Jonathan Sacks, rabbino
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Il momento in cui gli esseri umani daranno più valore alle cose degli uomini prenderanno la strada della rovina.
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Davide
Assael,
ricercatore
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Impiccheranno
Jordie con una corda d’oro/è un privilegio raro… Anche se piangeranno
con te, la legge non può cambiare”. Così Fabrizio De André, sulla scia
di Dylan, affermava un principio universale: la Legge sta sopra la
volontà degli individui. Ovunque, ma non nell’Ungheria di Viktor Orban,
che, visto l’effetto boomerang del referendum su cui aveva puntato
tutto, decide bene di cambiare la Costituzione per renderlo valido.
Insomma, una mossa in puro stile Erdogan, da far accapponare la pelle.
Pare che l’UE stia preparando, alla buon’ora, le sanzioni di risposta.
Sarà molto interessante vedere la reazione dell’autocrate di Budapest,
che, ad occhio, non pare avere molto margine. Si gioca, ormai, a carte
scoperte, da qui a poco il futuro dell’Europa sarà più chiaro per tutti.
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I saluti della vergogna,
la Fifa multa la Figc
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Multa
da 30mila franchi (27mila euro) per la Federcalcio italiana, punita per
i saluti romani di alcuni tifosi azzurri al seguito della Nazionale ad
Haifa. Un episodio che, come viene ricordato oggi su tutti i giornali
(a partire da Gazzetta dello sport e Corriere dello sport), era stato
portato all’attenzione dell’opinione pubblica sul portale dell’ebraismo
italiano www.moked.it.
La Commissione Disciplinare della Fifa, nella motivazione, parla di comportamento “improprio e discriminatorio”.
“Da tempo tutti i grandi del mondo avevano preso l’abitudine di
trattarlo, che avesse o meno il potere, come il più nobile fra loro:
aveva una grazia misteriosa che portava a rivolgersi a lui con la
deferenza del discepolo che interroga il suo rabbino”. Così Bernard
Henri-Levy nel ricordare la figura di Shimon Peres sul Corriere.
Sempre sul Corriere, si approfondisce la realtà delle numerose startup
dedicate alla cibersecurity che fioriscono a Tel Aviv e dintorni. “È
forse sul terreno della cybersecurity che Israele, affetto da
un’evidente quanto comprensibile sindrome d’accerchiamento, in questo
periodo sembra dare il meglio di sé. E questo – si legge – in gran
parte grazie alle inedite possibilità offerte dall’ultima frontiera
dell’intelligenza artificiale: il deep learning”.
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l'intervento della commissione disciplinare
L'Italia e i saluti della vergogna
Da Moked, il caso arriva alla Fifa
Multa
da 30mila franchi (27mila euro) per la Federcalcio italiana, punita per
i saluti romani di alcuni tifosi azzurri al seguito della Nazionale ad
Haifa. Un episodio che, come viene ricordato in queste ore su agenzie e
giornali (a partire dai quotidiani di settore, Gazzetta dello sport e Corriere dello sport),
era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica, martedì 6
settembre, sul portale dell’ebraismo italiano www.moked.it.
La Commissione Disciplinare della Fifa, nella motivazione, parla di comportamento “improprio e discriminatorio”. La Federcalcio, interpellata questa mattina, non intende per il momento commentare il provvedimento.
“Condanniamo fermamente quanto accaduto allo stadio di Haifa” aveva
dichiarato, nelle ore successive alla nostra segnalazione, il
presidente della Figc Carlo Tavecchio.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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la presidente ucei e i leader musulmani "Nuovo anno ebraico e islamico, un'opportunità per il dialogo" Un
segnale importante e di buon auspicio per il cammino di dialogo da
intraprendere insieme. È il cuore del messaggio augurale che la
presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni
ha voluto inviare ai musulmani d’Italia in occasione del capodanno
islamico, coinciso quest’anno con Rosh haShanah, il capodanno ebraico.
