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1 Giugno 2015 - 14 Sivan 5775
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
In questi giorni si parla moltissimo dell’Expo 2015 in versione casher, l’etica ebraica dell’alimentazione. Mi è capitato di fare alcuni interventi nell’ambito di Expo sugli aspetti etici del rapporto tra Torah e natura. Una parte di me però ci terrebbe a sottolineare che vi sono aspetti etici anche verso l’uomo in senso lato. Trovo assolutamente importanti i temi trattati da Expo 2015 in merito alle nuove tecnologie, all’ottimizzazione delle risorse e la massimizzazione della produzione alimentare, il più variegata e differenziata possibile. Gli aspetti culturali sono al centro. Tuttavia è necessario sottolineare che Expo 2015 deve lasciare un messaggio concreto.
 
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Anna
Foa,
storica
Che cosa contraddistingue il razzismo, oltre al fatto di odiare e disprezzare una parte degli esseri umani per la loro pelle, la loro cultura, la loro religione? È, fra l’altro, l’idea che le responsabilità siano collettive, mai individuali. Che se qualcuno commette un reato o anche ti sta antipatico, non devi pensare che si tratti di una persona, bene individuata, con un nome e cognome, ma che si tratta di un membro di un gruppo e che questo gruppo sia tutto responsabile, tutto da odiare e disprezzare. Questo, ovviamente, succede di più con le minoranze: sono ‘gli ebrei’, ‘gli zingari’, non il tal dei tali, incidentalmente anche ebreo o rom. Questo sta succedendo con il tragico episodio dell’investimento di Roma. Se chi era nella macchina investitrice fosse stato un medico romano o un idraulico piemontese, nessuno avrebbe detto che la colpa era dei medici romani o degli idraulici piemontesi. Siccome si tratta di rom, dagli all’odio. Sono tutti colpevoli, tutti ubriachi, tutti assassini. La campagna è in corso! E speriamo che non ci sia altro sangue. E la barbarie dilaga.
Criminali di guerra nazisti, scandalo pensioni d'oro
Scandalo negli Stati Uniti per un’inchiesta condotta dall’ufficio federale della Social Security (l’amministrazione del sistema di previdenza sociale), che ha svelato che più di 20 milioni di dollari sono stati spesi nel corso di circa cinquant’anni per la pensione di 133 criminali di guerra nazisti. Il rapporto dell’inchiesta, voluta dalla deputata Carolyn Maloney, rivela che tali pagamenti sono di gran lunga maggiori rispetto a quanto stimato in precedenza. L’erogazione delle pensioni era già stata interrotta lo scorso dicembre, con l’approvazione quasi all’unanimità di una legge da parte del Congresso (Il Messaggero).

Palmira, l’Isis continua a distruggere. Dopo la distruzione del Museo archeologico di Palmira, che sembra sia stato trovato vuoto dopo la rimozione della gran parte delle statue, fonti locali affermano che l’avanzata dell’Isis nell’antica città siriana ha colpito la preziosa statua del “Leone di Palmira”. Dopo la coraggiosa richiesta degli abitanti della città di non distruggerne le rovine, i juhadisti avrebbero ribadito che i monumenti non saranno danneggiati ma che le immagini pagane dovranno essere distrutte (la Repubblica).

Come Israele sconfigge la siccità. Esteso quanto sei campi da calcio, collegato al Mar Mediterraneo da una rete di tubi di 2,5 metri di diametro e in grado di produrre 624 mila metri cubi di acqua al giorno: è l’impianto di desalinizzazione di Soreq, “ovvero il gioiello di tecnologia idrica che ha consentito a Israele di sconfiggere la siccità” (La Stampa).
 
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  davar
festival economia di trento
Piketty e il capitale da distribuire
Come per il premio Nobel Joseph Stiglitz, anche per un altro illustre nome dell'economia contemporanea, Thomas Piketty la risposta al crescere delle diseguaglianze risiede nelle decisioni politiche. Dal palco del Festival di Trento Economia, dove Pagine Ebraiche è presente con il dossier Mercati e valori in distribuzione in questi giorni insieme al numero di giugno del giornale dell'ebraismo italiano, Piketty – introdotto dal direttore del Corriere del Trentino - ha ricordato al pubblico come ci sia sempre stata e c'è un'alternativa, una soluzione diversa per ridurre il debito pubblico, per organizzare la risposta alla globalizzazione, perché la storia della disuguaglianza, così come quella della ricchezza, è anche una storia sociale e politica, in cui le istituzioni, con le loro politiche fiscali e monetarie, hanno un ruolo determinante.
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roma al voto - maurizio tagliacozzo 
"Basta con gli esibizionismi"

Quattro le liste che concorreranno alle prossime elezioni della Comunità ebraica romana, in programma domenica 14 giugno. In ordine cronologico di presentazione “Per Israele” (candidata presidente Ruth Dureghello); “Menorah” (candidato presidente Maurizio Tagliacozzo), “Binah-Cer posto per tutti” (candidata presidente Claudia Fellus) e “Israele siamo noi” (candidata presidente Fiamma Nirenstein). Abbiamo chiesto ai quattro candidati di presentarsi e di presentare la loro squadra, le loro aspettative, i loro progetti, la loro aspirazione di conquistare la fiducia degli elettori.
Rispettando l’ordine cronologico, proseguiamo oggi con Maurizio Tagliacozzo.
 
