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17 dicembre 2013 - 14 Tevet 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Il libro di Bereshit, contrassegnato da gravi conflitti fraterni, si conclude con la ripacificazione familiare. I fratelli preoccupati che, dopo la morte del loro padre, Yoseph potesse vendicarsi di loro per averlo venduto, vengono rassicurati perché in verità sarebbero stati agenti del volere divino, poiché tutto era previsto.
Ciò nonostante i fratelli dovranno assumersi le loro responsabilità, invocando il perdono di  Yoseph  supplicandolo per ben tre volte (Bereshit, 50; 17). E' da questo episodio che i Maestri del Talmud  (Yomà 87 a) imparano che prima del Kippur siamo obbligati a chiedere il perdono a una persona offesa almeno per tre volte. A dimostrazione che il conflitto/ripacificazione tra Yoseph e i suoi fratelli assurge a paradigma di quella coniugazione necessaria e indissolubile tra preveggenza divina e responsabilità umana. La regia divina della storia non deve mai costituire un alibi per deresponsabilizzarci.
 
Dario
Calimani,
anglista
Quando qualcuno punta l’indice contro i ‘banchieri ebrei’ il paese deve cominciare a preoccuparsi. Nessuno rimarrà indenne. E si è colti dal sospetto che a migliorare la situazione non abbia contribuito l’ignoranza crassa della recente classe politica, oltre che la demagogia dei vari capipopolo. Speriamo che passi presto la nottata.
 
MILANO – Inizia alle 20.30 all’Auditorium di Milano il Concerto di Gala del Keren Kayemet LeIsrael, alla presenza dell’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon. Il programma dell'Orchestra Sinfonica Nazionale e del Coro Nazionale di Kiev prevede Ouverture e Va’ pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi, il Salmo per coro e orchestra di Aldo Finzi e la Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven.

ROMA – Alle 20.30 presso l'Aula Magna dell'Università Sapienza (piazzale Aldo Moro 5) si esibirà, per la prima volta a Roma il pianista e direttore d'orchestra israeliano David Greilsammer. Il repertorio  attraverserà cinque secoli diversi: da Mozart, a Morton Feldman, da François Couperin a György Ligeti. La chiusura sarà affidata a brani di Franz Schubert, Johann Jakob Froberger, Helmut Lachenmann, Georg Friedrich Haendel e Matan Porat.
 
Renzo Gattegna: "Futuro, responsabilità e risorse"
"Se è vero che l’immobilità è una pura illusione perché in verità chi non avanza sicuramente retrocede, che la semplice conservazione senza prospettive di sviluppo maschera la decadenza, che l’isolamento è la peggiore minaccia per la nostra sopravvivenza, non possiamo e non dobbiamo perdere l’occasione storica che le nostre generazioni stanno vivendo di poter uscire coraggiosamente e definitivamente dal ruolo di vittime in un mondo come l’attuale nel quale chi si sente vittima, e si presenta come tale, prima o dopo lo diventa veramente". Lo ha dichiarato il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nella relazione introduttiva al Consiglio UCEI dell'8 dicembre 2013.
 
