LINGUAGGI
Dal Talmud alle macchine parlanti
I
toni pacati e la voce misurata di Andrea Bozzi non nascondono la sua
determinazione impressionante né la passione che lo anima. Studioso di
linguistica computazionale, capace di dare lustro all’Italia con le sue
ricerche, è stato docente all’Università di Pisa, consulente dei
ministeri sia dell’Istruzione che dei Beni culturali, responsabile di
diversi incarichi al Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e autore
di numerose pubblicazioni nonché coordinatore di ricerche
internazionali, e membro della Società Dantesca Italiana. La
linguistica computazionale è nata negli anni Cinquanta, con il primo
scopo di utilizzare i calcolatori elettronici per la memorizzazione e
per l’elaborazione di dati testuali, in modo da produrre indici di
parole e di concordanze, ossia indici in cui, oltre alle singole forme
linguistiche, compaiano i contesti ove ciascuna di esse è presente.
L’Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (ILC), nato
in seno al Cnr nel 1979, è stato diretto fino al 2013 dal professor
Bozzi, ora noto per il suo ruolo nella traduzione italiana del Talmud
Babilonese. Il progetto, nato da un’intesa tra Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane, Collegio Rabbinico Italiano, Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Miur e Cnr ha in Andrea Bozzi il responsabile
scientifico di una parte fondamentale del lavoro: l’Istituto di
Linguistica Computazionale ha sviluppato l’applicazione che supporta il
lavoro di traduzione. “In pratica si tratta di un sistema web
collaborativo che permette non solo di usufruire di strumenti di
indicizzazione, ma anche di inserire commenti ed effettuare ricerche
complesse, oltre a fornire suggerimenti alla traduzione”.
Ada Treves, Pagine Ebraiche, ottobre 2016
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