ORIZZONTI
Libeskind e il Ground Zero "Oggi trionfa la vita"
«L’alternativa
vivente» al terrorismo, alla violenza, all’intolleranza «è ancora una
volta New York». Daniel Libeskind vive a pochi isolati dal nuovo One
World Trade Center, sorto, così come lo aveva progettato, sull’area
distrutta dagli attentati dell’11 settembre 2001.
Libeskind, 70 anni, super star dell’architettura mondiale, nato in
Polonia, cittadino americano, osserva da una finestra la città rinata
sul Ground Zero: la Freedom Tower, 541 metri, 1776 piedi: un numero che
richiama l’anno della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti
d’America; l’Oculus, la stazione disegnata da Santiago Calatrava
riprendendo la forma a lisca delle rovine; il museo del Memoriale che
racconta le ore della catastrofe e i giorni della ricostruzione; le due
grandi vasche nei crateri dove si sbriciolarono le Torri Gemelle.
«Abbiamo recuperato un’area che è più grande del centro di città come
Baltimora o Filadelfia. Abbiamo restituito il cuore a New York, agli
Stati Uniti e al mondo intero».
Giuseppe Sarcina, Corriere della Sera
11 settembre 2016
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