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 qui firenze
Il Limmud guarda al futuro
Centocinquanta partecipanti. La declinazione di tematiche al cuore dell’identità ebraica: dall’educazione dei giovani al ruolo della donna, dallo studio della Torah a quello della mistica e del simbolismo. Senza dimenticare, tra gli appuntamenti più coinvolgenti, il viaggio dell’artista napoletano Raiz nei suoni che, dall’Europa sefardita a quella ashkenazita, dal bacino del Mediterraneo al grande Est, hanno ispirato i suoi orizzonti musicali.
“Nel complesso la soddisfazione c’è” spiega Sandro Servi, anima di Limmud Italia, nel fare il punto sulla seconda edizione nazionale della manifestazione nata nel solco dell’iniziativa lanciata oltre trenta anni fa in Inghilterra ed oggi estesa a cinquanta paesi con il coinvolgimento, nel solo 2014, di quasi 30mila persone.
Soddisfazione, ma anche voglia di guardare oltre: “Dobbiamo allargare ulteriormente la partecipazione, investendo energie in particolare su due fronti: coinvolgere i rabbini, oggi assenti, e far sì che un numero più significativo di giovani prenda a cuore questa sfida. Il futuro del Limmud Italia – sottolinea Servi – passa anche attraverso questo impegno”.
Tra i momenti di confronto della giornata odierna anche un intervento del direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale sul futuro e sulle strategie dell’informazione.
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moda e modi - un documentario racconta l'icona
Iris Apfel, questione di stile 
È la nonna che tutti vorremmo: schietta, femminista, in carriera e con un enorme, mastodontico, preziosissimo armadio dal quale fanno capolino migliaia di collane e amuleti. Iris Apfel, 93 anni, non è solo una delle icone di stile più influenti del mondo, l’arredatrice numero uno della Casa Bianca (ha istruito in fatto di stile ben nove presidenti), la moglie innamorata di Carl, che di anni ne ha 101, ma anche la diva del nuovissimo documentario “Iris” firmato da Albert Maysles (regista che con il fratello di David ha girato film dedicati ai Beatles, Orson Wells e “Grey Gardens”, il documentario sulle ex reginette della buona società in rovina) attualmente proiettato nelle sale americane.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION
Nuove riflessioni sulla preghiera
Cosa vuol dire pregare? Se lo chiede Yaakov Mascetti, docente all’Università di Bar Ilan, nella sua riflessione sull’uscita di questa settimana dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche. “Pregare non significa semplicemente aprire un libro e recitare testi che non comprendiamo fino in fondo, o magari che nemmeno sentiamo ci riguardino da vicino. La preghiera è la spontanea espressione dei propri pensieri, un momento di consapevolezza, in cui la propria coscienza produce una voce autentica, una chiamata autentica,” scrive tra l’altro Mascetti, dedicando le proprie parole alla figlia adolescente Avigail. E sulla centralità e significato della preghiera in generale, e in particolare di quella dedicata alla pace e benessere del governo e dello stato in cui si vive, si sono confrontate le voci del rabbino capo di Francia Haim Korsia e del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni. Alle sollecitazioni di rav Korsia per reintrodurre la tefillah per lo Stato italiano durante il Moked primaverile organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, rav Di Segni ha risposto in un editoriale che compare sul numero di Pagine Ebraiche di giugno attualmente in distribuzione, i cui contenuti vengono oggi presentati al pubblico internazionale.


Rossella Tercatin
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pilpul
Oltremare - Radio
“Mangio troppa cioccolata”, diceva una canzone quando ero ancora in Italia. Sicuramente. Ma soprattutto, ascolto troppa radio. Dal risveglio all’uscita per andare in ufficio, compresa colazione e preparazione del pranzo da portare via con baracchino o schiscetta – buffo che non ci sia una parola in ebraico per tale fondamentale attrezzo da lavoro. E poi su ogni autobus che mi capita di prendere, per fortuna di rado. E al venerdì, mentre i fuochi sono tutti accesi e la casa bene o male la si dovrà mettere in ordine per Shabbat, e come si fa senza radio?

Daniela Fubini, Tel Aviv
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