Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
|
Quando
Itrò vuole tornare al suo paese, suo genero Mosè - per convincerlo a
restare - gli dice "Sarai occhi per noi". Pur essendoci tante altre
persone di grande levatura spirituale, anche superiore a quella di
Itrò, quest'ultimo, che era ciò che era per sua scelta e non per
appartenenza, secondo il Chatam Sofer può vedere e comprendere meglio
le situazioni.
|
|
David
Bidussa,
storico sociale
delle idee
|
Ci
siamo raccontati il ‘900 come il “secolo dei giovani”. Non significa
che tutto fosse fantastico. Per esempio i totalitarismi fondavano gran
parte della loro retorica sulla contrapposizione “giovani” contro
“vecchi”, presentandosi come i paladini dei primi contro i secondi. Da
giovedì 23 giugno mi chiedo se non sia iniziato il “tempo dei vecchi” e
dove stiano le differenze, se ci sono.
|
|
L'Europa e il dopo Brexit
|
Dopo
l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, la grande
preoccupazione è la disgregazione del Vecchio continente sotto il peso
di nazionalismi e populismi. Per l'ex Primo ministro italiano Giuliano
Amato, intervistato dal Sole 24 Ore, Germania, Francia e Italia devono
trainare l'Europa verso un percorso di ricostruzione politica che
mostri ai cittadini europei che “Con la maggiore integrazione si sta
meglio, il futuro è meno incerto, e i processi complessi con cui
occorre fare i conti si possono governare insieme”. “Occorre invece
ripartire da Ventotene, dove nacque l'idea di Spinelli degli Stati
Uniti d'Europa diritti, solidarietà, Stato sociale”, sottolinea alla
Stampa la presidente della Camera Laura Boldrini. Anche l'Osservatore
Romano mette in luce la necessità di un ritorno a un Europa solidale
riportando le parole del presidente UCEI Renzo Gattegna: per il quale
“l'Europa libera, aperta e inclusiva, sognata e realizzata dai nostri
padri, è ora minacciata”. Per Gattegna, sottolinea il quotidiano
vaticano, “è ora che tutte le nazioni che fanno parte della grande
famiglia europea ritrovino un reale senso di unità e cooperazione e che
insieme combattano affinché i veleni del populismo e gli inquietanti
propositi razzisti, xenofobi e reazionari siano sconfitti”. Ed è anche
“il momento, per tutti gli ebrei d'Europa, di riprendere in mano quei
valori che abbiamo da sempre il compito di attualizzare: democrazia,
tolleranza, strenua difesa della libertà d'espressione e della
giustizia sociale”.
Brexit, in 2 milioni ci ripensano. Mentre Marine Le Pen spinge per un
referendum per l'uscita della Francia dall'Unione (Hollande ha già
detto no, La Stampa) e la Danimarca accarezza l'idea di seguire
l'esempio Brexit (Copenhagen, come racconta La Stampa, è terrorizzata
dagli immigrati: e lo dimostra la recente legge per il sequestro ai
rifugiati di tutti “i beni personali di valore superiore a 1340 euro,
per finanziarne il mantenimento. Una norma che è stata da molti
paragonata a quella varata dai nazisti contro gli ebrei”, La Stampa),
in Gran Bretagna in due milioni hanno firmato per lanciare un altro
referendum per rimanere nell'Ue.
I partigiani di Appelfeld. Sull'inserto domenicale del Sole 24 Ore, una
breve anticipazione del libro di Aharon Appelfeld I partigiani, da
gennaio in libreria per Guanda (tradotto da Elena Loewenthal). “Il
libro racconta la storia di un ragazzo che si unisce a una banda di
partigiani ebrei che combattono contro il nazismo e cercano di salvare
i loro correligionari”.
Milano, sfilata arcobaleno. “Sul tema dei diritti civili bisogna
partire dalle scuole. Credo che in generale sulle discriminazioni e sui
messaggi contro la violenza si debba cominciare dai bambini, che sono
molto più sensibili”. Così il neosindaco di Milano Beppe Sala, parlando
al margine della manifestazione del gay pride in città (Corriere della
Sera), nel corso della quale sono state ricordate le vittime della
strage di Orlando. Il Giorno scrive che è “l'unica manifestazione
al mondo in cui possono sfilare in pacifica successione le 'collettive
femministe' e gli ebrei con kippà arcobaleno, che fa da sfondo qui alla
stella di David, più in là alla scritta 'Allah Loves Equality'”.
Genocidio armeno. Tra coloro che hanno riconosciuto il genocidio armeno
come tale, anche papa Bergoglio in questi giorni in visita in Armenia.
