
Paolo Sciunnach,
insegnante
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La
Torah ci comanda di essere differenti dagli altri popoli. Nello stesso
tempo però non possiamo rimanere indifferenti alle loro esigenze morali
e necessità spirituali. La ragione per la quale siamo stati fondati
come "un popolo a parte" è finalizzata ad avere un impatto benefico
verso il prossimo, verso l'altro. L'essere diversi non deve mai essere
considerato un fine per se stessi, ma un mero mezzo per poter
trasmettere valori morali e spirituali.
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Anna
Foa,
storica
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Negli
ultimi giorni, tra le altre cose più di attualità, la stampa si è
occupata di tre importanti uomini di cultura nazisti, Heidegger, Jünger
e Brasillach. Sia pur in modi diversi: di Heidegger molto criticamente,
di Brasillach in un elogio apologetico di scarso valore storico e più
problematicamente, anche se con un intento indubbiamente rivalutativo,
di Jünger. Eppure, come cancellare la domanda sollecitata da
tanta attenzione dedicata, in breve spazio di tempo, a questa cultura?
Perchè? E perché proprio ora?
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TORINO
- Nell’ambito del ciclo in memoria di Vittorio Dan Segre z.l., questa
sera alle 21 David Meghnagi terrà presso il Circolo dei Lettori di via
Bogino 9 una conferenza su “Vecchio e nuovo antisemitismo”.
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La "Reta Nera", non solo sul web |
I
134mila che su facebook si autodefiniscono “Gruppo Fascista per la
rinascita d’Italia” e la cui linea politica è sintetizzata da una
citazione di Mussolini, non sono soli: i social network sono solo la
punta visibile di un mondo in cui i Camerati Italiani sono amici dei
Fascisti del Terzo Millennio, insieme alla Falange Nera oppure al
Socialismo Mussoliniano e molti altri. Carmine Saviano, su La
Repubblica, racconta come alla domanda su perché sia consentita la
pubblicazione di contenuti che potrebbero prefigurare l’apologia di
fascismo un portavoce di Facebook Italia risponda: “Siamo impegnati a
mantenere il giusto equilibrio tra libertà di espressione e tutela
della sicurezza e dei diritti delle persone. Non consentiamo, infatti,
la pubblicazione di contenuti violenti, che incitano all’odio o
comunque contrari agli standard della nostra community”. L’estensione
della “Rete Nera” è difficilmente misurabile – in “Web Nero”, ricerca
di Manuela Caiani e Linda Parenti pubblicata nel 2013 da Il Mulino – ne
vengono analizzati un centinaio, i principali. Ma sono molte di più le
associazioni, riviste, piccole case editrici, nuclei di skinheads che
declinano la loro ideologia in quei territori dove il disagio sociale è
assoluto. “Se ci si sposta poi sul terreno dei blog, dei forum, dei
negozi online nei quali è possibile acquistare ogni tipo di feticcio
fascista, il numero diventa vago ma sale in maniera esponenziale. Tutto
‘liquido’, naturalmente, con pagine e contenuti che appaiono e
scompaiono.”, continua l’articolo, che cita le parole di Carlo
Blengino, avvocato ed esperto di rapporto fra diritto e internet: “Ci
si trova al confine tra il libero pensiero e parole che possono
diventare armi pericolose”, ma quel confine appare spesso ampiamente
superato e lo stesso avvocato parla di comportamenti che “un domani
possono tornare a essere realmente pericolosi”.
Marketing nero. Le
parole di un gestore del luna park di Milano, mostrano come il successo
di Mussolini sia alto anche fuori dal web: tra i premi di un gioco per
bambini c’è anche una serie di magliette nere con primo piano del Duce
e scritte inequivocabili. La spiegazione? “Io tengo ciò che piace. È
questione di marketing” e pare che le magliette, disponibili in tutte
le taglie, siano molto apprezzate soprattutto dalle mamme e dalle
ragazze. Tra l’indifferenza di turisti, famiglie, adolescenti, con un
venditore di palloncini che commenta: “Se la polizia non dice niente,
che problema c’è?”. L’autoannientamento degli ebrei.
Ripreso da diversi quotidiani, il testo di Donatella Di Cesare uscito
su La Lettura ha preceduto un articolo uscito oggi sul Corriere, in cui
l’autrice spiega come “L’uscita dei Quaderni neri segna nel confronto
con il pensiero del filosofo tedesco una svolta la cui portata e i cui
esiti non possono oggi essere previsti. Tanto più che la pubblicazione
è ancora in corso”. Si tratta di testi di cui Heidegger aveva
progettato la pubblicazione, testi strettamente connessi con la sua
opera, che non sarà possibile ignorare. Nell’ultimo Quaderno pubblicato
– non ancora uscito in Italia – Heidegger vede nello sterminio un
autoannientamento degli ebrei: “Solo quando quel che è essenzialmente
‘ebraico’, in senso metafisico, lotta contro quel che è ebraico, viene
raggiunto il culmine dell’autoannientamento nella storia”, scrive.
