Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Alla
convention sull'educazione ebraica organizzata da Arachìm a Madrid, che
si sta svolgendo in questi giorni, sono in molti i rappresentanti delle
scuole dell'Est Europa.
Le problematiche con cui devono confrontarsi queste scuole, raccontate
dai loro direttori, sono molto complesse perché rappresentano il
portato di una sofferta ricostruzione di Comunità sradicate e
caratterizzate da articolate confusioni identitarie.
L'impegno principale profuso nel programma di gran parte di queste scuole è nell'apprendimento della lingua ebraica.
La considerano il collante più forte di fronte alle frammentazioni
latenti ed esistenti, convinti che la lingua ebraica costituisca
l'equipaggio più utile per ricostruire un'identità.
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Dario
Calimani,
anglista
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Benissimo
allora: si è pentito. La Shoah è tornata a essere una tragedia vera e
non una battuta da osteria, il rispetto per gli sterminati è stato
ristabilito, e tutti siamo contenti: lui si è pentito e ha fatto
ammenda con un pranzo in ghetto. Nel frattempo, tuttavia, ciò che è
stato detto è stato detto, il suo messaggio è stato inviato: i suoi
fedeli sanno benissimo come il capo legga le cose del mondo; le
sciagure altrui, così come ogni altro evento, sono in pura funzione
della sua augusta esistenza. Ma le lacrime non lavano le offese.
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ROMA
- In occasione del 75° anniversario delle leggi razziste, che furono
promulgate nel novembre 1938, esce domani in libreria il nuovo saggio
di Mario Avagliano e Marco Palmieri, Di pura razza italiana. L'Italia
"ariana" di fronte alle leggi razziali (Baldini & Castoldi, pp.
448, euro 18.90), che compie una ricognizione ad ampio raggio delle
fonti coeve, restituendo il quadro buio del consenso di massa che,
almeno fino al settembre del '43, caratterizzò la persecuzione degli
ebrei italiani.
Nel dopoguerra in Italia c'è stata una spiccata tendenza
all'autoassoluzione su questo tema. In realtà, dalla ricerca di
Avagliano e Palmieri emerge che molti italiani "ariani" aderirono con
entusiasmo alla mobilitazione razzista e antisemita del fascismo.
Pagine Ebraiche si occuperà ampiamente di questo volume nel prossimo
numero.
Il libro sarà presentato domani 20 novembre a Roma, nella sala Di
Liegro di Palazzo Valentini (via IV Novembre 119A) alle 17.30, dalla
Comunità Ebraica e dal Centro di Cultura Ebraica, con interventi di
Riccardo Pacifici, Aldo Cazzullo, Roberto Olla, Amedeo Osti Guerrazzi e
letture di Alessio Di Caprio).
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"Paragone di Berlusconi su ebrei sotto Hitler offende Italia e Memoria"
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"L’Italia
repubblicana è un paese democratico. La Germania nazista era una
spietata dittatura governata da criminali che teorizzavano e
commettevano i più gravi delitti contro l’umanità. Contro gli ebrei i
nazisti si accanirono con spietata crudeltà tanto che, alla fine di
quel tragico periodo, gli ebrei dovettero contare oltre sei milioni di
morti”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo
Gattegna nel commentare l’anticipazione del libro “Sale, zucchero e
caffè” in cui Silvio Berlusconi, rispondendo a Bruno Vespa, racconta
che i suoi figli dicono di sentirsi “come dovevano sentirsi le famiglie
ebree in Germania durante il regime di Hitler”.
