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20 agosto 2013 - 14 Elul 5773
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Nel calendario ebraico Rosh haShanah è, anche, la prima ricorrenza dopo Tishà beAv. Nel rito sefardita, infatti, questi due momenti sono intercalati da sette sabati chiamati di "consolazione". Non deve mai sfuggirci il messaggio di questa significativa contiguità. Non basta invocare la novità per realizzare il rinnovamento. Si può ricominciare col piede giusto e proiettarsi in avanti se si è capito a fondo il senso dell'esilio e del dolore.
 
Dario
Calimani,
anglista
Un cancello – respingente chiusura, impervia protezione. Fuori, lo spettacolo del mondo proiettato per la quiete del tuo spazio racchiuso. Ti puoi illudere che la visione filmica al di là sia lì per te, azzurra e rocciosa. Ma sai che quel cancello si può aprire a piacimento. L’importante è, a necessità, saperselo chiudere alle spalle, magari non per sempre. L’‘Appassionata’ come colonna sonora.
 
"Nuove sfide per la
leadership ebraica"
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto attualmente in distribuzione, è pubblicata in forma integrale la relazione tenuta dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in occasione del Consiglio del 14 luglio 2013.
 
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Voci a confronto

Via libera della Giunta del Comune di Milano all’istituzione di un albo delle religioni per regolamentare le attività delle varie associazioni culturali e religiose attive sul territorio cittadino. Ad essere iscritte anche nove realtà affiliate al Caim, l’associazione islamica con cui, in questi giorni, la Comunità ebraica ha interrotto ogni forma di rapporto. Dura la reazione della stessa attraverso la voce del suo presidente Walker Meghnagi e del portavoce Daniele Nahum.
 
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Risorse e bilanci
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto, attualmente in distribuzione, un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche.
 
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  davar
israele
Il passo indietro di Ban Ki-Moon
“Israele spesso subisce pregiudizi e discriminazioni da parte delle Nazioni Unite”. Parole forti, soprattutto se a pronunciarle è il segretario dell'Onu Ban Ki-Moon nel corso di un incontro con una delegazione di studenti universitari a Gerusalemme. Riportata con grande evidenza dalla stampa israeliana (assai meno da quella italiana e internazionale), la notizia ha suscitato numerose reazioni e rappresentato una conferma per chi, da tempo, sostiene l'assoluta sproporzione di risoluzioni di biasimo espresse dall'Onu nei confronti di Israele rispetto ad altri paesi della regione mediorientale.
Ad alcuni giorni da quelle dichiarazioni il “caso” si infittisce. Da Ban Ki-Moon arriva infatti, nelle ultime ore, un netto passo indietro. “Non ho mai pronunciato quelle parole, riportate erroneamente dalla stampa. Il mio pensiero – afferma – è che non ci sia alcuna discriminazione verso Israele, tra i 193 paesi affiliati all'Onu e in quanto tale titolare degli stessi diritti e doveri di tutti gli altri Stati”.
Riflessioni che sono state accolte con amaro sarcasmo dai lettori dei principali siti di informazione israeliana. Sul Jerusalem Post c'è chi fa il il verso al nome stesso di Ban Ki-Moon per esprimere una posizione da molti condivisa: “Ban – si legge –should be BANNED for his hypocrisy and lies”. Ed è subito una pioggia di like.


(Nell'immagine Ban Ki-Moon con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu)

storie
Merano ebraica alla Maturità
Una realtà piccola nei numeri ma aperta alla città e capace, con il suo impegno, di avvicinare e mettere a confronto le diverse identità locali in una regione storicamente portata ad essere declinata secondo i più variegati stilemi linguistici e culturali. È il quadro che emerge da una singolare tesina di maturità dedicata alla Comunità ebraica di Merano e al ruolo svolto sul territorio negli ultimi due secoli. Dal 1832, anno della costituzione di un primo nucleo ebraico in loco grazie ai fratelli Schwarz – fondatori di una banca e possidenti di alcune fabbriche di birra – fino ai giorni nostri. Un lavoro di grande originalità, redatto dalla diciannovenne Miriam Orso, neodiplomata al liceo linguistico Gandhi, che ha sorpreso e commosso la stessa Comunità. In particolare il suo presidente Elisabetta Innerhofer che, nel commentare l’opera, parla di elaborato “ricco di informazioni” e “ben centrato da un punto di vista sia storico che emotivo”.
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pilpul
Bagnanti
Che differenza esiste tra i bagnanti di Catania e quelli di Siracusa? Perché gli uni lasciano annegare sei immigrati a 15 metri dalla riva mentre i secondi si lanciano in un'appassionante catena umana dentro il mare, capace di salvare bambini, donne e uomini alla deriva sul barcone? Ovviamente non esiste alcuna differenza ontologica, ma una somma di circostanze che pone le due immagini agli antipodi, la più bella e la più brutta dell'estate 2013.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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