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Voci a confronto
Il Regna ancora l’incertezza, e per questo non cessa la preoccupazione, relativamente sull’attesa manifestazione del “Movimento dei Forconi” in programma domani a Roma. Da monitorare in particolare le infiltrazioni di gruppi di estrema destra come Casa Pound. Tra le sigle coinvolte anche il Movimento Sociale Europeo, accampatosi ieri al Circo Massimo. Il leader della formazione, Giuliano Castellino, era stato tra gli estremisti che si erano recati ad Albano Laziale per dare l’ultimo saluto al criminale nazista Erich Priebke. Un interessante quadro sul caos di queste ore è reso dal Fatto Quotidiano. Da leggere anche l’Amaca di Michele Serra su Repubblica.
Torna la tensione al confine tra Libano e Israele dopo l’uccisione di un soldato di Tsahal da parte di un cecchino libanese. A cercare la strada della mediazione è il contingente Unifil cui il premier Enrico Letta ha fatto visita negli scorsi giorni (Corriere della sera, con un incredibile “soldato ebraico” nell’occhiello).
Tutto questo mentre in Israele, alla Knesset, si discute una legge destinata ad aumentare il periodo di leva per le donne e a ridurre l’impegno sotto le armi per gli uomini. Un provvedimento storico, che di fatto ha spaccato l’opinione pubblica (Repubblica, a tutta pagina).
Video choc trasmesso ieri dal TG2. A Lampedusa alcune decine di migranti sono stati costretti a spogliarsi pubblicamente per essere spruzzati di disinfettante con una pompa. Sconvolto il sindaco Giusi Nicolini, che afferma: “Una pratica che ricorda i campi di concentramento di Auschwitz” (Messaggero).
Sul dorso milanese del Corriere si commenta la destinazione di un milione di euro al Memoriale della Shoah di Milano decretata dal governo nelle scorse ore. “È quanto speravamo”, commenta il vicepresidente della Fondazione del Memoriale (e vicepresidente UCEI) Roberto Jarach.
La folta nevicata caduta su Gerusalemme e una corsa per la solidarietà che ha visto cadere almeno temporaneamente alcune barriere e tensioni in un editoriale di Elena Loewenthal sulla Stampa.
 
