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30 marzo 2015 - 10 Nissan 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Le Parashot di queste settimane sono caratterizzate dai Sacrifici.
Ma perché i korbanòt (sacrifici) avvicinerebbero a D-o (“Karov”, “vicino”)? Secondo alcuni commentatori sarebbero un metodo per allontanarsi dall’idolatria e ad avvicinarsi al Creatore. Grazie ai sacrifici l’uomo prenderebbe coscienza della vanità della vita terrena e si renderebbe conto che le sole cose che contano sono le mitzvòt che ha osservato e le buone azioni che ha compiuto.
Oggi dovremmo riflettere sullo stesso concetto attraverso la Tefillah fatta con vera e profonda Kavvanah.
 
Anna
Foa,
storica
“La diversità di razza è ostacolo insuperabile alla costituzione di rapporti personali dai quali possano derivare alterazioni biologiche o psichiche alla purezza della nostra gente” (Gaetano Azzariti, presidente del Tribunale della Razza, poi collaboratore del ministro della Giustizia Togliatti, giudice costituzionale e presidente della Corte Costituzionale dal 1957).
Il suo busto marmoreo troneggia nei corridoi dela Corte Costituzionale, i cui giudici hanno recentemente deciso di lasciarlo dov’è, respingendo la richiesta di rimuoverlo fatta dall’ex vicepresidente della Corte, il giudice Paolo Maria Napolitano, nel novembre 2012. Il busto resta là, al massimo ci consentono di trarne conclusioni amare sulla continuità esistita tra apparati fascisti e apparati della Repubblica Italiana e sul fatto che il nostro Paese non ha mai nemmeno iniziato a fare i conti con il suo passato.
 
 
 
Iran, il monito di Bibi
Scade domani a Losanna il termine dei negoziati che dovrebbe portare ad una decisione fondamentale sulla corsa al nucleare dell’Iran da parte delle potenze mondiali. E se, spiega oggi la Stampa, il nucleare non è mai stato così vicino, il premier israeliano Benjamin Netanyahu non rinuncia a lanciare un altro monito per evitare che ciò accada, ribadendo con forza il pericolo che si creerebbe per lo Stato ebraico (da anni l’Iran minaccia infatti la distruzione di Israele). Sui termini dell’accordo, sussistono ancora due nodi da sciogliere: l’Iran vuole poter usare delle nuove centrifughe sedici volte più potenti del normale e vuole che le sanzioni sul nucleare cessino immediatamente; al contrario di Europa e America che vorrebbero muoversi gradualmente per poter monitorare l’operato del paese. “L’accordo che si profila – ha dichiarato ieri Netanyahu – conferma tutte le nostre paure e anche più di quelle”.
 
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Leggere per crescere
Si intitola “Leggere per crescere” il dossier di aprile - scaricabile cliccando qui - , che ogni anno Pagine Ebraiche dedica alla letteratura per bambini e ragazzi in occasione della Bologna Childen’s Book Fair, la più importante fiera sulla letteratura per l’infanzia, dove il giornale, insieme a DafDaf, sarà distribuito in tutti i padiglioni. E nel programma della BCBF compaiono diversi incontri organizzati e promossi dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: martedì 31, al Caffè degli Autori, Anna Castagnoli, Nadia Terranova, Paolo Cesari e Luisa Valenti si confronteranno sulla difficoltà di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire”, in una tavola rotonda promossa e coordinata dalla redazione di DafDaf. Nel programma “fuori salone” sono invece inseriti il laboratorio dedicato alla versione per bambini di “Portico d’Ottavia”, la suggestiva storia di un palazzo nel cuore del ghetto di Roma condotto dall’autrice, la storica Anna Foa, e con l’illustratore Matteo Berton, al Museo Ebraico della città, e la mostra su Rutu Modan, che aprirà negli stessi giorni sempre al MEB. Tra le pagine del dossier spunti per tante letture, fra grandi classici e alcune novità: dall’autobiografia di Leo Lionni “Tra i miei mondi” all’intramontabile “I ragazzi della via Pal”, raccontato da Franco Palmieri. Esistono libri per bambini anche piccoli che siano senza immagini? Ebbene sì, e la provocazione è firmata dall’americano B.J. Novak, autore di “The Book with No Pictures”, a riprova del valore della parola, fonte prima di intelligenza e di incanto. Si parla poi di Patrick Modiano, recente premio Nobel per la letteratura autore di “Caterina Certezza” illustrato da Sempé, e non mancano storie dedicate a identità e libertà, per leggere, per crescere.
 
