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5 Ottobre 2016 - 3 Tishri 5776
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
Il momento in cui gli esseri umani daranno più valore alle cose degli uomini prenderanno la strada della rovina.
 
Davide
Assael,
ricercatore
Impiccheranno Jordie con una corda d’oro/è un privilegio raro… Anche se piangeranno con te, la legge non può cambiare”. Così Fabrizio De André, sulla scia di Dylan, affermava un principio universale: la Legge sta sopra la volontà degli individui. Ovunque, ma non nell’Ungheria di Viktor Orban, che, visto l’effetto boomerang del referendum su cui aveva puntato tutto, decide bene di cambiare la Costituzione per renderlo valido. Insomma, una mossa in puro stile Erdogan, da far accapponare la pelle. Pare che l’UE stia preparando, alla buon’ora, le sanzioni di risposta. Sarà molto interessante vedere la reazione dell’autocrate di Budapest, che, ad occhio, non pare avere molto margine. Si gioca, ormai, a carte scoperte, da qui a poco il futuro dell’Europa sarà più chiaro per tutti.
 
I saluti della vergogna,
la Fifa multa la Figc
Multa da 30mila franchi (27mila euro) per la Federcalcio italiana, punita per i saluti romani di alcuni tifosi azzurri al seguito della Nazionale ad Haifa. Un episodio che, come viene ricordato oggi su tutti i giornali (a partire da Gazzetta dello sport e Corriere dello sport), era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica sul portale dell’ebraismo italiano www.moked.it.
La Commissione Disciplinare della Fifa, nella motivazione, parla di comportamento “improprio e discriminatorio”.
“Da tempo tutti i grandi del mondo avevano preso l’abitudine di trattarlo, che avesse o meno il potere, come il più nobile fra loro: aveva una grazia misteriosa che portava a rivolgersi a lui con la deferenza del discepolo che interroga il suo rabbino”. Così Bernard Henri-Levy nel ricordare la figura di Shimon Peres sul Corriere.
Sempre sul Corriere, si approfondisce la realtà delle numerose startup dedicate alla cibersecurity che fioriscono a Tel Aviv e dintorni. “È forse sul terreno della cybersecurity che Israele, affetto da un’evidente quanto comprensibile sindrome d’accerchiamento, in questo periodo sembra dare il meglio di sé. E questo – si legge – in gran parte grazie alle inedite possibilità offerte dall’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale: il deep learning”.
 
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  davar
l'intervento della commissione disciplinare
L'Italia e i saluti della vergogna

Da Moked, il caso arriva alla Fifa
Multa da 30mila franchi (27mila euro) per la Federcalcio italiana, punita per i saluti romani di alcuni tifosi azzurri al seguito della Nazionale ad Haifa. Un episodio che, come viene ricordato in queste ore su agenzie e giornali (a partire dai quotidiani di settore, Gazzetta dello sport e Corriere dello sport), era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica, martedì 6 settembre, sul portale dell’ebraismo italiano www.moked.it.
La Commissione Disciplinare della Fifa, nella motivazione, parla di comportamento “improprio e discriminatorio”.
La Federcalcio, interpellata questa mattina, non intende per il momento commentare il provvedimento.
“Condanniamo fermamente quanto accaduto allo stadio di Haifa” aveva dichiarato, nelle ore successive alla nostra segnalazione, il presidente della Figc Carlo Tavecchio.


Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
la presidente ucei e i leader musulmani
"Nuovo anno ebraico e islamico, un'opportunità per il dialogo"
Un segnale importante e di buon auspicio per il cammino di dialogo da intraprendere insieme. È il cuore del messaggio augurale che la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha voluto inviare ai musulmani d’Italia in occasione del capodanno islamico, coinciso quest’anno con Rosh haShanah, il capodanno ebraico. “Un sereno inizio di nuovo anno – l’augurio della presidente Di Segni – La coincidenza delle nostre festività, quest’anno, rappresenta, vorrei credere, un importante segnale nel percorso di dialogo e di vicinanza che siamo chiamati a compiere nel contesto italiano ed europeo in cui i nostri correligionari interagiscono, nel quotidiano e nei grandi momenti, per salvaguardare i preziosi valori che le nostre fedi condividono e devono tramandare alle generazioni future”. Paole di apertura a quel mondo islamico capace di confrontarsi con la società civile e con le sue varie anime, lontano da ogni fondamentalismo e anzi argine contro la minaccia del terrorismo. L’auspicio, prosegue la presidente dell’Unione, è che “le istituzioni e le realtà ebraiche ed islamiche del nostro Paese possano rappresentare un presidio di cultura e di valori convissuti, e che sia un anno buono e fruttifero, anno in cui la parola pace possa trovare il suo più profondo significato”.

Un messaggio raccolto e condiviso nella realtà islamica italiana, tra gli altri, dall’imam Yahya Pallavicini, guida della Comunità religiosa islamica (Coreis) italiana, e dall’imam Ezzeddin Elzir, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii).
“La ringrazio di cuore per la rinnovata sensibilità di questo augurio per un nuovo ciclo sempre migliore – le parole dell’imam Pallavicini – e ricambio a Lei e a tutta la Sua comunità con gli auguri di Rosh Hashanah 5777”.

“Queste ricorrenze che convergono ci confermano nella nostra vicinanza su molti aspetti che legano le nostre rispettive tradizioni. – ha sottolineato l’imam – Sarà bello promuovere una riflessione per gli studenti proprio su questi aspetti e sul valore delle ricorrenze di festività religiose”.
Nel ringraziare la presidente e ricambiare l’augurio di buon anno nuovo al mondo ebraico, anche l’imam Elzir concorda sul fatto che “la coincidenza di queste due festività sia un fatto da celebrare con calore. Coincidenza che considero di buon auspicio a un anno di collaborazione, dialogo e condivisione per le nostre comunità in campo sia nazionale sia europeo”.
A formulare poi gli auguri al mondo ebraico per la festività di Rosh haShanah, anche Maurizio Bernardo, presidente dell’Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Israele. In una nota inviata alla presidente dell’Unione Di Segni e all’ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia, Ofer Sachs, Bernardo sottolinea: “Nell’occasione delle ricorrenze di Rosh Hashanah è bene che anche noi cattolici prendiamo coscienza delle nostre azioni, rinsaldando i profondi rapporti con i nostri ‘fratelli maggiori nella fede’. Shalom”.
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i genitori sfuggirono alla shoah
Fisica, il Nobel a Kosterlitz

"Un sogno diventato realtà"
Il “volto esotico della materia” è costituito da alcuni passaggi che avvengono da uno stato all’altro della materia in condizioni inusuali. Lo hanno scoperto gli scienziati britannici David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz, vincitori del premio Nobel per la Fisica grazie a ricerche complesse e misteriose in parte anche per loro, legate alla quantistica e alla topologia, un metodo matematico molto avanzato che per quanto astratto potrebbe però portare, in un futuro forse ancora lontano, anche a progressi molto pratici.

