Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

30 aprile 2014 - 30 Nissan 5774
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto Cavaglion e Francesco Lucrezi.
 
pagine ebraiche ‏@paginebraiche
30 Apr
99 candeline per Rav Toaff, un secolo di orgoglio Guida spirituale, intellettuale, partigiano: nella lunga vita... http://fb.me/164AQE9Q4

Ferrara e provincia @TurismoFerrara
29 Apr
Vita, colore, fiabe.Il mondo ebraico di Emanuele Luzzati... @FestaLibEbraico #mostra #Ferrara @meisweb



 
 
 
"Ebrei, Memoria e Resistenza"
“Ebrei, Memoria e Resistenza”. Furio Colombo, sul Fatto Quotidiano, riprende l’intervento del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni pubblicato su Pagine Ebraiche 24 per riflettere sul rapporto tra l’anniversario della Liberazione e il Giorno della Memoria.
“Ho l'impressione che l'attenzione, l'impegno istituzionale e dei media intorno al 25 aprile e alla Resistenza siano progressivamente calati, mentre sono cresciuti quelli intorno al Giorno della Memoria del 27 gennaio. Sono entrambi eventi che ci interessano e ci coinvolgono. Ma che sta succedendo nella società intorno a noi? L'ebreo va ricordato solo come vittima, e la Liberazione dai persecutori (con il nostro contributo) va dimenticata o marginalizzata? In nome di che cosa?" si chiede rav Di Segni.
“La Brigata Ebraica c'era, nella Resistenza italiana, volontari ebrei che sono morti per la liberazione del nostro Paese. Strano (e ingiusto) che nessuna località italiana, fra quelle in cui la Brigata Ebraica ha corn-battuto (soprattutto in Emilia-Romagna), non ci sia una strada o una piazza dedicata a quegli antifascisti ebrei che si sono arruolati da varie parti del mondo (e dalla terra che sarebbe diventata Israele) per combattere, insieme a molti italiani, contro il fascismo” scrive Colombo, attribuendo il graduale scollamento dal 25 aprile dal popolo a due fenomeni: la forte distanza dalla ricorrenza della destra italiana e la scelta della sinistra di parlare “quasi solo di ‘nazisti’ e non di fascisti”. “In altre parole, le due parti del Paese si sono allontanate dalla Storia. Per il Giorno della Memoria, mi permetto di dire, è accaduto il contrario. La legge definisce per la prima volta la Shoah per quello che è, un delitto italiano”.

“Ma in Italia non paga mai nessuno”. Razzismo e intolleranza nel mondo dello sport in primo piano sui giornali di oggi. “Se vogliamo sconfiggere il razzismo, è necessario che chi lo pratica e lo fomenta subisca le gravissime conseguenze delle sue parole e azioni. Al razzista va fatto ben intendere, con leggi, regole e punizioni, più che con una sana dieta, che prima o poi sulla buccia di banana della sua inciviltà si romperà l'osso del collo. Che essere imbecilli può diventare un crimine. Siamo tutti scimmie, ma non tutti siamo stupidi” scrive in prima pagina la Stampa, commentando da un lato l’efficacia della ironica trovata di mangiare una banana e diffondere la foto per rispondere a coloro che vorrebbero usare le banane per insultare gli sportivi di colore (idea di due calciatori brasiliani del Barcellona, Dani Alves e Neymar), e dall’altro il poco o nulla che si fa in Italia contro la piaga del razzismo dello sport. Sul Corriere dello Sport, commentando la decisione di chiudere la curva dell’Inter in seguito ai cori di discriminazione territoriale contro il Napoli, l’assessore ai Rapporti istituzionali della Comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca ricorda con amarezza come nel caso dei cori antisemiti innalzati dai tifosi della Juventus, sia stata comminata solo una multa irrisoria. Mentre negli Stati Uniti, il patron della squadra di basket Los Angeles Clippers è stato bandito a vita per aver pronunciato frasi razziste (tra gli altri Repubblica). 

Israele. “Una chance per la pace. Raccogliamo la sfida di Abu Mazen” scrive in un intervento sulla Stampa lo scrittore Abraham Yehoshua, che offre un’analisi della situazione rispetto allo stallo dei negoziati di pace e alla riconciliazione tra Fatah e Hamas.
“Non è solo un intellettuale raffinato, ma un leader credibile e coraggioso”. Così il numero uno di Sinistra, ecologia e libertà e governatore della Regione Puglia Nichi Vendola definisce Marwan Barghouti, intervistato dall’Unità sulla sua visita in Israele e nei Territori palestinesi. Né il politico né il giornalista, sebbene notino scrupolosamente come Barghouti sia incarcerato In Israele, si prendono la briga di specificare la ragione per cui il leader palestinese si trovi in prigione: cinque ergastoli per la responsabilità di omicidi e attentati terroristici. Diversi i passaggi dell’intervista in cui si nota un atteggiamento simile.

Milano. Il sindaco Giuliano Pisapia ha partecipato alla commemorazione dell’assassinio di Sergio Ramelli, il diciottenne militante nel Movimento sociale italiano che nel 1975 fu ucciso da esponenti legati all’organizzazione Avanguardia operaia, mentre in città sfilavano due contrapposti cortei, uno organizzato da movimenti di sinistra, l’altro a gruppi neofascisti.
“Serve pacificazione – ha sottolineato Pisapia - il ricordo di una morte tragica non è giustificazione del fascismo” (tra gli altri Repubblica). Prosegue inoltre il dibattito e il confronto con le associazioni islamiche per la costruzione di una moschea (Repubblica Milano).

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
Leggi

Scarica qui l'indice completo
della rassegna di oggi

 
moked è il portale dell'ebraismo italiano

moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.