David
Sciunnach,
rabbino
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“...
Yosèf parlò alla casa del Faraone, dicendo: Se vi sono gradito, per
favore, parlate alle orecchie del Faraone dicendo…”(Bereshìt 50, 4).
Leggendo questo verso c’è da domandarsi per quale motivo Yosèf, che era
stato nominato vice re d’Egitto, non abbia parlato direttamente con il
Faraone. Bensì, egli parla con i più stretti collaboratori del Faraone
“Bet Paròh - la casa del Faraone” chiedendo loro di intercedere presso
il Faraone stesso.
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Davide
Assael,
ricercatore
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È
Il partito Giustizia e Libertà, vincitore alle scorse elezioni
polacche, aveva promesso una "orbanizzazione" del Paese e così sta
effettivamente avvenendo. Il governo guidato da Beata Szydlo sta
attuando una serie di misure copiate pari pari dal modello ungherese
nell'assoluto silenzio di un'Europa, che, invece, sta ancora
controllando ogni riga delle riforme promesse quest'estate dalla Grecia
di Tsipras.
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Il Movimento islamico
e le accuse a Israele
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Messo
al bando dal governo del Premier israeliano Benjamin Netanyahu, il
Movimento islamico, realtà politica palestinese vicina ai Fratelli
musulmani, si racconta al quotidiano La Stampa attraverso le parole del
suo leader, Raed Salah Abu Shakra. Intervistato da Maurizio Molinari,
Raed Salah, condannato per aver incitato gli arabi palestinesi
israeliani alla rivolta violenta contro Israele,
accusa: “La moschea di Al Aqsa è violata quotidianamente dagli ebrei,
soldati e civili. Ci sono dozzine di gruppi ebraici che vogliono
costruire il Terzo Tempio sulle rovine di Al Aqsa, il dovere dei
musulmani, di ogni Paese, è di impedirlo. In qualsiasi maniera”. Per il
governo Netanyahu il Movimento islamico è uno dei responsabile della
recente escalation che ha portato al moltiplicarsi degli attentati
contro civili e soldati israeliani. Raed Salah, pur affermando di
essere contro la violenza, alla domanda sua quale rapporto voglia
costruire con Israele, afferma “Noi siamo palestinesi del 1948, ovvero
dei territori che vennero occupati allora. Siamo a favore della fine
dell’occupazione”; per poi aggiungere, incalzato da Molinari,
“L’occupazione è una sola, deve finire, per restituire la terra a chi
ci ha sempre abitato e non è venuto da Vienna, Parigi o New York. Anche
il mio arresto è un frutto dell’illegalità dell’occupazione”. Nel corso
dell’intervista poi il leader del Movimento afferma che
l’organizzazione è vicina alla politica turca di Erdogan mentre è
contraria all’Isis.
Iraq, l’Isis all’angolo. Ramadi, città irachena considerata una
roccaforte sunnita e un punto strategico dell’Isis, sta per essere
liberata dall’esercito del governo di Baghdad, racconta il Corriere
della Sera. Si tratterebbe di una vittoria significativa perché, scrive
La Stampa, “serve a dimostrare che Baghdad è in grado di battere l’Isis
con forze militari miste, e non solo con le milizie sciite”. Intanto
nella capitale irachena è arrivato il presidente del Senato Pietro
Grasso che ha incontrato i rappresentati del governo locale,
dimostratisi favorevoli all’invio di un contingente italiano in difesa
della diga di Mosul (Corriere). A Grasso è stato inoltre chiesto
l’aiuto dell’Italia a tutela della sicurezza dei beni archeologici
iracheni.
Israele contro gli estremismi interni. “Non accetteremo questo
terrorismo”, la condanna del Premier israeliano Benjamin Netanyahu
rispetto all’attacco portato da alcuni estremisti ebrei contro una casa
palestinese in Cisgiordania. “In piena notte, hanno sfondato la
finestra dell’abitazione, dove dormivano una coppia di genitori con un
figlioletto di nove mesi e hanno scagliato all’interno due candelotti
fumogeni”, la ricostruzione di Avvenire. La famiglia palestinese è
incolume e la polizia israeliana sta indagando per assicurare i
responsabili alla giustizia.
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Informazione – Pagine Ebraiche
Toscanini, la musica della libertà
Come
la sua bacchetta, non si spezzava e non si piegava, il maestro italiano
più famoso del mondo. Seguiva la musica e i suoi ideali, pronunciando
quei no, che avrebbe pagato con schiaffi e percosse ma che lo avrebbero
ricompensato nella vita. È dedicato ad Arturo Toscanini (1867-1957), il
dossier, curato da Ada Treves, del numero di Pagine Ebraiche di gennaio.
