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 30 Maggio 2017 - 5 Sivan 5777

 



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di Tobia Zevi, Mario Avagliano ed Emanuele Calò.
 
 
 
Figli di immigrati nati in Italia,
legge sulla cittadinanza vicina 

Sono oltre un milione i figli di immigrati, il 75% nati in Italia, che aspettano che, dopo il primo ok della Camera, passi anche al Senato la legge che riconosce loro la cittadinanza italiana. “Il momento della verità è vicino – scrive Repubblica - perché il 15 giugno si va in aula, aggirando l'ostruzionismo in commissione (8mila emendamenti in gran parte della Lega). Il Pd, da Renzi in giù, ha sempre puntato al traguardo. E lo ha confermato giorni fa il capogruppo Luigi Zanda. Per questo la relatrice Doris Lo Moro (Mdp) , si dice fiduciosa: “Se i dem non si tirano indietro possiamo farcela, ovviamente senza modificare il testo”. Ma il rischio rinvio è in agguato, sottolinea il quotidiano: oltre alla Lega, anche FI è per il no, mentre M5S a Montecitorio si è astenuto. Repubblica ricorda poi che la norma sullo "ius soli", come altre leggi come quella sulla biotestamento, attese da anni rischiano di non vedere la luce neanche in questa legislatura se si va al voto in autunno.

Trump e le grida su Abbas. Secondo alcuni media israeliani, il presidente Usa Donald Trump avrebbe alzato i toni contro il leader palestinese Mahmoud Abbas,  durante il recente incontro tra i due a Betlemme. Trump avrebbe gridato contro Abbas, accusandolo, riporta Avvenire, di averlo ingannato sulla sua “volontà di pace mentre l'Anp paga i familiari di palestinesi catturati da Israele per attività violente legate all'Intifada”.

Trump e il genero Kushner. “Jared Kushner sta facendo un ottimo lavoro per il nostro Paese. Oltre a questo, cosa forse ancora più importante, è una bravissima persona”, così il presidente Trump ha difeso il suo consigliere personale nonché genero Jared Kushner in una dichiarazione rilasciata al New York Times. Su di Kushner stanno indagando le autorità americane impegnate a comprende quali siano i rapporti tra l'entourage del presidente Usa e la Russia: il genero è accusato di aver cercato di creare un canale di comunicazione segreto con Mosca, prima che Trump entrasse in carica. L'inquilino della Casa Bianca ha richiamato un pool di avvocati per difendere la sua posizione e quella del genero. E, scrive La Stampa, “un suo timore è che a passare le soffiate ai media sia il consigliere Bannon, il populista che ha avuto contrasti con Kushner, perché lo considera il leader della corrente 'globalista' alla Casa Bianca. Secondo il New York Times, però, il presidente comincia ad essere irritato anche col genero per tutti questi problemi, e se l'inchiesta diventasse troppo pericolosa per la sua sopravvivenza potrebbe scaricarlo”.

Ute Lemper al Piccolo. “Come tedesca nata in Germania dopo la guerra, sposata ad un uomo ebreo a New York da 20 anni, sento la responsabilità e la necessità etica di testimoniare l'Olocausto, che mi tormenta”, così la cantante tedesca Ute Lemper spiega in parte il significato dello spettacolo che tra oggi e domani andrà in scena al Piccolo di Milano (Corriere Milano, Il Giorno Milano). “Songs for eternity”, il titolo del progetto dedicato a uomini, donne e bambini vittime della follia nazista.

L'ambasciatore Sachs risponde. In una lettera pubblicata sul Foglio, l'ambasciatore d'Israele in Italia Ofer Sachs risponde alla missiva firmata dai parlamentari Pia Locatelli e Luigi Manconi, in cui si denunciava un trattamento disumano nei confronti dei detenuti palestinesi nelle prigioni d'Israele. “In primis, ci tengo a precisare che i prigionieri di cui stiamo parlando non sono detenuti per reati derivati dalle loro posizioni politiche o di coscienza. - spiega Sachs - Ci riferiamo a persone coinvolte in tragiche azioni terroristiche che, purtroppo, hanno portato alla morte di centinaia di israeliani. Il primo di questi è proprio Marwan Barghouti, autoproclamatosi leader di questa protesta. Come credo Voi saprete già, Marwan Barghouti è un terrorista che si è reso responsabile di atti criminali gravissimi tra il 2001 e il 2005, determinando la morte di civili innocenti”. “Ai detenuti incarcerati nelle prigioni israeliane – prosegue Barghouti - vengono garantiti tutti i diritti previsti dalle normative internazionali. Anzi, in diversi casi, i prigionieri palestinesi godono di diritti che vanno oltre quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra. Lo stesso Marwan Barghouti, ad esempio, ha completato proprio nelle carceri israeliane, il suo dottorato di ricerca accademico”.

Neofascitsti a Milano. Dopo una settimana di indagini, la polizia ha identificato tre persone che hanno fatto il saluto romano al Campo X del Cimitero Maggiore lo scorso sabato 20, durante la cerimonia in ricordo di Umberto Viviri, militante di estrema destra morto 40 anni fa durante una rapina in cui aveva ucciso un commerciante. “Alla commemorazione - ricorda Avvenire - avevano preso parte una decina di persone fra cui Orlando Amendola, sedicente sacerdote della Chiesa Cattolica polacca; e proprio ieri la diocesi ambrosiana ha precisato che 'non è un prete della Chiesa Cattolica. E non ha mai ricevuto alcun incarico per essere il cappellano del cimitero'”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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