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27 gennaio 2014 - 26 Shevat 5774
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini, Daniele Liberanome e Rachel Silvera.
 
Enrico Letta ‏@EnricoLetta
27 Gen
Oggi il #giornodellamemoria. Per non dimenticare.

Matteo Renzi ‏@matteorenzi
27 Gen
Oggi, 27 gennaio, lo diciamo tutti insieme a voce alta #ionondimentico Ma tutto l'anno sia una lunga giornata della memoria.

Fiamma Nirenstein ‏@NirensteinFt
26 Gen
"L'#antisemitismo è tra noi e nessuno riesce a ucciderlo" intervista a #Daniel_Goldhagen
fiammanirenstein.com/artic

 
 
 
Memoria, la parola alla musica
Stasera il concerto “I violini della speranza” organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dall’Associazione BrainCircleItalia. Al significato dell’evento ha rivolto un pensiero anche il pontefice Jorge Bergoglio (il Messaggero). Alle celebrazioni per il Giorno della Memoria prende parte anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (la Stampa).

Prosegue l’indignazione per gli oltraggi antisemiti degli scorsi giorni, con tre pacchi contenenti teste di maiale recapitati al Tempio maggiore di Roma, all’Ambasciata di Israele e al Museo di Roma in Trastevere che ospita la mostra “I giovani ricordano la Shoah”: “un episodio ripugnante, offensivo, con intenti intimidatori” ha sottolineato il presidente UCEI Renzo Gattegna - Sono vigliacchi perché mandare pacchi anonimi è troppo facile” (La Stampa). Fortissimo sdegno è stato espresso dal Ministero degli Esteri israeliano (Repubblica), mentre le indagini sull’episodio sembrano puntare verso gli ambienti dell’estrema destra romana (un approfondimento sul Messaggero). Preoccupazione è stata espressa anche dall’American Jewish Committee che auspica maggiore attenzione e metodi più efficaci nel diffondere una cultura di rispetto reciproco volti ad affermare valori etici e morali per le future generazioni (Lisa Palmieri-Billig su La Stampa).

“La società più civile può scoprirsi all'improvviso crudele, inospitale, aggressiva, può avere leggi democraticissime e protettive ma allo stesso tempo negare i benefici a chi è considerato diverso – il monito che lancia il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni sul Tempo in occasione del Giorno della Memoria - Sono perfettamente convinto della unicità della shoà, ma l'insegnamento che ne deriva non riguarda gli ebrei come vittime e una società scomparsa 70 anni fa, è un discorso attuale in una società che cambia e che si fa fatica e seguire nelle sue evoluzioni tumultuose e nei germi anche micidiali che può covare al suo interno”.
“Aiutare i giovani a non restare indifferenti significa sottrarli un domani dall'accusa di essere stati dei ‘volenterosi carnefici di Hitler’, citando il libro di Daniel Goldhagen. Ma il nostro sforzo sulla Memoria non passa solo attraverso il ricordo delle brutalità e delle violenze fisiche. Il progetto originario, e già prima dell'avvento del nazismo, era annullare e mortificare la nostra identità ebraica. Annientarci prima di tutto culturalmente, e poco si sa sui numeri della portata di questo «annientamento culturale» - scrive sul Corriere della Sera il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici - E se oggi vogliamo fare un servizio alla causa della Memoria dobbiamo accompagnare gli investimenti sui musei e i memoriali della Shoah con gli aiuti concreti che possano mantenere viva la nostra identità, rafforzando i progetti educativi nelle oramai poche scuole ebraiche rimaste in Italia. In questo, oggi, la Germania è diventata un esempio e con il sostegno economico statale ha consentito il risorgere delle proprie comunità ebraiche. Essere vicini alle istituzioni ebraiche, in questi giorni, è certamente un fatto che ci apre il cuore alla speranza. Ma immaginare un futuro in cui l'Italia possa commemorare i «propri ebrei» senza più ebrei, come già avviene in tanti Paesi d'Europa, significherebbe che ogni sforzo sulla Memoria sarà stato vano”.
A proposito di musei, il Corriere Roma fa il punto sul percorso che dovrebbe portare nei prossimi anni alla realizzazione del Museo della Shoah nella Capitale. A Milano nel frattempo quattromila persone hanno partecipato alla prima giornata di apertura pubblica del Memoriale della Shoah (Corriere Milano).
Ancora sul Corriere viene presentato il documentario che racconta il viaggio della nazionale azzurra ad Auschwitz nell’estate 2012.
E nel Giorno della Memoria il Giornale sceglie la provocazione “L'Italia ebbe le leggi razziali Ma non fu mai antisemita” titola l’editoriale a firma di Marcello Veneziani, che presenta il film “Hannah Arendt” di Margarethe Von Trotta e rincara nel sottotitolo “il nostro paese praticamente ignorò il diktat nazista”.
Sul Secolo XIX intanto lo sconcerto per l’attacco contro un gruppo di clochard. “Ricordare la Shoah è anche indignarsi per questo” scrive la storica Anna Foa.

Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha chiesto la massima chiarezza sulla vicenda dei presunti rimborsi gonfiati ottenuti dall'Ospedale Israelitico di Roma che coinvolge il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua nel ruolo di direttore generale della struttura ed è oggetto di un'indagine - oltre che della Procura - anche della Corte dei conti (Corriere della Sera).

Spazio sui quotidiani italiani anche a un “caso” riguardante il figlio del premier israeliano Benjamin Netanyahu: Yair, ha svelato per caso il padre a Davos, è fidanzato con una ragazza norvegese cristiana evangelica e la cosa ha suscitato le critiche dell’organizzazione israeliana Lehava che ha come scopo la battaglia contro le unioni interreligiose (Corriere).

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
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