Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Dopo
aver sottolineato la Kedushà, sacralità dei Coahnim e la Kedushà,
sacralità delle feste, la parashà di Emòr, letta lo scorso Shabbat, ci
indica al capitolo 24 due cerimonie legate al concetto di Tamìd, il
Sempre. La prima, l’illuminazione perpetua dei lumi della Menorah e la
seconda, la deposizione dei 12 pani, Lechem ha Panìm, su un tavolo di
fronte all’Eterno, "Tamid", in permanenza, e quindi del consumo di
questi pani ogni Sabato da parte dei Cohanim, sacerdoti, dopo otto
giorni di esposizione.
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
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Per
aiutarci a capire in che clima viviamo e a indurci a qualche
riflessione su noi stessi ci soccorre in questi giorni Giorgio
Almirante. È abbastanza sorprendente che qualcuno si sorprenda che
Giorgia Meloni intenda dedicargli una via di Roma, proprio a lui,
firmatario del Manifesto della razza (1938) e segretario di redazione
de La difesa della razza. Del resto, la politica romana doveva pur
proporre un candidato, Giorgia Meloni appunto, per cui anche Casa Pound
potesse votare. Ma se non c'è da sorprendersi oggi non c'era da
sorprendersi neppure ieri, quando Giorgia Meloni, pur note le sue
radici ideologiche e le sue posizioni, veniva ricevuta a colloquio da
una delegazione comunitaria al massimo livello.
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Un sospiro di sollievo
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Niente
ultradestra al governo in Austria, battuta sul filo di lana grazie ai
voti giunti per posta. Tira un sospiro di sollievo il ministro degli
Esteri italiano Paolo Gentiloni, che parla della vittoria
dell’indipendente Van der Bellen come di “una notizia positiva” senza
comunque sottovalutare il fatto che quasi la metà degli elettori si sia
espressa “in un altro senso”.
“L’Austria non avrà un presidente di estrema destra; ora ne ha uno
ecologista; il vecchio sistema politico è in macerie. I governi europei
si sono tersi la fronte ma Il brivido che è corso in tutte le
cancellerie lascerà il segno” scrive Danilo Taino (Corriere).
Insulti, spinte e botte. Aggressione di matrice antisemita a Milano,
dove un gruppo di giovani della Comunità ebraica è stato raggiunto da
alcuni coetanei al termine di una partita di calcetto in via Soderini.
Colpito anche un 16enne romano, medicato sul posto da un’ambulanza.
L’episodio è avvenuto domenica pomeriggio e, come riporta tra gli altri
Repubblica, “è stato registrato anche dalla pattuglia della polizia di
Stato che in quel momento stava nei pressi della struttura sportiva”.
Afferma Raffaele Besso, uno dei due copresidenti della Comunità:
“Purtroppo ogni tanto questi episodi avvengono. Chi è ebreo e indossa
qualche capo che individua la sua identità, rischia. Per fortuna il
nostro quartiere è ben presidiato dalle forze dell’ordine, che
controllano nei pressi della scuola e della comunità, oltre a
continuare a girare per le strade. Ma anche questo non basta ad avere
la sicurezza completa”
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QUI BERLINO - LA MOSTRA Quattro passi con Bassani
Un
viaggio nella Ferrara di Giorgio Bassani, nei luoghi raccontati nei
suoi libri e in quelli in cui visse. Questo doppio filo, con al centro
la città estense, è quello da cui muove la mostra A passeggio dentro le
mura, presentata ieri all’Istituto italiano di Cultura di Berlino e
realizzata grazie alla collaborazione tra l’Istituto berlinese e la
Fondazione Giorgio Bassani, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e
della Shoah (Meis), e Apt Servizi Emilia Romagna. A fare gli onori di
casa Luigi Reitani, direttore dell’Istituto di Berlino, che ha
ricordato come la mostra, curata da Sharon Reichel, sia parte
integrante del fitto programma dedicato al centenario della nascita di
Bassani (1916). Per celebrare il secolo bassaniano, infatti, oltre
all’esposizione, realizzata in collaborazione con la Città di Ferrara e
la Regione Emilia Romagna e aperta al pubblico fino a luglio, è stata
organizzata, in diversi spazi della Capitale tedesca, una settimana di
proiezioni cinematografiche, letture sceniche e una giornata di studi
alla Freie Universität di Berlino con protagonista Bassani. Leggi
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PANNELLA - L'OMAGGIO DELLA ROMA EBRAICA "Marco, non sarai dimenticato"
Diverse
testimonianze ieri a Roma, nel cortile della scuola ebraica, dove è
stata ricordata l’amicizia di Marco Pannella con gli ebrei italiani e
lo Stato di Israele. Introdotta da Stefano Valabrega, la serata ha
visto gli interventi (dal vivo e in collegamento) di Angelo Sermoneta,
Riccardo Pacifici, Athos De Luca, Marco Taradash, Francesco Rutelli,
Roberto Giachetti, Clemente Mimun, Rita Bernardini, Yasha Reibman,
Matteo Angioli, Fiamma Nirenstein, Laura Harth, Riccardo Magi, David
Parenzo e Davide Romano. Leggi
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Resistenza
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Qualche
anno fa mi fu chiesto di iscrivermi, poi addirittura di coordinare
l’Anpi nel mio quartiere. Rifiutai, senza pensarci troppo, preso dalle
troppe cose da fare. A voler esser bonario nei miei riguardi, potrei
affermare – ma sarei forse troppo indulgente – che mi sembrava una
scelta da non prendere a cuor leggero. Far parte dell’associazione dei
partigiani, assumervi addirittura un ruolo (infimo) di dirigente, ecco
una decisione da ponderare con prudenza reverenziale! E poi, che
diritto ne avevo?
Tutte le persone che stimo e che frequento sono – non ho dubbi in
proposito – consapevoli dei valore assoluto e fondativo delle
Resistenza. Quelli più avvertiti intellettualmente sono in grado di
formulare una lettura più articolata: contraddizioni, episodi di
violenza, guerra civile, errori criminali. Tutto ciò, senza ovviamente
indulgere in nessuna forma di revisionismo velato o implicito (la
“verità dei vincitori”). Ma allora, dovremmo tutti iscriverci all’Anpi?
Oppure per farlo occorre una vocazione più alta e più estesa a questo
tipo di militanza?
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas Leggi
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Storie - La musa di Bassani
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Era
lei la Micòl de Il giardino dei Finzi-Contini? Non è certo, ma nel
centenario della nascita di Giorgio Bassani la scoperta dei sei
quaderni del manoscritto del suo libro più celebre, uscito per i tipi
dell’Einaudi nel 1962, apre nuovi orizzonti alla ricerca sulla sua
opera. Questo straordinario materiale, ora disponibile presso la
Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara, fu consegnato da Bassani
all’amica Teresa Foscari Foscolo con una dedica, datata «Venezia, 17
dicembre 1961» e firmata «Giorgio», nella quale si legge: «Cara Teresa,
senza il tuo aiuto Il giardino dei Finzi-Contini non sarebbe mai stato
scritto. Desidero che questi quaderni restino per sempre con te».
Mario Avagliano
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