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24 diembre 2014 - 2 Tevet 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“… Vide i carri che Yosèf aveva mandato per trasportarlo e lo spirito di Yakòv rivisse…” (Bereshìt 45, 27). I Maestri si domandano per quale motivo Yakòv nel momento in cui i suoi figli gli rivelano che Yosèf è ancora vivo non pone loro alcuna domanda su come si fossero effettivamente svolti i fatti da loro raccontati sulla (presunta) morte di Yosèf. I Maestri vedono nei carri inviati da Yosef un messaggio nascosto a suo padre. Secondo il Midrash l’ultima cosa che Yosèf aveva studiato con suo padre Yakòv, erano le regole concernenti  l’“Eglà ‘Arufà – la vitella scannata” (Devarìm 21, 1).
 
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David
Assael,
ricercatore
Squilibrati psichici che si lanciano sulla folla alla guida di furgoni ad alta velocità urlando Allah è grande, estremisti post-fascisti che progettano attentati di ogni tipo, rispolverando il linguaggio dei vecchi camerati abbagliati dalla luce del duce; gruppi sinistroidi che fanno saltare rotaie, bloccando la circolazione ferroviaria. Sono solo alcuni degli inquietanti fatti della cronaca settimanale.
 
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L'operazione Aquila Nera ferma Avanguardia ordinovista
Azioni violente e odio razziale. Sul Corriere del Veneto compaiono ulteriori dettagli sugli arrestati dell’inchiesta “Aquila nera”: Romano Garganella, giudice preliminare de L'Aquila che ha autorizzato 11 arresti in carcere e tre a domicilio per un plotone di 44 indagati da nord a sud, parla di “classica strategia della tensione”. Un gruppo eversivo strutturato su due livelli composto da un primo circolo più ampio di simpatizzanti, raccolti principalmente su Facebook e attorno ai post di indottrinamento di Manni, e da un gruppo ristretto di collaboratori. Progettavano “azioni violente e attentati” con le armi che sarebbero dovute arrivare dai Balcani e coltivavano “odio razziale senza freni e vergogne”.

Ordine vecchio. Il novantareenne Rutilio Sermonti, indicato come ideologo del gruppo che progettava di rifondare il partito neofascista Ordine Nuovo (il movimento si chiamava Avanguardia ordinovista, “Ordine vecchio” è il titolo di ieri de il manifesto), è pittore e scrittore, e fratello dello scienziato Giuseppe e del dantista Vittorio. Con le sue teorie rivoluzionarie e i suoi ricordi avrebbe ispirato il progetto terroristico della banda ordinovista, ma descrive Stefano Manni (guida del gruppo) come un millantatore e un chiacchierone. Impressionano però i suoi ricordi e la sua posizione attuale, in cui non compare “neppure un dubbio sul fatto di essersi schierato coi nazisti. Anzi, mostra con orgoglio la croce di ferro della Wehrmacht appesa al muro, vicino a un manifesto di Julius Evola e a una foto in bianco e nero di Pio Filippani-Ronconi (‘Mio grande amico’) con l'uniforme delle Waffen-SS.” (Corriere della Sera)

Non solo teoria. La nuova eversione nera probabilmente aveva già colpito: i carabinieri del Ros stanno indagando sull’attacco avvenuto nel 2012 al tribunale di Chieti, una tragedia per fortuna solo sfiorata visto che due delle tre bombole di gas collegate all'ordigno non sono esplose. E sarebbero opera della banda anche altri quattro attentati incendiari avvenuti in quel periodo tra Pescara e Chieti. (Repubblica)

E facebook non collabora. Come funziona l'organizzazione del terrorismo (e dell'Antiterrorismo) nell'era di Facebook? “Non è un caso che gran parte dell'inchiesta sia stata realizzata attraverso intercettazioni nei pc con l'introduzione di uno "sniffer" che captava chat private (...) E non è un caso che il Ros dei carabinieri si sia imbattuto nel rifiuto di Facebook a collaborare alle indagini quando, nel tentativo di identificare un uomo al quale l'organizzazione intendeva chiedere soldi per raggiungere i propri scopi, la società di Zuckerberg s'è rifiutata di concedere la ‘rogatoria internazionale’ al fine di ‘identificare la persona che ha generato il profilo’". (Il Fatto quotidiano)

