7 febbraio 2014 - 7 Adar 5774 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Pierpaolo Pinhas
Punturello e di Gadi Luzzatto Voghera. Nella sezione pilpul una
riflessione di Anna Segre, Francesco Moises Bassano, Ilana Bahbout e
Laura Salmon.
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Shimon Peres @PresidentPeres
6 feb
#Guinness World Records SVP officially announced: President Peres delivered the largest online civics class in the world today!
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Tel Aviv, una grande fiera per parlare di turismo
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Tempo
di fiere turistiche anche per Israele: l’11 e 12 febbraio si terrà
infatti al Convention Center di Tel Aviv la ventesima edizione di IMTM,
International Mediterranean Tourism Market, la più importante fiera
israeliana del settore. |
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Il Kosher che fa tendenza
Il successo della ristorazione kosher
è sempre più un fenomeno su scala globale. Oggi sul Corriere della sera
un approfondimento sulle nuove tendenze internazionali con particolare
attenzione a quanto accade in Italia. A parlare è infatti Benedetta
Jasmine Guetta, 25 anni, milanese, curatrice del blog Labna
(www.labna.it). “Oltre 4mila contatti al giorno, è già un piccolo caso.
E grazie anche alla sua età – si legge – rappresenta un simbolo in
Italia di un rinnovato interesse per una cucina ebraica comfort che non
vuole rimanere ancorata al passato, ma muoversi. Rinnovarsi”.
Di grande interesse, nell'inserto Sette, il reportage di Lorenzo Cremonesi tra gli abitanti di Rafah (Striscia di Gaza).
L'inviato racconta di un'economia in crescente difficoltà e di
un'ala 'moderata' che si starebbe facendo largo all'interno del gruppo
terrorista di Hamas. Tra i motivi alla base di questa evoluzione,
scrive Cremonesi, la caduta di Morsi e la successiva chiusura delle
gallerie sotterranee che collegano la Striscia all'Egitto. L'operazione
avrebbe avuto un riflesso significativo nella perdurante crisi
economica attuale. Analoga operazione giornalistica è effettuata da
Chiara Cruciati, che ha potuto visitare i tunnel in compagnia di una
guida e che ne ha scritto sul Venerdì di Repubblica riportando accuse
molto pesanti nei confronti di Israele.
Proprio in Israele non accenna a placarsi la tensione tra alcuni esponenti del governo e il segretario di Stato statunitense John Kerry.
“Il ministro Bennett – scrive Lucia Capuzzi su Avvenire – era
arrivato a minacciare l'uscita dal governo del suo partito, Focolare
ebraico, in caso i negoziati di pace avessero avuto uno sbocco sgradito
ai 'coloni'. La maggioranza, dunque, è ha rischio. E Netanyahu deve
valutare bene le sue mosse. Anche perché voci autorevoli si stanno
levando, in Israele, a difesa di Kerry e del suo operato”. A
cominciare, si legge, “da quella del presidente Shimon Peres”.
Al via a Sochi
le Olimpiadi invernali. Prima ancora dell'aspetto agonistico, a
interessare l'opinione pubblica è il tema dei diritti (negati) agli
omosessuali russi. A bacchettare il governo Putin è stato, tra gli
altri, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon. Ieri, racconta
Leonardo Coen sul Fatto Quotidiano, ha infatti lanciato un appello
“contro gli attacchi alle lesbiche, ai gay, ai bisessuali, ai
transgender, agli intersessuali" e ricordato il "rispetto reciproco,
spirito del movimento olimpico”. Tra gli ospiti della cerimonia
inaugurale il primo ministro italiano Enrico Letta.
Una presenza accompagnata da alcune polemiche: oggi il premier, con una
lettera inviata al Corriere, racconta i perché della sua missione. “È
una scelta che rivendico. Proprio per questo – scrive Letta – non mi
sottraggo al dibattito sull'opportunità della mia presenza. Meglio non
andare, qualcuno ha detto. Meglio disertare per manifestare più
esplicitamente il dissenso del nostro governo, già peraltro
inequivocabile, rispetto alle discriminazioni nei confronti delle
persone omosessuali e alla limitazione delle libertà di espressione. In
molti tuttavia hanno preferito esserci, a partire dal segretario
generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che senz'altro non può
essere tacciato di mollezza nella causa universale di difesa dei
diritti”.
Sull'Espresso Wlodek Goldkorn presenta "Una giovinezza nel ghetto di Varsavia"
di Alina Margolis-Edelman (traduzione e cura di Laura Quercioli Mincer,
ed. Giuntina). Il modo in cui l'autrice racconta l'esperienza del
ghetto, osserva Goldkorn, “è letteratura pura”. E questo “per la
bellezza, la precisione del linguaggio, la capacità di raccontare
storie piccole e grandi, amore e morte”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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