David
Sciunnach,
rabbino
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“Lo
ha riempito dello spirito del Signore [dotandolo] di saggezza…” (Shemòt
35, 31). Il verso si riferisce alla saggezza donata a Betzalèl,
l’artigiano che ha avuto incarico da Dio di costruire il Tabernacolo e
gli utensili in esso contenuti per prestare servizio al Signore. “Lo ha
riempito”: i Maestri spiegano che si riempie ciò che è già parzialmente
pieno. Ciò significa che in Betzalèl c’era già una notevole dose di
Chokhmà - saggezza, e proprio per questo Dio gliela potenzia. È detto:
“Dà saggezza ai saggi” (Daniele 2, 21): proprio perché sapienza c’è
già, gliene viene data ulteriormente; Dio interviene dopo che l’uomo ha
già compiuto uno sforzo iniziale.
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David
Assael,
ricercatore
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In
questi giorni di disordine ucraino, ho sentito un’importante
giornalista di un quotidiano nazionale e un dirigente della nuova e
rampante segreteria del PD sostenere che l’antico granaio russo si
trova stretto in una morsa tra la forma democratica occidentale e la
democrazia sovietica (sigh!).
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ROMA
- Presentazione romana per il volume Nezer ha-qodesh mi-Savoia - Divina
Corona di Savoia di Chiara Pilocane realizzato grazie al contributo
della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia (Rassegna
Mensile di Israel, Giuntina 2013). L'appuntamento è per questo
pomeriggio alle 17.30 al Centro Bibliografico UCEI. Alla presenza
dell'autrice interverranno Dario Disegni, Presidente Fondazione per i
Beni Culturali Ebraici in Italia; Renzo Gattegna, Presidente Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane; Rossana Rummo, Direttore Generale per
le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’autore, MiBACT;
Andrea De Pasquale, Direttore Biblioteca Nazionale Universitaria di
Torino; Giacomo Saban, già Direttore Rassegna Mensile di Israel;
Micaela Procaccia, Dirigente Servizio Tutela e Conservazione della
Direzione Generale Archivi, MiBACT.
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Progetti Otto per Mille
Presentazione domande |
Scadrà
il 28 febbraio il termine per la presentazione dei progetti da
realizzare con il contributo Otto per Mille. Gli Enti o associazioni
interessati dovranno compilare l'apposita scheda dimostrando di aver
presentato il modello EAS all'Agenzia delle Entrate. La Commissione
Bilancio e Otto per Mille valuterà l'ammissibilità dei progetti e
proporrà l'assegnazione del contributo previa approvazione del
Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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Le religioni e la violenza |
Le
ragioni della pace davanti alla violenza, il ruolo delle religioni, le
testimonianze di pace in un mondo violento, la globalizzazione. Queste
le quattro sessioni previste per la conferenza organizzata oggi a Roma
dalla Comunità di Sant’Egidio assieme alla Fondazione Missio,
presentata sulle pagine di Avvenire. Tema cardine dell’evento “Le
religioni e la violenza”, su cui, con diverse articolazioni, si
confronteranno esponenti della realtà cristiana, ebraica e musulmana
assieme a diplomatici ed esperti, analizzando le complesse vicende che
hanno segnato negli ultimi anni gli equilibri internazionali. Tra gli
ospiti chiamati a intervenire, il rav Riccardo Di Segni, rabbino capo
di Roma.
“Fermo restando che non c’è niente di paragonabile a ciò che è stata la
Shoah, con la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo si vuole ricordare
chi ha saputo cercare il bene con la scelta di difendere la dignità
umana nei momenti bui”. Sul Corriere della Sera il direttore artistico
del teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah riflette sul significato
dell’istituzione della giornata dedicata a coloro che, durante la
Shoah, si prodigarono per salvare e aiutare i perseguitati. “Più si
ricorda il bene e più si diventa consapevoli di ciò che l’essere umano
può fare per ottenerlo”, scrive Shammah, sottolineando come l’agire
secondo giustizia abbia un significato sempre attuale, a maggior
ragione di fronte agli eccidi che si stanno compiendo in Siria, su cui
è caduto il silenzio dell’Occidente.
Nelle ultime settimane in Israele ha ricevuto grande attenzione la
proposta di legge del governo spagnolo di prevedere la restituzione
della cittadinanza a chi dimostra di discendere dagli ebrei espulsi –
attraverso l’editto firmato dalla regina Isabella e da re Ferdinando-
dalla penisola iberica nel 1492. Secondo Mario Pirani (Repubblica),
“C’è uno speciale significato e un valore attuale nell’offerta spagnola
di questi giorni: vi si esprime una (tardiva) volontà di cancellare la
macchia che gravò da allora sull’intera Europa cristiana, ossessionata
dalla volontà di costruire compatte identità collettive di fedeli e di
sudditi”. Una forma di riparazione successiva, monito o “promemoria” –
come scrive Pirani – per l’Europa d’oggi, in cui intolleranze religiose
e razzismi sembrano prendere sempre più quota.
