Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

30 giugno 2014 - 2 Tamuz 5774
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Spesso i ragazzi possono essere più stupiti dell'insensatezza dei conflitti rispetto agli adulti.
Un alunno oggi, dopo avermi raccontato episodi di conflitto personali mi ha detto: "Quando nel mondo regna l'odio insensato e gratuito e le persone nascondono il proprio viso di fronte al prossimo, anche D-o è costretto a nascondere il proprio volto (Ester Panim).
 
Leggi

Anna
Foa,
storica
Steven Nadler ci racconta, in un divertente articolo di ieri su Repubblica, perché la Comunità ebraica di Amsterdam ha deciso l'anno passato di non revocare lo herem lanciato sul grande filosofo nel 1656. E le motivazioni appaiono molto solide. La più solida è che lo stesso Spinoza non sarebbe stato molto interessato a rientrare nella Comunità. Il che è ben vero, se si pensa al filosofo che viveva sereno tornendo lenti e scrivendo, lontano da ogni Chiesa o Sinagoga, in mezzo ad un mondo in cui l'appartenenza religiosa era fondamentale e costitutiva. Poi, perché la scomunica riguardava un Baruch Spinoza vivo e non un Baruch Spinoza morto.
 
Leggi

TORINO - Benedetto Musolino, patriota e rivoluzionario calabrese, può essere definito un “precursore del sionismo”. Scrisse infatti nel 1851, durante il suo esilio negli Stati Sardi, un lungo trattato intitolato  Gerusalemme ed il Popolo Ebreo. Del suo progetto e delle sue intuizioni parleranno al Circolo dei Lettori questa sera il sindaco di Torino Piero Fassino, Fabio Levi (Università di Toirno) e David Meghnagi (Università Roma Tre), autore dell'introduzione della recente ristampa del lavoro di Musolino (Libriliberi ed., Firenze 2014).
 
Ucei-Fondazione Cantoni
Borse di studio per Israele
Anche per l’anno accademico 2014-2015 l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Fondazione Raffaele Cantoni tornano a offrire borse di studio per ragazzi italiani che intendono sostenere un progetto di formazione nello Stato di Israele.
 
Leggi

Rav Di Segni, "insieme
per rifondare la società"
“C’è una cultura che produce degrado, bisogna virare su altri modelli”. Così il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, intervistato da Marco Pasqua sul Messaggero, riflette sulle problematiche sociali e politiche che l’Italia, e non solo, deve affrontare nell’immediato futuro. Lo spunto è la denuncia di papa Bergoglio contro la corruzione e i mali che affliggono la società. “Abbiamo dei valori fondanti che condividiamo – afferma rav Di Segni, rispondendo alla domanda sulla possibilità di avviare un cammino comune tra ebrei e cattolici per modificare il degrado sociale ed economico, che porta a conseguenze tragiche come lo scandalo della prostituzione minorile esploso a Roma qualche mese fa – la dignità della persona, il rifiuto del corpo come oggetto, il rispetto di una crescita sana e la convinzione che tutti dobbiamo impegnarci per guadagnare da vivere. Condividiamo lo stesso allarme del Papa e che possiamo lavorare insieme”. Proprio Bergoglio potrebbe presto visitare la sinagoga della Capitale, come conferma lo stesso rav Di Segni: “stiamo lavorando affinché questa visita avvenga in autunno”.
“È il modo migliore per mantenere in vita la memoria di una persona, una persona speciale come Antonio Manganelli”. Queste le parole commosse del presidente del Senato Piero Grasso in occasione dell’inaugurazione in Israele, presso l’Yitzhak Rabin Park, di una foresta del Keren Kayemet – presente con i propri rappresentanti – per onorare la memoria dell’ex capo della Polizia di Stato, scomparso nella primavera del 2013 (La Stampa). Alla cerimonia ha partecipato anche la vedova Adriana Piancastelli Manganelli. In rappresentanza dell’ebraismo italiano presente il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, oltre al presidente della Comunità di Roma Riccardo Pacifici e una delegazione degli Italkim, la comunità italiana in Israele. L’iniziativa, a cui ha presenziato il capo della Polizia Alessandro Pansa, è stata promossa dall’ambasciata israeliana in Italia, rappresentata dall’ambasciatore a Roma Naor Gilon.
Le milizie estremiste dello Stato Islamico preoccupano profondamente Israele. Su La Stampa Maurizio Molinari analizza l’avanzata in Iraq del movimento jihadista capeggiato da Abu Bakr al Baghdadi, il cui desiderio è la creazione di un Califfato islamico che comprenda anche la Siria. E Israele, afferma Molinari, si prepara a sostenerne l’impatto: “da qui l’annuncio di Netanyahu della costruzione di una ‘barriera anti-islamici da Eilat al Golan’ – scrive il giornalista sul quotidiano torinese – Facendo intendere la debolezza della Giordania. Sono le doglie di un nuovo Medio Oriente, che si sommano a quanto avviene a Gaza dove i continui razzi di Hamas spingono Israele a mettere in preallarme le truppe con il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, che avverte: ‘Potremmo rioccupare tutta la Striscia’”.
Musica, balli, spettacoli teatrali. La Comunità ebraica di Bologna scende in strada e si racconta attraverso Bolonià, un’occasione per “avvicinare la comunità ebraica alla città con i commercianti delle vie coinvolte che si sono resi protagonisti di aperture straordinarie e con vetrine allestite con oggetti che richiamavano appunto la tradizione ebraica”(Il Resto del Carlino).
 
