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14 agosto 2013 - 8 Elul 5773
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“Ricorda quello che ti ha fatto ‘Amalèk” (Devarìm 25, 17). Rabbì Simchà Bunim di Peshischà diceva: il precetto di zakhòr – ricorda – e la mitzvà di cancellare il ricordo di ‘Amalèk che viene subito dopo, vengono enunciati entrambi al singolare.
 
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David
Assael,
ricercatore
Non sono poche le notizie che si accavallano in questo scorcio agostano: dalle invocazioni alla guerra civile, nell’ordine di Grillo, Bondi (l’ex ministro) e del redivivo Bossi, alla ben più seria ripresa delle trattative di pace fra Israele e Palestina, alla reazione ungherese alla morte di Laszlo Csatary.
 
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"Nuove sfide per la leadeship ebraica"
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto attualmente in distribuzione, è pubblicata in forma integrale la relazione tenuta dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in occasione del Consiglio del 14 luglio 2013. 
 
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Voci a confronto
La Comunità ebraica sospende i rapporti con il Coordinamento delle Associazioni Islamiche Milanesi. La decisione è stata annunciata in una nota diffusa alle agenzie di stampa dal portavoce Daniele Nahum. “Definire lo Stato di Israele come ‘uno Stato che viola costantemente la legalità internazionale ed i più elementari diritti umani portando avanti un’occupazione militare brutale, razzista e criminale’ – si legge – è una dichiarazione inaccettabile non solo per la Comunità ebraica di Milano, ma anche per tutta la cittadinanza milanese. Oltre che per il buonsenso”. (Repubblica Milano)
 
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Risorse e bilanci
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto, attualmente in distribuzione, un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.  
 
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  davar
Qui Genova
Dora Venezia 1925-2013 
 “Ha dato la sua vita per la Memoria. Nelle scuole, in ogni luogo. È una grave perdita per tutti noi”. Così il direttore scientifico del Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti nel ricordare Dora Venezia, Testimone della Shoah nata in Turchia da una famiglia di origine italiana e scomparsa nelle scorse ore a Genova. Una perdita che Pezzetti, autore di una storica intervista svoltasi nel carcere di Marassi dove Venezia fu fatta prigionera assieme ai familiari, ricostruisce per i nostri lettori con parole di grande dolore e commozione. “Dora aveva una forza interiore incredibile – racconta lo storico – e non si è sottratta, fino all'ultimo, alla testimonianza. Era un po' l'anima della deportazione degli ebrei di Genova e se la cittadinanza sa qualcosa di quel drammatico capitolo è in larga misura merito suo e di un altro sopravvissuto, Gilberto Simoni”. Ad annunciare la scomparsa la Comunità ebraica del capoluogo ligure in una nota di vicinanza ai familiari in cui, ad essere messo in evidenza, è proprio l'aspetto della testimonianza che avrebbe caratterizzato gran parte del suo impegno verso la Comunità stessa, al cui interno avrebbe lavorato per molti anni, ma soprattutto verso le nuove generazioni. Ne “Una gioventù offesa. Ebrei genovesi ricordano”, testo pubblicato nel 1995 dalla casa editrice Giuntina, Dora racconta il ritorno alla normalità dopo Auschwitz-Birkenau, la Marcia della Morte e Bergen-Belsen. “Tornata a Genova ho ritrovato una sorella, la casa e un lavoro. Ma – sottolinea – non sono riuscita a ritrovare me stessa”. Una storia di sofferenza in cui Pezzetti è andato a scavare approfondendo traumi e sensazioni che hanno accompagnato la vita di Dora e dei suoi cari dalla promulgazione delle leggi razziste del 1938 fino all'arresto, avvenuto nel 1944 in seguito alla delazione di alcuni falsi amici. Marassi, Fossoli e quindi l'inferno del lager dove Dora assisterà all'uccisione del fratello. Dalla retata si salva solo la sorella maggiore, che la notte dell'arresto dormiva altrove,  e che riuscirà ad abbracciare alla fine della guerra. Un inferno che la Testimone ha voluto ricostruire, assieme a Pezzetti, nella stessa ala del carcere (poi successivamente demolito) in cui trascorse il primo periodo di prigionia. “È stata un'esperienza molto forte perché quell'area specifica della struttura – spiega Pezzetti – si trovava nelle stesse condizioni in cui fu carcerata Dora. Come siamo entrati in quella cella, la sua cella, si è voluta intrattenere con alcune prigioniere interessandosi alla loro sorte e ai motivi della loro detenzione”. Il trauma più forte di quegli anni, specie in chi viveva l'italianità come un vero e proprio caposaldo, la promulgazione della legislazione antiebraica da parte del regime. Dora aveva 13 anni, era una brava studentessa, amava andare a scuola. D'un tratto la parola fine. Le trovano un piccolo lavoro come sarta ed è in questa circostanza, spiega Pezzetti, “che dimostrerà una prima volta l'eccezionalità del suo carattere”. Tutte le mattine, recandosi a lavoro, prende infatti i libri sottobraccio come una normale studentessa e, con gli amati volumi in bella vista, percorre la strada che la divide dal suo impiego. L'obiettivo è dissimulare il distacco ed essere percepita come una giovane alunna intenta ad arricchire il proprio bagaglio culturale. “È solo un aspetto della sua vita ma dà il senso di quale persona straordinaria abbiamo appena perso”, conclude Pezzetti. 