“Quando ho iniziato i miei studi su questi argomenti avevo vent’anni, e proprio la mia completa ignoranza è stata un vantaggio nello sfidare la scienza che fino ad allora si conosceva” ha detto Kosterlitz (nell'immagine),figlio a sua volta di uno scienziato emigrato in Scozia dalla Germania per sfuggire alle persecuzioni naziste.
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QUI TORINO - L'INCONTRO AL CIRCOLO DEI LETTORI
Momigliano, le "sue" Pagine
Pagine Ebraiche è il titolo dato da Silvia Berti alla raccolta che mise insieme di scritti di argomento ebraico del grande storico ebreo piemontese Arnaldo Momigliano, edita da Einaudi nel 1987. È da poco uscita la seconda edizione del volume, a cura delle Edizioni di Storia e Letteratura, nella quale si trova anche un contenuto inedito, un colloquio tra la curatrice e Momigliano, in cui lo storico parla di se stesso, dei suoi studi, della sua formazione e della sua rivoluzionaria concezione della storiografia.
L’opera, molto attesa, cui il numero di ottobre del giornale dell’ebraismo italiano dedica quattro pagine di approfondimento, sarà presentata domani alle 21 al Circolo dei Lettori di Torino nel corso di un evento promosso in collaborazione con la locale Comunità ebraica. Insieme alla curatrice, moderati dal presidente della Comunità ebraica Dario Disegni, interverranno lo storico Alberto Cavaglion e il presidente della Giulio Einaudi Editore Walter Barberis.
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LA PRESIDENTE BOLDRINI VISITA L'AMBASCIATA
"Peres, un sognatore per la pace"
Diverse le autorità e i semplici cittadini che, anche in Italia, hanno voluto lasciare una testimonianza in memoria di Shimon Peres, il grande statista israeliano e Premio Nobel per la pace recentemente scomparso. Per renderli omaggio, l’ambasciata d’Israele a Roma ha allestito presso la sua sede nella Capitale un libro dove poter firmare un messaggio in suo ricordo. E tra coloro che in queste ore si sono recati in ambasciata, la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini. “Ringrazio Shimon Peres a nome di tutta la Camera dei Deputati della Repubblica italiana per la sua passione e visione, per il suo impegno alla costruzione di uno Stato democratico e alla pace in Medio Oriente”, le parole della Boldrini, accolta dall’ambasciatore Ofer Sachs, dal vicecapo commissione Dan Haezrachy e dal ministro consigliere per gli Affari Pubblici e Politici Rafael Erdreich.
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rosh hashanah 5777 - qui roma
Un anno per la solidarietà
Durante la Tefillah che viene recitata a Rosh haShanah è detto: “Finisca l’anno con le sue maledizioni. Cominci l’anno con le sue benedizioni”. Questo è innanzitutto il mio augurio per tutti noi.
Ci insegnano i nostri maestri che, di Rosh haShanah, è importante guardare al passato e ragionare sul proprio impegno futuro con nuovi occhi, imparando dai giorni vissuti. Il nuovo anno deve essere occasione per affrontare e vivere nuovi momenti comunitari, nuove sfide, nuove prospettive.
Dal giorno in cui mi sono insediata come presidente di questa Comunità, molte cose sono accadute e altrettante sono cambiate.


Ruth Dureghello, presidente Comunità ebraica di Roma
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rosh hashanah 5777 - qui verona
Un anno per la libertà
Nel mondo, soprattutto in Israele, Medio Oriente ed Europa, nel corso dell’anno che si è chiuso, abbiamo visto aumentare gli atti terroristici, gli attentati contro cittadini inermi, sulle passeggiate, sulle spiagge, nei luoghi di culto e di studio, nei bar e nelle discoteche, per strada, alla fermata dell’autobus.


Bruno Carmi, presidente Comunità ebraica di Verona
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rosh hashanah 5777 - qui padova
Un anno per l'unità
Abbiamo celebrato l’inizio di questo nuovo anno e le preghiere che facciamo fino al giorno di Kippur richiamano tutti noi al senso di unità e unicità del popolo ebraico. Rabbi Moshè Chayym Luzzatto spiega che lo scopo di Rosh haShanah è quello di fornirci, anno dopo anno, l’opportunità di indirizzare la realtà in cui viviamo verso il suo punto di origine. Agire per unificare le molteplici diramazioni materiali verso l’unica radice spirituale.
Che il 5777 sia anno in cui la volontà di unificare sia superiore a quella che tende a disgregare, che sia un anno in cui la ricerca del bene comune sovrasti quella del bene individuale.


Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

rosh hashanah 5777 - qui bologna
Un anno per il coraggio
Quest’anno è contraddistinto dal numero 77, che è associato alla parola ebraica ‘oz’, forza. Parola che ripetiamo tutti i venerdì sera, come è scritto: “Il Signore darà la forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace”.
Nel 5777 si chiuderà il mandato di questo Consiglio. Mandato in cui sono stati raggiunti tanti obiettivi culturali e sociali, realizzando progetti che contraddistinguono la nostra Comunità nel panorama ebraico nazionale, attraverso un lavoro duro e pieno si soddisfazioni.


