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25 dicembre 2013 - 22 Tevet 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
C’è da domandarsi perché Hashem abbia iniziato le dieci piaghe proprio con quella del sangue nel Nilo e non con un’altra. La Torah ci vuole insegnare che Hashem utilizza il principio di middà keneghèd middà - Hashem agisce e reagisce in rapporto all'azione dell’uomo. Fintanto che gli ebrei erano oppressi e maltrattati il Santo Benedetto Egli Sia non è intervenuto per salvarli, ma quando ha visto che il sangue innocente dei bambini veniva sparso gratuitamente decide di intervenire.  E’ quello stesso sangue, dei bambini ebrei gettati nel Nilo, che ci richiama alla prima delle dieci piaghe d’Egitto.
 
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David
Assael,
ricercatore
Il partito neonazista ungherese Jobbik vive momenti difficili e si trova ad affrontare una scissione di un’ala estrema del suo movimento. Dal momento che, solo l’estate scorsa, alla vigilia del congresso ebraico mondiale a Budapest, i toni erano, “Siamo un’eccezione qui in Europa, non perché siamo la nazione più antisemita, ma perché anche se tutta l’Europa è ai loro piedi, se tutta l’Europa lecca i loro piedi, noi non lo faremo mai” , davvero ci si domanda come si possa essere più estremi. Si può, però, dire che i membri del nuovo fronte promettono di rendere pubblica la genealogia etnica di tutti gli esponenti, anche perché all’origine della scissione c’è l’accusa di avere origini ebraiche rivolta a uno dei leader Jobbik, Csanad Szegedi. Risparmio a tutti la linea politica che ha tra i primi posti il diritto ad armarsi per i privati cittadini e la riconquista delle “terre irredente” al confine rumeno. La notizia potrebbe essere positiva, dimostrando dove porta l’assurda gara alla purezza della razza, in cui c’è sempre uno più “puro” di te. Ciò che, però, inquieta è il nome del nuovo partito, non ancora ammesso alle prossime elezioni: “Alba ungherese”, il che fa pensare a una vicinanza all’Alba dorata greca e a un’organizzazione delle destre estreme su scala continentale. Quella stessa Alba dorata, ospite, con i propri parlamentari, nella Casa Pound romana; quella stessa Casa Pound cui aveva aperto Beppe Grillo durante l’ultima campagna elettorale...
 
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Il presidente UCEI: "2014
per la dignità umana"
Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:
“Desidero rivolgere a tutti gli italiani i più fervidi e calorosi auguri per le festività che si andranno a celebrare.
Auspico che il nuovo anno porti in dote un futuro migliore per le nostre famiglie e per le persone che abbiamo più care.
Ciascuno di noi è chiamato a contribuire al bene comune mettendo al servizio della collettività le migliori energie fisiche e intellettuali con la consapevolezza che ogni individualità è parte di un tutto e che quel tutto rappresenta un sistema di valori irrinunciabile per chi crede nell’Italia democratica e plurale.
Il mio auspicio, anche alla luce del crescente disagio sociale, è che sia soprattutto un 2014 all’insegna dell’Altro: l’Altro come valore, l’Altro come essere umano da rispettare nella sua dignità così da rendere le diversità fonti di ricchezza e non di conflitto”.
 
