Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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La
fornace nella quale viene gettato Abramo è la stessa - secondo il
Netziv - nella quale vengono cotti i mattoni con cui viene costruita la
torre di Babele. Abramo uscirà indenne, grazie alla sua fede in Dio,
dalla fornace. Della torre, simbolo della superbia umana negatrice di
Dio, resteranno solo rovine.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Pensando
agli avvenimenti che in questi giorni coinvolgono la mia comunità, in
cui dimettersi sembra l’unica soluzione possibile, mi ha dato da
riflettere ieri, la lettura dell’episodio della torre di Babele.
Capisco lo sconforto, forse anche l’ira. Prima, però, sta la
responsabilità e questa, talvolta, include fare un passo indietro,
senza venir meno al proprio impegno.
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TORINO
- A cinquant’anni dalla scomparsa di Jules Isaac, storico francese e
figura fondamentale nel percorso del dialogo ebraico-cristiano, il
Gruppo di Studi Ebraici assieme alla Comunità ebraica di Torino e
all'Amicizia ebraico-cristiana organizza oggi un seminario in sua
memoria. Alle 15.00 si tiene infatti la conferenza della storica Anna
Foa, “Jules Isaac dalla storia al dialogo”. A seguire, una tavola
rotonda con rav Ariel Di Porto, padre Matteo Ferrari (O.S.B.
Camaldoli) e il pastore Paolo Ribet. Intervento in
video-conferenza di rav Riccardo Di Segni.
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Un archivio per rav Toaff
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Documenti,
carte, libri, fotografie per ricostruire la vita di uno dei
protagonisti del Novecento: rav Elio Toaff, rabbino capo emerito di
Roma. Presto infatti nascerà, come racconta sul Messaggero Francesca
Nunberg, un archivio pubblico dedicato proprio a rav Toaff. Un progetto
che verrà presentato domani nel corso di una serata organizzata al
Maxxi di Roma, nel corso della quale saranno messe all'asta 35 opere
donate da privati e da grandi artisti con l'obiettivo di finanziare tre
progetti: la creazione dell'Archivio, la ristrutturazione degli asili
ebraici dedicati allo stesso Toaff e il progetto di sostegno di una
scuola in Pakistan assieme alla Comunità di Sant'Egidio. “L'archivio,
che aprirà nel 2016 - spiega il presidente della Fondazione Elio Toaff
Ermanno Tedeschi - conterrà un patrimonio inestimabile dal punto di
vista culturale e religioso, che racconterà non solo la storia del suo
mandato e dei 50 anni di rabbinato a Roma, ma sarà anche un libro di
storia, sull'evoluzione dei tempi e dei costumi”. L'archivio potrebbe
trovare posto in alcuni locali inutilizzati degli asili ebraici di
Roma.
Il Giornale, nelle sue pagine milanesi, torna sulle delicate vicende
della Comunità ebraica di Milano e sulle dimissioni della lista
Welcomunity e del presidente Walker Meghnagi.
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QUI TEL AVIV
Israele, il mercato e il mondo
Start-up,
mercato immobiliare, settore medico-farmaceutico, energia. Cosa
significa nel 2014 investire in Israele? E come si posiziona lo Stato
ebraico rispetto agli altri attori del mercato globale, dalla vivace
Cina (almeno in termini economici) ai paesi europei, con economie più
spente ma con partnership di lungo corso? Per discutere di questi temi
lunedì 27 ottobre centinaia di professionisti, imprenditori,
ricercatori, politici si ritroveranno a Tel Aviv per Go4Israel, la
business conference organizzata da Cukierman Investment House e
Catalyst Fund. Tra i focus dell’edizione 2014 proprio la Cina, un
partner commerciale sempre più importante per Israele, come ha
sottolineato anche Roger Cukierman (nell'immagine). “La conferenza
vuole riflettere il ruolo di Israele nel fare da ponte tra le economie
d’oriente e d’occidente. Israele è sempre stato un centro capace di
attrarre investitori e imprenditori da tutto il mondo. Con la presenza
cinese in costante crescita nel panorama economico del paese, possiamo
favorire le relazioni globali tra i vari attori. Per la prima volta
quest’anno abbiamo in programma una sessione dedicata alla Cina, oltre
al consueto focus su tecnologia e scienza”.
Ricco l’elenco degli ospiti, che include i ministri israeliani Yair
Shamir (Agricoltura) e Yuval Steinitz (Intelligence), il vicepresidente
di Google e responsabile per l’area Sud Europa, Mediterraneo e Africa
Carlo D’Asaro Biondo, il vicepresidente della Delegazione per i
rapporti con Israele del Parlamento Europeo Bastiaan Belder, il
presidente del Congresso ebraico mondiale Ron Lauder. La sessione di
chiusura della conferenza sarà infatti dedicata a “L’immagine di
Israele nel mondo”.
Rossella Tercatin
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Dopo l'appello dell'anpi
"Fermiamo l'adunata neonazista"
Il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:
"Violenti, estremisti e razzisti non possono trovare spazio in questo
paese. Per questo ritengo doveroso dare seguito all'appello dell'Anpi
di fermare il raduno neonazista previsto per il prossimo primo novembre
a Gaggiano.
Bloccare questa pericolosa manifestazione sarà una dimostrazione
dell'impegno di tutti, cittadini e istituzioni, per arginare chi semina
odio e violenza".
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Pensare il radicalismo islamico/6 |
Il
nesso tra purificazione e combattimento è una delle radici più
importanti della dottrina del radicalismo islamista. Che è, come già si
è avuto modo di notare, dottrina di mobilitazione, di militanza, di
partecipazione e, quindi, di sacrificio, qualora ciò occorra. La
morigeratezza nei costumi imposta alla collettività civile, la coazione
alla «modestia», se viene presentata come vincolo obbligato in
ottemperanza alla volontà di Allah risponde, nei fatti,
all'affermazione della supremazia civile e culturale del movimento
politico. Il controllo del corpo (altrui) è l’indice della
costruzione di una egemonia sulla vita quotidiana non solo di chi è
parte attiva ai combattimenti ma anche e soprattutto di chi ne è
subalterno, vivendo i tempi del fondamentalismo al potere non come il
prodotto della propria scelta bensì come il risultato dell’evoluzione
di forze collettive che esulano dalla sua capacità di incidere sul
corso degli eventi.
Claudio Vercelli
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Nugae
- La realtà veste Chanel |
Persino
il mercato di Gerusalemme sembra ordinato quand'è in bianco e nero. Non
è che sia un giudizio da veri intenditori chiaramente, però è questa la
sensazione che rendono gli scatti del fotografo newyorchese Paul
Margolis. Anzi bisognerebbe specificare, in bianco e nero e nemmeno
troppo definiti, perché sono stati eseguiti con una macchina
fotografica piuttosto datata e ovviamente con i rullini. Decisamente
vecchio stile, o meglio vecchio e basta. Perché questo genere così
vintage adesso va pure un po' troppo di moda, ma almeno lui lo fa sul
serio, senza effetti rovinanti e scolorenti del cellulare. Troppo
facile così. Margolis, che di professione fa il fotografo normale con
una macchina digitale, per arte è andato in giro per Israele con il suo
gioiello d'antiquariato fotografico, tra Gerusalemme, Haifa, Tel Aviv e
Beersheva, immortalando scenette di vita quotidiana con adorabile
spirito ellenistico.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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