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2 febbraio 2014 - 2 Adar 5774
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Benedetto Carucci Viterbi e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di Claudio Vercelli e Francesca Matalon.
 
Maurizio Molinari ‏‪@Maumol
31 gen
Addio all'‪#Oxfam, la bella ‪#ScarlettJohansson sceglie i coloni ebrei ‪http://goo.gl/Kww1lX

Israel ‪@Israel
2 feb
Israel via ‪@BBCRoryCJ: "noisy, opinionated, sometimes maddening but always ‪#innovative country." ‪http://bbc.in/1hMdaIG

 
 
 
Israele, Gaza e i boicottaggi 
Travolto dalle indagini della procura di Roma per il suo ruolo di direttore generale dell'Ospedale Israelitico (ente sotto inchiesta per le cartelle cliniche truccate), Antonio Mastropasqua si è dimesso dalla presidenza dell'Inps. Sul Corriere della Sera,Sergio Rizzo ripercorre la storia professionale di Mastropasqua. “Il Nostro – scrive Rizzo - passa per essere un brillante commercialista nell'avviatissimo studio del papà. Così, quando l'Ospedale israelitico, struttura convenzionata con la sanità pubblica, finisce nei guai, Letta (Gianni) lo propone per il salvataggio”.

Mentre l'Italia si concentra, dunque, sull'ennesimo scandalo delle poltrone, Israele guarda con preoccupazione ai vicini. Gaza prima di tutto. Come ricorda il Secolo d'Italia, l'esercito israeliano (Idf) ha denunciato l'aumento del lancio di razzi dalla Striscia verso Israele: solo nell'ultimo mese ne sono stati sparati 28. E se il ministro della Difesa Moshe Yaalon ricorda ai terroristi che Israele continuerà a difendersi da chi la attacca, Hamas sembra aver deciso di aggravare lo scontro: fonti israeliane infatti sostengono che l'organizzazione terroristica che controlla la striscia di Gaza abbia smantellato le sue squadre preposte alla prevenzione del lancio di missili contro Israele. Poste lo scorso luglio sul confine, le squadre, composte da 900 uomini, servivano a Hamas per controllare il territorio e arginare le violenze degli altri gruppi terroristici che stanno emergendo nella Striscia. Il ritiro di queste forze militari sembrerebbe da interpretare come un semaforo verde per l'intensificarsi delle violenze. “Se il lancio di missili da Gaza continuerà, non avremo altra scelta che entrare a Gaza per eliminare Hamas e permettere all'Autorità palestinese di riprendere il controllo sulla Striscia”, ha minacciato il ministro Yuval Steinitz.

Non è solo il fronte militare a preoccupare il governo israeliano ma anche le conseguenze economiche di quella che viene ribattezzata da alcuni la terza intifada, ovvero il boicottaggio economico dei prodotti israeliani. Pochi giorni fa aveva lanciato l'allarme il ministro delle Finanze Yair Lapid e l'attenzione sulla questione si è riaccesa anche a causa della decisione dell'attrice Scarlett Johansson di lasciare l'Ong Oxfam, ente che appoggia il boicottaggio anti-israeliano. L'impatto sull'economia israeliana di queste iniziative, dati alla mano, non sembra secondario. “Una campagna internazionale di boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti dagli insediamenti, rimarca un documentato articolo del Washington Post, si è rapidamente trasformata da un fastidio lontano in una dura realtà economica per gli agricoltori israeliani nella Valle del Giordano”(Unità).

A pochi chilometri dal confine israeliano, intanto, si sta consumando una delle più tragiche crisi umanitarie degli ultimi decenni con il conflitto siriano che non accenna a fermarsi e continua a mietere vittime. Dalle pagine de La Stampa il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino fa un appello perché si ponga fine al massacro siriano. “Cruciali sono le pressioni sulle parti che i maggiori attori internazionali possono esercitare sul regime e sul variegato campo delle opposizioni – scrive il ministro - Iran, Arabia, Usa, Russia, Turchia, gli europei: tutti devono muoversi secondo un obiettivo immediato, vale a dire la fine delle ostilità nella consapevolezza che lo status quo è foriero di un incendio della regione ancora più ampio”.

Le sinagoghe lombarde” titola oggi l'articolo di Giulio Busi sul Sole 24 ore. Busi da notizia del “censimento dei beni architettonici ebraici in Lombardia, promosso dall'Università degli Studi di Milano e sostenuto dal Centro di Judaica Goren-Goldstein”. Censimento che secondo l'esperto di Judaica “non è solo un atlante della presenza giudaica nella Regione. È anche un esempio, ben riuscito, di eloquenza spaziale”.

Sul Corriere della Sera Sergio Romano prende spunto da una lettera di un lettore su Giovanni Gentile, per dare una sua visione storica del personaggio, notoriamente molto legato a Mussolini. E, rimanendo in tema di fascismo, sul Sole 24 ore viene richiamato il lavoro del giornalista e scrittore Joseph Roth, ebreo austriaco, che raccontò negli anni '20 con sarcasmo e ironia l'Italia fascista.

Daniel Reichel
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