente dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, anche a titolo
personale, esprime apprezzamento e gratitudine a Giorgio Napolitano
come Presidente e come uomo pronto ad anteporre a qualsiasi altra
considerazione il bene del paese.
Nella decisione di accogliere la proposta presentatagli da larga parte
del mondo politico risulta evidente l'impegno a voler aprire una nuova
stagione di unità e coesione che investa non soltanto chi è deputato a
rappresentare le istituzioni ma anche la società italiana nella sua
globalità e complessità. Occorre superare le divergenze e mettere a
fuoco risultati condivisi per raggiungere obiettivi che non è possibile
ignorare, soprattutto in tempi difficili prepotentemente segnati da
crescente precarietà e disagio tra la popolazione.
Con una decisione sofferta, ma per sua stessa ammissione inevitabile,
il Capo dello Stato indica nuovamente la strada del rispetto delle
istituzioni e dei valori fondamentali. Gli ebrei italiani saranno al
suo fianco con orgoglio e consapevolezza nel perseguimento di queste
alte finalità.
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In
cornice - Le nostre radici? Dentro un quadro |
Andar per mostre riserva
agli appassionati, questa primavera, sorprese molto promettenti. Le
maggiori esposizioni, europee e non, dedicano infatti un occhio di
riguardo alla dimensione artistica ebraica nelle sue molteplici
sfaccettature. Un tema di notevole suggestione che la redazione di
Pagine Ebraiche ha sviluppato nel grande dossier centrale In cornice
pubblicato sul numero di aprile. Perché le nostre radici, ci ricorda
Daniele Liberanome, “sono in un quadro”.
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Obiettare per negare |
Avere scritto un profilo
storico del fenomeno del negazionismo, ossia un volume che ne inquadra
personaggi (autori, per così dire, anche se la parola è per alcuni tra
questi un po’ troppo impegnativa), “correnti di pensiero”, gruppi e
quant’altro mi sta portando a fare variegate esperienze con pubblici
diversi, un po’ per tutta la penisola, laddove vengo chiamato a parlare
del volume e, insieme ad esso, dei suoi contenuti. Già mi è capitato di
farne qualche richiamo, al riguardo, in uno o due articoli precedenti.
Del negazionismo ho detto nei termini di un «fatto sociale»,
espressione ampia, e quindi generica, con la quale si definisce un
insieme di fattori, a partire da una mentalità più o meno diffusa,
comunque radicata in alcuni segmenti della popolazione. (...)
Claudio
Vercelli, storico
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Nugae- Raffaella
Carrà |
Raffaella Carrà è veramente
simpaticissima. D’accordo, non è una grande scoperta. Però ci deve pur
essere qualcosa di magico in lei se, dopo aver semplicemente visto in
televisione una sua intervista, a una ventunenne viene l’irrefrenabile
impulso di precipitarsi a scriverne un elogio esagerato. Se Madonna nei
suoi concerti balla il Tuca tuca, se Tiziano Ferro ha composto su di
lei una canzone dal titolo Raffaella è mia che è quasi inquietante da
tanto è venerante. Se proprio qualche giorno fa Moran Atias, attrice e
presentatrice israeliana, che si sta facendo strada a Hollywood dopo
aver fatto carriera in Italia come modella anche partecipando come
valletta a Carramba che fortuna, dichiara: “sono una star grazie a
Raffaella Carrà, la mia prima maestra nel mondo dello
spettacolo”. (...)
Francesca Matalon, studentessa di
lettere antiche twitter @MatalonF
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notizieflash |
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rassegna
stampa |
Chuck
Hagel in Israele
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Leggi la rassegna |
È giunto in Israele per una
visita di due giorni il segretario statunitense alla difesa Chuck
Hagel. Durante la visita Hagel sarà ricevuto dai leader del Paese, fra
cui il Capo dello Stato, Shimon Peres e il premier Benyamin Netanyahu.
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“Apprezzamento e gratitudine a
Giorgio Napolitano come presidente e come uomo pronto ad anteporre a
qualsiasi altra considerazione il bene del paese”. Sul Corriere
della sera, tra le varie testate, le felicitazioni del
presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna
tratte dalla nota diffusa ieri sera all’uscita dello Shabbat.
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