Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

9 giugno 2014 - 11 Sivan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Cosa significa accettare tutta la Torah?
Verso la fine della Parasha di Mishpatim, compare un brano che ha causato molte domande ai commentatori.
 
Leggi

Anna
Foa,
storica
Shimon Peres e Abu Mazen hanno pregato in Vaticano con papa Francesco. Pregato insieme, non portato avanti trattative politiche. Alla preghiera è stato in questo caso attribuito un valore aggiunto, quello di "lasciare entrare una visione superiore nell'arengo dei conflitti", come scrivono sull'Osservatore Romano di ieri Lucetta Scaraffia e Franco La Cecla. Il valore di una preghiera comune è superiore a quello di un incontro politico. L'ottica è interessante e può essere condivisa anche dai laici, da coloro che non pregano: è quella di introdurre nelle vicende politiche, nelle trattative sulla terra e sul potere, una dimensione diversa, religiosa ma anche spirituale ed etica. I valori del bene, dell'umanità, della morale, dell'intervento divino, come valori che sono superiori alle trattative politiche, che le consentono, che ne ampliano le prospettive e la portata. Forse da questo si può partire per strappare Dio a chi fa un uso violento del suo nome e per far sentire agli uomini il valore della fratellanza.
 
MILANO – Appuntamento alle 21 al Teatro Parenti (via Pier Lombardo 14) con “Tempo e memoria: l'esilio”, seconda lezione del rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane parte del ciclo “Il cammino verso la libertà alla luce della Tradizione ebraica”.
 
Ucei-Fondazione Cantoni
Borse di studio per Israele
Anche per l’anno accademico 2014-2015 l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Fondazione Raffaele Cantoni tornano a offrire borse di studio per ragazzi italiani che intendono sostenere un progetto di formazione nello Stato di Israele.
 
Leggi

Insieme per la pace
Il quadro pittoresco dei giardini vaticani, parole di speranza, note struggenti, abbracci e strette di mano, l’ulivo simbolico piantato, nel segno del dialogo, dai tre protagonisti della serata, il padrone di casa, papa Jorge Bergoglio, il presidente israeliano Shimon Peres e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. I giornali di oggi dedicano ampio spazio a raccontare l’incontro di preghiera a molte voci che ha riunito leader delle tre grandi religioni monoteiste per rivolgere un pensiero alla pace (per un resoconto generale, tra gli altri, Gian Guido Vecchi sul Corriere e Giacomo Galeazzi sulla Stampa).
Grande attenzione è riservata al mondo ebraico e alle diverse sensibilità espresse rispetto all’iniziativa di Bergoglio. Scrive, sul Corriere della Sera, Paolo Conti: “L’incontro voluto da papa Francesco ha anche un risvolto negli equilibri interni all’ebraismo italiano. C’è una chiara differenza di valutazioni tra l’Unione nazionale delle comunità ebraiche, guidata da Renzo Gattegna, e la comunità romana, la più popolosa e forte, condotta da Riccardo Pacifici e spiritualmente affidata al rabbino Riccardo Di Segni”.
“Una cerimonia significativa, un momento di raccoglimento al quale ho aderito affinché pace e comprensione reciproca possano sempre trionfare oltre ogni divisione politica, culturale e religiosa Esprimo quindi profonda gratitudine per l’iniziativa di papa Bergoglio” le parole di Gattegna riportate nell’articolo di Conti, che prosegue “L’assenza del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni (dovuta ad ‘altri impegni’) arriva dopo la sua netta critica apparsa su ‘Pagine ebraiche’ di giugno: ‘Trattandosi di un incontro religioso sfugge il significato della presenza di una figura chiaramente laica come quella di Peres, che non mi sembra un assiduo frequentatore di luoghi di preghiera e che mi sorprenderebbe iniziasse a esserlo a casa del papa. E un’impostazione alla quale guardo non soltanto con perplessità ma che trovo anche pericolosa’. E anche Pacifici, appena finita la cerimonia, protesta per l’assenza di riferimenti chiari al mondo ebraico nel discorso di Abu Mazen. Un equivoco poi chiarito e dovuto probabilmente a una differenza nei testi distribuiti alle delegazioni e poi battuti dalle agenzie. Comunque Pacifici sottolinea ‘come alla base di ogni trattativa politica debbano esserci i valori condivisi e il rispetto nei confronti del prossimo. L’iniziativa di papa Francesco dovrà però essere solo il primo tassello di un lungo percorso’”.
Parte della delegazione anche il rabbino capo di Firenze Joseph Levi (Nazione). A raccogliere varie voci dal mondo ebraico, partendo dall’approfondimento pubblicato su Pagine Ebraiche di giugno, anche Carlo Marroni sul Sole 24 Ore.
Sulla Stampa un trafiletto fa notare “la freddezza” del premier israeliano Benjamin Netanyahu che non ha commentato l’incontro. Ancora il quotidiano torinese propone un’analisi di Maurizio Molinari dedicata al forte cambiamento in corso rispetto alle dinamiche geopolitiche e strategiche che offre all’Italia la possibilità di giocare un ruolo da protagonista nell’area mediorientale. Da segnalare poi gli interventi di due grandi scrittori da sempre impegnati sul fronte del dialogo e della conoscenza, Amos Oz, che firma un commento per il Corriere e Abraham Yehoshua, intervistato dalla Stampa.
Sullo sfondo di un evento dal forte impatto simbolico e mediatico, il dipanarsi di una realtà difficile. A ricordare per esempio le difficoltà che circondano il nuovo governo di unità nazionale palestinese che vede la formazione di Abu Mazen Fatah riconciliata con il gruppo terroristico di Hamas è, tra gli altri, Fiamma Nirenstein sul Giornale.
“Comunisti, massoni, alcuni ebrei”. Sarebbero questi secondo il Tempo, i gruppi che si oppongono alla beatificazione di Pio XII, che ripropone triti stereotipi in un approfondimento dal titolo “Papa Pio XII, tutti santi tranne lui – La causa di beatificazione avviata insieme a quella di Giovanni XIII. Francesco: ‘Serve il miracolo’. Frenata dalla disinformazione dei comunisti a causa della scomunica E dei massoni sempre influenti”. A parlare in favore di Pio XII, intervistato dal Tempo, anche Andrea Riccardi di Sant’Egidio, che firma anche un commento alla preghiera per la pace sul Corriere.
La leader del partito di estrema destra francese Front National Marine Le Pen critica il padre e fondatore di Fn Jean Marie dopo un commento pesantemente antisemita che invocava “un’altra infornata” per gli ebrei critici nei loro confronti (Corriere).
 
