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31 luglio 2014 - 4 Av 5774
alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Elia Richetti e di Sergio Della Pergola. Nella sezione pilpul una riflessione di Stefano Jesurum e Daniel Funaro.
 
IDF @IDFSpokesperson
31 lug
In the past three weeks, Hamas has fired over 2825 rockets at Israeli civilians.



 
 
 
 
Per Israele impegno contro l'odio
“Se Israele non avesse un sistema antimissile chiamato Iron Dome staremmo parlando con toni e stati d'animo molto diversi da quelli che stiamo adottando oggi. Mai come questa volta è stato chiaro che Israele ha subito un attacco premeditato da Hamas nel territorio israeliano. Stiamo parlando di centinaia di ordigni, in parte missili, in parte razzi che sono stati lanciati da Gaza per tutti i mesi che hanno preceduto questa deriva totale delle ultime tre settimane” spiega il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, intervistato dal Garantista. Il ruolo della comunità internazionale, gli ultimi episodi antisemitismo, le prospettive di pace al centro del colloquio.

“Sono tempi difficili, attraversati da molte insidie e ostacoli. Esporsi personalmente e denunciare la minaccia oscurantista del fondamentalismo deve essere l'impegno di tutte le persone di buona volontà affinché la pace e la fratellanza prevalgano sull'odio, la violenza e la discriminazione” ha sottolineato Gattegna nel suo messaggio di adesione alla veglia di solidarietà verso Israele e verso i cristiani perseguitati organizzata dal direttore del Foglio Giuliano Ferrara.
“Le ragioni di Israele contro il terrorismo sono le ragioni di tutti i cittadini, in Israele e nel mondo, che continuano a credere nel progresso, nella democrazia e nella convivenza fra culture e religioni diverse” sottolinea nell’intervento sul Foglio il coordinatore dipartimenti Informazione e Cultura dell’UCEI Guido Vitale.
E "Gaza e le persecuzioni dei cristiani. Uno sguardo malato di ipocrisia" si intitola un editoriale di Pierluigi Battista sul Corriere in cui viene messa in luce l'incapacità dell'Unione Europa di porsi come interlocutore autorevole e punto di riferimento in politica estera e in particolare rispetto all'altra sponda del Mediterraneo. Della situazione in Iraq e dei cristiani costretti a fuggire da Mosul parla Furio Colombo sul Fatto Quotidiano.

La giornata di ieri è stata segnata da combattimenti che hanno coinvolto una scuola delle Nazioni Unite a Gaza. A riferire l’accaduto, che ha provocato diverse vittime, Maurizio Molinari sulla Stampa. Il portavoce di Tsahal ha spiegato che l’esercito ha risposto all’attacco contro i propri soldati, colpi di mortaio sparati a meno di 200 metri dall’istituto, ricordando come per la terza volta siano stati rinvenuti razzi in un’altra scuola Onu (e razzi hanno continuano a essere sparati contro le città dello Stato ebraico).
Altri tre soldati israeliani hanno perso la vita in una trappola esplosiva piazzata in un edificio a Khan Yunis dove cercavano l’ingresso di un tunnel (l’edificio ospitava tra l’altro un ambulatorio Onu, ha comunicato Tsahal).
Il Giornale pubblica la testimonianza di una studentessa italiana a Tel Aviv.

A Roma nuove scritte antisemite. Il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici e l'ambasciatore d'Israele Naor Gilon sono andati a portare la propria solidarietà ad alcuni dei negozio imbrattati da parole di odio, mentre a incontrare i vertici comunitari è stato il capo della Polizia Alessandro Pansa (Repubblica).
L'impegno a contrastare l'antisemitismo è stato preso anche nel vertice tra i responsabili delle politiche europee di Italia, Francia e Germania (Stampa).

Repubblica racconta di un possibile avvicendamento all'incarico di Commissario per la spending review: al posto di Carlo Cottarelli il premier Matteo Renzi potrebbe scegliere il deputato Yoram Gutgeld, al momento consigliere economico a Palazzo Chigi.

A Milano al via una sperimentazione per introdurre alle elementari la materia di storia delle religioni (Repubblica Milano), che coinvolga esperti di ebraismo e Islam da affiancare agli insegnanti di religione o di storia.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
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