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QUI TRIESTE - DOPO LE AFFERMAZIONI ANTISEMITe
Il capogruppo della Lega
si scusa con la Comunità
Nel
2012, in occasione di una convention cittadina del partito, aveva
parlato di potere finanziario mondiale “in mano al sistema
giudaico-massonico”. A due anni da quelle deliranti affermazioni Paolo
Polidori, capogruppo della Lega Nord in Provincia, ha patteggiato una
pena pecuniaria di 2mila euro e aggiunto a questa le proprie scuse
personali. “Mi sono reso conto – afferma – di aver fatto un uso
sconsiderato dell'espressione 'sistema giudaico massone' perché diretta
a favorire la diffusione di idee sbagliate, perché fondate su un
notorio falso storico, che possono fomentare atti di discriminazione
razziale o religiosa nei confronti del popolo ebraico”. Soddisfazione è
stata espressa da Alessandro Salonichio, presidente della Comunità
ebraica triestina (che si era costituita parte civile e che aveva
aperto questa opportunità a tutta l'Italia ebraica) e da Alberto
Kostoris, legale della stessa.
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qui trieste
Il coraggio di Adele Zara
Sala
gremitissima e grande commozione, tra gli iscritti della Comunità
ebraica di Trieste, per la presentazione del libro 'Adele Zara: Giusta
tra le Nazioni' che Pompeo Volpe e Michele Carpinetti hanno dedicato
alla figura di Adele Zara, insignita del titolo di Giusta tra le
Nazioni nel 1996 per aver protetto e salvato tre ebrei triestini
(Carlo, Elisa e Fulvia Levi) dalla deportazione. Ad intervenire, tra
gli altri, il presidente Alessandro Salonichio e il rav Ariel Haddad.
Chiamato a presentare l'opera è stato invece Mauro Tabor, assessore
alla cultura della Comunità triestina e consigliere dell'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane.
“Spesso – ha affermato Tabor – ci creiamo delle idee circa alcune
persone che sono totalmente lontane dalla realtà. Avevo sempre pensato
ad Adele Zara come a una donna semplice e di campagna che, per bontà e
probabilmente ignara del grave pericolo, accolse i Levi durante i mesi
che seguirono l'otto settembre 1943. Adesso ho 'conosciuto' una Adele
Zara diversa, una matriarca decisa con il suo perenne sigaro toscano in
bocca, una donna ben cosciente di ciò che faceva”.
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Ticketless
- Il brigante Musolino |
La
storia degli ebrei d’Italia è insaporita dalle omonimie. Gli omonimi,
non i nomi, sono consequentia rerum. Uno dice Musolino e pensa subito
al Brigante, il Re dell’Aspromonte, Giuseppe Musolino. Il brigante di
cui invece vorrei parlare non è Giuseppe, ma Benedetto (Baruch?)
Musolino (1809-1885). E’ da salutare con gioia la recente riedizione
del suo libro “Gerusalemme ed il popolo ebreo” (a c. di David Meghnagi,
Libriliberi, 2014) presentata nei giorni scorsi a Roma. Un’opera che
Dante Lattes ospitò sulla “Rassegna Mensile di Israel”, da anni
introvabile.
Alberto Cavaglion
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Periscopio
- Diario di guerra
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Venerdì
scorso, presso la biblioteca comunale di Trani – una cittadina che,
negli ultimi anni, si segnala per la particolare sensibilità delle
istituzioni, degli ambienti culturali e dei cittadini sul piano della
custodia della memoria, del civile confronto delle idee e della
promozione dei valori umani -, è stato presentato un libretto prezioso,
la cui lettura andrebbe vivamente consigliata tanto ai ragazzi quanto
agli adulti: Diario di guerra 1944-1945, di Benito Luigi De Cesare (ed.
La Matrice, pp. 171).
Francesco Lucrezi, storico
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Farisei sul palco
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Nella
prossima primavera verranno canonizzati due Papi che hanno dato un
grandissimo contributo allo sviluppo del dialogo ebraico-cristiano:
Giovanni XXIII e Giovani Paolo II. Dispiace quindi moltissimo che in un
musical di Raffaele Avallone intitolatoWojtyla Generation
Love Rock Musical al gruppo dei “Papaboys” si contrapponga un
gruppo di individui che hanno fatto dell’apparire, della violenza,
della droga e del potere il proprio idolo e che è sorprendentemente
presentato come la “Band dei Farisei”.
Gabriella Maestri, Marco Cassuto Morselli
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