Alfonso
Arbib, rabbino capo
di Milano
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Rashì all'inizio della parashah di Vayèshev
fa un confronto fra la conclusione della parashah precedente e la
storia di Ya'akòv e Yosèf raccontata in questa parashah. Alla fine
della parashah di Vayishlàch la Torah racconta brevemente la storia di
Esàv e della sua discendenza. Dalla parashah di Vayèshev comincia a
raccontare la storia della famiglia di Ya'akòv. Rashì dice che la prima
storia viene raccontata brevemente mentre la Torah si dilunga sulla
seconda per la sua importanza.
La differenza fra le due storie non è però solo quantitativa.
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
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Due o tre scenari interessanti per avviare
una riflessione che credo riguardi anche la comunità ebraica italiana,
che ha intensi legami storici e culturali con il Medioriente e con il
Nord Africa. 1) Il presidente francese Hollande fa visita in Israele e
nei territori palestinesi proponendo una nuova centralità diplomatica
ed economica della Francia in Medioriente.
2) In Siria le forze governative si avviano a riprendere il controllo
del territorio dopo aver utilizzato gas nervini e massacrato decine di
migliaia di civili suscitando solo a tratti l’indignazione di
un’opinione pubblica occidentale piuttosto disinteressata.
3) La Libia sostanzialmente non c’è più come paese unitario e sul suo
terreno si combatte una stranissima guerra tribale e fra bande armate,
finanziate probabilmente da gruppi economici stranieri che conducono
una loro autonoma politica estera, in assenza di una strategia
italiana/ francese/ inglese/ americana che sarebbe stata la naturale
conseguenza dell’intervento armato di due anni fa.
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MILANO – Domenica 24 novembre alla Sinagoga
centrale a partire dalle 15 appuntamento con “Keep calm and keep
Jewish”, evento organizzato nell’ambito di Bookcity dalla Comunità
ebraica di Milano in collaborazione con la casa editrice Giuntina.
Interverranno il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, lo storico David
Bidussa, rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento educazione
e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la guida
Daniela Di Veroli, il giornalista Stefano Jesurum, Gheula Canarutto,
autrice dell’ebook “(Non) si può avere tutto” e il giornalista Gad
Lerner.
VERCELLI -Tornano gli appuntamenti con la rassegna musicale Via Foa in
concerto organizzata dalla Comunità ebraica di Vercelli. Domenica alle
16 in Comunità si svolgerà infatti un incontro dal titolo “L'Harmonium
di Sala Foa, voce dell'Emancipazione”. Protagonista all'harmonium il
musicista Giuliano Bellorini.
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Pregiudizi in prima serata
Gattegna: "Un passo falso
che va condannato" |
“Nella società della comunicazione le parole
hanno un valore e una centralità imprescindibile. Possono emozionare,
avvicinare, unire. Ma possono anche contribuire, nei modi più diversi,
a diffondere ostilità e pregiudizio. La performance del comico
Alessandro Bianchi, protagonista della prima serata di un canale che si
rivolge prevalentemente a un pubblico giovane come Italia1, è in questo
senso emblematica". Lo afferma il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna commentando l’espressione
“non fate i rabbini” e altre espressioni discriminatorie e omofobiche
utilizzate nel corso del programma Colorado Cafè.
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Voci a confronto
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L’amicizia tra rav Elisha Da Fano e Achille
Ratti, futuro papa, e un episodio segreto, svelato da rav David
Sciunnach. Corriere Sette dedica oggi ampio spazio al rapporto tra il
rabbino di Milano e Pio XI, partendo dalle ricerche di rav Sciunnach
sulla vita di Da Fano. Un legame che inizia attraverso la volontà di
Ratti di imparare l’ebraico e che proseguirà nel tempo, conservandosi
anche quando il vescovo di Milano salirà al soglio pontificio. Fino a
un episodio particolare, “Sciunnach – si legge sul Corriere – ha
raccolto una testimonianza di Giotti Da Fano, il nipote (del rabbino)
che ricorda come «al termine di quello che fu l’ultimo incontro tra i
due avvenne un gesto che ha dell’incredibile: si abbracciarono commossi
e il rabbino impose le sue mani sul capo del Papa benedicendolo con la
formula sacerdotale; a seguire il successore di Pietro impose le sue
mani sul capo di Da Fano benedicendolo»”. E ancora rav Sciunnach
riporta che in quel colloquio Da Fano chiese al papa di scongiurare in
Italia l’introduzione delle leggi razziali, al che il pontefice avrebbe
risposto “fino a che siederò sulla cattedra di Pietro non potrà
accadere nulla agli ebrei Italiani”. Le leggi razziste saranno
approvate e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 19 novembre 1938; il
10 febbraio del 1939 Ratti, che aveva dichiarato “spiritualmente siamo
tutti semiti”, morirà.
