Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Expo - I campi del domani
Ecco il padiglione Israele
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“Mostrare il vero volto di Israele e non
quello che appare sui giornali”. L'Expo 2015 di Milano sarà, come
dimostrano le parole di Elazar Cohen, responsabile per la rassegna
internazionale milanese, una sfida per Israele per presentare al mondo
le sue competenze nei campi dell'agricoltura e delle innovazioni
tecnologiche a essa legate. Sono i “Campi del domani” (Fields of
tomorrow) come recita il titolo del padiglione Israele, presentato
lunedì in occasione del vertice intergovernativo tra Italia e Israele,
i campi in cui la realtà israeliana si è affermata come una tra le più
all'avanguardia del panorama internazionale. Di fronte a una terra
priva di grandi risorse naturali, Israele si è dimostrato capace negli
anni di far germogliare i semi di un'agricoltura diretta all'autonomia
alimentare del paese. “Nutrire la vita, energia per il pianeta”, tema
dell'Expo 2015, rispecchia quindi gli sforzi dello Stato ebraico che
Cohen, ideatore del progetto Fields of Tomorrow, ha definito un
“granaio di idee e innovazioni”.
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ROMA - La riscoperta dell'identità ebraica
in Puglia e nel Meridione al centro di un nuovo evento del ciclo di
incontri “Quale identità ebraica” in programma al Centro Bibliografico
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Tullia Zevi.
L'appuntamento è per domani alle 17.30 con la proiezione del film
“Zefat, Sannicandro. Il viaggio di Eti” di Vincenzo Condorelli.
Seguiranno gli interventi del rav Scialom Bahbout, rabbino capo di
Napoli; Grazia Gualano, insegnante e presidente del Gruppo Sannicandro;
Cosimo Yehuda Pagliara, avvocato e delegato della Comunità ebraica di
Napoli per la Puglia.
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Le
voci della rassegna stampa
“Ritrovato
il carteggio tra Piero Terracina e l’ambasciatore italiano a Mosca,
Pietro Quaroni, che lo fece rimpatriare dopo l’orrore del lager”, a
darne notizia il Messaggero. Ad Auschwitz “ho sofferto per nove mesi –
scrisse Terracina in una lettera all’ambasciatore Quaroni mentre si
trovava in un sanatorio sul Mar Nero – e purtroppo ho perduto i
genitori che sono stati barbaramente uccisi con i gas come altri
milioni di persone. Mi sarebbe interessato poco morire, ma quale morte!
E poi esser bruciato”. Dopo due mesi di attesa, Quaroni rispose,
promettendo “farò di tutto perché tu possa rientrare”.
Morte naturale e non avvelenamento. Secondo il rapporto dei periti
francesi, incaricati dalla magistratura, il leader dell’Olp Yasser
Arafat sarebbe morto per cause naturali (Corriere della Sera). Tesi che
non convince la vedova Arafat, Suha, che intervistata da Repubblica
sostiene di riuscire a dimostrare che “l’assassinio di mio marito è uno
dei più grandi casi criminali del secolo”. La reazione israeliana alla
notizia del nuovo rapporto francese, dopo quello svizzero che indicava
l’avvelenamento da polonio come causa della morte di Arafat, è affidata
a Yigal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri Israeliana. “Non è
una sorpresa”, afferma Palmor.
Nonostante mezzo secolo di conflitto, Israele ha deciso di inviare
viveri, acqua, alimenti ai vicini siriani. «Non possiamo restare inerti
quando ci sono civili che debbono fare i conti con una crisi
umanitaria», ha dichiarato il ministro della Difesa, Moshe Yaalon
(Corriere).
Dopo il Banglatour, i pestaggi di immigrati da parte di adolescenti di
estrema destra, Roma assiste a un altro probabile e terribile caso di
razzismo: Rachid Zahraoui, un uomo di origine marocchina, è stato
gettato in un cassonetto e poi dato alle fiamme da un gruppo di cinque
persone (Repubblica). Le dinamiche dell’aggressione sono ancora da
chiarire.
“Per fortuna c’è giustizia”, è il tweet sarcastico con cui Mario
Balotelli ha accolto la notizia della mancata squalifica per razzismo
del giocatore argentino del Catania Spolli. Secondo il giocatore del
Milan, Spolli si sarebbe rivolto a lui chiamandolo “negro di m…”.
Dedicano ampio spazio alla notizia, tra gli altri, Gazzetta dello Sport
e Repubblica.
A Milano la Comunità islamica afferma che di ricorrerà al Tar se non
avrà una risposta in merito alla realizzazione di una moschea. Per via
giudiziale, si vorrebbe così imporre a Palazzo Marino di dare completo
adempimento alla legge regionale sui Piani di governo del territorio,
che impone di indicare le aree per i luoghi di culto (Corriere).
Oggi a Vienna si tiene il vertice dell’Opec, i paesi produttori di
petrolio: un mondo in grande fibrillazione che vede il boom dello Shale
oil americano e l’allentamento delle sanzioni all’Iran con il
conseguente aumento di esportazione di greggio come cause di un
profondo cambiamento degli equilibri (Sole 24 Ore e Corriere). -
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