29 gennaio 2014 - 28 Shevat 5774 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Rav Jonathan Sacks @rabbisacks 27 gen
Fragments of Memory - A Thought from Rabbi Sacks for Holocaust Memorial Day http://eepurl.com/M8J99
Corrado Augias @corradoaugit
27 gen Il
rischio è che la #giornataDellaMemoria si burocratizzi. Poi uno ascolta
la #storiadiVera e tutto riacquista spessore umano, memoria vera
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Legge contro il negazionismo,
al Senato si riapre il dibattito ,
Da
1 a 5 anni per chi “nega l'esistenza di crimini di guerra o di
genocidio o contro l'umanità”. Questa la configurazione che dovrebbe
assumere il nuovo reato di negazionismo,
una norma ampiamente discussa negli scorsi mesi e che arriva oggi sui
banchi del Senato per la votazione. Come racconta la Stampa, continuano
le divisioni, anche interne agli schieramenti (nel caso del Pd), tra
favorevoli e contrari. “Una proposta di legge che giudico inutile e
controproducente”, l'ha definita pochi giorni fa lo storico-senatore
del Pd Miguel Gotor. Dalle pagine del quotidiano torinese la risposta
di Silvana Amati, senatrice Pd e tra gli ispiratori del ddl sul
negazionismo, al collega Gotor. Secondo Amati l'introduzione della
legge sarebbe un argine necessario per frenare la diffusione della
retorica e della violenza antisemita. “È l'Europa che si preoccupa dei
rigurgiti di antisemitismo. Vanno riconosciuti come un delitto. Anche
perché sono segni di altro. Di pericoli anche più gravi. Bisogna
mandare un segnale di fermezza”, afferma la senatrice.
Intanto
si stringe il cerchio attorno ai responsabili dell'invio dei
“pacchi-oltraggio” contenenti teste di maiale, destinati al Tempio
Maggiore di Roma, al Museo della Storia dove è in corso una mostra
sulla Shoah e all'ambasciata israeliana. Come riporta Repubblica, gli
investigatori della Digos stanno tenendo sotto sorveglianza esponenti
dell'estrema destra romana che gravitano intorno a sigle come Militia e
Stormfront. L'escalation di rigurgiti antisemiti nella
Capitale preoccupa il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. “Questi fatti
– ha dichiarato Pecoraro a Repubblica -saranno oggetto di valutazione,
domani, di un Coordinamento con tutte le forze di polizia, in modo da
affinare, ove necessario, un sistema di vigilanza degli obiettivi
ebraici”.
Non
sono solo i fatti di Roma a preoccupare Furio Colombo, che sul Fatto
Quotidiano, apre una riflessione sul nuovo volto dell'antisemitismo,
sempre più spesso nascosto dietro allo scudo fittizio dell'antisionismo.
“L'antisemita, nella grandissima parte è per niente, o solo in parte,
conscio dello spazio interiore in cui vive e che cresce o tende quasi a
scomparire, a seconda degli eventi. Molti, col tempo, hanno trovato un
grande alibi e se ne sono impossessati. E l'anti-sionismo, un secondo
negazionismo. Si nega Israele invece di negare la Shoah”, scrive
Colombo.
Tendenze che vanno contrastate con l'educazione, con l'insegnamento del significato reale della Memoria
e in questa direzione si rivolgono i Viaggi della Memoria: questa
mattina dal Binario 21 di Milano sono partiti 350 studenti, diretti
a a Mauthausen e Gusen in Austria nell'ambito dei viaggi
educativi organizzati dalla Provincia. Il progetto è stato presentato
ieri al Memoriale della Shoah, “durante una cerimonia di commemorazione
– riporta il Corriere della Sera - dall'assessore all'Istruzione ed
Edilizia scolastica, Marina Lazzati, alla presenza del Presidente della
Fondazione del Memoriale della Shoah, Ferruccio de Bortoli, del
presidente della Comunità Ebraica, Walker Meghnagi, di Giovanni
Palmineri dell'Insmli”. Dopo la testimonianza di Goti Bauer della sua
terribile esperienza nella Shoah, domani gli studenti milanesi
ascolteranno le parole di un'altra preziosa voce della Memoria, quella
di Sami Modiano, accompagnato - nell'ultimo dei tre incontri
organizzati dall'Associazione Figli della Shoah- dal direttore del
Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti.
"La Shoah ha sfrattato il crocifisso",
continuano le provocazioni e distorsioni di Marcello Veneziani sul
Giornale, che dopo aver richiamato il mito di "italiani brava gente" e
delle leggi razziste del 1938 applicate in Italia all'acqua di rose,
ora scrive che "la Shoah sta prendendo il posto della crocifissione di
Gesù Cristo". "Cristo ieri messo in croce oggi messo tra parentesi -
afferma il giornalista - Con Lui si relativizza la fede, la civiltà
cristiana. Al Suo posto c'è la Shoah, religione dell' umanità,
Auschwitz prende il posto del Golgota e il 27 gennaio sostituisce il
Venerdì Santo".
Banalizzazioni,
semplificazioni, distorsioni. La Memoria è continuamente soggetta ad
attacchi pubblici di personaggi più o meno ascoltati, non ultimo il
comico Beppe Grillo, leader
del Movimento Cinque Stelle. Sul Fatto Quotidiano, il giornalista Loris
Mazzetti riporta le affermazioni di Grillo durante il recente incontro
con la stampa estera. "Un giornalista gli ha chiesto di esprimersi sul
conflitto in Medio Oriente tra arabi e israeliani - scrive Mazzetti -
Grillo, riferendosi alle nuove generazioni, si è chiesto se sia giusto
ricordare, mantenere la memoria sui fatti accaduti tanti anni fa,
perché i giovani non hanno bisogno di memoria, anzi, la memoria porta
rancore e non aiuta la convivenza". Affermazioni preoccupanti, alla
luce del successo di Grillo tra i giovani, tesi che distorcono il
significato della Memoria, in un paese che fatica a prendersi le
responsabilità del suo passato, in cui sopravvive il mito di un
fascismo buono e di leggi razziste applicate poco o alla buona.
Sull'Osservatore
Romano, la storica Anna Foa ricorda la storia del parroco romano
Giovanni Gregorini, che salvò nel 1943 dalla furia nazifascista cinque
famiglie di ebrei. “Nessuno – scrive Foa - ha finora posto il problema
dell'attribuzione a questo sacerdote umano e coraggioso dell'etichetta
di "Giusto delle nazioni" che pure dovrebbe essergli data".
Daniel Reichel
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