Leggi

 
  davar
#Eyalgiladnaftali
Roma attende le tre madri
Nei giorni scorsi gli ebrei romani, così come tutti gli ebrei italiani, si sono uniti per abbracciare le famiglie di Eyal, Gilad e Naftali, i tre ragazzi rapiti dai terroristi palestinesi lo scorso 12 giugno. A loro sono rivolte le preghiere del mondo ebraico perché tornino sani e salvi a casa. E la Capitale attende ora di poter pregare insieme alle madri dei tre giovani, di esprimere dal vivo la propria solidarietà e vicinanza. La loro presenza è infatti prevista a Roma per il prossimo 6 luglio, con un programma non ancora definito, ma che vedrà l'abbraccio della città, dell'ebraismo romano e italiano e non solo. In particolare con un evento al Tempio Maggiore della Capitale, e con un incontro con le istituzioni, visto l'impegno del sindaco Ignazio Marino ad esporre le foto dei tre ragazzi in Campidoglio per chiederne a gran voce la liberazione. Una notizia che segue l'iniziativa della delegazione italiana in Israele, guidata dal presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, per portare solidarietà alle famiglie di Eyal, Gilad e Naftali. Nella delegazione, tra gli altri, il consigliere e membro di Giunta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Jacqueline Fellus e il presidente dell’Irgun Olè Italia Vito Anav.

israele - l'omaggio ad antonio manganelli
Una foresta per dire grazie
Un amico sincero di Israele e del mondo ebraico. In molti ricordano l'impegno di Antonio Manganelli per garantire la sicurezza delle Comunità ebraiche italiane. L'ex capo della Polizia, scomparso il 20 marzo 2013, dimostrò in più di una occasione la sua vicinanza e affetto all'ebraismo, così come a Israele, paese che visitò spesso e di cui si dichiarava un estimatore. E per celebrare questo legame è stata inaugurata ieri proprio in Israele, nell’Yitzhak Rabin Park di Shaar Hagi, una foresta in suo onore e alla sua memoria. Alla cerimonia di piantumazione, realizzata dall’organizzazione Keren Kaymet LeIsrael – presente ieri con una sua rappresentanza - e promossa dall'ambasciata israeliana in Italia, ha partecipato la vedova Adriana Piancastelli Manganelli. La vicinanza di Manganelli agli ebrei italiani, il suo ruolo fondamentale nella messa in sicurezza delle istituzioni ebraiche e nella costruzione di rapporti solidi e duraturi nel tempo tra Comunità e forze dell'ordine, il suo affetto nei confronti di Israele sono stati ricordati dal presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna, presente all'iniziativa assieme al presidente della Comunità di Roma Riccardo Pacifici, l'ambasciatore di Israele Naor Gilon e una delegazione degli Italkim, la comunità italiana in Israele. “È il modo migliore per mantenere in vita la memoria di una persona, una persona speciale come Manganelli”, ha dichiarato il presidente del Senato Piero Grasso nel corso della cerimonia. In rappresentanza della Polizia era inoltre presente l'attuale capo del corpo, Alessandro Pansa.
Leggi

