Roberto
Della Rocca,
rabbino
|
“Quando
ci sarà presso di te un povero….non dovrai chiudere la tua mano verso
di lui….” (Devarim, 15; 7). E’ uno dei tanti versi che abbiamo letto
nella parashà dello scorso shabat con i quali la Torah ci spinge ad
aiutare gli indigenti.
|
|
Leggi
|
Dario
Calimani,
anglista
|
Si
legge nel Talmud Bavlì: “Chi traduce un verso letteralmente è un
bugiardo; chi, vi aggiunge qualcosa è un blasfemo e un calunniatore”
(Kiddushim 49a). I significati che se ne possono ricavare sono diversi:
1. è meglio non rischiare ed evitare di tradurre, lasciando che
ciascuno si sforzi in proprio per cercare da sé il significato
‘originale’; 2. quando si traduce bisogna essere assai cauti e
straordinariamente onesti per guardarsi dalle letture che potrebbero
risultare più funzionali e comode alla propria visione; 3. la
traduzione letterale è quella che più tradisce il senso vero del testo,
che è tutto nelle sue (insondabili) estrapolazioni. Alla fine tradurre
non significa solo trasferire significati da una lingua a un’altra, ma
anche interpretare (onestamente, dunque) le parole dell’altro,
lasciando sempre spazio al dubbio.
|
|
|
|
"Nuove sfide per la leadeship ebraica" |
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto
attualmente in distribuzione, è pubblicata in forma integrale la
relazione tenuta dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane Renzo Gattegna in occasione del Consiglio del 14 luglio 2013.
|
|
Leggi
|
|
Voci a confronto |
Cancellate
le scritte antisemite che avevano imbrattato negli scorsi giorni i muri
di via dei Gracchi a Roma (Messaggero Roma). Il Messaggero propone
un’intervista al ministro Cecile Kyenge che spiega tra l’altro
l’importanza di figure come Mario Balotelli per cambiare l’orientamento
culturale in Italia. Sempre sul quotidiano della Capitale, viene
riportato che sugli insulti razzisti contro Kyenge interviene anche il
commissario europeo Cecile Malmstrom.
|
|
Leggi
|
|
Risorse e bilanci |
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto,
attualmente in distribuzione, un approfondimento sull’ultimo Bilancio
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
|
|
Leggi
|
|
|
La crisi siriana
Alcuni
mesi fa mi invitarono a discutere in un dibattito sulla crisi siriana
con padre Paolo Dall’Oglio. Rimasi sorpreso dell’invito perché non sono
un analista geopolitico, e conosco la Siria principalmente grazie a un
viaggio (meraviglioso) che vi feci nel 2009 e che, alla luce della
tragedia in corso, risultó particolarmente tempestivo. Ma fui
colpito anche che mi fosse chiesto di confrontarmi con Dall’Oglio, un
missionario impegnato da oltre trenta anni sul campo, conoscitore
profondo della società siriana oltre che della locale comunità
cristiana.
Tobia Zevi, Associazione
Hans Jonas
Leggi
Storie
- Stati Uniti 1938, una nuova terra promessa
Nelle
pieghe della memoria, per molti versi sbiadita, delle leggi razziste
del 1938 in Italia, è conservata una vicenda individuale e collettiva:
l’emigrazione forzata di circa duemila ebrei italiani negli Stati
Uniti. Professori universitari, medici, avvocati, scienziati,
giornalisti, artisti ma anche gente comune, costretti dai provvedimenti
persecutori ad abbandonare la patria che li aveva disconosciuti come
cittadini e a rifarsi una vita al di là dell’Oceano Atlantico, spesso
ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
Mario Avagliano
Leggi
|
|