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Voci a confronto
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“Visto
che l’autore del libro è Vespa, e non lui, come farà a mantenere la
parola? Glielo domanderà come intervistato, glielo imporrà come suo
editore, lo pregherà come ex presidente del Consiglio o gli chiederà un
gesto di sportività, da milanista a juventino?” le domande su la
Repubblica circa la promessa di Silvio Berlusconi di far cancellare
dalla seconda edizione del volume “Sale, zucchero e caffè” (Mondadori)
il paragone tra i suoi figli e gli ebrei sotto Hitler. “Quando l’Italia
divenne razzista”. Aldo Cazzullo presenta sul Corriere della Sera il
nuovo libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri (Baldini e Castoldi)
“Di pura razza italiana. L’Italia «ariana» di fronte alle leggi
razziali”. L’indifferenza delle opinioni pubbliche di fronte alla sorte
degli ebrei durante la Shoah anche nei paesi in lotta contro i nazisti,
è al centro dell’intervento di Sergio Romano sul Corriere, in risposta
alle domande di due lettori. Alla sinagoga di Firenze solenne cerimonia
per celebrare Gino Bartali, proclamato Giusto dalle Nazioni dallo Yad
Vashem (Repubblica Firenze). Durante la visita in Israele del
presidente francese Francois Hollande il premier Benjamin Netanyahu ha
invitato alla Knesset il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud
Abbas (Repubblica). Su Avvenire invece la notizia che è stato fermato
rav Yona Metzger, già rabbino capo ashkenazita di Israele, per
corruzione, tangenti, frode, appropriazione indebita, corruzione di
testimone e ostacolo alla giustizia.
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Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci
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Il
dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito
dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici,
intellettuali e giuristi.
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confermato PER il 2 dicembre
Bibi-Bergoglio, presto l'incontro
Il
prossimo 2 dicembre il premier israeliano Benjamin Netanyahu vedrà in
Vaticano papa Bergoglio. A Roma per il summit intergovernativo tra
Israele e Italia –previsto
inizialmente a Torino, poi spostato nella Capitale – Netanyahu, tra i
vari appuntamenti al vertice (nell'immagine un recente colloquio col
presidente del Consiglio Enrico Letta)
incontrerà infatti il pontefice per un colloquio privato. Un incontro
che sembrava previsto per lo scorso ottobre, poi saltato per motivi
organizzativi e che ora andrà a coincidere con l'atteso appuntamento
del vertice bilaterale di inizio dicembre. Sul tavolo alcuni temi
centrali per la collaborazione tra Italia e Israele: accordi
commerciali sulle esportazioni di gas israeliano (alla luce dei nuovi
giacimenti scoperti a largo delle coste di Tel Aviv) e legati alle
energie rinnovabili; la cooperazione scientifica e industriale nel
comparto aerospaziale; la sicurezza informatica, ambito in cui Israele
è tra i leader mondiali; l'Expo 2015 di Milano, evento internazionale
che offrirà diverse possibilità alle aziende di entrambi i paesi per
stringere rapporti, in particolare nel settore dell'agricoltura
innovativa, tema principe della rassegna milanese; e ancora, lo
sviluppo della cooperazione in ambito della ricerca biomedica.
Tornando all'udienza privata tra Netanyahu e Francesco, l'incontro sarà
l'occasione per parlare dei rapporti tra lo Stato ebraico e il
Vaticano, la situazione mediorientale e per programmare il futuro
viaggio del pontefice in Israele. Già il presidente israeliano Shimon
Peres, in occasione della sua visita a maggio a Roma, aveva invitato il
papa in Israele. Un viaggio previsto nell'agenda delle diplomazie dei
due paesi e su cui si sta lavorando, probabilmente per il prossimo
anno.
Daniel Reichel
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duro monito della presidenza ucei
"Pregiudizi in prima serata, Italia1 chiarisca e si scusi"
“Nella
società della comunicazione le parole hanno un valore e una centralità
imprescindibile. Possono emozionare, avvicinare, unire. Ma possono
anche contribuire, nei modi più diversi, a diffondere ostilità e
pregiudizio. La performance del comico Alessandro Bianchi, protagonista
della prima serata di un canale che si rivolge prevalentemente a un
pubblico giovane come Italia1, è in questo senso emblematica. Un passo
falso che condanniamo con forza e che è segno, nella migliore delle
ipotesi, di una scarsa consapevolezza e sensibilità. A questo punto
potrebbe avere un significato positivo l'estensione di scuse formali da
parte della produzione e dello stesso Bianchi”. Lo afferma in una
nota il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo
Gattegna commentando l'espressione “non fate i rabbini” e altre
espressioni discriminatorie e omofobiche utilizzate nel corso del
programma Colorado Cafè andato in onda ieri sera su Italia1.
