David
Sciunnach,
rabbino
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“...
sarà condotto da Aròn il sacerdote o da uno dei suoi figli sacerdoti
...” (Vaikrà 13, 2). È ben chiaro ai Maestri che ogni parola della
Torah ha un suo motivo ed una sua logica. È per questo che sorge
spontaneo domandarsi perché Essa sottolinei il fatto di rivolgersi ad
“uno dei suoi figli sacerdoti”, forse vi erano figli di Aròn che non
erano sacerdoti?
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Davide
Assael,
ricercatore
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Il
drammatico caso di Giulio Regeni rivela un ulteriore punto dolente, che
si è ancor più acuito in questo periodo di perenne crisi. In quale modo
le democrazie devono rapportarsi con i Paesi non democratici? Anche
qui, l'aneddotica e le contraddizioni si sprecano. Sorvoliamo sui
lepenisti di ogni latitudine, sempre inclini ad elogiare le varie forme
di putinismo, ma anche a rivendicare i diritti democratici in funzione
antiislamica. Però, anche in contesti più seri non è che le cose siano
più chiare. È passata alle cronache la stretta di mano negata del
Premier canadese Stephen Harper a Valdimir Putin, durante il G20
successivo all'invasione ucraina.
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Caso Regeni, Gentiloni:
'Egitto, vogliamo la verità'
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Se
non arriva una svolta nelle indagini, il governo è pronto a reagire con
misure immediate e proporzionate. È quanto ha riferito il ministro
degli Esteri Paolo Gentiloni, intervenendo nelle scorse ore al
Parlamento sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni al Cairo. Una
vicenda che apre le prime pagine dei giornali di oggi (tra gli altri,
Repubblica e Corriere) con l’Italia che denuncia carenze e omissioni
della giustizia egiziana e minaccia ritorsioni diplomatiche – il
Corriere spiega quali armi sono a disposizione del governo – se non ci
saranno passi avanti nell’inchiesta. Passaggio fondamentale, sarà
l’incontro a Roma, tra giovedì e venerdì, tra gli inquirenti del Cairo
e il pool di magistrati italiani incaricati di investigare sulla
vicenda. Dopo la risposta scomposta del ministero degli Esteri egiziano
(“Così Roma complica tutto”) alle parole di Gentiloni, è arrivata la
rassicurazione del presidente Al Sisi: “piena cooperazione e assoluta
trasparenza”. Intanto il Corriere riferisce del tentativo di chiudere
al Cairo una ong che denunciava sparizioni forzate e torture da parte
del regime del Cairo.
Il Talmud in italiano. Spazio sui quotidiani italiani alla consegna
ieri, nel corso di una cerimonia all’Accademia dei Lincei a Roma, al
presidente della Repubblica Sergio Mattarella del primo volume della
traduzione integrale del Talmud Babilonese in italiano. “Un evento
storico che non è stato possibile in altre epoche – scrive Avvenire –
ed è oggi il frutto di un nuovo modo di intendere le relazioni anche
tra lo Stato italiano e le minoranze religiose e delle diverse
religioni tra loro”. Un progetto nato grazie alla sottoscrizione nel
gennaio 2011 di un protocollo d’intesa tra la Presidenza del Consiglio
dei ministri, il ministero dell’Istruzione, il Consiglio Nazionale
delle Ricerche e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Renzi in Iran. Il 12 e il 13 aprile il Premier italiano Matteo Renzi
andrà in missione diplomatica in Iran. Sarà il primo capo di governo a
recarsi a Teheran dalla caduta delle sanzioni contro il regime degli
Ayatollah in seguito all’accordo sul nucleare. Il Foglio suggerisce a
Renzi alcune misure da prendere prima di partire, in particolare
l’adozione di una norma – come quella firmata dal presidente Usa Barack
Obama – contro il boicottaggio d’Israele. “Perché non farla anche in
Italia? – scrive il Foglio – Il Bds, il movimento per il boicottaggio e
le sanzioni di Israele, si nutre della delegittimazione del popolo e
dello stato ebraico di cui l’Iran è da anni burattinaio indisturbato”.
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La cerimonia ai Lincei con il capo dello Stato
"Talmud, il nostro orizzonte"
“Leggere
e capire l’intero testo non è sicuramente semplice, ma anche poche
gocce dell’elisir della vita che si trovano al suo interno sono
estremamente preziose per chi di esse si nutre”. Il grande studioso rav
Adin Steinsaltz riassume con queste parole il senso dello studio del
Talmud. Un impegno rilanciato in queste ore con la consegna della prima
copia della traduzione italiana del trattato di Rosh haShanah al
presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una cerimonia ricca di significati quella svoltasi ieri all’Accademia
dei Lincei, primo step di un lavoro che ha coinvolto traduttori,
revisori ed esperti informatici nel dare attuazione al protocollo
d’intesa firmato nel 2011 da Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Consiglio
Nazionale delle Ricerche e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Dopo le persecuzioni dei secoli scorsi e la tragedia della Shoah si
comprende che queste pagine fanno parte della storia italiana e sono
necessarie alla crescita della sua società che deve essere aperta al
confronto” spiega il rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni.