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  davar
tensioni in israele
Le parole del presidente Peres
È un messaggio di condivisione e di pace quello che il presidente israeliano Shimon Peres ha rivolto ai cristiani che celebrano la festività del Natale. “È un piacere portarvi gli auguri dell’intero popolo di Israele, la festa di una religione è festa per l’intero paese” ha ricordato visitando la Chiesa di Ramla.
“Come Stato, siamo responsabili per la vostra sicurezza, la vostra libertà, i vostri luoghi sacri e sentimenti come cittadini liberi ed eguali, che portano con sé la speranza che ci unisce per la pace e per un mondo migliore. Il Signore sta facendo ciò che può, ma noi dobbiamo fare ciò che abbiamo bisogno di fare, seguire il suo desiderio e il nostro destino, di vivere in pace”.
Proprio l’impegno per arrivare la pace viene messo in queste ore a dura prova.
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limmud conference 2013
Giovani leader crescono
Tutti hanno qualcosa da insegnare, tutti hanno qualcosa da imparare. È uno dei principi fondamentali della Limmud Conference, uno dei più importanti momenti di ritrovo dell’ebraismo britannico e internazionale. Un’affermazione tanto più vera nel caso di madrichim e giovani leader, chiamati a formare e ispirare le nuove generazioni nei propri paesi. A loro, nell’ambito di Limmud è dedicato un programma apposito, Matarah. Sessioni che offrono occasioni di confronto e crescita nel lavoro, condividendo difficoltà, accrescendo le proprie competenze, trovando ispirazione per nuove attività. Grazie a una borsa di studio della Rothschild Foundation-Anadiv, partecipano a Matarah due madrichim e la coordinatrice dell’Ugn, l’Ufficio giovani nazionale del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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musica
Evgeni Kissin, pianista israeliano
Russo, naturalizzato britannico, enfant prodige del pianoforte, che si è costruito negli anni un repertorio impressionante, noto al pubblico italiano per la sua collaborazione con l’Accademia di Santa Cecilia… ora israeliano.
Ha ricevuto nei giorni scorsi il nuovo passaporto, dopo averne fatto richiesta direttamente a Natan Sharanski, presidente dell’Agenzia Ebraica, con una lettera in cui ha scritto che “Israele è l’unico stato al mondo con cui posso identificarmi pienamente” e anche quello che “voglio rappresentare con la mia arte”.
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musei ebraici a portata di click
Virtual Tour, pubblicato il bando
Dopo l’approvazione all’unanimità del progetto da parte del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, pubblicato il bando per il Virtual Tour, dedicato alla produzione di un tour virtuale su quattro realtà museali ebraiche italiane, secondo una proposta della Commissione Patrimonio e Beni culturali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane coordinata dal Consigliere Fabiana Di Porto.
“Lo scopo dell’iniziativa è di favorire la conoscenza, la divulgazione e lo sviluppo di taluni tra i possibili percorsi culturali, promuovendo il turismo ebraico italiano e la valorizzazione del relativo patrimonio culturale” si legge nel documento.
La gara è rivolta a professionisti affinché realizzino contenuti per presentare online gli istituti di Bologna, Casale Monferrato, Roma e Venezia, così da permettere ai visitatori di tutto il mondo di avere una vera e propria esperienza museale, che possa spronarli a vedere le sale e le opere anche dal vivo.
La scadenza per presentare la domanda è prevista per febbraio.
(nell'immagine la sala degli argenti del Museo ebraico di Venezia)

Clicca qui per prendere visione del bando.

collegio rabbinico italiano
Un supporto per studiare Torah
Un supporto per studiare Torah. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana ha bandito un concorso per borse di studio da destinare ad allievi del Collegio rabbinico italiano nei corsi sia del corso medio sia del corso superiore.
Le borse sono dedicate sia agli studi presso la sede del Collegio rabbinico, sia ad approfondimenti presso istituti superiori in Israele.
Le domande per entrambi i tipi saranno esaminate, nel rispetto della privacy, da una commissione presieduta dal direttore del Cri, e composta da un delegato della Giunta dell’UCEI e un docente del Collegio, sulla base del merito, dell’interesse e dell’affidabilità che i candidati riusciranno a dimostrare. La domanda è da presentare entro il 31 gennaio 2013.

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pilpul
Ticketless - Piero Sraffa
Rischiamo di lasciar finire il 2013 senza ricordare il trentesimo anniversario della morte di Piero Sraffa, il grande economista ebreo, esule a Londra, amico di Gramsci e di Wittgenstein. La Fondazione Einaudi di Torino (si laureò a Torino con il futuro primo Presidente della Repubblica) gli dedica una piccola mostra di libri e documenti, visitabile fino a gennaio. Per l’ebraismo la sede della Fondazione, Palazzo D’Azeglio, ha un particolare significato mnemagogico. Un’occasione da non perdere per riscoprire un personaggio appartato, che tanto ha dato all’economia, ma anche all’antifascismo ebraico.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Fantapolitica
Il 14 maggio del 2017 Marine Le Pen, leader del Front National, vince il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, e diventa l’ottavo Presidente della Repubblica. Uno dei più importanti Paesi europei diventa così, ufficialmente, istituzionalmente, razzista, e il morbo dilaga poi rapidamente nel resto del Continente. L’inquietante profezia è formulata in un editoriale – pubblicato su Le Monde a fine ottobre, e ripreso dal mensile cartaceo di dicembre di Pagine Ebraiche – di Roger Cukierman, Presidente del CRIF (l’Unione delle Comunità Ebraiche Francesi). Un esercizio di fantapolitica utile a mettere in guardia sui pericoli incombenti, e che mi ha fatto ricordare altri analoghi giochi di fantasia effettuati, sul piano artistico o scientifico, da autori di varia estrazione.

Francesco Lucrezi, storico
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