Adam Smulevich – twitter asmulevichmoked


Israele
Book Law, la nuova legge

che favorisce libri e autori

Una nuova legge, approvata dalla Knesset pochi giorni addietro, punta al rilancio del mercato editoriale israeliano, proteggendo i diritti degli autori, regolando la politica di promozioni e sconti sui libri e cercando di controllare il conflitto di interessi esistente fra alcune case editrici e catene di librerie. Perché un libro non è solo un altro prodotto di consumo.
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Qui Milano
L'imam Pallavicini: “Tra ebrei

e musulmani dialogo possibile
ma solo con presupposti reali”  

“La sfida deve essere quella di rilanciare l'idea che un dialogo è possibile solo con presupposti reali. Ebrei e musulmani devono dare insieme segnali positivi, perché adesso più che mai ce ne sarà bisogno”. È l'invito del vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica Yahya Pallavicini a margine della sospensione dei rapporti tra Comunità ebraica e Coordinamento della Associazioni Islamiche di Milano dopo la ben nota vicenda dell'imam jihadista invitato a celebrare la conclusione del Ramadan in uno spazio messo a disposizione dal Comune e dopo le parole di odio espresse nei confronti di Israele dal portavoce dello stesso Caim Davide Picardo. “Il Caim è una realtà politicizzata ed estrema che danneggia tutti i musulmani italiani. Sbagliato averci a che fare”, osserva Pallavicini.


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pilpul

Ticketless - Scorciatoria n.75
S’è parlato molto di “muri”. Questa settimana vorrei parlare di un’altra realtà molto presente nella storia ebraica, non solo del XX secolo: i “respingimenti”. Oggi a respingere i barconi di migranti è il governo di Malta. I lettori di questo Ticketless avranno già capito che sono un “buonista”. Non per natura, ma per reazione a uno stereotipo diffuso tanto fra gli storici più giovani del fascismo quanto fra i commentatori dell’attualità.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Lech Lecha
Opportunamente, tra le manifestazioni promosse nell’ambito della settimana di cultura ebraica Lech Lechà (la cui seconda edizione, com’è noto, inizierà la prossima domenica 25 agosto, con ben 111 eventi programmati in diverse località pugliesi), è stata inserita, lunedì 26, alle ore 17, nella sala Rossa del Castello di Barletta, la presentazione di un libro di grande importanza, già solido punto di riferimento per la storiografia contemporanea: Diaspora.

Francesco Lucrezi, storico
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