Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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L’impazienza
e l’incapacità di attendere il giusto momento hanno spesso conseguenze
catastrofiche. L’episodio del vitello d’oro insegna.
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David Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Alle
volte si producono coincidenze che non danno luogo a fatti
significativi. E uno si domanda chissà perché? La morte per
impiccagione del poeta iraniano di lingua araba Hashem Shaban, avvenuta
il 27 gennaio scorso in un carcere iraniano non meglio identificato,
dopo tre anni di carcere e molte torture, ha cominciato a girare
giovedì scorso. Nello stesso momento l’American Jewish Committee
s’incontrava con Papa Bergoglio per discutere della consapevolezza di
un comune impegno per il pluralismo, i diritti, la libertà religiosa,
poi seguito da un appuntamento interreligioso, avente per tema la lotta
contro ogni forma di pregiudizio.
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TORINO
– Lunedì 17 febbraio alle 17.30 presso la Sala lauree di Giurisprudenza
a Palazzo Nuovo, in via Sant’Ottavio n. 20, Donatella Di Cesare e
Gianni Vattimo dialogheranno su “Medio Oriente e anarchia. Dal
conflitto alla giustizia?”
TORINO – Lunedì 17 febbraio alle 20.15, organizzato dall'associazione
Anavim, si svolgerà presso il centro sociale della comunità un incontro
di approfondimento e dibattito moderato da Giulio Disegni
intitolato “Negazionismo: serve una legge?”. Intervengono Paolo Coen,
Furio Colombo, Donatella Di Cesare, rav Beniamino Goldstein, Claudio
Vercelli.
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Progetti Otto per Mille
Presentazione domande |
Scadrà
il 28 febbraio il termine per la presentazione dei progetti da
realizzare con il contributo Otto per Mille. Gli Enti o associazioni
interessati dovranno compilare l'apposita scheda dimostrando di aver
presentato il modello EAS all'Agenzia delle Entrate. La Commissione
Bilancio e Otto per Mille valuterà l'ammissibilità dei progetti e
proporrà l'assegnazione del contributo previa approvazione del
Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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Fra Ungheria e West Asia |
Continuano
a preoccupare le tensioni in Ungheria, che si avvicina alle elezioni
del 6 aprile “consumata tra riposizionamenti linguistici e simbolici,
nella subdola riduzione del passato a terreno di scontro politico”,
come segnalato dal Corriere della Sera, che racconta l’ultimo episodio
che ha visto protagonista la comunità ebraica locale. Jobbik – che
secondo i sondaggi sta raccogliendo sempre maggiori consensi – ha
organizzato una riunione politica nell’ex sinagoga di Esztergom, 50 km
a nord di Budapest.
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Il cadavere vivente |
Della
Siria, delle sue quotidiane tragedie, del martirio di una parte della
popolazione, poco o nulla si dice in Occidente e, soprattutto, in
un'Italia invece assai loquace su tante altre cose. La ragione è
banale, nella sua semplicità: per i più, se non per quasi tutti, è
impossibile "scegliere" con chi identificarsi tra le parti in lotta.
Forse con i tagliagole jihadisti? Oppure con il rissoso e inconcludente
coordinamento delle opposizioni armate "laiche"? In alternativa, con
quel che resta del regime del cupo, livoroso e criminaloide Bashir
al-Assad e con i reparti di truppe lealiste che combattono ancora per
una fittizia "Siria indipendente", grazie al generoso apporto di Mosca
e al sostegno di Putin?
Claudio Vercelli
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Nugae
- Brillantini olimpici |
Qualche
settimana di riposo forzato dovuto a un ginocchio malandato che
impedisce di correre libera per prati in fiore (attività tipica
milanese), fa sospirare di sollievo di fronte all'inizio dei giochi
olimpici. Almeno ci sarà qualcos'altro da guardare alla tv oltre a
sedicenni incinte e torte ricoperte di zucchero colorato dall'aria
immangiabile. E invece no, povera illusa, perché l'unico canale di
tutto il digitale terrestre a trasmettere le competizioni ha deciso di
latitare. Pazienza, tanto è meraviglioso che il curling goda del suo
momento di gloria una volta ogni olimpiade ma dopo un paio di minuti
può indurre sonnolenza, leggere attentamente il foglio illustrativo. E
tanto vale rinunciare a imparare la differenza fra un axel e un tolup,
visto che in ogni caso non volteggerò mai leggiadra. In realtà quello
che conta davvero è il contorno. Perché il villaggio olimpico, tolto di
mezzo l'acidume politico, è un'oasi di pace e abbracci e divise
arcobaleno che produce in una manciata di giorni tutto il fabbisogno
mondiale di bontà stucchevole e paillette.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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Identità: Eliezer Finkelstein |
Nel
1958 l’allora Primo ministro dello Stato di Israele, David Ben Gurion
si è trovato a gestire il fatto che la nozione stessa di identità
ebraica era diventata in Israele oggetto di una legislazione che
avrebbe avuto implicazioni pratiche cruciali. A cinquanta “Saggi di
Israele” Ben Gurion pose la domanda divenuta il titolo del lavoro del
professor Eliezer Ben Rafael, che in un e-book intitolato “Cosa
significa essere ebreo?” - scaricabile dai siti www.proedieditore.it e
www.hansjonas.it - ha messo in luce per la prima volta in Italia quella
discussione sistematica sull’identità ebraica. Ogni domenica, sul
nostro notiziario quotidiano e sul portale www.moked.it, troverete le
loro risposte. Oggi è la volta di Louis Eliezer Halevi Finkelstein:
nato a Cincinnati da padre rabbino ortodosso, è stato professore di
teologia, poi preside e rettore di quello stesso Jewish Theological
Seminary dove ha conseguito l’ordinazione di rabbino nel 1919. È stato
consigliere del presidente Roosevelt per gli Affari ebraici e ha
pubblicato numerosi lavori sulla storia e la cultura ebraiche.
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