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Elia Richetti, presidente
Assemblea rabbinica
italiana
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Con un brevissimo annuncio in tre versi
Ha-Qadòsh Barùkh Hu comunica a Moshè la sua prossima morte,
ordinandogli di salire sul monte 'Avarìm e spingere di là lo sguardo
verso la Terra Promessa.
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Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme
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Shlomo Avneri dell'Università di
Gerusalemme è il massimo esperto israeliano del pensiero di Karl Marx.
Ieri, in un articolo su Haaretz, Avineri notava che il nonno di
Marx si chiamava Shmuel Mordechai Halevy, e poi nei successivi
censimenti del 19esimo secolo si era registrato prima come Samuel
Mordechai, poi come Samuel Marcus, e infine come Samuel Marks.
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Rassegna stampa |
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Repubblica e Corriere della Sera riprendono,
con ampie citazioni, l’annuncio della scomparsa di Anna Maria Levi,
sorella di Primo, pubblicato dal portale dell’ebraismo italiano Moked e
dal notiziario Pagine Ebraiche 24.
“Anna Maria, rammenta Moked.it, partecipò alla Resistenza assieme a
tanti altri giovani ebrei piemontesi perseguitati, conducendo dalla
fine della guerra un’esistenza molto discreta e al riparo dalla
straordinaria notorietà internazionale conquistata dal fratello –
scrive Massimo Novelli nel ritratto che firma su Repubblica (...)
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Israele - Rabbinato |
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Previste per le prossime settimane le
elezioni per il rinnovo degli incarichi di rabbino capo ashkenazita e
sefardita di Israele, attualmente ricoperti da rav Yona Metzger e rav
Shlomo Amar. Particolarmente intenso il dibattito sulla questione, che
non riguarda solo i nomi dei candidati, ma l’intero ruolo
dell’istituzione nella politica e nella società israeliana |
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Fausta
(1920-2013) e Milena (1929-2013) Dolore e commozione nell'Italia ebraica |
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Storie
profondamente diverse, un comune intreccio di Memoria nelle pieghe più
oscure e drammatiche del Novecento. L'Italia ebraica saluta in queste
ore due testimoni dirette della Shoah che ci hanno lasciato: Fausta
Finzi (Milano) e Milena Zarfati (Roma).
Sopravvissuta al campo di Ravensbruck, Fausta Finzi aveva da poco
compiuto 93 anni. Il ricordo di quei giorni terribili, oltre alla
testimonianza nelle scuole, è stato affidato a due scritti
autobiografici: Varcare la soglia e A riveder le stelle.
Nata nel 1929, Milena Zarfati fu arrestata nel 1944 a Roma e deportata
ad Auschwitz Birkenau. Tra le poche a concludere la marcia della morte,
fu liberata a Bergen Belsen. Non vi avrebbe più fatto ritorno, come ha
ricordato in una nota il presidente della Comunità ebraica romana
Riccardo Pacifici.
“L'immensa sofferenza ma anche il coraggio e la forza d'animo che hanno
caratterizzato giovani vite segnate dall'odio e dalla persecuzione sono
un richiamo fortissimo per i nostri giovani affinché, guardando al
domani, abbiano a cuore la costruzione di un futuro di autentica pace e
fratellanza tra i popoli". Ad affermarlo il presidente dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che, nell'occasione, ha
inoltre espresso "la partecipazione di tutti gli ebrei italiani al
dolore delle famiglie e delle rispettive Comunità con l'auspicio che il
ricordo di Fausta e Milena possa essere sempre di benedizione per noi
tutti".
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Setirot
- Guardare a Damasco
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Nell’agosto scorso scrissi sul Corriere della Sera, già
in colpevole ritardo, del vergognoso silenzio e dell’indifferenza con
cui organizzazioni, militanti e stampa del pensiero unico
filo-palestinese reagivano al massacro perpetrato in Siria.
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Stefano Jesurum, giornalista
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Time
Out - Inni, bandiere e malafede |
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Non è la prima volta che deputati arabi della Knesset,
insieme ad alcuni colleghi dei partiti della sinistra, presentano al
parlamento israeliano la proposta di modificare l'inno e la bandiera
dello Stato di Israele in quanto non rappresentativi di tutta la
popolazione.
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Daniel Funaro
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