Un inserto ricco di contenuti e di contributi preziosi attraverso i
quali si racconta la straordinaria vita del direttore d’orchestra che
pur di non offrire i suoi servigi alla dittatura fascista emigrò in
America, e che nel 1936 accettò di condurre a Tel Aviv il primo
concerto di quella che sarebbe diventata la Israel Philarmonic
Orchestra. Fondata dal violinista Bronislaw Huberman, la filarmonica fu
uno straordinario stratagemma per salvare numerosi musicisti ebrei in
fuga dalle persecuzioni.
E sarà proprio questa vicenda, la protagonista del concerto “Toscanini
– Il coraggio della musica”, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri e organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, prevista per il Giorno della Memoria (27 gennaio 2016) presso
l’Auditorium Parco della Musica. Nel dossier, a dare una viva immagine
di Toscanini e Huberman, i contributi del musicologo Enrico Fubini, la
giornalista Viviana Kasam, il presidente di Gariwo Gabriele Nissim,
Josh Aronson, Harvey Sachs, Gabriel Vole, l’ebraista Maria Teresa
Milano e Mario Soldati. Leggi
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Segnalibro - terzo romanzo per lo scrittore
Come disse Abramo: Here I Am, il ritorno di Jonathan Safran Foer
Sono
passati già undici anni da quando nel 2005 Jonathan Safran Foer
pubblicava Molto forte, incredibilmente vicino, confermandosi come una
delle più grandi rivelazioni dei primi anni Duemila, dopo aver
pubblicato a venticinque anni il best seller Ogni cosa è illuminata.
Poi, nel decennio successivo a quel secondo successo, mentre Safran
Foer beveva tè organico sulla sua terrazza di Brooklyn insieme alla
moglie e collega scrittrice Nicole Krauss e i loro due pargoletti, di
romanzi non ne sono più usciti. Ma ora, con il matrimonio ormai finito
– ovviamente in modo amichevole come si conviene a due artisti chic e
impegnati della New York più hipster – ha annunciato l’uscita nelle
librerie a settembre del suo nuovo romanzo, il cui titolo inglese sarà
Here I Am, e al centro del quale ci sarà proprio il tema del divorzio
in una famiglia ebraica. Leggi
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Ticketless
- Monoteisti monotoni |
Torno
sull'art. 3 e la proposta di sostituire la parola "razza" dalla carta
costituzionale. Il Ticketless della scorsa settimana ha raccolto
consensi e (parziali) dissensi. Credo opportuno precisare: anch'io
penso che sarebbe sbagliato trovare un sinonimo non offensivo. Non
bisogna avere paura delle parole. Il motivo di allora è comprensibile,
sì, ma attenzione a non considerare immutevoli le parole solo perché
inserite in Costituzione: le parole, come le persone, sono mutevoli.
Oggi mi ha scritto un vecchio e caro amico: "Dovremmo limitarci a dire
che tutti i cittadini sono uguali. Poi magari si porrà il problema su
chi sono i cittadini, ma quella è un’altra battaglia". Giusto.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Terrorismo
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Grande
interesse ha suscitato tra gli ascoltatori una conferenza pronunciata
lo scorso mercoledì 16 dicembre, a Napoli, su iniziativa delle
Associazioni Guida alla cultura e Italia-Israele, da parte di Michael
Barilan, professore di Bioetica presso la Facoltà di Medicina
dell'Università di Tel Aviv, sul tema "Il terrorismo in Europa e in
Israele: sensibilità a confronto". Uno dei punti più importanti
dell'analisi del relatore è stato quello della presunta "irrazionalità"
del terrore di matrice islamista, generalmente presentato come un
fenomeno intrinsecamente "irrazionale", difficile non solo da
contrastare, ma anche soltanto da comprendere, in quanto lontano a
tutte le forme di pensiero e di logica su cui si fonderebbe la
cosiddetta civiltà occidentale, nella quale ogni azione, buona o
cattiva che sia, dovrebbe naturalmente tendere - indipendentemente dal
suo maggiore o minore successo - a raggiungere un comprensibile
risultato, consistente in qualche forma di tornaconto per chi la ponga
in essere: quando si ruba, si depreda, si uccide, si commettono stragi
o stermini, lo si fa, presumibilmente, nella speranza di guadagnare
qualcosa, in termini di ricchezza, potere, prestigio ecc.
Francesco Lucrezi, storico
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