Bufera in Comunità, a Milano. Arriva sulle pagine milanesi del Corriere della Sera la crisi della Comunità ebraica, che entro marzo dovrà tornare alle urne. Il Consiglio della comunità è caduto lunedì sera in seguito alle dimissioni di metà dei consiglieri, arrivate dopo che già a ottobre avevano lasciato il presidente, Walker Meghnagi e l’assessore alle finanze Raffaele Besso. L’autore dell’articolo scrive che “Agli spettatori dell'ultima assemblea è apparso chiaro come la richiesta di tanti di cercare una riconciliazione per proseguire con il governissimo avviato da Meghnagi stridesse con malumori irrisolti, dopo il ribaltone di un anno fa che ha portato il “partito” del presidente, eletto il 12 giugno 2012, dalla maggioranza all'opposizione. Suo resta il merito di aver scoperto l'ammanco di bilancio (quasi 9 milioni di euro) prodotto da un segretario amministrativo infedele.”

In Francia torna Vigipirate. Il sistema di sicurezza antiterrorismo messo in atto dalla Francia in occasione della prima Guerra del Golfo è oggi in stato di “vigilanza rafforzata”, con l’aggiunta di alcune centinaia di  militari al contingente di 780 soldati che durante le feste pattugliano i luoghi più affollati del Paese. Gli attacchi hanno fatto un morto e 27 feriti in tre giorni, e torna in mente il video dei tre jihadisti francesi dello Stato islamico, che a fine novembre esortavano i connazionali musulmani a colpire “gli infedeli” in patria.
 
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  davar
israele
Da Gaza una nuova aggressione
Da Gaza si continua a violare la tregua siglata con Israele dopo il conflitto estivo. L'ultimo attacco, questa mattina: cecchini palestinesi hanno aperto il fuoco contro una pattuglia israeliana ferendo gravemente un soldato e innescando la reazione di Tsahal. L'aggressione ha avuto luogo sul confine sud con la Striscia di Gaza, nella zona di Kisufim, dove una squadra del battaglione di ricognizione beduino si trovava in perlustrazione. Il soldato è stato ferito al petto e portato d'urgenza in ospedale, le sue condizioni sono gravi. Ai colpi provenienti da Gaza ha risposto immediatamente l'esercito israeliano, ingaggiando un duro conflitto a fuoco con i miliziani palestinesi. Artiglieria e aviazione hanno colpito alcuni bersagli nella Striscia e negli scontri è stato ucciso Tayassir Smeiri, membro delle Brigate Al-Qassam, braccio armato del movimento di Hamas. “Questo attacco, il secondo di questa settimana, - ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano Peter Lerner, facendo riferimento al missile lanciato dalla Striscia venerdì scorso contro il Sud di Israele – costituisce una violazione letale della relativa calma sul confine con Gaza e una sfacciata violazione della sovranità di Israele”. Si tratta di uno degli episodi più gravi dal cessate il fuoco siglato quattro mesi fa tra Israele e Hamas.
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Melamed - dafdaf
Il giornale ebraico dei bambini
fra attualità e nuove rubrich
e
Con Chanukkah è arrivato l’inverno, e a salutarlo ci sono i tanti pinguini di Luisa Valenti sulla copertina del numero 52 di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini. In distribuzione in questi giorni insieme al numero di gennaio di Pagine Ebraiche e di Italia Ebraica, offre ai piccoli lettori alcune rubriche fisse e molto amate, come le pagine “libri” della scrittrice Nadia Terranova, “musica, maestra!” dell’ebraista musicista e musicologa Maria Teresa Milano e le immancabili Morà Dafdafà (Nedelia Tedeschi) e Strega Comanda Color (la stessa Luisa Valenti). Ci sono però anche alcune novità, “economia-valori” e “aiuto, i mostri!” che hanno fatto capolino già lo scorso mese, altre sono in preparazione per i prossimi numeri e non manca, come ogni mese, l’attualità.