“Vive in tutti noi la speranza che vengano finalmente compresi alcuni
tesori di una plurimillenaria saggezza, portatori di principi e di
significati cronologicamente antichissimi, che non cessano mai di
sorprendere per la loro modernità” sottolinea il presidente UCEI Renzo
Gattegna.
Perché, come ricorda il ministro Stefania Giannini, “Italia e l’Europa
oggi hanno più che mai bisogno di conoscenze profonde e solidamente
fondate che possano fare del pluralismo religioso e culturale la base
ineludibile per una società che dialoga, che tollera e su questo fonda
la propria stabilità”.
Numerosi gli interventi che hanno segnato la cerimonia. A prendere la
parola anche il presidente dell’Accademia dei Lincei Alberto Quadrio
Curzio, il presidente del Cnr Massimo Inguscio la presidente del
consorzio di traduzione del Talmud babilonese Clelia Piperno, lo
storico della Chiesa Alberto Melloni, l’ex sottosegretario alla
presidenza del Consiglio Gianni Letta.
(Nell'immagine rav Riccardo Di Segni mostra una copia del volume del
Talmud tradotto al Presidente Sergio Mattarella. Al loro fianco, il
presidete UCEI Renzo Gattegna, il ministro dell'Istruzione Stefania
Giannini e Gianni Letta, già sottosegretario alla presidenza del
Consiglio)
Leggi tutti i servizi e gli interventi della cerimonia Leggi
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rav jonathan sacks interviene su newsweek 'Antisionismo? È antisemitismo'
Il
movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele,
universalmente noto come Bds? È paragonabile a chi, durante il
Medioevo, usava la Pasqua per scagliare terribili attacchi contro gli
ebrei. A sostenerlo è rav Jonathan Sacks, ex rabbino capo d’Inghilterra
e del Commonwealth, tra le voci ebraiche più influenti al mondo, in una
riflessione pubblicata da Newsweek.
“Nel Medioevo gli ebrei erano odiati per la loro religione. Nel 19esimo
e nel 20esimo secolo per la loro ‘razza’. Oggi lo sono per via del loro
Stato nazione, Israele. Bisogna dirlo: l’antisionismo è il nuovo
antisemitismo” scrive rav Sacks nel suo intervento.
“Oggi le cose vanno così. Dopo la Shoah, ciascun essere umano pensante
è inevitabilmente anti-nazista. Così c’è chi dice che i palestinesi
siano i nuovi ebrei, gli israeliani i nuovi nazisti. Israele un crimine
perpetrato contro l’umanità” denuncia il rav, ricordando come in tanti
siano oggi vittime di questa folle costruzione mentale.
Folle e “totalmente sbagliata”, come ricorda, perché sono stati “ebrei
e non israeliani” ad essere uccisi negli attacchi terroristici compiuti
negli scorsi anni a Tolosa, Parigi, Bruxelles e Copenaghen. Leggi
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il nuovo anno accademico del master ucei
Tradizione e cultura ebraica, strumenti contro l'ignoranza
“Sono
tempi di grande buio e grandi timori. Timori di rivivere il passato
anche se con vesti e origine diversa. Dobbiamo tenere una luce accesa:
quella del sapere, del saper essere e saper fare. Quella che nasce solo
dalla cultura, combattendo ignoranza e superficialità”. È frutto di
questa consapevolezza, espressa dall’assessore al Bilancio Noemi Di
Segni (qui il testo integrale del suo intervento),
l’impegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nel promuovere
il Master in Cultura ebraica e Comunicazione, il cui anno accademico si
è aperto ieri con una cerimonia svoltasi a Roma, al Centro
Bibliografico Tullia Zevi. A sottolineare l’importanza del percorso
offerto dal corso anche il suo direttore e rabbino capo di Roma
Riccardo Di Segni, che ha tenuto una lezione di Talmud per inaugurare
con un momento di studio la nuova edizione. All’incontro, moderato
dalla coordinatrice del Master Myriam Silvera, che ha espresso un
ringraziamento per “l’entusiasmo di studenti e docenti”, è intervenuto
anche il corrispondente da Israele per l’Ansa Massimo Lomonaco. Leggi
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Bologna Children’s Book fair
DafDaf tra i libri assieme alla Rai
Continua
la collaborazione fra DafDaf, il giornale ebraico dei bambini, e
RaiNews, che è da lunedì presente nei padiglioni della Bologna
Children’s Book Fair per raccontare il mondo dei libri per i giovani e
giovanissimi lettori. Un percorso costruito insieme, a scoprire una
fiera che ogni anno di più si attesta come il punto di riferimento di
un mercato editoriale che non conosce crisi. Riprese effettuate fra i
padiglioni, negli stand, accompagnati da personaggi rappresentativi dei
diversi mondi che girano intorno al libro illustrato e al mondo
dell’editoria per bambini e ragazzi. Centrale, questa mattina,
l’intervista a Anna Castagnoli, autrice, illustratrice, esperta di
libro illustrato e da tempo amica e sostenitrice di DafDaf, che ha
raccontato le scelte effettuate per allestire la mostra degli
illustratori che nella libreria internazionale – un assaggio di quella
che sarà la grande libreria del Weekend dei giovani lettori –
accompagna le centinaia di volumi con le tavole originali di grandi
illustratori. Alessandro Sanna, intervistato ieri, gli Hamelin, la
cooperativa culturale bolognese che da tempo collabora con gli
organizzatori della BCBF e una panoramica delle mille proposte, per
raccontare al pubblico televisivo, in uno spazio di pochissimi minuti,
un mondo fatto di colori, libri che spesso sono il primo incontro dei
bambini con il mondo dell’arte.
