Benedetto Carucci,
rabbino
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Ciascuno
di noi, nel contesto collettivo, non conta più di mezzo siclo. Non più,
per non ritenersi indispensabile; ma neanche meno, per non considerarsi
mai una nullità.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee | Il
Carnevale è la festa in cui chi sta in basso, per un giorno fa il re
della festa e si prende gioco del potente. Forse i due dipendenti della
LIDL che hanno chiuso in gabbia le due donne rom nel giorno di “giovedì
grasso”, avevano in progetto un modo di festeggiare carnevale ”a modo
loro”. È un indizio istruttivo che conferma che chi li difende ha colto
la mentalità che sta al centro di quell’episodio, così come il fatto
che finora non sembra ci sia un dibattito pubblico sul razzismo, per
ora verbale, che quell’episodio ha suscitato. Anche questo è una spia
indiziaria significativa della mentalità che sta intorno a noi.
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'Il BDS diffonde odio, Campidoglio intervenga'
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“Il
BDS non è un movimento d’opinione, ma un vero e proprio catalizzatore
di odio anti-israeliano e anti-ebraico. Una realtà che si fa sempre più
minacciosa, attraversando la società italiana a tutti i livelli. Ogni
legittimazione istituzionale a questi malfattori risulta quindi non
soltanto fuori luogo, ma decisamente pericolosa per l’insieme della
collettività. Mi auguro che la sindaca Virginia Raggi e la sua Giunta
intervengano al più presto per porre rimedio a questo increscioso
incidente”. Lo afferma la Presidente dell’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiana Noemi Di Segni, con riferimento all’iniziativa “Gaza,
rompiamo l’assedio” organizzata per il prossimo martedì alla Piccola
Promoteca del Campidoglio.
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Leggi
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IDEE E VALORI
Il futuro ha il profumo della carta
“La democrazia ha bisogno di grande giornalismo. Il grande giornalismo ha bisogno di te. Sostieni questo lavoro”.
“Scusate se il futuro è di carta”.
Due testate giornalistiche molto diverse fra loro, il quotidiano
Washington Post e il settimanale L’Espresso, sono oggi in edicola per
lanciare un vibrante messaggio al lettore. Salvare l’informazione
professionale e salvare l’anima tangibile, l’anima impressa sulla
carta, dei giornali, significa salvare la società e i valori che ci
sono cari, i valori cui non vogliamo rinunciare.
E,
nel suo piccolo, il nuovo numero del giornale dell’ebraismo italiano
Pagine Ebraiche, è in circolazione già da giorni con un pressante
appello al lettore: sottoscrivere un abbonamento, o anche un
abbonamento sostenitore,
significa salvaguardare al meglio un’informazione libera, credibile e
autorevole per gli ebrei italiani e per quella componente della società
italiana che guarda con interesse ai nostri valori e al nostro lungo
itinerario.
Ormai sono in molti a dirlo: nel mondo delle idee e dei valori è ora di
scegliere. Perché carta canta. È per questo che il futuro che vogliamo
non può fare a meno dell’impegno dei giornalisti. E profuma di carta.
Per informazioni e per abbonarsi:
abbonamenti@paginebraiche.it
http://moked.it/paginebraiche/abbonamenti/
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idee e valori
Informazione a tutto campo
Se
senti il bisogno di un modo diverso di fare informazione e di fare
cultura, se guardi con interesse ai valori, alla storia bimillenaria,
alle speranze degli ebrei italiani, Pagine Ebraiche è il tuo giornale.
Se credi che il simbolo di tutte le identità minoritarie sia anche la
migliore difesa di una società aperta dove ogni diversità e ogni
minoranza sia accolta e vissuta come una crescita di valore, il
giornale dell’ebraismo italiano dovrebbe starti a cuore.
Nelle prossime settimane l’edizione a stampa di Pagine Ebraiche raggiungerà solo i lettori abbonati.
Sostenere un abbonamento sarà la migliore maniera di leggerlo, ma anche
la migliore garanzia di difesa della libertà d’espressione di
professionalità per un giornale che ha la vocazione di essere aperto a
tutti e di rappresentare al tempo stesso un’identità forte. E con il
giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il lettore continuerà
a ricevere il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica e il
giornale ebraico per bambini DafDaf.
