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 26 Febbraio 2017 - 30 Shevat 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Benedetto Carucci,
rabbino
Ciascuno di noi, nel contesto collettivo, non conta più di mezzo siclo. Non più, per non ritenersi indispensabile; ma neanche meno, per non considerarsi mai una nullità.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Il Carnevale è la festa in cui chi sta in basso, per un giorno fa il re della festa e si prende gioco del potente. Forse i due dipendenti della LIDL che hanno chiuso in gabbia le due donne rom nel giorno di “giovedì grasso”, avevano in progetto un modo di festeggiare carnevale ”a modo loro”. È un indizio istruttivo che conferma che chi li difende ha colto la mentalità che sta al centro di quell’episodio, così come il fatto che finora non sembra ci sia un dibattito pubblico sul razzismo, per ora verbale, che quell’episodio ha suscitato. Anche questo è una spia indiziaria significativa della mentalità che sta intorno a noi.
 
'Il BDS diffonde odio, Campidoglio intervenga'
“Il BDS non è un movimento d’opinione, ma un vero e proprio catalizzatore di odio anti-israeliano e anti-ebraico. Una realtà che si fa sempre più minacciosa, attraversando la società italiana a tutti i livelli. Ogni legittimazione istituzionale a questi malfattori risulta quindi non soltanto fuori luogo, ma decisamente pericolosa per l’insieme della collettività. Mi auguro che la sindaca Virginia Raggi e la sua Giunta intervengano al più presto per porre rimedio a questo increscioso incidente”. Lo afferma la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana Noemi Di Segni, con riferimento all’iniziativa “Gaza, rompiamo l’assedio” organizzata per il prossimo martedì alla Piccola Promoteca del Campidoglio.
 
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  davar
IDEE E VALORI
Il futuro ha il profumo della carta
“La democrazia ha bisogno di grande giornalismo. Il grande giornalismo ha bisogno di te. Sostieni questo lavoro”.
“Scusate se il futuro è di carta”.
Due testate giornalistiche molto diverse fra loro, il quotidiano Washington Post e il settimanale L’Espresso, sono oggi in edicola per lanciare un vibrante messaggio al lettore. Salvare l’informazione professionale e salvare l’anima tangibile, l’anima impressa sulla carta, dei giornali, significa salvare la società e i valori che ci sono cari, i valori cui non vogliamo rinunciare.
E, nel suo piccolo, il nuovo numero del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, è in circolazione già da giorni con un pressante appello al lettore: sottoscrivere un abbonamento, o anche un abbonamento sostenitore, significa salvaguardare al meglio un’informazione libera, credibile e autorevole per gli ebrei italiani e per quella componente della società italiana che guarda con interesse ai nostri valori e al nostro lungo itinerario.
Ormai sono in molti a dirlo: nel mondo delle idee e dei valori è ora di scegliere. Perché carta canta. È per questo che il futuro che vogliamo non può fare a meno dell’impegno dei giornalisti. E profuma di carta.

Per informazioni e per abbonarsi:

abbonamenti@paginebraiche.it

http://moked.it/paginebraiche/abbonamenti/


idee e valori
Informazione a tutto campo
Se senti il bisogno di un modo diverso di fare informazione e di fare cultura, se guardi con interesse ai valori, alla storia bimillenaria, alle speranze degli ebrei italiani, Pagine Ebraiche è il tuo giornale. Se credi che il simbolo di tutte le identità minoritarie sia anche la migliore difesa di una società aperta dove ogni diversità e ogni minoranza sia accolta e vissuta come una crescita di valore, il giornale dell’ebraismo italiano dovrebbe starti a cuore.
Nelle prossime settimane l’edizione a stampa di Pagine Ebraiche raggiungerà solo i lettori abbonati.
Sostenere un abbonamento sarà la migliore maniera di leggerlo, ma anche la migliore garanzia di difesa della libertà d’espressione di professionalità per un giornale che ha la vocazione di essere aperto a tutti e di rappresentare al tempo stesso un’identità forte. E con il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il lettore continuerà a ricevere il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica e il giornale ebraico per bambini DafDaf.
La carta stampata che finisce nelle mani del lettore per noi è preziosa e insostituibile, ma rappresenta solo una parte dell’impegno che attende ogni giorno la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. E lo stesso Pagine Ebraiche è sempre a portata di mano anche nelle edizioni elettroniche diffuse via web, sulle applicazioni “paginebraiche” per smartphone e tablet, sull’applicazione dedicata nel mondo di Facebook. Ecco alcuni altri servizi garantiti al lettore e realizzati dalla redazione:

