Elia Richetti,
presidente
dell'Assemblea
rabbinica
italiana
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La
Torah riporta qui una singolare promessa divina: “Se fosse il tuo
allontanamento fino all’estremità del cielo, da lì ti radunerà il S.
tuo D.o e da lì ti prenderà”. A logica, avremmo potuto aspettarci che
la Torah parlasse di una distanza “fino all’estremità della Terra” e
non “fino all’estremità del cielo”; perché dunque questa strana
espressione? Il Bà‘al Shem Tov, fondatore del movimento chassidico,
sosteneva che un ebreo, anche se a volte commette peccati o
malversazioni nell’ambito degli affari o del commercio, sotto sotto lo
fa con un fine superiore, “le-shèm shamàyim”: per guadagnare qualcosa
di più in modo da poter fare beneficenza, o solennizzare in qualche
modo speciale lo Shabbat o le feste, o garantire un bel matrimonio ai
propri figli.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
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Cosa
deve succedere perché si dichiari che è in corso un genocidio? Che è
stata superata una certa soglia numerica? E qual è questa soglia? Sei
milioni? Un milione? Centomila? E chi deve decidere? E se si decide che
è in corso un genocidio che cosa si deve fare? Si deve fare attività
diplomatica? Oppure boicottaggio economico? Bisogna mandare l'esercito?
L'Occidente ha imparato qualcosa dai genocidi del passato e che in
parte ha causato? E vuole fare qualcosa? Farà qualcosa? A qualunque
prezzo?
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"Nuove sfide per la leadership ebraica" |
Sul
numero di Pagine Ebraiche di agosto attualmente in distribuzione, è
pubblicata in forma integrale la relazione tenuta dal presidente
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in
occasione del Consiglio del 14 luglio 2013.
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Voci a confronto |
“Siamo
sempre al telefono con Israele e Hezbollah” – Il generale Serra guida
la missione Onu: “Così garantisco la calma” il titolo di un articolo
del Corriere firmato dal corrispondente a Gerusalemme Davide Frattini.
Oggetto è l’attività di intermediazione del contingente italiano in
missione al confine tra Israele e Libano. Le dichiarazioni del generale
nell’articolo tuttavia fanno riferimento ai contatti dell’Unifil con le
forze israeliane e libanesi. Forze armate libanesi e l’organizzazione
Hezbollah rappresentano due entità diverse.
Un’analisi sui rapporti fra Israele e Siria, da decenni formalmente in
stato di guerra, è offerta da Eric Salerno sul Messaggero.
Ancora sulla Siria, su Repubblica un’intervista al politologo Moises
Naim, già direttore esecutivo della Banca mondiale e della rivista
Foreign Policy “Attacco contro Assad inevitabile secondo Naim. Ancora
su Repubblica, un editoriale dell’intellettuale francese di origine
marocchina Tahar Ben Jelloun sottolinea l’inadeguatezza delle Nazioni
Unite (definite “un aggeggio inservibile” di fronte a quella che
definisce “la legge della giungla”: “i popoli del mondo devono sapere
che se domani un dittatore decide di commettere un genocidio, non
saranno le Nazioni Unite, e neppure i Premi Nobel per la pace ad
accorrere in loro aiuto” la dura denuncia dell’autore de “Il razzismo
spiegato a mia figlia”.
Il ministro degli Esteri Emma Bonino evidenzia come l’Italia potrebbe
evitare il coinvolgimento nelle operazioni contro la Siria anche
laddove vi fosse l’avallo dell’Onu (Stampa).
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Risorse e bilanci |
Sul
numero di Pagine Ebraiche di agosto, attualmente in distribuzione, un
approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità
Ebraiche.
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qui gerusalemme
La casa degli Italkim
alla Hevràt Yehudè Italia
Felice
conclusione, dopo una lunga trattativa con l’Autorità per i Beni
immobiliari dello Stato di Israele, per l'assegnazione alla Comunità
degli italiani dell'area di Rehov Hillel 27 di Gerusalemme, luogo del
tempio italiano, del museo dedicato alla cultura degli ebrei italiani e
prestigioso simbolo internazionale della loro storia e plurimillenaria
identità. In questi giorni la Hevràt Yehudè Italia li-F’ulà Ruhanit ha
concluso positivamente l’atteso accordo per l’acquisto dei locali
nell’edificio storico. L’esito si è reso possibile grazie a una
donazione che copre l’intero acquisto, frutto dell’impegno delle
società Soditic di Londra e Fineurop di Milano, che hanno coordinato un
gruppo di benefattori italiani. Ai fini della trattativa è stata
preziosa la mediazione del Comune di Gerusalemme e della Jerusalem
Foundation e in particolare di Tamar Millo, da sempre legata
all’ebraismo italiano da sentimenti d’amicizia e di stima. La Hevràt
Yehudé Italia diviene così proprietaria di circa 400 metri quadrati dei
locali del Museo di Arte ebraica U. Nahon e ottiene dallo Stato il
comodato gratuito di 203 metri quadrati della Sinagoga di Conegliano
Veneto e delle sale ad essa connesse. L’acquisto comprende inoltre
anche un nuovo locale (di oltre 70 metri quadrati), situato nel piano
seminterrato, che verrà ristrutturato anche grazie a questo generoso
contributo. L’importante iniziativa consentirà alla Hevràt Yehudé
Italia di potenziare e migliorare le proprie attività, divenendo così
la vera Casa degli Italiani a Gerusalemme. In programma nel mese di
novembre la cerimonia celebrativa, durante la quale verrà scoperta una
targa di riconoscimento ai donatori, apposta sulla facciata e
all’interno dell’edificio.
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rosh hashanah 5774
Un anno e tutte le sue voci
Mentre
ci apprestiamo ad inaugurare il nuovo anno ebraico con mele intinte nel
miele e molte altre leccornie volte a rappresentare benedizioni per un
domani sempre migliore, ci concediamo allo stesso tempo di guardarci
alle spalle e chiederci cosa, di questo intenso 5773, abbia davvero
lasciato il segno. Nel mondo dello spettacolo sono stati tanti quanti i
semi di una melagrana gli artisti che hanno tentato il successo, oltre
a quelli che hanno cercato a tutti i costi di conservarlo.
Simone Somekh, Pagine Ebraiche, settembre 2013 Leggi
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rosh hashanah 5774
Qui Verona - Un anno di pace
La
Comunità di Verona e il suo Consiglio, in occasione dei prossimi Moadim
5774, inviano a tutte le 21 Comunità italiane i più sinceri auguri di
ogni bene con la speranza che il nuovo anno sia foriero di pace nel
mondo e in particolar modo in Israele.
Carlo Rimini, presidente della Comunità Ebraica di Verona
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