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  davar
con dafdaf alla CHILDREN's BOOK fair
Appuntamento con Rutu Modan A Bologna cultura per il futuro
Il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche e il giornale per bambini DafDaf protagonisti alla Bologna Children’s Book Fair, la più importante fiera internazionale del settore che si apre in queste ore, con eventi e iniziative attorno ai temi della letteratura per l’infanzia.
Questo pomeriggio alle 18, al Museo ebraico, l’inaugurazione della mostra “Essere Rutu Modan” realizzata da Lucca Comics & Games in collaborazione con Comune di Bologna, DafDaf, Pagine Ebraiche e Ambasciata d’Israele. Dedicata alla celebre disegnatrice israeliana, la mostra è illustrata dal presidente della Fondazione Museo ebraico di Bologna Guido Ottolenghi, dalla direttrice Vincenza Maugeri, dall’addetto culturale dell’ambasciata Eldad Golan, dal direttore di Lucca Comics & Games Roberto Genovese e da Ada Treves, coordinatrice di DafDaf.
Domani alle 13.30, al Caffè degli Autori, moderati dalla redazione, a confrontarsi sulla sfida di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire” saranno invece Anna Castagnoli (autrice e illustratrice), Paolo Cesari (traduttore), Nadia Terranova (scrittrice) e Luisa Valenti (illustratrice).
Nel programma fuori salone è inserita un’altra iniziativa promossa da DafDaf. Mercoledì alle 10, al Museo ebraico cittadino, si parlerà infatti di “Portico d’Ottavia 13” (ed. Laterza) della storica Anna Foa, volume recentemente illustrato per l’infanzia da Matteo Berton, che insieme alla redazione del giornale ebraico dei bambini e alla responsabile della didattica del museo condurranno un laboratorio per bambini.
Nei locali della fiera, appannaggio delle molte migliaia di addetti ai lavori e giornalisti, sono intanto in distribuzione le copie degli ultimi numeri di DafDaf e Pagine Ebraiche con all’interno lo speciale dossier “Leggere per crescere”.
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con dafdaf alla children's book fair
Guardare le parole, non le figure
La storia è semplice. La copertina, rigorosamente in bianco e nero, scandisce solo cinque parole e niente di più: The Book With No Pictures. I caratteri, laccati e in rilievo fanno brillare il nero inchiostro in campo bianco. Il nome dell’autore B.J. Novak se ne sta in un angolino, in una righetta blu senza pretese. Il risvolto di copertina presenta con scarne parole Novak, Emmy Award per la sceneggiatura della celebre serie NBC The Office, scrittore, attore, regista e produttore, autore di un libro di racconti che ha incantato e trascinato il pubblico americano come One More Thing, Stories and Other Stories. Di lui, si dice infine, da qualche parte esistono alcune immagini.
Ma non in questo libro. Il titolo in effetti non mente, Il libro senza immagini non contiene nemmeno un’immagine, e questa non sarebbe in definitiva un’idea trascendentale se non si trattasse di un libro per bambini piccoli. Cercate pure a lungo, e potrete constatare che l’intera produzione editoriale della letteratura infantile non è nemmeno concepibile senza il supporto di un più o meno felice apparato iconografico. Ci sono libri, così come ci sono programmi televisivi, che attorno alla disponibilità di specifiche immagini vengono costruiti da zero. Questo sta qua per dimostrarci la scomoda idea opposta. Se vogliamo valorizzare agli occhi dei più giovani, il valore del libro e della lettura, bastano le parole, evitiamo di condire le pagine dei giovanissimi con la sovrabbondanza delle immagini. Sono le parole, molto più delle immagini, ad avere forza, a trascinare la fantasia. E la parola stampata deve riprendersi il suo spazio.


