30 giugno 2014 - 2 Tamuz 5774 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini,
Daniele Liberanome e Rachel Silvera.
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PM of Israel @IsraeliPM 29 Giu
PM Netanyahu in interviews with media outlets from each of the P5+1 countries: "No to a Deal of Surrender with Iran".
IDF @IDFSpokesperson
30 Giu
BREAKING: Code Red sirens heard across S. Israel as civilians in
the south prepared to begin their morning. 8 #Gaza rockets hit Israel
IDF @IDFSpokesperson
29 Giu
Advanced aerial drones are guiding the relentless search for terrorists who kidnapped #EyalGiladNaftali
http://goo.gl/248ab1
Maurizio Molinari @Maumol 29 Giu
#Israele, @Netanyahu "dobbiamo sostenere le aspirazioni del #Kurdistan all'indipendenza"
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Rav Di Segni: "lavorare insieme
per rifondare la nostra società"
“C'è una cultura che produce degrado, bisogna virare su altri modelli”. Così il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni,
intervistato da Marco Pasqua sul Messaggero, riflette sulle
problematiche sociali e politiche che l'Italia, e non solo, deve
affrontare nell'immediato futuro. Lo spunto è la denuncia di papa
Bergoglio contro la corruzione e i mali che affliggono la società.
“Abbiamo dei valori fondanti che condividiamo – afferma rav Di Segni,
rispondendo alla domanda sulla possibilità di avviare un cammino comune
tra ebrei e cattolici per modificare il degrado sociale ed economico,
che porta a conseguenze tragiche come lo scandalo della prostituzione
minorile esploso a Roma qualche mese fa - la dignità della persona, il
rifiuto del corpo come oggetto, il rispetto di una crescita sana e la
convinzione che tutti dobbiamo impegnarci per guadagnare da vivere.
Condividiamo lo stesso allarme del Papa e che possiamo lavorare
insieme”. Proprio Bergoglio potrebbe presto visitare la sinagoga della
Capitale, come conferma lo stesso rav Di Segni: “stiamo lavorando
affinché questa visita avvenga in autunno”.
“È il modo migliore per mantenere in vita la memoria di una persona, una persona speciale come Antonio Manganelli”.
Queste le parole commosse del presidente del Senato Piero Grasso in
occasione dell'inaugurazione in Israele, presso l'Yitzhak Rabin Park,
di una foresta del Keren Kayemet – presente con i propri rappresentanti
- per onorare la memoria dell'ex capo della Polizia di Stato, scomparso
nella primavera del 2013 (La Stampa). Alla cerimonia ha partecipato
anche la vedova Adriana Piancastelli Manganelli. In rappresentanza
dell'ebraismo italiano presente il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, oltre al presidente della
Comunità di Roma Riccardo Pacifici e una delegazione degli Italkim, la
comunità italiana in Israele. L'iniziativa, a cui ha presenziato il
capo della Polizia Alessandro Pansa, è stata promossa dall'ambasciata
israeliana in Italia, rappresentata dall'ambasciatore a Roma Naor
Gilon.
Le milizie estremiste dello Stato Islamico preoccupano profondamente
Israele. Su La Stampa Maurizio Molinari analizza l'avanzata in Iraq del
movimento jihadista capeggiato da Abu Bakr al Baghdadi, il cui
desiderio è la creazione di un Califfato islamico
che comprenda anche la Siria. E Israele, afferma Molinari, si prepara a
sostenerne l'impatto: “da qui l'annuncio di Netanyahu della costruzione
di una 'barriera anti-islamici da Eilat al Golan' – scrive il
giornalista sul quotidiano torinese - Facendo intendere la debolezza
della Giordania. Sono le doglie di un nuovo Medio Oriente, che si
sommano a quanto avviene a Gaza dove i continui razzi di Hamas spingono
Israele a mettere in preallarme le truppe con il ministro degli Esteri,
Avigdor Lieberman, che avverte: 'Potremmo rioccupare tutta la
Striscia'”.
Musica, balli, spettacoli teatrali. La Comunità ebraica di Bologna scende in strada e si racconta attraverso Bolonià,
un'occasione per “avvicinare la comunità ebraica alla città con i
commercianti delle vie coinvolte che si sono resi protagonisti di
aperture straordinarie e con vetrine allestite con oggetti che
richiamavano appunto la tradizione ebraica”(Il Resto del Carlino).
“Oggi sono qui a Civitella come ministro tedesco. Non riesco a concepire ciò che poté fare il popolo tedesco qui. Sono tedesco. Mi vergogno
profondamente, sono sconvolto. Mi inchino dinanzi ai morti”. Le parole,
riportate dal Corriere della Sera, del ministro degli Esteri tedesco
Frank-Walter Steinmeier a Civitella Val di Chiana (Arezzo) per i 70
anni dell'eccidio nazista del 29 giugno 1944..
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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