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3 Aprile 2016 - 24 Adar II 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
Quando Aharon - Sommo Sacerdote e attore principale della inaugurazione del Tabernacolo - vede che la presenza di Dio non scende su di esso, se ne attribuisce la esclusiva colpa. Grande dote, commenta rabbi Yerucham Levi di Mir, in un mondo di persone che, qualsiasi cosa accada di negativo, ne attribuiscono sempre la responsabilità ad altri.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Nadav e Avihù, pensando di rendere ancora più grazie a Dio, fanno un atto di devozione che va oltre il consentito. Per questo sono puniti (Lev. 10, 1-2). Il fanatismo, diceva già tre secoli fa Shaftesbury, non è mai un modo di dichiarare che si è più devoti, è solo un gesto che esprime l’intenzione di dettare nuove regole. Non lo muove la fede, ma il proposito di dominare.
"Moschea a Milano, sì
ma ad alcune condizioni"
Il tema della moschea continua ad essere al centro della campagna elettorale milanese. Sulle pagine locali del Corriere si riportano le posizioni dei due principali contendenti. “Vorrei un confronto franco con il presidente della Regione e vorrei chiedere a Maroni quale sia la soluzione che lui propone per garantire a queste persone di poter pregare e per evitare che si trovino in strada o negli scantinati” afferma il candidato del centrosinistra Giuseppe Sala. “C’è bisogno di una moschea a Milano, ma bisogna farla secondo certi criteri” dice il candidato del centrodestra Stefano Parisi, che vuole inoltre risposte chiare su chi siano i finanziatori e avanza la richiesta che i sermoni siano in italiano e i controlli rafforzati. “Con una legge nazionale” sottolinea Parisi.

Due israeliani entrati a Gaza un anno fa sono tenuti in ostaggio da Hamas, che ha anche i resti di due soldati uccisi nella guerra del 2014. Hamas ha pubblicato le foto dei due soldati uccisi, Oron Shaul e Hadar Goldin, e del 29enne Avraham Mengistu e di un beduino del Negev, “entrambi con problemi mentali” (Corriere, in breve).

Partirà da domani la fase operativa dell’accordo sui migranti siglato tra la Turchia e l’Unione Europea. Restano però “molte incognite”, si legge su La Stampa. E in questo senso l’annuncio fatto ieri dall’Austria è “emblematico” dei tanti dubbi che serpeggiano sull’efficacia di questo piano. Il governo di Vienna ha detto infatti che effettuerà “controlli serrati alla frontiera del Brennero, anche con l’impiego dei soldati”.
 
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  davar
MELAMED - BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR
Leggere, crescere, stare insieme
Apre lunedì la Bologna Children’s Book Fair, la più importante fiera internazionale dedicata ai libri per bambini e ragazzi. Come ogni anno Pagine Ebraiche – nel numero attualmente in distribuzione – dedica all’argomento il dossier “Leggere per crescere”, che viene distribuito a Bologna a cura dell’organizzazione stessa della fiera.
"Immagini e parole per stare insieme tra diversi" il titolo dell'ampio approfondimento, curato da Ada Treves.
Filo conduttore è infatti il tema dell'integrazione, mentre ospite d'onore è la Germania. Una sessantina i libri in lingua tedesca pubblicati recentemente che portano i piccoli lettori a confrontarsi con questo argomento. Senza troppi discorsi, senza parole vuote, l’editoria del paese che più si trova a fare i conti con una difficile e faticosa integrazione ha preso in mano il proprio futuro.
Tra i vari appuntamenti il 6 aprile alle 17, al Caffè degli Autori, alcuni amici e collaboratori del giornale ebraico dei bambini DafDaf affronteranno il tema “Integrazione? Tutti presenti!” da diversi punti di vista, confrontando la realtà editoriale tedesca con le esperienze di chi lavora con i libri per bambini in Italia.