“Un sereno inizio di nuovo anno – l’augurio della presidente Di Segni –
La coincidenza delle nostre festività, quest’anno, rappresenta, vorrei
credere, un importante segnale nel percorso di dialogo e di vicinanza
che siamo chiamati a compiere nel contesto italiano ed europeo in cui i
nostri correligionari interagiscono, nel quotidiano e nei grandi
momenti, per salvaguardare i preziosi valori che le nostre fedi
condividono e devono tramandare alle generazioni future”. Paole di
apertura a quel mondo islamico capace di confrontarsi con la società
civile e con le sue varie anime, lontano da ogni fondamentalismo e anzi
argine contro la minaccia del terrorismo. L’auspicio, prosegue la
presidente dell’Unione, è che “le istituzioni e le realtà ebraiche ed
islamiche del nostro Paese possano rappresentare un presidio di cultura
e di valori convissuti, e che sia un anno buono e fruttifero, anno in
cui la parola pace possa trovare il suo più profondo significato”.
Un
messaggio raccolto e condiviso nella realtà islamica italiana, tra gli
altri, dall’imam Yahya Pallavicini, guida della Comunità religiosa
islamica (Coreis) italiana, e dall’imam Ezzeddin Elzir, presidente
dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii).
“La ringrazio di cuore per la rinnovata sensibilità di questo augurio
per un nuovo ciclo sempre migliore – le parole dell’imam Pallavicini –
e ricambio a Lei e a tutta la Sua comunità con gli auguri di Rosh
Hashanah 5777”.
“Queste
ricorrenze che convergono ci confermano nella nostra vicinanza su molti
aspetti che legano le nostre rispettive tradizioni. – ha sottolineato
l’imam – Sarà bello promuovere una riflessione per gli studenti proprio
su questi aspetti e sul valore delle ricorrenze di festività religiose”.
Nel ringraziare la presidente e ricambiare l’augurio di buon anno nuovo
al mondo ebraico, anche l’imam Elzir concorda sul fatto che “la
coincidenza di queste due festività sia un fatto da celebrare con
calore. Coincidenza che considero di buon auspicio a un anno di
collaborazione, dialogo e condivisione per le nostre comunità in campo
sia nazionale sia europeo”.
A formulare poi gli auguri al mondo ebraico per la festività di Rosh
haShanah, anche Maurizio Bernardo, presidente dell’Associazione
Interparlamentare di Amicizia Italia-Israele. In una nota inviata alla
presidente dell’Unione Di Segni e all’ambasciatore dello Stato
d’Israele in Italia, Ofer Sachs, Bernardo sottolinea: “Nell’occasione
delle ricorrenze di Rosh Hashanah è bene che anche noi cattolici
prendiamo coscienza delle nostre azioni, rinsaldando i profondi
rapporti con i nostri ‘fratelli maggiori nella fede’. Shalom”. Leggi
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QUI TORINO - L'INCONTRO AL CIRCOLO DEI LETTORI Momigliano, le "sue" Pagine
Pagine Ebraiche
è il titolo dato da Silvia Berti alla raccolta che mise insieme di
scritti di argomento ebraico del grande storico ebreo piemontese
Arnaldo Momigliano, edita da Einaudi nel 1987. È da poco uscita la
seconda edizione del volume, a cura delle Edizioni di Storia e
Letteratura, nella quale si trova anche un contenuto inedito, un
colloquio tra la curatrice e Momigliano, in cui lo storico parla di se
stesso, dei suoi studi, della sua formazione e della sua rivoluzionaria
concezione della storiografia.
L’opera, molto attesa, cui il numero di ottobre del giornale
dell’ebraismo italiano dedica quattro pagine di approfondimento, sarà
presentata domani alle 21 al Circolo dei Lettori di Torino nel corso di
un evento promosso in collaborazione con la locale Comunità ebraica.
Insieme alla curatrice, moderati dal presidente della Comunità ebraica
Dario Disegni, interverranno lo storico Alberto Cavaglion e il presidente della
Giulio Einaudi Editore Walter Barberis. Leggi
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LA PRESIDENTE BOLDRINI VISITA L'AMBASCIATA "Peres, un sognatore per la pace"
Diverse
le autorità e i semplici cittadini che, anche in Italia, hanno voluto
lasciare una testimonianza in memoria di Shimon Peres, il grande
statista israeliano e Premio Nobel per la pace recentemente scomparso.