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melamed
Per Chanukkah un'app(sameach)
Con i figli, per molti genitori arriva anche la realizzazione che in Italia praticamente non esiste materiale ebraico per bambini. C’è DafDaf, certo, che da più di quattro anni offre ogni mese sedici pagine in cui l’ebraismo si intreccia ai contenuti più vari, e l’archivio che si è creato negli anni grazie al grande lavoro del Centro Pedagogico del Dipartimento Educazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ma la produzione in italiano di libri e giochi adatti ai più piccoli è davvero minima. È stato anche con questa motivazione che Shulim Vogelman ha voluto far nascere la collana Parpar, dedicata da Giuntina un po’ più di un anno fa ai piccoli lettori, e ora esiste anche AppSameach.
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Chanukkah 5775
Le luci e la forza del Meridione
È stato particolarmente evidente a Chanukkah il grande lavoro in corso da anni nel Meridione, grazie alla collaborazione fra molti, singoli e istituzioni. La Comunità ebraica di Napoli, la Carta della Judeche e l’Istituto Internazionale di studi ebraici che hanno sede a Catania, insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, hanno portato avanti con costanza e determinazione progetti che hanno avuto negli scorsi giorni uno sbocco festoso. L’accensione della Chanukkiah a Napoli a poca distanza dalla sede comunitaria è oramai diventata una tradizione che attira non soltanto gli iscritti: vi sono convenuti molti cittadini e diversi turisti. Trani, Sannincandro, Cosenza, e anche Catania e Palermo, tante luci accese che testimoniano come la presenza dell’ebraismo in Meridione sia ormai una realtà viva e vitale. E sempre più forte.
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qui gerusalemme
La biotecnologia è social
Esce oggi sull’edizione cartacea e sul sito del prestigioso Jerusalem Post un articolo a firma di Simone Somekh, da anni collaboratore di Pagine Ebraiche e del portale Moked.it
Somekh offre un approfondimento sul rapporto tra biotecnologia e social media made in Israel: “Forse non avete mai sentito parlare di loro, ma a Gerusalemme ci sono più di un centinaio di startup che si occupano di biotecnologie”. Una missione iniziata nel 1988 che si è sviluppata ogni anno di più, in collaborazione con ospedali e università, e che ha visto scendere in campo nuovi protagonisti come Shai Melcer, direttore esecutivo di BioJerusalem o Itzik Yarkoni della compagnia Bomah, entrambi intervistati da Somekh.
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pilpul
Ticketless - Da Kiev a Torino
La storia dei Markmann-Jontof a Torino m’è tornata alla memoria quando nei giorni scorsi ho appreso la notizia dell’improvvisa scomparsa di una cara amica degli anni universitari, Erika Hutter. Nata nel 1958, dal 1987 dirigeva la scuola di danza «Bella Hutter», fondata dalla nonna, artista curiosa e anticonformista che portò a Torino la danza libera ispirata a Isadora Duncan. Il nome di Bella Hutter è legato a una delle stagioni più felici della cultura torinese, quella del mecenatismo di Riccardo e Cesarina Gualino e all’amicizia con Felice e Daphne Casorati. Poco note sono le informazioni che riguardano gli arrivi in città di giovani artisti ebrei dalla Russia, prima e dopo il 1917. Soprattutto studenti e studentesse presso la facoltà di Medicina. Un capitolo di storia cittadina di cui poco si conosce e che non credo possa essere comparato con altre città italiane.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Berlinguer
Quest'anno, 2014, è stato segnato da numerose iniziative, di vario tipo, succedutesi, in tutta Italia, per celebrare il trentennale della scomparsa di Enrico Berlinguer. Molti libri, articoli, documentari, convegni sono stati dedicati alla figura dello statista, per il quale si sono spese universali parole di elogio e rimpianto, e alla cui memoria sono state anche intitolate diverse strade e piazze cittadine (da ultimo, nella mia città, Napoli, dove un piazzale nel cuore del Centro storico ha preso il nome, dalla settimana scorsa, di largo Enrico Berlinguer).
So bene che, nelle commemorazioni dei nomi rilevanti del passato, gioca sempre un effetto 'nostalgia', e che, per chiunque riesca a sfidare la dura legge dell'oblio, il tempo tende a nascondere o ridimensionare i difetti, e a ingigantire i meriti, cosicché i nomi illustri del passato (quando non siano passati alla storia come 'cattivi': ma sappiamo bene che, anche in questi casi, c'è sempre una tendenza alla riabilitazione, specie in Italia, il Paese della 'brava gente') ci sembrano, col passare del tempo, sempre più degni di lode
.

Francesco Lucrezi, storico
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