Leggi

 
 
  davar
l'NCONTRO FRA PERES E NAPOLITANO
L'abbraccio sul Colle
La forza di un abbraccio, la sincerità di un'amicizia fatta di momenti unici e straordinari. Si è conclusa in queste ore, con la consegna a Giorgio Napolitano del “Presidential Award of Distinction'', la missione in Italia e presso la Santa Sede di Shimon Peres. Nella cornice del Quirinale, per un ultimo commosso saluto tra i due capi di Stato, sono i gesti, i sorrisi, le emozioni a parlare alla soglia della conclusione del mandato del leader israeliano. Nota in ebraico come Itur Nesi Medinat Israel, la medaglia “della distinzione” è la più alta onorificenza dispensata dalla presidenza della Repubblica. A beneficiarne sono stati finora 18 rappresentanti nel mondo della politica e della cultura distintisi per le azioni che hanno compiuto a favore di Israele e di tutta la collettività. La consegna a Napolitano, accompagnato nell'occasione dal ministro degli Esteri Federica Mogherini, è la prima ad avvenire fuori dai confini israeliani. Tra gli invitati all'evento l'ambasciatore dello Stato di Israele in Italia Naor Gilon, il vice ambasciatore Dan Haezrachy, il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. “È stata una cerimonia molto toccante e significativa. Da una parte – ha affermato Gattegna – il primo custode dei valori dell'Italia democratica in cui tutti noi ci riconosciamo, dall'altra uno dei padri fondatori del moderno Stato di Israele. Due personalità straordinarie verso le quali non possiamo che serbare la più profonda gratitudine, due protagonisti dei nostri tempi che ancora oggi costituiscono un esempio non solo per i rispettivi popoli ma per l'umanità intera”.

dialogo
"Abbiamo tutti bisogno di pace"
"Dobbiamo porre fine alle lacrime, alle violenze, ai conflitti. Abbiamo tutti bisogno della pace. Una pace su basi eguali”. Così Shimon Peres, nei giardini del Vaticano durante il momento di preghiera e riflessione indetto da papa Bergoglio con la partecipazione, oltre al Capo di Stato israeliano, del presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas e del patriarca ortodosso Bartolomeo. Un incontro ecumenico per la cessazione di ogni ostilità nato nel solco della missione del papa in Medio Oriente e accolto con molto interesse dall'opinione pubblica internazionale. Nella delegazione che ha preso parte all'iniziativa il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e il rabbino capo di Firenze Joseph Levi. Al loro fianco anche l'ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede Zion Evrony.
Leggi

