Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
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In questi giorni il mondo rabbinico
israeliano sta affrontando momenti di tensione tra l’establishment
della Rabbanut HaRashit e alcuni rabbini capo di città israeliane,
scatenando le reazioni di organizzazioni come Bet Hillel e Tzohar,
associazioni rabbiniche che hanno come obiettivo la costruzione
di spazi culturali ed halachici di ampio respiro per l’intera società
israeliana. La tensione è nata in seguito alla proposta sulla “legge
del ghiur” fatta dal deputato Eleazar Stern, che prevede la possibilità
per i capo rabbini delle città di Israele di istituire un bet din e
convertire i candidati che lo meritano con l’approvazione dello Stato
senza ulteriori passaggi burocratici o permessi della Rabbanut HaRashit.
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
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“Interreligious 2014. Visioni sul senso
religioso e la trasmissione educativa nelle religioni”. Così si chiama
un ciclo di proiezioni cinematografiche cui sono stato chiamato a
partecipare. Il piatto forte è offerto dalla cinematografia israeliana
(ormai diffusamente apprezzata nel nostro paese). Tre cortometraggi che
rappresentano diversi aspetti dell’educazione religiosa ebraica, in
Israele. Sarà problematico innanzitutto far capire la complessità del
mondo religioso ebraico. Come far capire la centralità del compito di
trasmettere un’istruzione ebraica (una costante nella storia in tutti i
tempi e a tutte le latitudini) e la grande articolazione di queste
esperienze, nella Diaspora come in Israele?
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Progetti Otto per Mille Presentazione
domande |
Scadrà il 28 febbraio il termine per la
presentazione dei progetti da realizzare con il contributo Otto per
Mille. Gli Enti o associazioni interessati dovranno compilare
l'apposita scheda dimostrando di aver presentato il modello EAS
all'Agenzia delle Entrate. La Commissione Bilancio e Otto per Mille
valuterà l'ammissibilità dei progetti e proporrà l'assegnazione del
contributo previa approvazione del Consiglio dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane.
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AJC a confronto
con Bergoglio
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Jorge Bergoglio ha incontrato ieri la
delegazione dell’American Jewish Committee. Sull’Osservatore romano il
discorso pronunciato dal Pontefice, su Avvenire alcune voci dei
delegati dell’Associazione.
“L’anno prossimo commemoreremo il 50° anniversario della Dichiarazione
Nostra aetate del Concilio Vaticano II, che ancora oggi costituisce per
la Chiesa il punto di riferimento imprescindibile per i rapporti con i
nostri ‘fratelli maggiori’ – ha dichiarato Bergoglio, che ha parlato di
‘fondamento teologico’ per il dialogo – Auspico che il tema delle
relazioni con l’ebraismo rimanga vivo nei seminari e nei centri di
formazione dei laici cattolici, così come confido che anche presso le
comunità ebraiche e i giovani rabbini si accresca l’interesse per la
conoscenza del cristianesimo”.
“In merito al rapporto tra ebraismo e Chiesa cattolica, peraltro,
proprio ieri il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane
(Ucei) Renzo Gattegna ha tributato un ricordo al “coraggioso impegno”
del monsignore trentino Igino Rogger, scomparso ieri all’età di 94
anni, che, all’epoca del Concilio vaticano II, promosse l’abolizione
dell’”ignominioso culto di san Simonino e il suo richiamo a un’epoca di
persecuzione basata sull’infamante ‘accusa del sangue’ che tanti lutti
ha portato alle comunità ebraiche d’Europa attraverso i secoli” scrive
poi su Vatican Insider della Stampa Iacopo Scaramuzzi.
Confermate dalla Corte d’Appello (con lievi sconti) le condanne ai
promotori del sito neonazista Stormfront.
“Questa sentenza un principio cardine: la diffusione di interpretazioni
alternative e deliranti a fatti drammatici come la Shoah non può essere
contrabbandata come mera libertà di espressione” il commento di uno dei
legali di parte civile, Daniele Stoppello, riportato dal Messaggero
Roma , che scrive inoltre che “soddisfazione è stata espressa dalla
comunità ebraica: ‘E’ stato sancito il principio per cui la Rete non è
il luogo delle impunità ma è il luogo delle responsabilità’”.
Stefano Jesurum su Sette racconta un nuovo progetto per mappare
l’intolleranza in Italia lanciato da Vox-Osservatorio italiano sui
diritti.
Si è dimesso il consigliere comunale di Milano protagonista di frasi
offensive nei confronti delle vittime delle foibe (Corriere Milano).
Su Repubblica Roma tornano le vicende di presunti rimborsi gonfiati
all’Ospedale israelitico. In un’intervista sul tema della sanità, a
domanda diretta sulla questione, il presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti risponde: “Ci tengo a dire che riguardano la stagione
precedente. E sia chiaro, l’Israelitico è un’ottima struttura sanitaria
ma ovviamente quando abbiamo avuto il sentore che qualcosa non andava
abbiamo preso dei provvedimenti e sospeso i pagamenti”.
Israele. Il Corriere della Sera propone a tutta pagina un’intervista
all’ambasciatore dell’Unione Europea nello Stato ebraico, il danese
Lars Faaborg-Andersen, che da giovane vanta tra l’altro un’esperienza
in kibbutz.