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Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci |
Il dossier raccolto dalla redazione circa il
denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede
protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
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qui
roma
Antisemitismo
in Europa, prospettive comparate
Arriva
per la prima volta nell’Università italiana uno specifico corso
dedicato al tema dell’antisemitismo nelle sue diverse declinazioni e in
una prospettiva pienamente multidisciplinare. Un’iniziativa che verrà
implementata a partire dal prossimo inverno e che è frutto di un
accordo raggiunto dall’Università Sapienza di Roma e dall’Isgap – The
Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy, realtà che
opera a livello internazionale e che si occupa in ambito accademico
delle origini, dei processi e delle manifestazioni associate
all’antisemitismo e al pregiudizio. L’accordo di collaborazione
scientifica e culturale tra le due istituzioni – un accordo “storico”,
come tiene a sottolineare il responsabile Isgap per l’Italia e l’Europa
Robert Hassan – sarà presentato lunedì mattina, a partire dalle 10,
nell’aula magna dell’ateneo romano (piazzale Aldo Moro 5) dal rettore
della Sapienza Luigi Frati e dal direttore dell’Isgap Charles Small.
Momento centrale dell’incontro una tavola rotonda dal titolo
“L’antisemitismo nella prospettiva comparata” che avrà come
protagonisti, oltre a Small, la studiosa Marina Caffiero, il rabbino
capo di Roma Riccardo Di Segni e il presidente emerito della Corte
Costituzionale Giovanni Maria Flick. Porterà un saluto, tra gli altri,
anche il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo
Gattegna. “L’accordo che si andrà a siglare lunedì a Roma – spiega
Hassan – rappresenta il primo tassello di un’operazione che porteremo,
prossimamente, anche in altri atenei. Si tratta di un momento storico,
per l’Università italiana e per l’Italia tutta. A 75 anni
dall’emanazione delle Leggi Razziste si investe infatti, per la prima
volta, su un’iniziativa curriculare che nelle università affronta
l’antisemitismo mettendo in campo aspetti storici, giuridici e
sociologici”.
(Ingresso libero fino ad esaurimento posti; per partecipare alla
cerimonia occorre compilare un form
online)
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qui
roma - 'carabiniera' delle grattachecche
Sora
Mirella (1935-2013)
Gli
amici e i famigliari la chiamavano affettuosamente “la carabiniera”.
Per i romani era un'istituzione. A 78 anni è scomparsa “sora Mirella”,
storica proprietaria del chiosco dell’isola Tiberina e considerata dai
romani la regina della “Grattachecca”, la granita tipica della
Capitale. Schiena diritta e tanto lavoro, Mirella Mancini era figlia di
Enrico, un esempio di dignità e resistenza, antifascista della prima
ora, assassinato dai nazisti nella strage delle Fosse Ardeatine.
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qui
firenze
Adei,
confermato il Consiglio
Conferma
in toto per il Consiglio uscente dell’Adei Wizo Firenze. Chiamate a
rinnovare le cariche consiliari, le socie fiorentini hanno rieletto a
maggioranza Evelina Grun Gabbai – che sarà nuovamente presidente di
sezione – e a seguire Vanda Dello Strologo Veneziano, Patrizia Valobra
Perroni, Sara Nathan Levi D’Ancona, Anna Barsky Curiel, Silvia Bemporad
Servi, Daniela Heimler Bandinelli e Raya Pupko Palterer. Il voto, cui
hanno preso parte oltre il 50% delle socie, si è svolto in concomitanza
con il tradizionale Bazar di Chanukkah ospitato negli spazi della
Comunità ebraica fiorentina. Grande il successo dell’iniziativa,
finalizzata a sostenere le attività dell’associazione in Israele.
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La
storia tenuta fuori |
Qual
è l’evento più significativo del 1938? La vittoria italiana ai mondiali
di calcio. Questo si evince dalla cronologia che accompagna una
simpatica mostra in corso nella mia scuola sui giornalini scolatici
dagli anni ’30 del secolo scorso a oggi. La mostra è stata organizzata
in collaborazione con l’associazione degli ex allievi e, a quanto mi
dicono, sono stati loro a curare la cronologia. Dunque, una volta tanto
non si tratta di discutere sulla consapevolezza storica dei ragazzi di
oggi, quanto su quella dei ragazzi di ieri.
Anna Segre, insegnante
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Il
mondo che cambia |
Il
grande antropologo, etnografo e pensatore Claude Lévi-Strauss, a
conclusione di un’intervista rilasciata a “Le Monde” nel 2005 - dopo
aver constatato come la globalizzazione stesse drasticamente livellando
le diversità culturali ed etniche, come stesse rendendo le differenze
tra gli uomini non più “esterne”, ma “interne” - dichiarava con
profonda tristezza: “Viviamo in un mondo a cui non appartengo più.
Quello che ho conosciuto, che ho amato, aveva due miliardi e mezzo di
abitanti. Il mondo attuale ne conta sei miliardi. Non è più il mio".
Laura Salmon, slavista
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