Rassegna stampa
• Ufficio stampa e assistenza alla Presidenza
• Praticantato giornalistico formazione e lavoro per i giovani (otto esperienze di praticantato già convalidate dall’Ordine dei giornalisti)
• Formazione e corsi di aggiornamento per tutti i giornalisti italiani (la redazione è accreditata come ente formatore dai ministeri competenti e dall’Ordine nazionale dei giornalisti)
• Laboratori di lavoro giornalistico e di studio (Trieste e Venezia: Redazione aperta; Roma: Etica dell’informazione; Firenze: Economia e mercato del lavoro; Torino: Jewish State of the Net; Milano: Grafica e creatività)
• Iniziative culturali, interventi e diffusione straordinaria per lo sviluppo della Community nei grandi appuntamenti di raccordo e incontro (fra gli altri, Torino Salone del Libro, Mantova Festivaletteratura, Bologna Children’s Book Fair, Lucca Comics, Pordenonelegge, Gorizia èStoria, Trento Festival Economia, Ferrara Internazionale, Venezia Biennale, Torino Spiritualità, Milano Bookcity)
• Ricerca sociologica e strategica e analisi delle tendenze e degli orientamenti della società italiana e della Community
• Portale dell’ebraismo italiano www.moked.it e sito istituzionale UCEI www.ucei.it
• Azione vigilata e responsabile sui social network
• Ogni giorno, con la sola sosta dello Shabbat e delle solennità ebraiche, nuovi notiziari in rete (sei notiziari quotidiani e settimanali online: Bokertov, per il commento della rassegna stampa e delle notizie del giorno, Pagine Ebraiche 24, il notiziario generale di metà giornata, Pagine Ebraiche International, il notiziario plurilingue, Sheva Melamed, dedicato al mondo della scuola e dell’educazione, Sheva Eretz, dedicato alla società israeliana fuori dagli stereotipi della propaganda e del conflitto, Sheva Idee, dedicato ai grandi temi del dibattito).

Per informazioni e per abbonarsi:

abbonamenti@paginebraiche.it

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idee e valori
Qualcosa di tangibile in mano
Il momento di scegliere, di prendere in mano il futuro del giornale dell’ebraismo italiano, cari lettori, è adesso.
Pagine Ebraiche, che ha raggiunto decine di migliaia di voi spesso in distribuzione gratuita, già a partire dalle prossime settimane sarà inviato solo a chi vorrà sottoscrivere un abbonamento.
Il progetto di dare la dignità, l’efficacia, la concretezza della carta stampata al giornale dell’ebraismo italiano prosegue. Ma da subito i costi industriali di stampa e distribuzione dovranno essere sostenuti dal contributo di 30 euro all’anno che chiediamo ai lettori di buona volontà. Non sarà facile, ovviamente, raggiungere l’elevato livello di diffusione toccato in passato, ma con il vostro aiuto potremo forse vantare un successo ancora più significativo. Quello di costruire, in una stagione non facile, iniziative ebraiche che si sostengano senza gravare sulle risorse sempre più esigue e sempre più insufficienti delle istituzioni ebraiche italiane. In questi anni abbiamo costruito il luogo dove ebrei italiani di origini, idee e sensibilità diverse possano incontrarsi, stare assieme, dialogare e rispettarsi a vicenda sentendosi a casa. Ancora di più abbiamo aperto lo spazio dove possono incontrarsi ebrei italiani e tanti altri cittadini, che non sono iscritti a una Comunità ebraica, ma guardano con interesse e con passione alla storia, agli ideali e alla testimonianza bimillenaria dell’ebraismo italiano. Cittadini che vogliono conoscere, capire, far parte della Community dell’ebraismo italiano. E in definitiva, con la loro amicizia, sono la fascia di protezione attorno a una antichissima minoranza che costituisce il certificato di garanzia perché la società in cui viviamo possa essere sempre arricchita da tante minoranze e dal valore della diversità.
Continuiamo a stare assieme, continuiamo a testimoniare di un modo nuovo e diverso di fare informazione e di osservare la vita e il mondo. Continuiamo a fare giornali di carta che lascino qualcosa di tangibile nelle mani del lettore, entrino nelle case della gente che non vuole smettere di pensare, di discutere, di conoscere, di criticare. Certo, chi lo desidera potrà continuare a leggere Pagine Ebraiche, così come il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica e il giornale ebraico dei bambini DafDaf dallo schermo di un computer, sulle applicazioni destinate ai tablet e agli smartphone, nello sfogliatore elettronico interno al mondo di Facebook. Pratico, economico, immediato. Ma la verità è che un giornale di carta offre occasioni di approfondimento e di comprensione, emozioni che non sono paragonabili a nessuna altra esperienza di lettura. E offre soprattutto la possibilità di accompagnarci, di passare di mano in mano, di essere donato, di essere custodito, di essere proposto all’attenzione dei nostri amici e dei nostri cari. Per questo al lettore chiediamo aiuto e un gesto d’amicizia. E non solo 30 euro all’anno, il prezzo dell’abbonamento. Chiediamo un impegno. Perché carta canta. E un giornale libero e autorevole può crescere solo grazie al sostegno dei suoi lettori.