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L'INCONTRO
TRA AJC E BERGOGLIO
"Il
dialogo, la nostra forza"
Un
dialogo che dai vertici si trasmetta sempre più alla base, un dialogo
che rafforzi la consapevolezza di un comune impegno per il pluralismo,
i diritti, la libertà religiosa. È il messaggio che arriva
dall'incontro, svoltosi ieri in Vaticano, tra una delegazione
dell'American Jewish Committee e papa Bergoglio. “Vi sono molto grato
per avere fornito nel corso degli anni un qualificato contributo al
dialogo e alla fraternità tra ebrei e cristiani, e vi incoraggio a
continuare su questa strada”, ha affermato il pontefice accogliendo gli
ospiti. A guidare la delegazione il presidente Ajc Stanley Bergman, il
direttore esecutivo David Harris, il direttore del dipartimento degli
affari interreligiosi rav David Rosen e la delegata per l'Italia e la
Santa Sede Lisa Billig.
Numerosi i temi affrontati nel corso dell'incontro, conclusosi con il
dono di una copia del catalogo della mostra 'Chagall: Love, War and
Exile' recentemente esposta al Jewish Museum di New York: dal
rafforzamento del percorso dialogico apertosi con la dichiarazione
Nostra Aetate del 1965 all'introduzione di nuovi stimoli per la
reciproca conoscenza e l'arricchimento culturale, dalle sinergie che
possno essere attivate per alleviare le sofferenze delle società più
deboli al prossimo viaggio del papa in Israele. “Il paese più sicuro
per i cristiani nella regione mediorientale”, ha sottolineato Bergman.
Se ne è discusso anche in occasione della conferenza stampa
successivamente convocata a Radio Vaticana e alla quale hanno preso
parte, oltre a rav Rosen e Billig, anche il segretario della
Commissione Pontificia per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo padre
Norbert Kaufmann e il direttore della sala stampa della Santa Sede
padre Federico Lombardi. Grande l'interesse per l'evoluzione della
mattinata in un momento in cui i rapporti tra Vaticano e istituzioni
ebraiche, ma anche tra Vaticano e Stato di Israele, conoscono un
significativo e rinnovato fermento.
Fermento di cui si è avuta una traccia anche in occasione di un
ricevimento organizzato in un noto hotel della Capitale cui hanno preso
parte esponenti e leader delle diverse realtà religiose. “È bello
vedervi così numerosi, è importante che vi conosciate e parlate tra di
voi. Lavoriamo infatti tutti per la stessa causa: la lotta contro ogni
forma di pregiudizio” ha sottolineato Billig rivolgendosi alla platea.
Tra gli ospiti il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma
Riccardo Pacifici, il rabbino capo Riccardo Di Segni, il suo omologo
fiorentino Joseph Levi, l'imam e vicepresidente della Comunità
Religiosa Islamica Yahya Pallavicini e il direttore del Centro per il
dialogo interreligioso del movimento dei Focolarini Roberto Catalano.
In rappresentanza dell'Unione presenti anche i consiglieri UCEI Noemi
Di Segni, Fabiana Di Porto, Jacqueline Fellus, Alex Luzon, Eva Ruth
Palmieri e Daniela Pavoncello.
Adam Smulevich
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Incolpare
la vittima |
“La
colpa seguirà la parte offensa / in grido, come suol” (Paradiso, XVII,
52-53)
In meno di due versi (inseriti nella descrizione dei mali dell’esilio
che il suo antenato Cacciaguida gli predice) Dante enuncia
efficacemente una verità che constatiamo quotidianamente in tutti i
contesti: l’opinione pubblica tende ad attribuire la colpa ai vinti, le
vittime sono considerate responsabili dei mali che subiscono; “la piaga
della fortuna … suole ingiustamente molte volte al piagato essere
imputata” aveva scritto Dante stesso nel Convivio.
Anna Segre, insegnante
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Ricordo |
Si
tende a usare la parola “ricordo”, oltre la sua polisemia, soprattutto
per designare l'atto stesso del ricordare, “ricordo” come sinonimo di
“memoria”. Non sempre si è pienamente coscienti, che numerose volte
alla base dell'atto del ricordo v'è un oggetto - inteso come entità
materiale “che è posta innanzi a noi” esterna e opposta al soggetto -
che risveglia in noi, e riporta alla mente qualcosa di perduto o
sfocato, e da qui può provocare persino una svolta, un cambio di rotta
e di prospettive.
Francesco Moises Bassano, studente
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Il
Limmud |
Che
gli ebrei amino studiare è ormai un luogo comune non sempre veritiero.
Ma stupisce che usino dedicare un Limmud (un momento di studio) per
ricordare una persona cara che ha lasciato questo mondo. Credo che
ritrovarsi per imparare qualcosa insieme, crei quella dimensione umana
che ci aiuta a dare dignità e calore anche ai lati più dolorosi della
vita. E' una delle poche consolazioni che non vuole eliminare la
realtà, né vuole sedurci con qualche premio in un aldilà.
Ilana Bahbout
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Mosca,
un museo da non perdere |
Ieri
sera, a Mosca, avevo un paio di ore libere e sono corsa al Museo
ebraico. Ne avevo tanto sentito parlare da quando era stato inaugurato
(nel maggio del 2011). Sono rimasta senza parole: per un percorso così
straordinario, con un’interattività avveniristica e al tempo stesso ben
dosata, per una così ricca ricostruzione della Moderna Storia
dell’Impero russo e dell’Unione Sovietica, sarebbero servite due
settimane, non due ore!
Laura Salmon, slavista
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