Ada Treves Leggi
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Bologna Children’s Book Fair
A scuola d'integrazione: presenti!
Sessanta
titoli, per fare sul serio. Perché ci sono le parole e i proclami, le
polemiche e i discorsi di principio. E poi ci sono i passi concreti,
reali. E i discorsi vuoti scompaiono di fronte alle azioni di un paese
che si trova a integrare centinaia di migliaia di rifugiati nella
propria popolazione in uno sforzo concreto che coinvolge tutti gli
ambiti. Compresa la nuova generazione della popolazione autoctona.
Conseguenza diretta e immediata: il trend più notevole della
letteratura tedesca per l’infanzia è la notevole presenza di titoli che
riguardano i rifugiati, la tolleranza, l’integrazione. Dati, tabelle,
numeri: la Germania alla Bologna Children’s Book Fair è anche questo,
con le analisi di un settore che arriva circa a un sesto del fatturato
complessivo, con una quota di mercato in lieve crescita. La divisione
per generi, inoltre, mostra un quadro articolato, con albi illustrati e
i titoli per giocare e imparare in crescita, ma si conferma quanto già
visto in ottobre alla Buchmesse di Francoforte, la crescente
affermazione dei libri multiculturali. Sono oltre mille i libri
multilingue usciti nel 2015, che si aggiungono a circa 600 e-book,
seguiti da circa 500 libri e 250 e-book pubblicati nel primo trimestre
del 2016. Leggi
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qui new york - il concerto di ute lemper
Ute, dare una voce alla Memoria
"Il
mio è o non è un cuore umano? Ho o non ho il diritto di vivere? E
perché non mi è concesso godere della mia vita?". Sono gli
interrogativi disperati che un deportato nel campo polacco di
Märzbachtal si poneva in una canzone composta poche settimane prima di
morire a Birkenau, conservata per anni dal suo compagno Jack Garfein,
sopravvissuto che oggi vive negli Stati Uniti. Nessuno aveva mai saputo
della loro esistenza fino a quando Garfein non ha incontrato nel 2014
il musicista e musicologo Francesco Lotoro, il quale ha dedicato la sua
vita alla raccolta di tutti gli spartiti musicali composti dai
deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti. Alcune di
queste musiche risuoneranno stasera a New York, nel concerto intitolato
“Songs for Eternity” al Center for Jewish History, interpretate dalla
cantante e attrice tedesca Ute Lemper, accompagnata dallo stesso Lotoro
al pianoforte, dal clarinettista David Krakauer, dal violino di Daniel
Hoffman e dalla fisarmonica di Victor Villena. Il concerto, prodotto da
Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese, è un'iniziativa benefica per
raccogliere fondi per sostenere l'associazione Last Musik, nata nel
2015 con la missione di salvare questo patrimonio musicale a rischio di
scomparsa. Leggi
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Ticketless
- Islam moderato |
Si
parla, in astratto, di Islam moderato, della sua consistenza, taluno
paventa pure il pericolo che non esista più o abbia scarso peso nei
paesi arabi, in Europa, soprattutto in Francia. Questa settimana, un
po’ deluso dall’ultima fatica dei fratelli Cohen, bello ma non
all’altezza dei lavori precedenti, ho visto un bel film francese, “Il
condominio dei cuori infranti”, che ci riconcilia in questi tempi
(bellissima anche “La Corte”) con la cinematografia d’oltralpe.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Qui ed ora
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Nel
mio intervento di mercoledì scorso, dedicato al Documento della
Commissione pontificia sui rapporti con l'ebraismo, ho esposto la mia
opinione secondo cui nel dialogo ebraico-cristiano i problemi di tipo
squisitamente teologico - chi si salva, come e quando - non dovrebbero
essere rilevanti, anzi, non dovrebbero essere proprio trattati, mentre
di primaria importanza dovrebbero essere considerate le questioni
relative ai concreti rapporti umani, al come ci si dovrebbe comportare
reciprocamente gli uni con gli altri, qui ed ora: non nel cielo dove,
dove, per chi ci crede, potremo un giorno andare, forse, tutti insieme,
ma su questa misera terra che siamo oggi chiamati, gli uni accanto agli
altri, ad abitare.
Francesco Lucrezi, storico
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