Per renderli omaggio, l’ambasciata d’Israele a Roma ha allestito presso
la sua sede nella Capitale un libro dove poter firmare un messaggio in
suo ricordo. E tra coloro che in queste ore si sono recati in
ambasciata, la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini.
“Ringrazio Shimon Peres a nome di tutta la Camera dei Deputati della
Repubblica italiana per la sua passione e visione, per il suo impegno
alla costruzione di uno Stato democratico e alla pace in Medio
Oriente”, le parole della Boldrini, accolta dall’ambasciatore Ofer
Sachs, dal vicecapo commissione Dan Haezrachy e dal ministro
consigliere per gli Affari Pubblici e Politici Rafael Erdreich. Leggi
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rosh hashanah 5777 - qui verona Un anno per la libertà
Nel
mondo, soprattutto in Israele, Medio Oriente ed Europa, nel corso
dell’anno che si è chiuso, abbiamo visto aumentare gli atti
terroristici, gli attentati contro cittadini inermi, sulle passeggiate,
sulle spiagge, nei luoghi di culto e di studio, nei bar e nelle
discoteche, per strada, alla fermata dell’autobus.
Bruno Carmi, presidente Comunità ebraica di Verona Leggi
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Ticketless - Duecento
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Ticketless
oggi raggiunge il numero 200 e viene a cadere con l’inizio del nuovo
anno ebraico. Una coincidenza da cogliere al volo per formulare auguri
e qualche auspicio. Duecento Ticketless, al ritmo di uno alla settimana
valgono circa quattro anni di vita. Considerata l’età di chi scrive, e
la pazienza di chi legge, è pura follia pensare che la rincorsa potrà
concludersi -un ipotetico
mercoledì del futuro- con una sfilza di Ticketless numero 5778, 5779,
5780. Neanche se ne scrivessi tre al giorno. Meglio guardare al
presente, che allegro non è.
Quattro anni fa il primo Ticketless era dedicato al sogno di Giacobbe
nell’affresco di S. Gimignano. Un “sogno di Giacobbe” in testa ce
l’avrei. Colgo l’occasione per liberarmi di un peso. Il paese-Italia
attraversa un periodo fra i suoi più difficili, neppure l’ebraismo
italiano gode buona salute. S’è parlato in queste ultime settimane
moltissimo, forse troppo, di Musei, ma quando mai in Italia sorgerà un
serio Istituto di Studi Ebraici, statale o privato m’importa poco,
comparabile con quelli- numerosi- che si vedono in Francia, in
Germania, in Inghilterra, in Olanda. Una scuola che dia buone borse di
studio ai ragazzi più promettenti, che inviti dall’estero professori a
tenere seminari, che ponga a confronto studiosi di formazione diversa,
che pubblichi ogni dodici mesi puntuale come il Leo Baeck Institute un
annuario con le ricerche migliori, una collana di studi scientifici
sulla storia degli ebrei d’Italia. Un sogno. Chissà che prima o poi non
s’avveri.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Shimon Peres
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La
straordinaria carriera politica di Shimon Peres è stata adeguatamente
celebrata sui media di tutto il mondo, nonché sulle colonne di questa
newsletter. La sua figura resterà per sempre, senza dubbio, nei libri
di storia, ed è certamente una contraddizione che fa riflettere il
fatto che l’intero mondo si sia inchinato innanzi a colui che è stato
il presidente e uno dei padri nobili di uno Stato verso cui il mondo si
è tanto spesso dimostrato così profondamente e irriducibilmente ostile.
Certo, l’omaggio a Peres non va inteso automaticamente come un omaggio
a Israele, ma piuttosto una sorta di desiderio, di sogno, di nostalgia:
il desiderio di una realtà diversa, il sogno di una pace
irraggiungibile, la nostalgia di ciò che avrebbe potuto essere e non è
stato. Ma tant’è.
Francesco Lucrezi, storico
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