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  davar
MEDIO ORIENTE
Unifil fra Israele e Libano
Il soldato libanese responsabile della morte del sergente Shlomi Cohen si è riconsegnato ed è stato arrestato. A confermarlo è lo stesso esercito di Beirut. Israele ha rivolto una dura protesta contro le autorità militari libanesi e verso le forze di interposizione delle Nazioni Unite della missione Unifil. A oltre 24 ore dall’accaduto, che è stato condannato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la dinamica e le motivazioni che hanno spinto un membro dell’esercito libanese a sparare contro l’auto civile che Cohen guidava a pochi metri dal confine rimangono oscure.
Intanto rappresentanti dell’esercito israeliano, libanese e della missione Unifil si sono incontrati nelle scorse ore.
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qui milano
I conti con la crisi
Non si è parlato di Scuola nel corso dell’Assemblea della Comunità ebraica di Milano, contrariamente alle aspettative dato che la sorte dell’istituto era stato uno dei punti più dibattuti nell’ultima riunione del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
In quell’occasione il Consiglio UCEI, su proposta di alcuni componenti romani, aveva approvato tra l’altro l'erogazione di una somma fino a 500mila euro in favore della Scuola di Milano, previa presentazione di un piano strategico sulla situazione finanziaria dell'ente. Fondi che, come ha spiegato l’assessore comunitario al Bilancio Raffaele Besso non sono stati inseriti nel Preventivo 2014 perché connotati da profili di incertezza (assente tra l’altro all’assemblea l’assessore alla Scuola Davide Hazan, presente invece l’assessore UCEI competente, e Consigliere comunitario, Raffaele Turiel, così come il vicepresidente UCEI Roberto Jarach).
“Attraversiamo un momento difficile, noi come tutto il paese. Per questo è il momento di chiedere la collaborazione di tutti. Stasera mi aspettavo una maggiore partecipazione” le parole con cui il presidente della Comunità Walker Meghnagi ha aperto il ritrovo.
All’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio preventivo 2014 e la discussione del progetto di trasferimento dell’Ufficio rabbinico dal complesso di via Guastalla, sede della Sinagoga centrale all’edificio scolastico, dove già si trovano tutti gli altri uffici comunitari.
A presentare i numeri previsti per l’anno 2014 è stato l’assessore Besso. Numeri che confermano un deficit di gestione ordinaria molto elevato, sebbene in diminuzione rispetto agli esercizi precedenti, da oltre 2milioni e 100mila a meno di 1 milione e 900mila euro, che si prevede di coprire per circa la metà attraverso la dismissione di immobili.
È stato tra l’altro presentato agli iscritti lo stato dell’arte relativo all’accertamento portato avanti negli ultimi anni dalle autorità fiscali nei confronti della Comunità milanese. Di pochi giorni fa la notizia della notifica del dispositivo, che prevede il pagamento di una somma superiore al milione e mezzo di euro, da versare in tre anni in rate trimestrali, derivante dalle imposte arretrate e dalle sanzioni conseguite al mancato riconoscimento dello status di onlus all’ente comunitario. Una situazione che può in prospettiva rappresentare un grave precedente per tutte le Comunità italiane, con Milano che rimane in costante contatto con l’UCEI, come ha sottolineato commentando l’esito dell’assemblea lo stesso Besso. “Abbiamo 60 giorni di tempo per capire come muoverci, già la prossima settimana è in programma un incontro con l’UCEI per analizzare la situazione”.
Tra le voci di bilancio approfondite, quella per la Comunicazione, con la previsione di un investimento extra rispetto all’anno 2013 dedicato a progetti di sviluppo per le testate comunitarie, come richiesto dal nuovo assessore alla Comunicazione e Consigliere UCEI Guido Osimo.
Archiviata con approvazione a larghissima maggioranza (solo pochi astenuti, nessun contrario), la discussione sul Bilancio preventivo 2014, i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi sulla questione del trasferimento dell’Ufficio rabbinico, già oggetto di vivace dibattito dentro e fuori dal Consiglio.
A presentare il progetto il Consigliere con delega al personale Claudia Terracina, che ha spiegato i benefici in termini di maggiore presenza del rabbino capo Alfonso Arbib nella zona dove vive e si muove la maggior parte della Comunità e di opportunità di sinergie per il personale con gli altri dipartimenti comunitari.
Di orientamento contrario allo spostamento la maggior parte degli interventi del pubblico, alcuni portati proprio da “guastalliani” appassionati, che hanno ricordato come siano tanti gli iscritti della Comunità che ancora gravitano intorno a quella parte di Milano.
Ed è proprio a loro che lo stesso rav Arbib, intervenendo all’assemblea, che ha chiesto uno “scatto d’orgoglio”. “Via Guastalla è il Tempio della Comunità, ma è anche il vostro e di voi ha bisogno, perché come qualsiasi altro Bet Haknesset, non può vivere senza che i suoi frequentatori se ne facciano carico. Da quando sono diventato rabbino capo, via Guastalla è il mio tempio e vi sono molto legato. Se continuerà a essere solo la Comunità a occuparsene, temo per il suo futuro”.
Terracina ha rassicurato sul fatto che l’apertura dell’Ufficio rabbinico a scuola non comporterebbe l’abbandono del complesso di via Guastalla, e tanto meno del tempio o la diminuzione dei servizi religiosi, Besso ha inoltre ricordato come il trasferimento avverrà soltanto se la ristrutturazione necessaria potrà essere a costo zero per la Comunità attraverso l’intervento di sponsor. Il presidente Meghnagi ha infine ringraziato per gli interventi e assicurato che la discussione proseguirà nel prossimo Consiglio.
A rimanere nell’aria, nel corso dell’assemblea, una domanda di fondo: come garantire la sostenibilità economica della vita comunitaria a fronte di un deficit strutturale così alto? Una risposta dovrà essere fornita dalle due Commissioni dedicate approvate nell’ultima riunione di Consiglio, una per il lavoro sul controllo di gestione (sulla scia di quanto già intrapreso con la realizzazione di una centrale acquisti) e l’altra con finalità strategica più generale.
L’appuntamento, per parlare ancora di numeri, ma soprattutto di valori e di contenuti in questa prospettiva, è per una nuova assemblea comunitaria che dovrebbe venire convocata verso febbraio.
“Da gennaio sarà operativa la nuova piattaforma di contabilità sviluppata con l’UCEI e avremo anche una situazione più definita relativa allo stesso bilancio - ha spiegato Besso - Sarà un buon momento per discuterne. E allora dovremo fare di tutto perché la partecipazione degli iscritti sia maggiore. Ciò che rav Arbib ha detto a proposito della sinagoga di via Guastalla, a mio parere va declinato a proposito dell’intera comunità. Abbiamo bisogno del sostegno della gente”.
 
