David
Sciunnach,
rabbino
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C’è da domandarsi perché Hashem abbia
iniziato le dieci piaghe proprio con quella del sangue nel Nilo e non
con un’altra. La Torah ci vuole insegnare che Hashem utilizza il
principio di middà keneghèd middà - Hashem agisce e reagisce in
rapporto all'azione dell’uomo. Fintanto che gli ebrei erano oppressi e
maltrattati il Santo Benedetto Egli Sia non è intervenuto per salvarli,
ma quando ha visto che il sangue innocente dei bambini veniva sparso
gratuitamente decide di intervenire. E’ quello stesso sangue, dei
bambini ebrei gettati nel Nilo, che ci richiama alla prima delle dieci
piaghe d’Egitto.
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David
Assael,
ricercatore
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Il partito neonazista ungherese Jobbik vive
momenti difficili e si trova ad affrontare una scissione di un’ala
estrema del suo movimento. Dal momento che, solo l’estate scorsa, alla
vigilia del congresso ebraico mondiale a Budapest, i toni erano, “Siamo
un’eccezione qui in Europa, non perché siamo la nazione più antisemita,
ma perché anche se tutta l’Europa è ai loro piedi, se tutta l’Europa
lecca i loro piedi, noi non lo faremo mai” , davvero ci si domanda come
si possa essere più estremi. Si può, però, dire che i membri del nuovo
fronte promettono di rendere pubblica la genealogia etnica di tutti gli
esponenti, anche perché all’origine della scissione c’è l’accusa di
avere origini ebraiche rivolta a uno dei leader Jobbik, Csanad Szegedi.
Risparmio a tutti la linea politica che ha tra i primi posti il diritto
ad armarsi per i privati cittadini e la riconquista delle “terre
irredente” al confine rumeno. La notizia potrebbe essere positiva,
dimostrando dove porta l’assurda gara alla purezza della razza, in cui
c’è sempre uno più “puro” di te. Ciò che, però, inquieta è il nome del
nuovo partito, non ancora ammesso alle prossime elezioni: “Alba
ungherese”, il che fa pensare a una vicinanza all’Alba dorata greca e a
un’organizzazione delle destre estreme su scala continentale. Quella
stessa Alba dorata, ospite, con i propri parlamentari, nella Casa Pound
romana; quella stessa Casa Pound cui aveva aperto Beppe Grillo durante
l’ultima campagna elettorale...
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Il presidente UCEI: "2014
per la dignità umana"
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Il presidente dell’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:
“Desidero rivolgere a tutti gli italiani i più fervidi e calorosi
auguri per le festività che si andranno a celebrare.
Auspico che il nuovo anno porti in dote un futuro migliore per le
nostre famiglie e per le persone che abbiamo più care.
Ciascuno di noi è chiamato a contribuire al bene comune mettendo al
servizio della collettività le migliori energie fisiche e intellettuali
con la consapevolezza che ogni individualità è parte di un tutto e che
quel tutto rappresenta un sistema di valori irrinunciabile per chi
crede nell’Italia democratica e plurale.
Il mio auspicio, anche alla luce del crescente disagio sociale, è che
sia soprattutto un 2014 all’insegna dell’Altro: l’Altro come valore,
l’Altro come essere umano da rispettare nella sua dignità così da
rendere le diversità fonti di ricchezza e non di conflitto”.
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limmud
conference 2013
Giovani
leader crescono
Tutti
hanno qualcosa da insegnare, tutti hanno qualcosa da imparare. È uno
dei principi fondamentali della Limmud Conference, uno dei più
importanti momenti di ritrovo dell’ebraismo britannico e
internazionale. Un’affermazione tanto più vera nel caso di madrichim e
giovani leader, chiamati a formare e ispirare le nuove generazioni nei
propri paesi. A loro, nell’ambito di Limmud è dedicato un programma
apposito, Matarah. Sessioni che offrono occasioni di confronto e
crescita nel lavoro, condividendo difficoltà, accrescendo le proprie
competenze, trovando ispirazione per nuove attività. Grazie a una borsa
di studio della Rothschild Foundation-Anadiv, partecipano a Matarah due
madrichim e la coordinatrice dell’Ugn, l’Ufficio giovani nazionale del
Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane.