La carta stampata che finisce nelle mani del lettore per noi è preziosa
e insostituibile, ma rappresenta solo una parte dell’impegno che
attende ogni giorno la redazione giornalistica dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane. E lo stesso Pagine Ebraiche è sempre a
portata di mano anche nelle edizioni elettroniche diffuse via web,
sulle applicazioni “paginebraiche” per smartphone e tablet,
sull’applicazione dedicata nel mondo di Facebook. Ecco alcuni altri
servizi garantiti al lettore e realizzati dalla redazione:
• Rassegna
stampa
• Ufficio stampa e assistenza alla Presidenza
• Praticantato
giornalistico formazione e lavoro per i giovani (otto esperienze di
praticantato già convalidate dall’Ordine dei giornalisti)
• Formazione
e corsi di aggiornamento per tutti i giornalisti italiani (la redazione
è accreditata come ente formatore dai ministeri competenti e
dall’Ordine nazionale dei giornalisti)
• Laboratori di lavoro
giornalistico e di studio (Trieste e Venezia: Redazione aperta; Roma:
Etica dell’informazione; Firenze: Economia e mercato del lavoro;
Torino: Jewish State of the Net; Milano: Grafica e creatività)
•
Iniziative culturali, interventi e diffusione straordinaria per lo
sviluppo della Community nei grandi appuntamenti di raccordo e incontro
(fra gli altri, Torino Salone del Libro, Mantova Festivaletteratura,
Bologna Children’s Book Fair, Lucca Comics, Pordenonelegge, Gorizia
èStoria, Trento Festival Economia, Ferrara Internazionale, Venezia
Biennale, Torino Spiritualità, Milano Bookcity)
• Ricerca sociologica e
strategica e analisi delle tendenze e degli orientamenti della società
italiana e della Community
• Portale dell’ebraismo italiano
www.moked.it e sito istituzionale UCEI www.ucei.it
• Azione vigilata e
responsabile sui social network
• Ogni giorno, con la sola sosta dello
Shabbat e delle solennità ebraiche, nuovi notiziari in rete (sei
notiziari quotidiani e settimanali online: Bokertov, per il commento
della rassegna stampa e delle notizie del giorno, Pagine Ebraiche 24,
il notiziario generale di metà giornata, Pagine Ebraiche International,
il notiziario plurilingue, Sheva Melamed, dedicato al mondo della
scuola e dell’educazione, Sheva Eretz, dedicato alla società israeliana
fuori dagli stereotipi della propaganda e del conflitto, Sheva Idee,
dedicato ai grandi temi del dibattito).
Per informazioni e per abbonarsi:
abbonamenti@paginebraiche.it
http://moked.it/paginebraiche/abbonamenti/
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idee e valori
Qualcosa di tangibile in mano
Il momento di scegliere, di prendere in mano il futuro del giornale dell’ebraismo italiano, cari lettori, è adesso.
Pagine Ebraiche, che ha raggiunto decine di migliaia di voi spesso in
distribuzione gratuita, già a partire dalle prossime settimane sarà
inviato solo a chi vorrà sottoscrivere un abbonamento.
Il progetto di dare la dignità, l’efficacia, la concretezza della carta
stampata al giornale dell’ebraismo italiano prosegue. Ma da subito i
costi industriali di stampa e distribuzione dovranno essere sostenuti
dal contributo di 30 euro all’anno che chiediamo ai lettori di buona
volontà. Non sarà facile, ovviamente, raggiungere l’elevato livello di
diffusione toccato in passato, ma con il vostro aiuto potremo forse
vantare un successo ancora più significativo. Quello di costruire, in
una stagione non facile, iniziative ebraiche che si sostengano senza
gravare sulle risorse sempre più esigue e sempre più insufficienti
delle istituzioni ebraiche italiane. In questi anni abbiamo costruito
il luogo dove ebrei italiani di origini, idee e sensibilità diverse
possano incontrarsi, stare assieme, dialogare e rispettarsi a vicenda
sentendosi a casa. Ancora di più abbiamo aperto lo spazio dove possono
incontrarsi ebrei italiani e tanti altri cittadini, che non sono
iscritti a una Comunità ebraica, ma guardano con interesse e con
passione alla storia, agli ideali e alla testimonianza bimillenaria
dell’ebraismo italiano. Cittadini che vogliono conoscere, capire, far
parte della Community dell’ebraismo italiano. E in definitiva, con la
loro amicizia, sono la fascia di protezione attorno a una antichissima
minoranza che costituisce il certificato di garanzia perché la società
in cui viviamo possa essere sempre arricchita da tante minoranze e dal
valore della diversità.