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QUI PALERMO
Luce di Chanukkah sul palazzo che fu la casa dell'Inquisizione
Fu
luogo di persecuzione, tortura, morte. Storica sede dell'Inquisizione
siciliana, teatro di crimini indicibili protrattisi per quasi due
secoli, Palazzo Steri a Palermo si illumina adesso di una nuova luce –
la luce di Chanukkah – con l'accensione dell'ultimo lume del candelabro
a otto braccia che celebra il miracolo dell'olio e la rivolta dei
Maccabei al giogo di Antioco Epifane.
Un appuntamento con la storia che vedrà protagonista il rabbino
Pierpaolo Pinhas Punturello, emissario per l'Italia dell'organizzazione
Shavei Israel. A precedere l'evento palermitano, previsto per il
tramonto di mercoledì 4 dicembre, una serie di accensioni in altre
città dell'isola tra cui Messina, Catania e Siracusa.
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QUI GERUSALEMME
Yona Metzger ancora in arresto,
è stato rabbino capo di Israele
Nuovamente
fermato nell'ambito delle indagini che lo vedono coinvolto con accuse
di frode, corruzione, riciclaggio di denaro, abuso di posizione,
ostruzione della Giustizia, l'ex rabbino capo aschenazita di Israele
Yona Metzger. Un’inchiesta in corso da diversi mesi e condotta dalla
unità speciale della polizia israeliana dedicata ai crimini economici,
con il coinvolgimento delle autorità fiscali e del procuratore di
Gerusalemme. La magistratura inquirente ha dato mandato alle forze
dell’ordine per tenere Metzger in stato di reclusione fino a dieci
giorni. Già nel mese di giugno il rabbino era stato confinato agli
arresti domiciliari e aveva dovuto rinunciare all’incarico di rabbino
capo con alcune settimane d’anticipo rispetto al rinnovo delle cariche
previste per la fine di luglio.
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Storie - Le leggi razziste |
Settantacinque
anni fa, giovedì 17 novembre 1938, il regime fascista varava il Regio
Decreto Legge n. 1728, intitolato Provvedimenti per la difesa della
razza italiana, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 19
novembre. Due giorni prima era stato approvato il Regio decreto legge
intitolato n. 1779, intitolato Integrazione e coordinamento in unico
testo delle norme già emanate per la difesa della razza nella Scuola
italiana (GU n. 272, 29 novembre 1938). Proprio in questi giorni,
quindi, Benito Mussolini e il suo governo dittatoriale davano il via al
pacchetto complessivo delle cosiddette leggi razziali (meglio sarebbe
dire razziste).
Il 75° anniversario, però, è passato in Italia quasi sotto silenzio. Le
iniziative di ricordo di quei fatti sono state organizzate quasi
soltanto in ambito ebraico.
Mario Avagliano
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Musicisti a New York |
All'uscita
dalla Penn Station, c'è a darmi il benvenuto una giornata di sole come
se ne vedono poche, di questa stagione; e la solita confortante calca
di persone che si spintona bruscamente sui marciapiedi di New York.
Sono arrivato in città fra annunci di tornado e immagini di distruzione
sugli schermi televisivi; tanto che dall'Italia mia moglie mi ha
cercato preoccupata, in questa lunga notte (per me) di viaggio da costa
a costa attraverso gli Usa. Ma qui nessuno sembra farci troppo caso, e
lo hustle and bustle della grande mela continua, affatto indisturbato.
Enrico Fink, artista
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