Elia Richetti,
presidente
dell'Assemblea
rabbinica
italiana
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Giunto
alla fine dei suoi giorni, Ya‘aqòv benedice i suoi figli e vuole
trasmettere loro la conoscenza di ciò che avverrà nei tempi futuri. Ma
– come spiegano i Maestri – lo spirito profetico lo abbandona, ed egli
fatica a trovare le parole. “Radunatevi, e dirò a voi ciò che capiterà
a voi nei giorni a venire. Raccoglietevi e ascoltate, figli di Ya‘aqòv,
e date ascolto a Israel vostro padre”. È evidente la ricerca di
un’ispirazione che tarda a venire, e che potrà esprimersi solo
attraverso l’auspicio, la speranza che D. faccia avverare quanto da lui
voluto.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
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Allo
spettacolare funerale di Nelson Mandela, il grande lottatore per la
libertà e l'eguaglianza dei popoli sudafricani, hanno partecipato molti
dei maggiori dirigenti politici mondiali. Gli Stati Uniti erano
rappresentati dal presidente Barack Obama, l'Italia dal primo ministro
Enrico Letta. Da Israele volevano partire il presidente Shimon Peres,
che però era indisposto, e il primo ministro Benjamin Netanyahu, che
però ha rinunciato per i costi eccessivi della logistica che avrebbero
dovuto includere la moglie Sara e un centinaio di uomini della
sicurezza. Alla fine in rappresentanza di Israele è partito il
presidente della Knesset Yuly Edelstein accompagnato da cinque
deputati. Durante l'imponente cerimonia il presentatore sudafricano si
è evidentemente confuso, e ha erroneamente annunciato la presenza di
Peres e Netanyahu fra gli ospiti. I 90mila spettatori presenti hanno
abbondantemente fischiato. Così tutti contenti, l'imbarazzante assenza
dal grande evento dei big israeliani non è stata notata e
stigmatizzata, e i rivali di Israele hanno potuto godere un piccolo
momento di gratificazione.
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ROMA
- “Le attività di prevenzione e contrasto all'usura nella città di
Roma”. Questo il titolo dell'incontro che si svolgerà a partire dalle
17, al Palazzo di Cultura della Comunità ebraica di Roma.
L'incontro sarà aperto da un saluto del presidente Riccardo Pacifici e
si concluderà con le parole di Rosy Bindi, presidente della commissione
parlamentare antimafia. Interverranno don Francesco De Donno, Luigi
Ciatti, Tano Grasso, Michele Prestipino, Elisabetta Belgiorno.
NAPOLI - Due giornate di studio a Napoli per parlare di immigrazione
tedesca in Israele. Testimonianze letterarie e narrazioni
autobiografiche orali che prenderanno forma, grazie all'Università
L'Orientale, nelle sale di Palazzo du Mesnil a partire da questo
pomeriggio alle 15. Numerosi i contributi di studiosi sia italiani che
internazionali.
Ad intervenire, tra le altre, la studiosa Miriam Rebhun della Comunità
ebraica partenopea: alle 17.30 sarà lei infatti ad animare la
conversazione su “Berlinesi in Medio Oriente” con Simona Leonardi e
Anne Betten. Ai lavori parteciperà anche il leader comunitario Pier
Luigi Campagnano.
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Renzo Gattegna: “Futuro, responsabilità e risorse” |
"Se
è vero che l’immobilità è una pura illusione perché in verità chi non
avanza sicuramente retrocede, che la semplice conservazione senza
prospettive di sviluppo maschera la decadenza, che l’isolamento è la
peggiore minaccia per la nostra sopravvivenza, non possiamo e non
dobbiamo perdere l’occasione storica che le nostre generazioni stanno
vivendo di poter uscire coraggiosamente e definitivamente dal ruolo di
vittime in un mondo come l’attuale nel quale chi si sente vittima, e si
presenta come tale, prima o dopo lo diventa veramente". Lo ha
dichiarato il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Renzo Gattegna nella relazione introduttiva al Consiglio UCEI dell'8
dicembre 2013.