Daniele De Paz, presidente Comunità ebraica di Bologna
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rosh hashanah 5777 - qui livorno
Un anno per stare insieme
Abbiamo letto recentemente la parashah di Nitzavim. La cosa particolare di questa parashah è che in tutto il mondo ogni anno viene letta prima di Rosh haShanah.
La parashah inizia: “oggi siete tutti presenti davanti al vostro D-o”. Così ha parlato Moshè quando ha rinnovato il patto fra D-o e Am Israel. Nello Zohar c’è scritto: “Oggi siete presenti”. Un’espressione in cui non viene indicato solo quel momento ma il giorno di Rosh hashanah in cui D-o giudica tutto il mondo.


Yair Didi, rabbino capo di Livorno
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qui roma - la israel week
Suoni e note dal Medio Oriente
Il suono del Medio Oriente arriva sulle sponde del Tevere. A portarlo la “Israel Week – The Sound of Middle East”, rassegna dedicata alla scena musicale ebraica ed israeliana a cura dell'Uffio culturale dell'Ambasciata d'Israele in Italia, in corso fino a venerdì 8 ottobre nello storico locale capitolino Alexanderplatz Jazz Club.
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  pilpul

Ticketless - Duecento
Ticketless oggi raggiunge il numero 200 e viene a cadere con l’inizio del nuovo anno ebraico. Una coincidenza da cogliere al volo per formulare auguri e qualche auspicio. Duecento Ticketless, al ritmo di uno alla settimana valgono circa quattro anni di vita. Considerata l’età di chi scrive, e la pazienza di chi legge, è pura follia pensare che la rincorsa potrà concludersi -un ipotetico mercoledì del futuro- con una sfilza di Ticketless numero 5778, 5779, 5780. Neanche se ne scrivessi tre al giorno. Meglio guardare al presente, che allegro non è.
Quattro anni fa il primo Ticketless era dedicato al sogno di Giacobbe nell’affresco di S. Gimignano. Un “sogno di Giacobbe” in testa ce l’avrei. Colgo l’occasione per liberarmi di un peso. Il paese-Italia attraversa un periodo fra i suoi più difficili, neppure l’ebraismo italiano gode buona salute. S’è parlato in queste ultime settimane moltissimo, forse troppo, di Musei, ma quando mai in Italia sorgerà un serio Istituto di Studi Ebraici, statale o privato m’importa poco, comparabile con quelli- numerosi- che si vedono in Francia, in Germania, in Inghilterra, in Olanda. Una scuola che dia buone borse di studio ai ragazzi più promettenti, che inviti dall’estero professori a tenere seminari, che ponga a confronto studiosi di formazione diversa, che pubblichi ogni dodici mesi puntuale come il Leo Baeck Institute un annuario con le ricerche migliori, una collana di studi scientifici sulla storia degli ebrei d’Italia. Un sogno. Chissà che prima o poi non s’avveri.


Alberto Cavaglion
Periscopio - Shimon Peres
La straordinaria carriera politica di Shimon Peres è stata adeguatamente celebrata sui media di tutto il mondo, nonché sulle colonne di questa newsletter. La sua figura resterà per sempre, senza dubbio, nei libri di storia, ed è certamente una contraddizione che fa riflettere il fatto che l’intero mondo si sia inchinato innanzi a colui che è stato il presidente e uno dei padri nobili di uno Stato verso cui il mondo si è tanto spesso dimostrato così profondamente e irriducibilmente ostile. Certo, l’omaggio a Peres non va inteso automaticamente come un omaggio a Israele, ma piuttosto una sorta di desiderio, di sogno, di nostalgia: il desiderio di una realtà diversa, il sogno di una pace irraggiungibile, la nostalgia di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. Ma tant’è.

Francesco Lucrezi, storico
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