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6 agosto 2013 - 30 Av 5773
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
“Quando ci sarà presso di te un povero….non dovrai chiudere la tua mano verso di lui….” (Devarim, 15; 7). E’ uno dei tanti versi che abbiamo letto nella parashà dello scorso shabat con i quali la Torah ci spinge ad aiutare gli indigenti.
 
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Dario
Calimani,
anglista
Si legge nel Talmud Bavlì: “Chi traduce un verso letteralmente è un bugiardo; chi, vi aggiunge qualcosa è un blasfemo e un calunniatore” (Kiddushim 49a). I significati che se ne possono ricavare sono diversi: 1. è meglio non rischiare ed evitare di tradurre, lasciando che ciascuno si sforzi in proprio per cercare da sé il significato ‘originale’; 2. quando si traduce bisogna essere assai cauti e straordinariamente onesti per guardarsi dalle letture che potrebbero risultare più funzionali e comode alla propria visione; 3. la traduzione letterale è quella che più tradisce il senso vero del testo, che è tutto nelle sue (insondabili) estrapolazioni. Alla fine tradurre non significa solo trasferire significati da una lingua a un’altra, ma anche interpretare (onestamente, dunque) le parole dell’altro, lasciando sempre spazio al dubbio.
 
"Nuove sfide per la leadeship ebraica"
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto attualmente in distribuzione, è pubblicata in forma integrale la relazione tenuta dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in occasione del Consiglio del 14 luglio 2013. 
 
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Voci a confronto
Cancellate le scritte antisemite che avevano imbrattato negli scorsi giorni i muri di via dei Gracchi a Roma (Messaggero Roma). Il Messaggero propone un’intervista al ministro Cecile Kyenge che spiega tra l’altro l’importanza di figure come Mario Balotelli per cambiare l’orientamento culturale in Italia. Sempre sul quotidiano della Capitale, viene riportato che sugli insulti razzisti contro Kyenge interviene anche il commissario europeo Cecile Malmstrom. 
 
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Risorse e bilanci
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto, attualmente in distribuzione, un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
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  davar
Fotografia 
Archivio Cdec da valorizzare.
Un concorso per arricchirlo
 
La Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) e il suo impegno nell’illustrare la vita ebraica di ieri e di oggi sono raccontati su Italia ebraica di agosto, attualmente in distribuzione insieme a Pagine Ebraiche.
Uno straordinario archivio fotografico che riunisce 50mila immagini,  in via di digitalizzazione e lo sforzo di continuare ad arricchirlo, anche grazie al concorso Obiettivo sul mondo ebraico, organizzato in occasione della Giornata europea della cultura ebraica e giunto alla sua quinta edizione. “Natura, ecologia ed ebraismo” il tema per 2013: c’è tempo fino al 31 agosto per inviare le fotografie.
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israele
Museo Nahon - L’arte italiana
va in mostra a Gerusalemme
 
La grande arte ebraica italiana in mostra al Museo Umberto Nahon. Nell’edificio di Rehov Hillel 27, punto di riferimento della comunità degli italkim (oltre al museo è ospitato anche il Tempio italiano) sarà visitabile fino al 10 settembre 2013 l’esibizione “Città di seta e d’argento - Motivi architettonici nell'arte ebraica italiana”.
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pilpul
La crisi siriana
Alcuni mesi fa mi invitarono a discutere in un dibattito sulla crisi siriana con padre Paolo Dall’Oglio. Rimasi sorpreso dell’invito perché non sono un analista geopolitico, e conosco la Siria principalmente grazie a un viaggio (meraviglioso) che vi feci nel 2009 e che, alla luce della tragedia in corso, risultó particolarmente tempestivo.
Ma fui colpito anche che mi fosse chiesto di confrontarmi con Dall’Oglio, un missionario impegnato da oltre trenta anni sul campo, conoscitore profondo della società siriana oltre che della locale comunità cristiana.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Stati Uniti 1938,
una nuova terra promessa
Nelle pieghe della memoria, per molti versi sbiadita, delle leggi razziste del 1938 in Italia, è conservata una vicenda individuale e collettiva: l’emigrazione forzata di circa duemila ebrei italiani negli Stati Uniti. Professori universitari, medici, avvocati, scienziati, giornalisti, artisti ma anche gente comune, costretti dai provvedimenti persecutori ad abbandonare la patria che li aveva disconosciuti come cittadini e a rifarsi una vita al di là dell’Oceano Atlantico, spesso ottenendo prestigiosi riconoscimenti. 

Mario Avagliano
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