Qui Gerusalemme
Casa Italkì in festa
“Questo avvenimento rappresenta una pietra miliare nel processo di potenziamento della vostra attività a favore della conoscenza dell'ebraismo italiano agli occhi dei cittadini israeliani. Con la vostra operosità avete dimostrato di essere i degni eredi della tradizione multimillenaria, che lega l'ebraismo italiano allo Stato d'Israele”. Anche il primo ministro Benjamin Netanyahu ha voluto festeggiare l’acquisizione dell’edificio che da decenni ospita il Tempio italiano di Gerusalemme e il Museo Nahon da parte dell’associazione della Hevrat Yehudei Italia, inviando un messaggio a una comunità che rappresenta un punto di riferimento culturale importante per la Capitale e per tutto il paese (nell'immagine il presidente della Hevrah Angelo Piattelli).
Leggi

storie
Alexander Imich (1903-2014)
“Nella mia vita sono stato testimone dello sviluppo degli aerei, dell'automobile, della radio e della televisione, dell'energia atomica”. E l'elenco potrebbe continuare a lungo perché Alexander Imich, nei suoi 111 anni di vita, ha visto scorrere davanti a sé tutto il Secolo Breve. Ha resistito alla sue tragedie e si è affacciato con caparbietà al nuovo millennio, diventando lo scorso aprile l'uomo più anziano del mondo. Imich si è spento domenica a New York, lasciando alle spalle una storia iniziata in Polonia nel 1903, intrecciatasi ai drammi e le difficoltà del Novecento, dalla Shoah alla repressione sovietica, per poi trovare rifugio oltre oceano, dove sorrisi e amarezze hanno continuato a seguirlo.
Leggi

nyu e Università di Scienze Gastronomiche
Sapori e identità ebraica,
una storia millenaria

Aperta da un saluto del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte, è in corso in queste ore “The Global History of Jewish Food”, conferenza internazionale organizzata insieme alla New York University. Anime del convegno sono Simone Cinotto, americanista e coordinatore del master “Food, Place and Identity” e Hasia Diner, della New York University, che a Pollenzo sta tenendo alcuni corsi per gli allievi dei Master in “Food, Culture and Communication”.
Leggi

memoria
Radio Cora, Firenze ricorda
Fu baluardo di speranza, libertà, democrazia. A 70 anni dall’irruzione negli studi di Radio Cora, emittente clandestina approntata da membri del Partito d’Azione che svolse un ruolo essenziale di raccordo tra la Resistenza toscana e i comandi alleati, una cerimonia solenne – svoltasi nella giornata di ieri – ha permesso di ripercorrere i momenti salienti di quella coraggiosa iniziativa e ricordare chi cadde vittima dell’odio e della barbarie nazifasciste. Ad officiare la cerimonia il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani insieme a rappresentanti del mondo delle istituzioni cittadine e regionali. Tra i partecipanti anche il presidente della Comunità ebraica di Firenze Sara Cividalli. 

qui firenze
In festa con il Talmud Torah
E che l’estate abbia inizio! Il giardino della sinagoga di Firenze era pieno di bambini e ragazzi sorridenti e felici di trascorrere qualche ora in una domenica di inizio estate con i compagni di un anno di studi al Talmud Torah.
Leggi

Qui Firenze
A confronto sul Talmud
A Firenze, tradizionale festa al termine della attività del Beit Midrash prima delle vacanze estive. Una lezione di Torà la’Am ha concluso il ciclo di questo anno, Sono state poi presentate le relazioni conclusive degli altri corsi. A intervenire, tra gli altri il presidente della Comunità Sara Cividalli.
Leggi

pilpul
 Oltremare - London Ministor
Chi ha costruito il “London Ministor” aveva un progetto molto chiaro. Voleva compattare in un unico fabbricato un palazzo di uffici, un centro commerciale con supermercato e ristorantini, e uno spazio per teatro, cinema e sala concerti. Una specie di isola completamente autosufficiente, che se non fosse in pieno centro a Tel Aviv avrebbe molto senso. Invece è immerso nel traffico di Shaul Hamelech e Ivn Gvirol, e nessuno ne comprende la pienezza di significati, sociologici se non architettonici. Perché per brutto, è brutto. D’altra parte non c’è molto di bello che sia stato costruito come lui nel 1972 e stia ancora in piedi.

Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi


Tea for two - The wolf of Milan
Oramai ho perso le speranze nei miei confronti. Nonostante la serietà del mio impegno, proprio non riesco a essere una emancipata giovane donna che vive da sola. Il primo fatidico mese di casa tutta mia (+ coinquilina) è abbondantemente passato ed ancora non ho acquistato una pentola o qualcosa di assimilabile ad essa. Onde evitare cibi non kosher, mi attengo al consumo quasi esclusivo di tonno in scatola, germogli di soia e philadelphia e ancora mi chiedo come il mio stomaco possa reggere.

Rachel Silvera, studentessa
Leggi




moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.