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Voci a confronto |
Apparso
ieri sul notiziario quotidiano UCEI Pagine Ebraiche 24, l’appello della
professoressa Elèna Mortara affinché torni in Italia il quadro che
raffigura il rapimento del suo antenato Edgardo Mortara, nato ebreo e
battezzato all’insaputa dei genitori nel 1851, è oggi rilanciato a
tutta pagina sul dorso romano del Corriere della sera in un articolo a
firma di Paolo Conti. Della vicenda si occupa anche la testata
economica Il Mondo.
Il Tempo torna sul risarcimento che l’Unità dovrà corrispondere al
leader della Destra Francesco Storace per aver scritto nel 2005,
attribuendo erroneamente le parole a un sopravvissuto, che suo padre
picchiò e torturò un ebreo alla Casa del Fascio. I giudici hanno
decretato che quella notizia era falsa. Storace attacca il presidente
della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. “Spiace il suo
silenzio, stavolta non parla”, commenta l’ex governatore del Lazio.
Hanno suscitato indignazione i moti di protesta del movimento dei
forconi a Savona dove lo slogan, formulato davanti a una libreria, è
stato: “Bruciamo i libri”. Parole terribili, che hanno immediatamente
richiamato i roghi dei libri perpetrati dai nazisti (Repubblica).
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qui torino
Resistenza in alta quota
È
stato presentato ieri sera in Comunità “Resistenze. Quelli di
Paraloup”, la storia di un piccolo borgo del cuneese in cui nacque la
Resistenza, uno di quei luoghi della memoria che la Fondazione Nuto
Revelli ha voluto preservare e recuperare. La serata, organizzata dal
Gruppo di Studi Ebraici, ha visto intervenire, insieme ai curatori del
volume, Tullio Levi, Alberto Cavaglion e Bruno Maida. Il volume edito
dal Gruppo Abele e curato da Beatrice Verri e Lucio Monaco, racconta
come si siano potute incrociare tante vicende diverse, compresa quella
dei profughi di Saint Martin Vésubie, a Paraloup, un piccolo borgo di
montagna del Cuneese.
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Setirot
- Il dizionario di Attali |
È
uno di quei libri da tenere sulla scrivania, o sul comodino, per
consultarlo un poco alla volta, senza fretta. L'ho iniziato da qualche
giorno, non l'ho finito, però mi sento di segnalarlo perché credo e
spero sarà fonte di confronti, insomma di pensiero. Si tratta di un
testo scritto da Jacques Attali che Fazi Editore pubblica con il titolo
di “Dizionario innamorato dell'ebraismo” (“Dictionnaire amoureux du
Judaïsme” nella versione originale del 2009). Attali – si sa – è
economista, giornalista, fu consigliere di Stato di Mitterrand e primo
presidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Ma è
anche (quanto?) un ebreo francese nato in Algeria.
Stefano Jesurum, giornalista
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Time
out - Noi giovani |
Domenica
è stato eletto il nuovo presidente dei giovani ebrei italiani, Simone
Disegni. A lui e al suo Consiglio spetta il difficile compito di
risollevare un ebraismo giovanile italiano in crisi che da un paio di
anni fa fatica ad aggregare e a rappresentare i giovani ebrei come
faceva un tempo. In parte per colpa proprio dei giovani (ne faccio
parte anch'io) troppo spesso brutte copie dei grandi, e impegnati a
discutere più che a costruire, ma purtroppo anche per colpa di quegli
adulti che sembrano ricordarsi dei giovani solo in campagna elettorale.
Daniel Funaro
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La neve a Gerusalemme |
Stamane
dalle sette neve a Gerusalemme. La solita incertezza riguardo scuole,
lavoro e viabilità. Poi la neve decide: mio figlio Yoel a casa, scuole
chiuse dalle otto e strade pericolose.
Io lavoro in due posti: laboratorio centrale vicino a Lod e laboratorio
d’emergenza a Gerusalemme in un piccolo ospedale. Dopo aver rinunciato
a viaggiare e aver organizzato le cose al laboratorio centrale, sono
andato di corsa all’ospedale.
Alessandro Viterbo
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