Continua Di Cesare: “Se oggi possiamo leggere i Quaderni neri è grazie
anzitutto al lavoro editoriale di Peter Trawny e alle sue riflessioni
contenute nel volume ‘Heidegger und der Mythos der jüdischen
Weltverschwörung’ (Heidegger e il mito del complotto ebraico), che sta
per essere pubblicato nella terza edizione.” E in un recente convegno
tenutosi a Parigi è emersa l’esigenza di proseguire la discussione
critica senza cadere in preclusioni o chiusure affrettate, mentre la
filosofia tedesca è ancora profondamente segnata dalla rimozione del
nazismo e poco disposta a parlare apertamente di Auschwitz e della
“questione ebraica”. E Adinolfi, sul Messaggero, scrive che “Finora
Heidegger era stato attaccato per il suo silenzio sull’immane
genocidio: ora siamo messi di fronte alle sue parole, e non è più
possibile parlare di debolezze morali, di errori, pavidità o altro.” e
sottolinea come l’antisemitismo del filosofo di Messkirch e la sua
adesione al nazismo non possano essere considerati semplici accidenti.
Comandante Max, grazie.
È il dorso romano del Corriere a ricordare già nel titolo come Massimo
Rendina, partigiano, storico e giornalista sia stato un “Simbolo di
Libertà” e cita la dichiarazione del presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane. “Rendina ha incarnato i più alti valori
della democrazia italiana trasmettendo in ogni suo intervento il
significato più profondo delle scelte che furono intraprese per
affrancare il paese dal giogo nazifascista e riconquistare libertà e
diritti a lungo negati.” ha dichiarato Renzo Gattegna, spiegando come
la sua testimonianza e il suo incrollabile impegno a servizio della
collettività non saranno dimenticati. Anche il presidente della
Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici ha sottolineato come sia
grazie a uomini come lui che “oggi siamo italiani liberi”.
I danni del nazismo. Alexis
Tsipras nel suo discorso programmatico chiede riparazioni di guerra:
“La Grecia ha un obbligo morale davanti al nostro popolo, alla storia,
a tutti gli europei che hanno combattuto e dato la loro vita contro il
nazismo. Il nostro obbligo storico è reclamare il prestito e le
riparazioni per l’occupazione tedesca” (QN)
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qui roma - anna foa e dafdaf raccontano
Pagine di Storia per i bambini
Lo
speciale del numero 53 di DafDaf, attualmente in distribuzione, è
dedicato alla storia di un’antica casa medievale un po’ in rovina, con
un grande cortile, dove il 16 ottobre del 1943 i nazisti arrestarono
più di trenta ebrei, un terzo di coloro che vi risiedevano, cui se ne
aggiunsero altri, catturati nello stesso posto nei mesi successivi. Nel
2013 la storica Anna Foa, a lungo inquilina di quella casa ha scritto
un libro “Portico d’Ottavia 13”, pubblicato da Laterza, in cui ha
raccontato quella storia, mentre è appena uscito, per lo stesso
editore, un secondo libro dedicato ai giovani lettori. Le
illustrazioni, importanti e bellissime, sono di Matteo Berton
Portico D’Ottavia
Dietro gli oggetti familiari di tutti i giorni, come la nostra casa, ci
sono una, dieci, cento storie del passato. Abito in un vecchio palazzo
del ghetto di Roma, c’è stato un giorno terribile tra queste mura
nell’ottobre del 1943. Cos’è successo? Chi viveva qui?
Anna Foa, storica
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qui roma
Sul palco per la solidarietà
“Tira
fuori il tuo talento e donalo agli altri”. È lo slogan dell’evento
organizzato per stasera alle 20 al Teatro Orione dalla sezione romana
dell’Adei Wizo e dalla scuola dell’infanzia Elio Toaff. Sul palco
giovani artisti in erba, dai 5 ai 18 anni, che si sfideranno in un
talent show declinato secondo diverse possibilità artistiche (canto,
ballo, recitazione). Una parte del ricavato della serata – spiega
Stefania Efrati, copresidente dell’Adei Roma – sarà destinata al
sostentamento degli asili israelitici.
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In
un testo pubblicato sull'edizione quotidiana di ieri si lasciava
intendere che nel Bed & Breakfast livornese Villa Cassuto fosse
disponibile alimentazione kasher. L'Ufficio rabbinico della Comunità
ebraica di Livorno, competente per territorio, ha in seguito segnalato
di non aver mai ricevuto richieste di certificazione da parte di questo
esercizio e di non aver di conseguenza mai emesso certificazioni
relative all'alimentazione che vi viene servita. Ne prendiamo atto e
giriamo al lettore l'informazione.
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Oltremare
- Satira elettorale |
Il
lato migliore della stagione delle elezioni è la satira che propaga.
Come un masso lanciato in una pozzanghera, mentre affonda schizza
acqua, non proprio pulitissima, tutto intorno a raggio, senza fare
distinzioni. Basta accendere la televisione, e ricordarsi che in
Israele esistono solo 3 canali nazionali di notizie, e il resto è film
o serie televisive, per trovare comici che imitano i politici, si
travestono da politici, o fanno finti telegiornali per prendere in giro
i politici.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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