Bergoglio, racconta La Stampa, ha reso omaggio con “una preghiera
al milione e mezzo di armeni sterminati”. Per la Turchia la scelta del
pontefice “di parlare di genocidio dimostra una mentalità da crociata”.
|
|
Leggi
|
|
|
Netanyahu oggi l'incontro con kerry a roma "Le bugie di Mahmoud Abbas, il segno che non vuole la pace"
Per
quanto riguarda il processo con i palestinesi, penso che Abbas la
scorsa settimana abbia dimostrato al mondo intero di non è interessato
a negoziati diretti con Israele". "Peggio ancora ha diffuso bugie
aberranti nei confronti di Israele e dell'ebraismo". Prima di salire
sull'aereo in direzione Roma, luogo dell'incontro con il segretario di
Stato John Kerry, il Primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato con
la stampa, denunciando le parole pronunciate la scorsa settimana dal
leader palestinese Mahmoud Abbas davanti al Parlamento europeo. Il
presidente dell'Anp nel suo discorso a Bruxelles prima ha dichiarato
che se Israele si dovesse ritirare dalla Cisgiordania e da Gerusalemme
est, il terrorismo globale cesserebbe. Affermazione priva di alcun
fondamento, ha sottolineato Netanyahu, rimarcando poi un'altra grave
affermazione fatta da chi dovrebbe rappresentare la controparte nei
negoziati di pace: Abbas, a un certo punto del suo discorso a Bruxelle,
ha denunciato l'esistenza di presunti rabbini che istigherebbero la
popolazione ad avvelenare i pozzi dei palestinesi per ucciderli. Si
tratta di una notizia bufala uscita su alcuni media turchi e subito
smentita e tanto grave da costringere lo stesso Abbas a scusarsi. Leggi
|
qui bologna
Il nazismo e l'agire immorale
Appassionati,
impegnativi e coinvolgenti i dibattiti che hanno trasformato il
convegno di due giorni “Di fronte al male. Riconoscimento,
giustificazioni, reazioni”, organizzato dalla Scuola Superiore di Studi
Umanistici di Bologna, in di laboratorio di idee in cui ogni sessione,
ogni relazione è stata portatrice di nuovi spunti e stimoli da
approfondire. La prima sessione, intitolata “Antisemitismo e
sterminio”, presieduta da Chiara Volpato, dopo gli interventi di
Marcella Ravenna e di Giacomo Todeschini si è conclusa con l’intervento
del professor Alberto Burgio, docente di Storia della Filosofia presso
la stessa Alma Mater Studiorim di Bologna. Il suo intervento, “Eroici
massacri. La giustificazione degli omicidi di massa sul fronte
orientale nella Seconda guerra mondiale”, ha analizzato quel terribile
“capolavoro retorico, logico e argomentativo” che è stato il primo
discorso di Posen di Heinrich Himmler, tenuto dell’SS-Reichsfuhrer i 4
ottobre 1943 a un pubblico selezionato di 92 generali delle SS. Leggi
|
sorgente di vita
Omaggio a Natalia Ginzburg
Un
omaggio a Natalia Ginzburg nel centenario della nascita apre la
puntata di Sorgente di vita di domenica 26 giugno: dal matrimonio con
Leone Ginzburg, eroe della Resistenza, agli esordi letterari e ai
prestigiosi premi nel dopoguerra, il ritratto di una grande
scrittrice italiana attraverso i ricordi del figlio Carlo, le sue
interviste conservate negli archivi della RAI e le
letture di brani dei suoi libri con la voce di grandi attori
italiani, Servillo, Bonaiuto, Moretti e Buy. Segue un servizio sulla
discussa operazione editoriale del quotidiano “Il Giornale” che
ha distribuito in edicola, come allegato, il “Mein Kampf” di Hitler, un
caso che ha scatenato accese discussioni. Una riflessione sulla
mercificazione della storia e il rischio di banalizzazione
tra strategie commerciali e discutibili intenti divulgativi: ne
parlano lo storico Emilio Gentile, il giornalista Stefano Folli e il
saggista David Bidussa.
Leggi
|
Il tempo della rivalsa |
La
vittoria degli “euro-indisponibili” in Gran Bretagna è per più aspetti
un passaggio storico. Non a caso il leader dell’Ukip Nigel Farage si
augura che il 23 giugno diventi l’”indipendence Day”, nel mentre Marine
Le Pen già si affretta a dichiarare il medesimo giorno come passaggio
storico, in ciò seguita a ruota da Donald Trump e da vari esponenti
della cosiddetta “antipolitica” continentale. Il resto della classe
politica europea ed atlantica si è affrettata a stigmatizzare gli
esiti, non senza però esserne causa, come nel caso del conservatore
Cameron, autore di un clamoroso autogol, destinato ad essere ricordato
negli annali della politica, o dell’afasico Corbyn, affrettatosi a
rinserrarsi nel ridotto del suo radicalismo, depositario di suggestioni
tanto anacronistiche quanto dannose.
Claudio Vercelli
Leggi
|
|
Il settimanAle - Il mio imbarazzo
|
La
grande massa del popolo non è composta né da professori né da
diplomatici. È poco accessibile alle idee astratte. Per contro, la si
potrà più facilmente manipolare nel campo dei sentimenti, poiché è lì
che si trovano i meccanismi segreti delle sue reazioni.’ In questo
passaggio del Mein Kampf, Adolf Hitler appare ignobilmente lucido. Ed
in questi giorni di polemiche seguite alla distribuzione del libro con
Il Giornale, mi si rinnova l’imbarazzo per la scoperta, che feci
imbattendomi in un articolo sul New York Times del 2004, che la prima
traduzione in italiano fu opera di un altro A. Treves, un certo Angelo.
Non sarà per caso un mio parente? Ma perché mai avrà voluto tradurlo?
Alessandro Treves, neuroscienziato
Leggi
|
|
|