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musei
ebraici a portata di click
Virtual
Tour, pubblicato il bando
Dopo
l’approvazione all’unanimità del progetto da parte del Consiglio
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, pubblicato il bando per
il Virtual Tour, dedicato alla produzione di un tour virtuale su
quattro realtà museali ebraiche italiane, secondo una proposta della
Commissione Patrimonio e Beni culturali dell’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane coordinata dal Consigliere Fabiana Di Porto.
“Lo scopo dell’iniziativa è di favorire la conoscenza, la divulgazione
e lo sviluppo di taluni tra i possibili percorsi culturali, promuovendo
il turismo ebraico italiano e la valorizzazione del relativo patrimonio
culturale” si legge nel documento.
La gara è rivolta a professionisti affinché realizzino contenuti per
presentare online gli istituti di Bologna, Casale Monferrato, Roma e
Venezia, così da permettere ai visitatori di tutto il mondo di avere
una vera e propria esperienza museale, che possa spronarli a vedere le
sale e le opere anche dal vivo.
La scadenza per presentare la domanda è prevista per febbraio.
(nell'immagine la sala degli argenti del Museo ebraico di Venezia)
Clicca qui per prendere visione del
bando.
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collegio
rabbinico italiano
Un
supporto per studiare Torah
Un
supporto per studiare Torah. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana
ha bandito un concorso per borse di studio da destinare ad allievi del
Collegio rabbinico italiano nei corsi sia del corso medio sia del corso
superiore.
Le borse sono dedicate sia agli studi presso la sede del Collegio
rabbinico, sia ad approfondimenti presso istituti superiori in Israele.
Le domande per entrambi i tipi saranno esaminate, nel rispetto della
privacy, da una commissione presieduta dal direttore del Cri, e
composta da un delegato della Giunta dell’UCEI e un docente del
Collegio, sulla base del merito, dell’interesse e dell’affidabilità che
i candidati riusciranno a dimostrare. La domanda è da presentare entro
il 31 gennaio 2013.
Clicca qui per prendere visione del
bando
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Ticketless
- Piero Sraffa |
Rischiamo
di lasciar finire il 2013 senza ricordare il trentesimo anniversario
della morte di Piero Sraffa, il grande economista ebreo, esule a
Londra, amico di Gramsci e di Wittgenstein. La Fondazione Einaudi di
Torino (si laureò a Torino con il futuro primo Presidente della
Repubblica) gli dedica una piccola mostra di libri e documenti,
visitabile fino a gennaio. Per l’ebraismo la sede della Fondazione,
Palazzo D’Azeglio, ha un particolare significato mnemagogico.
Un’occasione da non perdere per riscoprire un personaggio appartato,
che tanto ha dato all’economia, ma anche all’antifascismo ebraico.
Alberto Cavaglion
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Periscopio
- Fantapolitica |
Il
14 maggio del 2017 Marine Le Pen, leader del Front National, vince il
secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, e diventa l’ottavo
Presidente della Repubblica. Uno dei più importanti Paesi europei
diventa così, ufficialmente, istituzionalmente, razzista, e il morbo
dilaga poi rapidamente nel resto del Continente. L’inquietante profezia
è formulata in un editoriale – pubblicato su Le Monde a fine ottobre, e
ripreso dal mensile cartaceo di dicembre di Pagine Ebraiche – di Roger
Cukierman, Presidente del CRIF (l’Unione delle Comunità Ebraiche
Francesi). Un esercizio di fantapolitica utile a mettere in guardia sui
pericoli incombenti, e che mi ha fatto ricordare altri analoghi giochi
di fantasia effettuati, sul piano artistico o scientifico, da autori di
varia estrazione.
Francesco Lucrezi, storico
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