Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

12 maggio 2014 - 12 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Non c'è alcun dubbio che durante la Seconda guerra mondiale prese forma una terribile e catastrofica pratica di sterminio sistematico perpetrata dalla Germania nazista contro il popolo ebraico, confermata da innumerevoli testimoni diretti sopravvissuti e pienamente documentata più e più volte.
 
Leggi

Anna
Foa,
storica
Non ho letto il libro, lo confesso, mi sono limitata a leggere la lunga anticipazione che ne ha fatto Il Foglio. Parlo dell'ultimo libro di Giulio Meotti, Ebrei contro Israele. Ma, da queste pagine, sembra proprio che a essere considerata "in guerra con Israele" sia l'intera intellighenzia ebraica del mondo, a partire dalla fondazione dello Stato d'Israele in poi, quelli che il titolo del giornale chiama sprezzantemente gli intellò: non solo, quindi, per intenderci, i maggiori  intellettuali ebrei italiani, francesi, americani, ma in particolare gli intellettuali israeliani. E non solo Pappe e la Zertal, per citare i più radicali tra i post sionisti, ma tutti o quasi: Segev, Sternhell, un'infinità di professori della Hebrew University e delle altre università israeliane. E naturalmente gli scrittori, Yehoshua, Grossman e Amos  Oz, e ancora Barenboim e via discorrendo. Sembra che qualunque ebreo scriva o insegni in un'università in qualunque parte del mondo appartenga alla categoria degli antisionisti, e quindi, nell'ottica del signor Meotti, degli antisemiti o almeno dei potenziali antisemiti. Se Meotti è un buon esempio dei nostri amici, viene proprio da chiedersi, chi ha bisogno di nemici?
 
 
"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
Leggi

Tempo di Otto per Mille
In prossimità della dichiarazione dei redditi, i quotidiani offrono alcuni approfondimenti sul tema dell’Otto per Mille e sui meccanismi che consentono ai cittadini italiani di destinare il proprio (corrispondente non all’otto per mille della propria dichiarazione, ma a un’unità dell’otto per mille del gettito totale ripartito in parti uguali). Sul Corriere Economia si sottolinea come dopo trent’anni da quando è entrata in vigore per i cittadini la possibilità di firmare per gli enti rappresentativi delle varie confessioni religiose (tra cui l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) o per lo Stato, meno del 50 per cento degli aventi diritto esercita effettivamente l’opzione, con il resto della cifra che viene ripartito proporzionalmente in base alle scelte espresse.
Su Repubblica un’intervista all’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede Zion Evrony, che sottolinea, a proposito degli episodi di atti vandalici commessi ai danni di edifici cattolici (raccontati tra gli altri da Maurizio Molinari sulla Stampa), come essi sono responsabilità di “alcuni estremisti” che “non rappresentano la politica del governo o le opinioni o i sentimenti della maggioranza degli israeliani”. “Questi atti sono stati condannati dai leader religiosi e politici. Le forze di sicurezza stanno compiendo il massimo sforzo per individuare i responsabili e perseguirli seconda i termini di legge” aggiunge il diplomatico, che ricorda anche come Israele rimane l’unica democrazia del Medio Oriente, l’unico paese dell’area in cui la comunità cristiana gode di pieni diritti ed è in crescita. “Papa Francesco verrà ricevuto in Israele con molto calore da parte di tutti i cittadini indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa. Sarà un ospite onorato nel nostro Paese” dice ancora.
 
Leggi

 
 
  davar
QUI TORINO - PAGINE E incontri 
Il Salone batte ogni record
Si avvia verso la conclusione un'edizione del Salone del Libro segnata dal probabile record di presenze in fiera. Tra i protagonisti il giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche, ospite anche quest'anno dell'organizzazione con migliaia di copie distribuite ai visitatori e andate quasi del tutto esaurite già nella giornata di ieri. Non paga di aver raggiunto un pubblico ampiamente distribuito su tutto il territorio nazionale, la redazione è andata a cercare i suoi sostenitori anche in mondi lontani.  

qui torino - pagine e incontri
Con DafDaf sulla torre di libri
Torri, tante torri, una più alta dell’altra. Torri instabili, leggere, fatte di scatole di cartone. Materiale di recupero, semplicissimo, ma entusiasmante per i bambini che ieri, nei locali della Comunità ebraica di Torino, hanno partecipato alla lettura-laboratorio organizzata da DafDaf, il giornale ebraico dei bambini, e dalla casa editrice Giuntina.
Leggi