Per informazioni e per abbonarsi:

abbonamenti@paginebraiche.it

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tre bandi per il cinquantenario
Tesi e ricerche nelle scuole,

l'UCEI ricorda l'esodo libico
Cade quest’anno il cinquantenario dell’arrivo degli ebrei di origine libica in Italia. Una vicenda dolorosa che ha segnato molte famiglie ebraiche, costrette a lasciare le proprie case di fronte alla violenza e alle ostilità del regime. Molti trovarono appunto rifugio in Italia ma le loro storie a lungo sono rimaste sotto silenzio. Anche per questo, per ricordare quelle vicende poco conosciute al pubblico, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane attraverso l’Assessorato alla Cultura ha lanciato tre iniziative dirette al mondo della formazione universitaria e della scuola: sono stati infatti creati tre bandi che chiedono a universitari e studenti di superiori e medie di proporre lavori inerenti l’esodo libico e alle realtà ebraiche presenti nel mondo arabo.


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pilpul

Il popolo e la paura
L’evoluzione dei partiti e dei movimenti presenti sulla scena europea che, a vario titolo, vengono chiamati populisti, obbliga ad un supplemento di riflessioni. I tornanti prossimi venturi sono le elezioni politica in Olanda, in calendario per il prossimo 15 marzo e quelle presidenziali francesi, in agenda per due turni tra aprile e maggio. Dai risultati delle formazioni politiche che, a volte anche in maniera tra di loro difforme se non conflittuale, possono tuttavia essere ricondotte ad una qualche comune matrice populista, dipenderà molto del tortuoso cammino dell’Unione europea. La vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti, ha d’altro canto segnato un nuovo passo al riguardo: la sua natura di candidato outsider, capace di occupare gli spazi della politica “tradizionale” ribaltando il mainstream dominante, qualunque effetto produca sul medio e lungo periodo va comunque considerata nella sua carica al medesimo tempo dirompente e spiazzante. In altre parole, capace di ribaltare non solo le vecchie liturgie della politica (di cui in Italia se ne hanno, proprio in questi giorni, sconfortanti manifestazioni) ma anche le configurazioni elettorali abituali. I nuovi poveri, se così si vogliono definire quanti sono vittime dei processi di globalizzazione (o comunque coloro che si sentono tali) e del declassamento che sta subendo una parte del ceto medio nei paesi a sviluppo avanzato, non attribuiscono più molte credenziali ai loro altrimenti tradizionali referenti politici.

Claudio Vercelli
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Levi Papers – Edipo e la Sfinge
La strisciolina di carta qui non c’è. Si tratta di poche righe; il redattore dell’Einaudi ha preferito, invece che incollare la striscia, aggiungere a mano con la sua penna di colore rosso la frase di Levi. Si trova alla pagina 115 della edizione del 1947: “Le mie idee sono chiare, e mi rendo conto anche in questo momento che la posta in gioco è grossa; eppure provo un folle impulso a scomparire, a sottrarmi alla prova”. La si trova inserita nella versione del 1958 di “Se questo è un uomo”; viene subito dopo la frase in cui Primo Levi si paragona a Edipo davanti alla Sfinge. Ha anche corretto “io sono come Edipo davanti alla Sfinge”, con “mi sento come…” (sentirsi come, non essere). Edipo compare qui per la prima volta, e poi più in nessun altro luogo dell’opera di Levi. Reminescenza classica. Citazione bella e intensa. Ma è in quell’aggiunta che si misura la forza della scrittura di Levi, e dunque della sua testimonianza. Un dettaglio psicologico importante. “Le mie idee sono chiare”, evoca senza dubbio Cartesio. Il filosofo francese è presente nella nuova versione del capitolo “Il viaggio”: “civili fantasmi cartesiani”, è scritto nelle prime righe della versione 1958.

Marco Belpoliti, scrittore
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