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12 febbraio 2014 - 12 Adar I 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
"E tutta la gente si tolse gli orecchini d’oro che si trovavano sulle loro orecchie…" (Shemòt 32, 3). C’è da domandarsi perché la Torah ci indichi proprio gli orecchini d’oro e non collane, anelli e bracciali. La Torah ci vuole insegnare più cose, l’oro simboleggia la middat ha-Din - la qualità del giudizio, e l’orecchino simboleggia l’avdut - l’assoggettamento a uno stato di servitù. Con quell’atto i figli d’Israele si sono resi schiavi dell’avodà zarà - idolatria. L’orecchino è un oggetto che generalmente è legato al senso dell’udito: sembra quasi vogliano rifiutarsi di ascoltare le indicazioni di Moshè Rabbenù. E’ interessante notare che il popolo d’Israele ascolta i primi due comandamenti dalla voce stessa di Hashem come a purificare quell’organo che aveva peccato.
 
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David
Assael,
ricercatore
Il recente referendum svizzero, che prevede una forte limitazione dei flussi migratori verso il proprio Paese, mette in luce le contraddizioni che si agitano fra i diversi populismi europei. Il referendum ha avuto come principale bersaglio i frontalieri italiani, ossia il bacino elettorale della Lega Nord di Matteo Salvini alla quale la Lega Ticinese originariamente si ispira. Ora, nella Lega italiana c’è grande imbarazzo: proteggere il portafoglio dei propri elettori o rivendicare i consueti ideali autonomisti? Grande confusione sotto il cielo! È vero, però, che i due partiti hanno profonde convergenze: entrambi richiedono manodopera straniera perché più facilmente sfruttabile, per poi volerne la scomparsa dopo l’orario lavorativo. Non sia mai che un operaio, alla fine della giornata voglia bere qualcosa al bar del Paese. Se poi si tratta di dargli un proprio luogo di culto… apriti cielo!.
 
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MILANO – Appuntamento con “Architettura in luce”, lectio magistralis dell’architetto israeliano Zvi Hecker (introdotto dal professor Mario Franco), in occasione dell’assegnazione del Premio Michele Silvers. Motore dell’iniziativa anche l’architetto israeliano (e fiorentino d’adozione) David Palterer. La lezione si terrà alle 17.30 al Politecnico di Milano (Aula Ernesto Natan Rogers/Campus Leonardo-Via Ampère 2).
 
Un ciclo di incontri sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
 
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Il Ricordo delle foibe
Appena celebrato il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe non si placano il dibattito e le polemiche che circondano la materia. In primo piano sui quotidiani le gravi offese diffuse attraverso i social network da Leonardo Cribio, consigliere comunale di Milano della lista Sinistra per Pisapia (tra gli altri Corriere della Sera Milano). A ripercorrere la genesi della Giornata, facendo anche chiarezza sulla sua istituzione successiva rispetto a quella dedicata alla Memoria della Shoah, è Furio Colombo sul Fatto Quotidiano, sollecitato da un lettore. Sempre rispondendo a una lettera, parla di necessità di memoria condivisa e non partigiana di fronte alle tragedie della storia anche Corrado Augias su Repubblica.
Antisemitismo. Nelle pagine romane del Messaggero appare l’intervista al responsabile dell’invio delle teste di maiale.
Sul Foglio una riflessione sull’approccio alla politica estera del Movimento 5 Stelle. “La linea sugli Esteri a Cinque stelle resta sottotraccia, per emergere all’improvviso attraverso iniziative di terzomondismo barricadero, come è accaduto in questi giorni con il desiderato (dall’M5s) boicottaggio dell’azienda idrica israeliana Mekorot”.