Qui Torino - pagine e incontri
Ripartire dallo studio del '900
Tutelare i valori della democrazia e della cittadinanza, rinsaldare il valore educativo della storia, le cui lezioni molti tendono a dimenticare. A partire da questi punti il giurista Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa-Sanpaolo, e il presidente della Compagnia di San Paolo Luca Remmert hanno spiegato il significato del progetto - presentato ieri al Salone del Libro di Torino - legato al del nuovo Polo del ‘900, centro culturale che la Compagnia di San Paolo e la Città di Torino hanno recentemente avviato al fine di rivitalizzare i Quartieri Militari juvarriani del capoluogo piemontese. Un'iniziativa che vuole recuperare le strutture così come creare una più stretta collaborazione fra quelle realtà culturali che si occupano di ricerche sul 900. “L'idea di metterle insieme - ha spiegato Remmert - è anche quella di rendere la loro vita più efficiente, svilupparne la capacità di stare sul territorio”. L'importanza dello studio del passato è il nodo centrale dell'intervento di Bazoli, preoccupato di fronte a quei fenomeni europei che dalla storia non sembrano aver imparato nulla, riproponendo retoriche pericolose. ''Il nostro tempo - ha detto Bazoli - deve essere pienamente consapevole del rischio che corre. Senza memoria si svaluta la cittadinanza, le individualità singole e collettive perdono senso, la democrazia stessa perde il presupposto fondamentale su cui fondarsi. La memoria del 900 – ha aggiunto - è il vaccino essenziale contro il rischio di nuove dittature”. “Occorre difendere le idee originarie dell'Europa – conclude il giurista - che sono uno dei fatti fondamentali dell'eredità del Novecento”. Tra il pubblico presente in sala anche il presidente della Fondazione Beni Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni.

Leggi

israele
In campo per BringBackOurGirls
Israele in prima linea per #BringBackOurGirls, “Riportate indietro le nostre ragazze”. L’appello per salvare le oltre 200 liceali rapite in Nigeria dal gruppo islamista Boko Haram corre sui media, sui social network, sui giornali e le televisioni. Ma per ridare speranza a centinaia di famiglie in attesa, e a tutti coloro che nel mondo seguono con angoscia una vicenda che rischia di segnare una clamorosa vittoria del sopruso e della violenza contro la libertà, serve aiuto sul campo. A offrirlo alla Nigeria, anche lo Stato ebraico.
“Saremmo felici di poter contare sull’esperienza israeliana nella lotta al terrorismo a supporto delle operazioni in corso” ha sottolineato il presidente dello Stato africano Goodluck Jonathan
rispondendo all’offerta del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Leggi

VERSO IL LIMMUD
A confronto con Clive Lawton
Ricercatore, insegnante, fondatore e anima del Limmud, Clive Lawton è tra le figure più influenti dell'ebraismo mondiale. È quindi una preziosa opportunità quella che si presenta in questi giorni a diverse Comunità ebraiche italiane che, grazie all'impegno del dipartimento Educazione e Cultura UCEI diretto dal rav Roberto Della Rocca, possono confrontarsi direttamente con l'educatore londinese e mettere a fuoco problematiche, sfide e punti di forza di ogni singola kehillah. Da Firenze a Roma, da Torino a Trieste: una settimana densa di impegni per Lawton, apertasi con uno shabbat trascorso insieme alla Comunità ebraica fiorentina. Questa sera alle 20.30, dopo aver incontrato privatamente madrichim, educatori e insegnanti della realtà ebraica romana, l'appuntamento al Centro Pitigliani per una serata (aperta al pubblico) dedicata a “questioni di identità” insieme al rav Della Rocca e all'artista Evelina Meghnagi.
Leggi

pilpul
 Oltremare - Sde Dov
Sde Dov pare tutto meno che un aeroporto. Più simile a un magazzino che per strani motivi ha una sala d'attesa. O al cortile di una scuola elementare all'ora del ricevimento genitori. Bambini sovraeccitati scorrazzano con israeliana anarchia e decisamente senza scarpe, madri tirano fuori da borsoni a tracolla dei passeggini ogni genere di mercanzia alimentare e non, padri infastiditi dal concetto stesso di attesa parlano al cellulare o comperano ai bambini ghiaccioli nell'unico bar, grande quanto uno stanzino per le scope ma superaccessoriato di caramelle e cioccolatini. Il caffè è pessimo, ma a me Sde Dov piace moltissimo. È la faccia stessa di questo paese: piccolo e stracolmo, sempre in movimento anche se si tratta di prendere un aereino piccolo piccolo e farsi lanciare da una fionda gigante fino a Eilat.

Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi


Tea for two - Don Draperstain
Nella settima stagione di Mad Men, tragicamente l'ultima, Don Draper è in caduta libera come il suo omologo animato nella sigla. Ha perso. Ha perso tutto. L'equilibrio si rompe, il disastro non incombe più; è in atto. Legge Il lamento di Portnoy di Philip Roth sdraiato sul divano del suo nuovo ufficio, l'ufficio dentro il quale una vecchia conoscenza si era grottescamente impiccata, e alza le mani in segno di resa.

Rachel Silvera, studentessa
Leggi




moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.