I GRUPPI PROPAL ANNUNCIANO LA MOBILITAZIONE
Liberazione, nuove ombre

sulle iniziative del 25 aprile
Comunità Palestinese di Roma e del Lazio; Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila; Comitato Con la Palestina nel cuore; Forum Palestina; Comitato per non dimenticare il diritto al ritorno; Fronte Palestina (Roma); UDAP; Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese; associazione “Amici dei prigionieri palestinesi”; Rete Romana di solidarietà con il Popolo Palestinese. Sono alcune tra le molte decine di sigle che, sotto il cappello del Forum Palestina, hanno lanciato una mobilitazione per la partecipazione attiva alle celebrazioni del prossimo 25 aprile.
Una presenza "militante antifascista, internazionalista, antisionista e antimperialista" e da condurre "sulla scia dei risultati conseguiti lo scorso anno". Così si legge in un appello che chiama a raccolta le diverse espressioni della galassia propal in previsione di una riunione organizzativa che si svolgerà giovedì prossimo nei locali della facoltà di Fisica dell'Università La Sapienza di Roma.
"Invitiamo tutti e tutte ad intervenire alle celebrazioni del 25 aprile 2016 a Roma e a fare altrettanto in tutta Italia in maniera forte e unitaria. Porteremo con noi la bandiera della Palestina, simbolo della più lunga e accanita lotta contro l’invasore e l’oppressore dei nostri tempi, e le bandiere di tutte le Resistenze" fanno sapere dal Forum Palestina.
Parole che suonano inquietanti e che rischiano di seminare nuove tensioni nell'intricato cammino che, ogni anno, avvicina alle celebrazioni del 25 aprile. La festa della Resistenza intesa come festival dell'antisionismo. Una pericolosa deriva che lo scorso anno aveva portato all'inevitabile scissione tra Campidoglio e Anpi Roma, protagonista di un corteo dove, su iniziativa di alcune di queste associazioni, sono risuonati ancora una volta slogan di odio nei confronti di Israele. Un pugno in faccia alla storia e alla memoria. Anche a quella dei soldati della Brigata Ebraica che, giunti dalla Palestina mandataria, contribuirono alla liberazione del paese dal nazifascismo e i cui morti riposano oggi nel cimitero militare di Piangipane.
L'appello lanciato dal Forum Palestina costituisce anche la prima gatta da pelare per il nuovo Consiglio dell'Anpi Roma, che sarà nominato nelle prossime ore al termine di una due giorni di congresso che ha fatto seguito al recente commissariamento della sezione (tra i vari motivi che hanno portato all'adozione della misura straordinaria proprio la gestione dello scorso 25 aprile).


Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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renzo ulivieri a pagine ebraiche
"Razzismo nel mondo del calcio, l'indifferenza non è una scelta"
L’indifferenza e la neutralità non sono accettabili. È giusto invece che ciascuno dica qual è la sua opinione, senza fraintendimenti. Perché se non si ha il coraggio di dire che si è contro la violenza è giusto che si sappia e che ciascuno possa fare le più opportune valutazioni al riguardo”. A 75 anni Renzo Ulivieri non ha perso la voglia di battersi per le cause in cui crede. Lo faceva in panchina, in Serie A, B e nelle leghe minori. Continua a farlo oggi che degli allenatori di calcio italiani è il presidente.
Le deliranti affermazioni di Tavecchio su ebrei e omosessuali. Gli episodi di razzismo che continuano a infestare le curve. I beceri ululati a calciatori di colore, ma anche l’aggressione al radiocronista della Fiorentina e l’orrendo riferimento al “treno per Mauthausen”. “Tira una brutta aria, che è specchio di una pericolosa deriva attraversata dal paese. Sarà che siamo un popolo giovane, che è stato migrante ma che di immigrati ne ha ricevuti ancora molto pochi rispetto ad altre nazioni. Di sicuro c’è da interrogarsi e da agire al più presto, perché la situazione sta diventando intollerabile” dice Ulivieri a Pagine Ebraiche.
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SORGENTE DI VITA 
La lezione del Cinquecentenario
“Mahler in qualche modo è il rappresentante del nuovo ebreo” spiega il giovane maestro israeliano Omer Meir Wellber in apertura della puntata di Sorgente di vita di domenica 3 aprile. Lo abbiamo incontrato il 29 marzo al Teatro “La Fenice” poco prima del concerto che ha dato il via alle iniziative per il 500° anniversario del Ghetto di Venezia. La prima Sinfonia “Il Titano” del grande compositore diventa la colonna sonora del servizio dedicato alla storia del ghetto: isolati dal resto della città, oggetto di vessazioni e di restrizioni, reclusi ma non rassegnati, gli ebrei veneziani furono protagonisti, nonostante tutto, di una vicenda singolare fatta di incontro di persone e di culture e di una intensa vita culturale. Oltre i muri e i cancelli di ieri e di oggi una lezione di integrazione e di apertura verso il mondo.
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pilpul

Vedere e prevenire
Da tempo in Francia, una delle patrie elettive nel reclutamento dei terroristi islamisti, si va discutendo della plausibilità di impedire l’accesso collettivo ai siti che ne enfatizzano le gesta, compiendo inoltre opera di indottrinamento verso il pubblico. La rilevanza strategica della comunicazione online nella formazione dei Foreign Fighters, oltre alla più generale azione di contatto e interconnessione nel sistema a rete che il terrorismo alimenta, è di per sé una questione indiscutibile. Quindi sul tavolo della politica e non solo di essa. Già il 22 marzo 2012, dopo la morte di Mohamed Merah, il terrorista islamista responsabile dell’assassinio a Montauban e a Tolosa di tre bambini ebrei, di un loro insegnante e di tre militari, l’allora presidente francese Nicolas Sarkozy, all’interno di un pacchetto di misure di emergenza contro la criminalità politica, aveva dichiarato che si andava profilando una nuova ipotesi di reato, il delitto di consultazione reiterata di siti apologeti del terrorismo.

Claudio Vercelli
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