 
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  davar
Israele-Unione europea
Schulz: "No al boicottaggio"
“Non c'è un boicottaggio ufficiale da parte dell'Unione Europea, e non ce ne sarà uno”. Ad affermarlo il presidente del Parlamento europeo Martin Shulz, a margine della premiazione che ieri lo ha visto protagonista in Israele. Insignito di una dottorato ad honorem dall'Università Ebraica di Gerusalemme, Schulz si è soffermato su uno dei temi caldi della politica internazionale degli ultimi tempi, la spinosa questione del boicottaggio contro Israele per la sua presenza negli insediamenti della West Bank. Un boicottaggio che secondo alcuni - tra cui il segretario Usa John Kerry - si inasprirebbe in caso di fallimento delle trattative di pace in corso con i palestinesi. E da Ramallah non sembrano arrivare buone notizie, con Schulz che, dopo aver visitato il presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha confessato al leader laburista Isaac Herzog come da quelle parti spiri un vento pessimista. Oggi, intanto, a incontrare il presidente Schulz sarà il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
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qui roma - il libro di Benedetto musolino
Un patriota per il sionismo
Alcuni decenni prima del moderno ideale sionista sviluppato da Theodor Herzl vi fu chi, nell’Italia pre-unitaria, contribuì a delineare una rinascita nazionale ebraica in Terra di Israele. Grande protagonista del Risorgimento, il patriota calabrese Benedetto Musolino si prodigò infatti per dare forza a questa idea lasciandone una traccia particolareggiata nel suo scritto più significativo, “Gerusalemme ed il popolo ebreo”, dato alle stampe mentre nel Meridione infuriava ancora l’arretratezza borbonica e a Roma persisteva l’infamia del Ghetto antiebraico. Un’opera commovente e coraggiosa, pubblicata una prima volta nel 1951 dall’allora Unione delle Comunità Israelitiche e oggi nuovamente in circolazione grazie alla casa editrice Libriliberi e a David Meghnagi, autore di un saggio introduttivo che definisce gli orizzonti e la singolarità di un impegno politico influenzato dai più autentici valori liberali che tanta presa ebbero nella vita di Musolino. A presentare l’opera, nella sala Mercede della Camera dei deputati, sono stati tra gli altri lo stesso Meghnagi e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, autori in gioventù – in occasione della comune militanza nei movimenti giovanili ebraici – di numerose ricerche volte a valorizzare una figura straordinaria ma di cui è scarsa la consapevolezza nell’opinione pubblica.
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Qui Milano
Comunità riunita per i giovani
Centinaia di persone, giovani e anziani, Consiglieri, rappresentanti delle Associazioni, semplici iscritti. La Comunità ebraica di Milano ha risposto all’appello e si è ritrovata in una serata benefica con raccolta destinata ai movimenti giovani Benè Akiva e Hashomer Hatzair. Contenuto dell’iniziativa, la proiezione dedicata e in anteprima del film “Monuments Men” al Cinema Orfeo.
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unione giovani ebrei d'italia
Discriminazioni: quali norme
“Il passato è evanescente, il futuro incerto”. Questo lo scenario dipinto dal filosofo Salvatore Natoli all'interno del quale i giovani devono confrontarsi e scontrarsi col fenomeno delle discriminazioni in atto in Italia ai danni di diverse minoranze. Un tema complesso e attuale affrontato nell'evocativo contesto del Memoriale della Shoah di Milano, nel corso dell'incontro “Discriminazioni: quali norme?” organizzato dall'Unione Giovani Ebrei d'Italia e introdotto dal consigliere Talia Bidussa. Relatori anche lo storico Marcello Flores, il presidente dell'Arcigay Flavio Romani e l'avvocato costituzionalista Massimo Clara.
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QUI ROMA - INCONTRO CON I GIOVANI
A confronto con Enrico Mentana
Incontro-intervista tra i giovani della Comunità ebraica di Roma e il direttore del telegiornale de La 7 Enrico Mentana. Molte le domande del pubblico cui il noto giornalista televisivo ha risposto soffermandosi, tra i vari argomenti, sul rapporto con le proprie origini ebraiche e con la realtà israeliana. L'incontro è stato promosso dall'assessorato ai Giovani della kehillah romana.

pilpul
Ticketless - Barbieri
Nel giro di poche settimane - in due occasioni ravvicinate - ho dovuto parlare in pubblico di me stesso. Quando mi capita, non so perché, torna alla mente il mio barbiere. Sì, Umberto, originario di Avellino, emigrato a Londra e poi rientrato in Italia. Umberto, come l’ultimo re d‘Italia, cui assomigliava vistosamente. Raccontava che, finita la guerra, le barberie londinesi si contendevano quegli allegri garzoni rasoianti e sforbicianti. Un’emigrazione sparita, nell’Italia di oggi, che bada a esportare soprattutto cuochi e cibo.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - La controvita
Per una coincidenza, proprio in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria stavo terminando la lettura di un inquietante (come tutti gli altri) romanzo di Philip Roth, intitolato, nell’edizione italiana, “La controvita”. Le manifestazioni organizzate in Campania per la Giornata hanno avuto tra i principali protagonisti il grande testimone Paul Schreiner (di cui tra poco saranno pubblicate le straordinarie e terribili memorie, a cura di Suzana Glavas), che ha raccontato, davanti a platee attonite di giovani ascoltatori, lo sterminio della sua famiglia da parte degli ustascia croati, e i quattro anni passati nascosto in un fienile.

Francesco Lucrezi, storico
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