10 settembre 2014 - 15 Elul 5774 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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PM of Israel
@IsraeliPM 9 set The most important thing is to nip it
in the bud. Those who don’t will find Islamic terrorism that is here
today, tomorrow at their doorstep
Jonathan Sacks
@rabbisacks 9 set
If we open our hearts, we encounter God offering us unconditional love, but also caring about us enough to say, No.
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"Italia nel mirino dell'Isis"
“Siamo
pronti, ora la Comunità ebraica decida”. È il messaggio che il Corriere
Roma (Alessandro Capponi) attribuisce al sindaco Ignazio Marino a
proposito delle scelte che saranno adottate sul futuro del Museo
della Shoah. Afferma Marino: “L’ho detto anche abbastanza sottovoce:
c’è un progetto, io personalmente rimango fermo a ciò che conosco,
ovvero il progetto (di Villa Torlonia, ndr) discusso dall’assemblea dei
soci fondatori. Se la Comunità ebraica, come mi sembra di leggere dai
giornali, ha delle proposte diverse, la sede è sempre l’assemblea dei
soci e io sono a disposizione”. Dice ancora il primo cittadino: “Io
purtroppo sono fatto così, lavoro sui documenti esistenti non sulle
voci. Se esiste una diversità di vedute che ha una sostanza razionale è
evidente che se ne debba discutere. Al momento non ho documentazioni o
indicazioni ufficiali se non voci che alcuni all’interno della comunità
ebraica hanno pensieri diversi”. Domani sera il Consiglio della
Comunità si rinunirà per affrontare il tema.
Vigilanza massima, anche l’Italia e Roma nel mirino dell’Isis. Lo
scrive il ministro dell’Interno Angelino Alfano in una informativa alla
Camera sul terrorismo di matrice religiosa: “Resta alta la guardia – si
legge – verso i centri di aggregazione religiosa: 514 associazioni e
396 luoghi di culto, tra cui le quattro moschee di Roma, Milano, Colle
Val D’Elsa e Ravenna”. A Trieste, intanto, sono scattati controlli su
petroliere e cargo in arrivo al porto (Alberto Custodero, Repubblica).
“Non possiamo far finta di niente sul tema gravissimo degli attacchi ai
cristiani che in molte parti del mondo sta diventando drammatico”. Lo
ha dichiarato il ministro degli Esteri Federica Mogherini nel corso di
un’audizione in Parlamento. Tra le notizie di cronaca più sanguinose
l’uccisione delle tre missionarie in Burundi. Un episodio che, a detta
di uno dei sacerdoti della parrocchia dove è avvenuta la strage,
sarebbe avvenuto “per motivi religiosi” (Riccardo Bruno, Corriere della
Sera).
Preoccupa, sempre in orbita fondamentalismo, il fenomeno delle
'jihadtruppen': ronde islamiche che, nella città di Wuppertal, hanno
cercato di vigilare sulla “purezza” di determinati quartieri. “Non
tollereremo la Sharia sul suolo tedesco”, ha annunciato il ministro
degli Interni tedesco (Daniel Mosseri, Libero).
In vista della Giornata Europea della Cultura Ebraica in programma
domenica 14 settembre Anna Foa si sofferma, su Avvenire, sul filo
conduttore della manifestazione: il ruolo della donna nell’ebraismo.
Scrive la storica: “Sono storie diverse nel tempo e nello spazio quelle
delle donne ebree: tenute lontane dalla sfera religiosa pubblica e che,
ancora oggi, almeno nell’ebraismo ortodosso, non hanno accesso al
rabbinato; centrali nella vita familiare, dove sono al cuore di una
religiosità fatta di riti e tradizioni domestiche; in grado nel passato
di leggere e scrivere più forse di quanto non lo fossero le donne
cristiane; munite talvolta di ampi spazi di autonomia lavorativa ed
economica; mai sottoposte all’obbligo di coprirsi il volto, come le
donne musulmane”.
Sulla prima pagina del dorso milanese del Corriere Sergio Harari presenta invece la seconda edizione del festival Jewish and the City, dedicata quest'anno alla festività di Pesach e e al tema della libertà. "Pesach - riflette Harari -
è forse la festività più importante e sentita, più carica di tradizione
della religiosità israelitica. Pesach è il racconto della liberazione
dalla schiavitù dell'Egitto, quell'Esodo di ieri, oggi, domani che,
come ha scritto Rav Roberto della Rocca, direttore scientifico di
'Jewish and the City', rappresenta la base di riferimento sulla quale
il popolo ebraico e il singolo uomo misurano continuamente la loro
identità".
Significativa, su Repubblica, l’intervista di Antonio Monda allo
scrittore inglese Martin Amis. Argomento del colloquio l’uscita del suo
ultimo libro, The zone of interest, che il Sunday Times ha definito
“eccezionalmente coraggioso”. Il libro, che uscirà in Italia
nell’autunno del 2015 per Einaudi, “sconcerta per l’ambientazione, il
punto di vista e il tema: una riflessione sul desiderio amoroso
all’interno di un campo di concentramento”.
Adam Smulevich
twitter @asmulevichmoked
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