israele
Gaza e Iran, minacce costanti
Ancora razzi, almeno una quindicina, sparati da Gaza contro il Sud di Israele nelle prime ore della mattina.
Un edificio è stato danneggiato e diverse persone ricoverate in stato di shock, altri missili sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome o caduti in aree aperte.
Continua dunque a salire la tensione, dopo che già nel fine settimana erano stati almeno una dozzina i razzi sparati dalla Striscia governata dal gruppo terroristico di Hamas che avevano colpito lo Stato ebraico.
Ma è anche sulla questione iraniana che il primo ministro Benjamin Netanyahu invita a tenere alta la guardia, rilasciando interviste alle principali emittenti internazionali, l’americana CNN, la britannica Sky News, la tedesca ARD radio, la cinese CCTV, France 24 e il Canale 1 russo.
Leggi

qui bologna
La notte bianca di Bolanià
Le centinaia di persone che hanno approfittato ieri sera della prima “notte bianca” dell’ebraismo bolognese hanno assistito allo spettacolo di Simcha Jelinek, con il suo mondo in una valigia, hanno ballato con Raffaele Terracina, fatto la fila per una pita con i falafel, ma l’interesse principale era per la visita guidata. Quel che più ha colpito, durante Bolanià, è stato il desiderio di conoscere, visitare, apprendere. Per la prima volta la comunità si è aperta ai bolognesi, e la risposta è stata ben al di là delle aspettative. Tra i protagonisti della serata, il musicista Enrico Fink ccompagnato da Arlo Bigazzi e i Cantierranti.
Leggi

qui bologna
La festa intorno al Tempio
Il verbo lan in ebraico significa "dormire" BO LAN J-A letteralmente "in esso dorme D-o". Questa sera D-o è sveglio, perché per la prima volta negli ultimi cinquanta anni si è vista tanta partecipazione di ebrei e non, tutti in festa per le due strade intorno al tempio di Bologna.
Musica ebraica di tutti i tipi, cultura libraria, balli israeliani e visite in tempio, hanno dato a queste due vie silenziose e quiete un'aria gioiosa.

Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna
Leggi

adei - premio della pergola
Il giallo conquista la giuria
È “Un caso di scomparsa” di Dror A. Mishani (Giuntina) ad aggiudicarsi la XIV edizione del Premio Letterario Adelina Della Pergola dell’Associazione donne ebree d’Italia, affiliata alla Women International Zionist Organization. L’appuntamento con la cerimonia di Premiazione per la XIV edizione è per il 29 ottobre 2014 a Parma presso il Salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina, in un evento organizzato in collaborazione con la Comunità ebraica della città.
Leggi

qui trieste
Erev Laila, serate in musica
Una serie di concerti dedicati alla musica e alla cultura ebraica. E’ la rassegna Erev Laila organizzata dalla Comunità ebraica di Trieste e dal suo Museo Carlo e Vera Wagner in collaborazione con l’Associazione Musica Libera e il Festival Viktor Ullmann.
Quattro appuntamenti nel corso della prima metà di luglio sulla Terrazza del Museo porteranno il pubblico a godersi note e suggestioni di origine diversa.
Leggi

pilpul
 Oltremare - Fuoco
Che piovano missili o che tiri solo vento, che qualcuno spenga male il barbecue o che un piromane butti fiammiferi in punti strategici di boschi arsi dal sole, il risultato in queste settimane è uno solo: fuoco.

Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi

In cornice - Klimt
La mostra “Klimt alle origini di un mito” che è rimasta per qualche mese esposta al Palazzo Reale di Milano, racconta anche di alcune donne ebree della Vienna di inizio Novecento. Da un lato, Klimt si innamorava spesso, tanto che pare abbia lasciato alla sua morte ben 14 figli illegittimi, dall’altro viveva nell’ambiente dei salotti mondani viennesi dominati da abbienti donne ebree, di cui alcune furono sue amanti.

Daniele Liberanome, critico d'arte
Leggi

Tea for two - L'incontro
Ultimamente ho deciso di essere una Yes Girl, suvvia non pensate sempre male. Ho semplicemente maturato l'idea di: fare, andare, vedere (tipo l'amichetta di Nanni Moretti in Ecce Bombo). Ovviamente la cosa mi ha portato a conoscere sconosciuti lungo il Naviglio, a spendere buona parte del mio stipendio in aperitivi, a farmi confezionare una gonna dalla mia adorata dirimpettaia di scrivania.

Rachel Silvera, studentessa
Leggi




moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.