Continuiamo a stare assieme, continuiamo a testimoniare di un modo
nuovo e diverso di fare informazione e di osservare la vita e il mondo.
Continuiamo a fare giornali di carta che lascino qualcosa di tangibile
nelle mani del lettore, entrino nelle case della gente che non vuole
smettere di pensare, di discutere, di conoscere, di criticare. Certo,
chi lo desidera potrà continuare a leggere Pagine Ebraiche, così come
il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica e il giornale
ebraico dei bambini DafDaf dallo schermo di un computer, sulle
applicazioni destinate ai tablet e agli smartphone, nello sfogliatore
elettronico interno al mondo di Facebook. Pratico, economico,
immediato. Ma la verità è che un giornale di carta offre occasioni di
approfondimento e di comprensione, emozioni che non sono paragonabili a
nessuna altra esperienza di lettura. E offre soprattutto la possibilità
di accompagnarci, di passare di mano in mano, di essere donato, di
essere custodito, di essere proposto all’attenzione dei nostri amici e
dei nostri cari. Per questo al lettore chiediamo aiuto e un gesto
d’amicizia. E non solo 30 euro all’anno, il prezzo dell’abbonamento.
Chiediamo un impegno. Perché carta canta. E un giornale libero e
autorevole può crescere solo grazie al sostegno dei suoi lettori.
Per informazioni e per abbonarsi:
abbonamenti@paginebraiche.it
http://moked.it/paginebraiche/abbonamenti/
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Il popolo e la paura
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L’evoluzione
dei partiti e dei movimenti presenti sulla scena europea che, a vario
titolo, vengono chiamati populisti, obbliga ad un supplemento di
riflessioni. I tornanti prossimi venturi sono le elezioni politica in
Olanda, in calendario per il prossimo 15 marzo e quelle presidenziali
francesi, in agenda per due turni tra aprile e maggio. Dai risultati
delle formazioni politiche che, a volte anche in maniera tra di loro
difforme se non conflittuale, possono tuttavia essere ricondotte ad una
qualche comune matrice populista, dipenderà molto del tortuoso cammino
dell’Unione europea. La vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti, ha
d’altro canto segnato un nuovo passo al riguardo: la sua natura di
candidato outsider, capace di occupare gli spazi della politica
“tradizionale” ribaltando il mainstream dominante, qualunque effetto
produca sul medio e lungo periodo va comunque considerata nella sua
carica al medesimo tempo dirompente e spiazzante. In altre parole,
capace di ribaltare non solo le vecchie liturgie della politica (di cui
in Italia se ne hanno, proprio in questi giorni, sconfortanti
manifestazioni) ma anche le configurazioni elettorali abituali. I nuovi
poveri, se così si vogliono definire quanti sono vittime dei processi
di globalizzazione (o comunque coloro che si sentono tali) e del
declassamento che sta subendo una parte del ceto medio nei paesi a
sviluppo avanzato, non attribuiscono più molte credenziali ai loro
altrimenti tradizionali referenti politici.
Claudio Vercelli
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Levi Papers – Edipo e la Sfinge
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La
strisciolina di carta qui non c’è. Si tratta di poche righe; il
redattore dell’Einaudi ha preferito, invece che incollare la striscia,
aggiungere a mano con la sua penna di colore rosso la frase di Levi. Si
trova alla pagina 115 della edizione del 1947: “Le mie idee sono
chiare, e mi rendo conto anche in questo momento che la posta in gioco
è grossa; eppure provo un folle impulso a scomparire, a sottrarmi alla
prova”. La si trova inserita nella versione del 1958 di “Se questo è un
uomo”; viene subito dopo la frase in cui Primo Levi si paragona a Edipo
davanti alla Sfinge. Ha anche corretto “io sono come Edipo davanti alla
Sfinge”, con “mi sento come…” (sentirsi come, non essere). Edipo
compare qui per la prima volta, e poi più in nessun altro luogo
dell’opera di Levi. Reminescenza classica. Citazione bella e intensa.
Ma è in quell’aggiunta che si misura la forza della scrittura di Levi,
e dunque della sua testimonianza. Un dettaglio psicologico importante.
“Le mie idee sono chiare”, evoca senza dubbio Cartesio. Il filosofo
francese è presente nella nuova versione del capitolo “Il viaggio”:
“civili fantasmi cartesiani”, è scritto nelle prime righe della
versione 1958.
Marco Belpoliti, scrittore
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