Rossella Tercatin

 
AGENZIA EBRAICA
A Roma per i nuovi progetti
Quattro intense giornate di cooperazione nel segno del legame indissolubile che lega Stato di Israele e Comunità della Diaspora. Questo lo spirito che anima l'incontro tra 45 shelichim dell'Agenzia ebraica ritrovatisi in queste ore a Roma per affinare sinergie e collaborazioni tra i diversi dipartimenti europei. Ad aprire i lavori un incontro svoltosi ieri sera al centro Pitigliani.
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MACCABI WORLD UNION
Leo Dan Bensky alla presidenza
È il manager finlandese Leo Dan Bensky, chief executive del colosso internazionale Nokia, il nuovo presidente del Maccabi World Union. Una decisione che arriva a poche settimane dalla drammatica scomparsa di Guiora Esrubilsky e che è stata decretata nel segno della continuità stabilita dallo Statuto del Maccabi in situazioni di emergenza. Bensky svolgeva infatti la funzione di vicepresidente da sei anni.

qui parigi
Hollande apre le porte dell'Eliseo
per i 70 anni di vita del Crif

Solenni festeggiamenti per i 70 anni del Conseil représentatif des institutions juives de France, la massima rappresentanza ebraica d'Oltralpe. Ieri all'Eliseo l'incontro tra il presidente della Repubblica Francois Hollande e una delegazione guidata dal presidente del Crif Roger Cukierman (nella foto). Tra i temi trattati il preoccupante aumento di episodi a sfondo antisemita nel paese.
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antisemitismo
Il nuovo tic a braccio teso
Un ritorno inquietante

Un fenomeno inquietante, come inquietante è il successo mediatico che lo accompagna, veicolato dagli immancabili social network, che stanno contribuendo ad amplificare e moltiplicare il fenomeno. Potrebbe essere un giochino come tanti: chiedere a persone anche sconosciute di mettersi in una posa particolare, fotografarle e poi postare la foto su facebook, o su un sito costruito apposta. Peccato che la posa preveda il saluto nazista, e i luoghi abbiamo un valore simbolico forte. Che lo sfondo sia Treblinka, oppure Auschwitz, che si veda la facciata di una sinagoga o che il soggetto sia un ignaro soldato israeliano, tutto contribuisce a far pensare che l'intenzione sia molto precisa, e che si tratti dell'ennesima preoccupante riprova che lo strisciante antisemitismo dietro questi gesti sconsiderati si ben più forte e diffuso di quanto si voglia ammettere.
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pilpul
Nelson Mandela
E' difficile aggiungere parole al profluvio di articoli e dichiarazioni dedicati a Nelson Mandela. Del resto, non si può negare la straordinaria importanza della sua figura: un simbolo, un eroe, un visionario. Confesso di aver letto avidamente decine di interventi provando spesso un senso di frustrazione. Troppa retorica, in attesa dei funerali ancor più pomposi e inevitabilmente retorici. Per questa ragione, nel mio piccolo, provo a ragionare sull'insegnamento che Madiba ci ha consegnato.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - I mostri della Memoria
Frequentando le scuole da anni per i miei tour della Memoria, la paradossale scena di qualche giorno fa nel corso della trasmissione “L’Eredità” su Rai Uno, condotta da Carlo Conti, in cui tutti i giovani concorrenti non hanno saputo indicare la data di nomina a cancelliere di Adolf Hitler (1933), scegliendo ciascuno le altre improbabilissime opzioni (1948, 1964, 1979), non mi ha sorpreso più di tanto. Proprio un paio di settimane fa, in una scuola del Lazio, in un’aula magna colma di studenti, ho provato a chiedere la data della marcia su Roma delle camicie nere di Mussolini (1922), dando per scontato che qualcuno la conoscesse, e invece in sala è calato un imbarazzante silenzio.

Mario Avagliano
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Certificazioni
In tempi in cui il kasher sembra diventato, almeno in Italia, un argomento da Bar dello Sport, di cui tutti parlano e pochi capiscono, è importante segnalare che da fine ottobre, sui voli Alitalia di medio e corto raggio, vengono serviti salatini kasher, con tanto di certificazione in bella vista sulla confezione. Cos'è successo?

Mosè Silvera
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