gv

Pagine Ebraiche aprile 2015
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 presentato il nuovo allestimento
Trieste, il museo cambia volto
Un nuovo allestimento per il museo ebraico “Carlo e Vera Wagner” di Trieste, svelato ieri dalla Comunità al termine di un progetto di recupero degli spazi svoltosi in due fasi.
Nel piano superiore, dedicato alla cultura ebraica e Trieste, ad essere approfondite sono le figure più significative ad aver calcato la scena, non ultimi due pilastri della letteratura novecentesca come Umberto Saba e Italo Svevo.
Nel piano inferiore, un racconto della vita degli ebrei in città attraverso testimonianze e documenti che conducono il pubblico in un viaggio attraverso i secoli, dal primo insediamento comunitario fino ai giorni nostri.
Un’attenzione particolare viene inoltre riservata agli ebrei di Fiume e del Quarnero. “Tutte le famiglie ebraiche triestine hanno qualche legame con Fiume, sono passate di là negli anni”, spiega l’assessore alla cultura della Comunità e consigliere UCEI Mauro Tabor in una intervista che appare sul numero di Italia Ebraica in distribuzione. “Noi ebrei triestini siamo come una Comunità di Fiume in esilio. Ricordarla ‐ sottolinea l’assessore – è un nostro dovere morale”.

#museumweek
Meis, la comunicazione è social
"Via twitter è tutto più semplice”. Così Sharon Reichel, responsabile della comunicazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis e curatrice della mostra “Torah Fonte di vita” (visitabile fino al 31 dicembre 2015), sintetizza il significato della #MuseumWeek, la cui seconda edizione si è conclusa domenica. Dal 23 al 29 marzo, le istituzioni culturali e i musei di tutto il mondo sono stati invitati a celebrare la cultura su Twitter con l’obiettivo finale di attirare un numero di visitatori ancora più ampio, in modo ludico e partecipativo. Alla prima edizione hanno partecipato 630 musei da tutta Europa, quest’anno quasi 3 mila da tutto il mondo.


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qui milano
Un itinerario per la Memoria
L'ex Albergo Regina, il Piccolo Teatro, il carcere di San Vittore e il Binario 21, dove sorge il Memoriale della Shoah. Quattro tappe nella dolorosa storia del Novecento italiano ripercorse ieri grazie all'evento “Passi nella Memoria di Milano”, organizzato dal movimento Bella Ciao Milano – progetto della Federazione metropolitana del Partito Democratico - e realizzato come momento di avvicinamento alle celebrazioni del 70esimo anniversario della Liberazione. Centinaia di persone hanno partecipato a questo itinerario nella memoria milanese, curato da Antonio Quatela, e a sono intervenuti, tra gli altri, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il parlamentare del Partito Democratico Emanuele Fiano e il vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach. 
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informazione - international edition
Il laboratorio dell'educazione
Tanto lo spazio dedicato a bambini e lettura nella presentazione delle iniziative del giornale dell’ebraismo italiano alla Bologna Children’s Book Fair che si svolge in questi giorni.
“Leggere per crescere” è il titolo del dossier del numero di Pagine Ebraiche di aprile attualmente in distribuzione, nonché il filo conduttore del cinquantacinquesimo appuntamento con DafDaf, che viene raccontato al pubblico nella nuova edizione di Pagine Ebraiche International.
“Ci sono libri per bambini, così come ci sono programmi televisivi, che attorno alla disponibilità di specifiche immagini vengono costruiti da zero. The Book With No Pictures di B.J Nowak dimostra la scomoda idea opposta. Se vogliamo valorizzare agli occhi dei più giovani, il senso del libro e della lettura, bastano le parole, evitiamo di condire le pagine dei giovanissimi con la sovrabbondanza delle immagini. Sono le parole, molto più delle immagini, ad avere forza, a trascinare la fantasia”, scrive il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale nella consueta rubrica It Happened Tomorrow.


Rossella Tercatin
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qui monte san savino
Ripercorrendo le antiche tracce
Monte San Savino, l’antica cittadina nei pressi di Arezzo fino al 1789 sede di una piccole ma fiorente comunità ebraica, è stata teatro di un interessante e partecipato convegno nell’occasione della presentazione del libro “La Nazione Ebrea di Monte San Savino e il suo Campaccio” (ed. Giuntina) di Mauro Perani, Jack Arbib e Renato Giulietti. L’incontro si è svolto nel settecentesco teatro Verdi, una bomboniera di velluto rosso, davanti a un bel pubblico, ed è stato moderato da Jack Arbib, che tanta energia profonde per queste iniziative di Monte San Savino di cui, pur risiedendo molti mesi in Israele, a ben ragione ha ricevuto la cittadinanza onoraria.

Lionella Viterbo
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nuova tesi alla laureA in cultura ebraica
La riscoperta di Giulio Morosini
“Via della Fede mostrata agli ebrei da Giulio Morosini veneziano. Un manuale del Seicento per predicare agli ebrei”. Questo il titolo della tesi con cui Alessandra Levi, 54 anni, romana ha conseguito oggi con il massimo dei voti (110 e lode) il Diploma Universitario Triennale in Cultura Ebraica all’interno del percorso di studi proposto dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Incentrata sulla figura di Giulio Morosini, al secolo Samuel Nachmias, ebreo veneziano che dopo essersi convertito a 37 anni al cattolicesimo, decise di stendere un manuale per persuadere gli ex correligionari a seguire il suo percorso, la tesi ha ricevuto dignità di pubblicazione.
“Uno Shulchan Arukh (testo ebraico di norme e comportamenti) al contrario, con cui è però necessario confrontarsi”: così il rav Di Segni ha definito la corposa e controversa opera di Morosini.
Ad Alessandra un caloroso mazal tov dalla redazione di Pagine Ebraiche e del portale dell’ebraismo italiano www.moked.it!

pilpul
 Oltremare - La Cina è vicina
La Cina è vicina, ma proprio qua accanto, certi giorni. L’Ambasciata cinese è a pochi passi dall’Hilton, e quando scendo in spiaggia quale che sia la stagione noto sempre la bandiera rossa che sventola alta sul piano più alto del palazzo su Rehov Hayarkon. Chissà che vista, da lassù. E capita sempre più spesso di vedere piccoli gruppi di uomini d’affari ben vestiti e chiaramente orientali – arrivano a cinquine, nel senso che raramente viaggiano per lavoro da soli o in meno di cinque persone. E quasi sempre uno dei cinque è una donna.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Una pittrice glamour
“Io non seguo la moda, la faccio!”.
Un successo annunciato quello della mostra monografica torinese (Sede Palazzo Chiablese, Torino – Piazzetta Reale 19 marzo – 30 agosto 2015) dedicata alla pittrice Tamara Rosalia Gurwik, di ascendenza ebraica e meglio conosciuta come Tamara de Lempicka, cosmopolita e sofisticata ritrattista dell’art déco.
La modernità dei suoi dipinti, la sua storia personale, le sue tecniche coinvolgono e attraggono migliaia di visitatori, un fenomeno mondiale. Una fama conquistata fin dal 1920 che la portò ad esporre nei migliori saloni e gallerie riscuotendo successi internazionali e ad essere ricercata e collezionata oggi da grandi artisti del mondo dello spettacolo come Barbra Streisand e Madonna.


Claudia Sermoneta
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Islam e fanatismo
La maggioranza dei musulmani non si riconosce nell’estremismo islamico, afferma che l’Isis, Al-Qaeda, Boko Haram non rappresentano l’Islam ​e considera anche se stess​a​ un possibile​ bersaglio​ della ​sua​ furia distruttiva, che fonda la propria identità sull’eliminazione dell’altro, evitando ogni possibile confronto. Ma ​che aspetta allora a​ disarmare questi fanatici che si appellano al Corano per legittimare i loro misfatti e per di più si considerano i custodi autentici della verità religiosa, gli unici degni figli di Allah?

Tiziana Della Rocca
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